[ Home | Redazione | HiFi Shows | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

AM Audio pre A-1 e finali A-200 Reference

Stargate!

Prodotto: pre A-1 e finali A-200 Reference
Costruttore: AM Audio - Italia
Prezzo approssimativo: 3250,00 Euro (A-1), 8200,00 Euro (A-200 Reference)
Recensore: Stefano Monteferri
Recensito: Novembre 2003

Il preamplificatore AM Audio A-1 assieme ad uno dei finali mono A-200 Reference

"Stargate, la porta delle stelle. Avevo di fronte un sistema ad alta tecnologia, realizzato da un'avanzata civiltà aliena. Quel grosso cerchio era in realtà un trasmettitore di materia su scala cosmica, e di lì a breve avrebbe smaterializzato il mio corpo, per poi ricomporlo sul pianeta di destinazione, in un punto così lontano nell'universo, eppure così vicino...".

È così che, nel celebre film di Roland Emmerich, i viaggiatori cosmici potevano essere trasportati attraverso i mondi, con una transizione immediata. Condizione essenziale, la conoscenza delle costellazioni celesti, quali simboli necessari per tracciare una precisa rotta nello spazio, da comporre con intuizione, sapienza e maestria.

Non capita spesso di imbattersi in apparecchi che sembrano in grado di collassare lo spazio e il tempo e che, realizzati e confezionati con l'ingegno e l'esperienza di chi evidentemente i simboli ha avuto modo di studiarli a fondo, sembrano effettivamente in grado di trasportarci in un lampo nel magico mondo dell'evento musicale, lasciandoci assaporare a fondo quella sorta di totale senso di libertà che la musica è capace di suscitare nell'animo di chi la ascolta. A questa categoria appartengono i protagonisti di questa prova, il preamplificatore A-1 ed i finali monofonici A-200 Reference, uno dei sistemi di amplificazione TOP di casa AM Audio.

Il pre A-1

L'A-1 è un nuovo preamplificatore che si pone ai vertici della produzione AM Audio e si distingue per la particolare circuitazione adottata, composta da due circuiti di amplificazione perfettamente simmetrici e realizzati interamente a componenti discreti selezionati. Lo stadio di ingresso utilizza un differenziale a FET duali (Toshiba 2SK389-2SJ109) caricati a cascode, seguito dall'amplificatore di tensione a transistor (anch'essi caricati a cascode), mentre lo stadio di uscita è a Mosfet (Hitachi 2SK214-2SJ77). Tutti gli stadi sono accoppiati in DC e nonostante l'assenza di controreazione totale, la variazione della tensione continua in uscita non oltrepassa i 2 mV.

La sezione di alimentazione è composta da una coppia di trasformatori toroidali da 25VA con successiva sezione di rettificazione e primo livellamento, con una doppia filtratura RC/RC. Dopo lo stabilizzatore troviamo dei filtraggi locali con resistenze e condensatori che risultano del tutto separati dalla sezione di filtraggio e stabilizzazione. Una situazione molto simile, a detta del costruttore, a quella di un'alimentazione a batteria.

Sul pannello frontale, realizzato in alluminio anodizzato e brillantato sovrapponendo due lastre dallo spessore di 15 millimetri, troviamo le uniche due manopole di controllo (volume motorizzato telecomandabile e selettore degli ingressi, 5 linea) e la targhetta recante le denominazioni (e che include il led di accensione). Sia le uscite PRE che REC sono doppie, e non sono visibili viti di fissaggio del telaio. Come consuetudine sui preamplificatori AM Audio, sono presenti una coppia di uscite a 30V per alimentare moduli esterni della stessa casa (pre phono o stadi di uscita analogici per lettori CD modificati).

Queste le caratteristiche tecniche dichiarate:

Per tale pre è prevista anche una versione "Reference", che differisce da quella standard per il tipo di potenziometro utilizzato, il blasonato ALPS RK50 (che però non è motorizzato e telecomandabile...).

I finali A-200 Reference

[AM Audio A-200 Reference]
Vista dei MOS-FET (da moltiplicare x 4!)


Gli A-200 Reference sono un progetto interamente nuovo rispetto ai suoi predecessori (A-200 ed A-200 MK2). Si tratta di una coppia di finali monofonici di dimensioni e peso notevoli (160 Kg!), in grado di funzionare in classe "A" fino ad oltre 200W. L'aspetto estetico è simile a quello del preamplificatore A-1, con il pannello frontale è realizzato con la sovrapposizione di due pannelli di alluminio anticorodal dello spessore di 20 mm ciascuno e la finestra in plexiglas trasparente retroilluminata che, oltre a riportare il logo della casa, segnala lo stato operativo dell'apparecchio. Un piccolo LED indica poi se lo stesso sta funzionando in piena classe "A" od al 50%. Sia il frontale, che è completato dal pulsante di accensione, che i dissipatori non presentano spigoli vivi, ed il pannello posteriore, oltre ad una coppia di maniglie utili non solo a proteggere le connessioni, ma anche a facilitare il trasporto dell'apparecchio, presenta una doppia coppia di morsetti di collegamento per i cavi, gli ingressi RCA, e lo switch di selezione del funzionamento in classe "A".

