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Monrio Asty - amplificatore integrato

Nei dintorni dell'acropoli...

[English version]

Prodotto: Amplificatore integrato Asty
Produttore: Monrio - Italia
Distributore: Audio Team s.r.l. - Via Rosselli, 34 - 29100 Piacenza - Tel. +39 523 716156 - Fax +39 523 461455
Prezzo approssimativo: Euro 620 (Lit 1.200.000)
Recensore: Stefano Monteferri
Recensito: Novembre 2001

[Amplificatore integrato