Ciascun finale al suo interno contiene, in contenitore cilindrico in acciaio verniciato, 2 trasformatori toroidali inresinati da 660 VA ciascuno. Ogni finale dispone di una capacità di filtro totale di 450.000 µF, e tutta l'elettronica trova posto su quattro circuiti stampati di vetronite spessa 2,4 mm a doppia faccia e doppi fori metallizzati. La superfice dei dissipatori laterali, cui va aggiunto il resto del telaio dell'apparecchio, misura oltre 3 m2.

L'architettura circuitale dell'A-200 Reference è costituita da un circuito di amplificazione in tensione, in cui il segnale entra attraverso un'opportuna cella di filtro per le radiofrequenze, raggiunge un differenziale in configurazione cascode, realizzato con un fet duale a basso rumore e transistor bipolari e prosegue in un secondo stadio, anch'esso a cascode, con un basso guadagno intrinseco, in modo da ridurre al minimo la controreazione (8,5 dB) che è applicata solo tra i due stadi suddetti e non presenta nessun anello in comune con la sezione di potenza vera e propria. Nello stadio di ingresso, la tensione viene fornita da un apposito avvolgimento secondario che, dopo il ponte di diodi, attraversa un doppio filtro R/C che riduce l'ampiezza del ripple e ne semplifica la forma d'onda, eliminando così tutte le armoniche superiori. La sezione di potenza è realizzata in configurazione GVA, che amplifica sia in tensione che in corrente, agevolando lo stadio di guadagno precedente, che non si troverà mai a lavorare in condizioni prossime al limite.

Le 18 coppie di mosfet di potenza Hitachi 2SJ162-2SK1058 selezionati (le cui caratteristiche sono: DS 160V, ID 7A, PD 100W) permettono al finale di gestire correnti stazionarie di 252 Ampere e di dissipare 3.600 Watt a 25°.

Queste le caratteristive tecniche dichiarate per ciascun finale :

Stargate!

Il sistema A-1 A-200 Reference è di quelli che sono realmente in grado di collassare lo spazio ed il tempo che separano l'ascoltatore da quella che potremmo definire la "dimensione musicale". Mi spiego meglio: conosco ormai piuttosto bene le elettroniche di Attilio Conti per averle ascoltate anche a lungo ed in diverse occasioni. Approcciando A-1 ed A-200 Reference, mi aspettavo di riscontrare un'impostazione musicale sostanzialmente simile a quanto già ascoltato, con in più una maggiore potenza, dinamica e solidità. Tali aspettative non sono state certo disattese, ma ciò che più impressiona ai primi (ed anche successivi) ascolti, è la sconcertante naturalezza con cui l'evento musicale viene restituito. La sensazione di libertà è totale, e si respira l'evento musicale, seppur riprodotto, in tutta la sua essenza, in modo semplice e naturale, al punto che ci si sorprende nello scoprire i tratti del volto insolitamente distesi, per nulla turbati grazie all'assenza del minimo sforzo di concentrazione, in presenza dei quali spesso ci si trova eccessivamente e poco spontaneamente impegnati durante l'ascolto. Si tratta di sensazioni che solo le grandi elettroniche riescono a trasmettere...

L'olografia è di quelle che ti lasciano li, quasi interdetto, ad osservare le pareti della sala di ascolto con la sensazione che si tratti di un elemento architettonico del tutto fuori luogo rispetto a quanto trasmesso dal senso uditivo. Ha poco senso parlare di tridimensionalità, focalizzazione, aria e nero infrastrumentale e così via. Serve invece ribadire quell'inconsueto di senso di libertà, che porta non solo a godere, ma soprattutto a vivere la propria musica preferita, con l'evento riprodotto che tende a materializzare le sue componenti nello spazio antistante all'ascoltatore, e le architetture dei suoni che si rincorrono e si intersecano come in un sottile gioco che sfocia infine nel disegno e nella composizione delle trame musicali.

E tuttavia, pur in un contesto sorprendentemente ed inaspettatamente leggiadro, la forza, la potenza, la solidità, la concretezza ed il senso di realismo che questo sistema di amplificazione trasmette è da brivido. Nel corso della riproduzione, non sembrano infatti sussistere limiti di alcun genere. La dinamica, ad esempio, è davvero impressionante, al punto che, se si esagera con il volume di ascolto, rispetto a quanto si ascolta solitamente utilizzando sistemi di riproduzione collocati in ambiente domestico, con alcuni generi musicali prettamente acustici, quali ad esempio le piccole formazioni jazz o le voci, può risultare addirittura sovrabbondante. Tuttavia, viene espressa con un senso di naturalezza sorprendente e del tutto priva di distorsione, dal momento che questa amplificazione non subisce alcuna alterazione timbrica anche a volume molto elevato. Le voci, oltretutto, sono eccellenti, restituite con potenza e pienezza, ma con tutte le sfumature e le modulazioni dinamiche che sono assolutamente fondamentali nella corretta percezione delle inflessioni espressive degli interpreti. È come se l'interpretazione, pur rispettando i medesimi tempi di esecuzione, fosse in qualche modo più pacata, dando in tal modo l'opportunità di apprezzare particolari che il più delle volte vengono "tirati via" un pò troppo frettolosamente.

Sorprende l'ascolto effettuato a basso volume, situazione in cui la riproduzione mantiene integre tutte le eccellenti caratteristiche del sistema. Le doti di "coppia" esibite sono effettivamente fuori del comune, e non appena il messaggio musicale lo richiede, la reazione e la prontezza di questi AM Audio sono immediate. Insomma, un senso di pulizia, spontaneità e naturalezza che fa ampiamente godere anche dei bassi livelli di riproduzione domestica, magari quelli intimi e serali che ci pongono nelle condizioni migliori per apprezzare nel migliore dei modi gli artisti che tanto amiamo. Certo che, se solo ci si sofferma a considerare che gli apparecchi sono polarizzati per ereogare 200W per canale in pura classe "A" (ma è possibile dimezzarla), la tentazione di alzare il volume potrebbe prendere il sopravvento. Certe volte, però, proprio non si può...

[AM Audio A-1]
Le connessioni del preamplificatore A-1


Due parole sul pieno funzionamento in classe "A" rispetto a quello dimezzato. La differenza è avvertibile più che in altre realizzazioni della stessa casa, e riscontrabile sotto forma di una prestazione ancora più solida e rocciosa in gamma bassa, uno spessore timbrico superiore, ed una più pronunciata sensazione di nero infrastrumentale, oltre ad una microdinamica da riferimento. È però anche corretto considerare che, in questo caso, il livello qualitativo globalmente più elevato, incrementa a sua volta i margini di miglioramento.

Lamentele

Tentare di scovare difetti nell'interpretazione musicale di questi apparecchi, ha poco senso. Si tratta di realizzazioni prossime allo stato dell'arte, oggetti costruiti oltretutto in maniera eccellente e realizzati utilizzando componentistica di altissimo livello, a garanzia di una costanza di prestazioni nel tempo confortante (il deterioramento, ad esempio, di condensatori elettrolitici di livello qualitativo approssimativo, può modificare il suono di un'apparecchio in maniera significativa anche dopo un tempo relativamente breve).

Quali osservazioni si possono muovere, allora? Sono decisamente intrusivi in ambiente e pesano quanto una coppia di robusti scaricatori di porto. Ciò considerato, il trasporto e successivi spostamenti risultano dannatamente complicati, complice anche l'assenza di maniglie collocate sul frontale (quanto mai auspicabili, perlomeno sul fronte della praticità, anche se l'estetica ne avrebbe risentito). Inoltre, nella stagione estiva, a causa del calore che generano, se non disponete di un climatizzatore non sono propriamente l'ideale per contribuire a mantenere vivibile il proprio ambiente di ascolto. Se poi raffrontate il consumo di energia elettrica necessario per il funzionamento degli A-200 Reference al 100% con quanto richiesto dall'integratino riposto sulla mensola alla vostra sinistra, qualche perplessità potrebbe sorgervi. Ma alla gran parte di questi "difetti", se il vostro obiettivo è quello di entrare in possesso di una coppia di finali monofonici di tale livello qualitativo e realizzativo, operanti in vera classe "A" fino a ben 200W ciascuno, credo proprio che non ci sia alcun rimedio...

Conclusioni

Mi sono spesso chiesto, in passato, quale senso potessero avere sistemi di amplificazione talmente energici ai fini di un esclusivo utilizzo domestico, dove sfruttarne per intero le potenzialità sembra risultare davvero impossibile.

Per ottenere una risposta sensata, è però sufficiente ascoltare anche solo per un pò questi AM Audio. Ci si potrà così rendere conto di come l'eccezionale surdimensionamento che li contraddistingue, risulti determinante al fine di conseguire quella facilità di emissione, quella naturalezza che costituisce un pò la porta di accesso al mondo dell'altissima qualità nella riproduzione della musica.

Si tratta dunque di apparecchi in grado di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza, capaci di condurvi verso il vostro Nirvana Audiofilo sempre e comunque? Considerati i diversi gusti interpretativi, nonchè i vari approcci progettuali e realizzativi applicati che, quotidianamente, dividono in "fazioni" degli appassionati audiofili, direi di no. Ma se il vostro approccio filosofico al mondo dell'Alta Fedeltà di alto livello è coerente con il modello interpretativo proprio di queste macchine da musica, allora non vi resta che dedicatevi alla ricerca di partner adeguati, per qualità, interfacciamento con l'ambiente e gusto personale, e lasciare che il vostro impianto vi conduca in un lampo nel mondo della vostra musica preferita ogni volta che lo desiderate...

© Copyright 2003 Stefano Monteferri - www.tnt-audio.com

[ Home | Redazione | HiFi Shows | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]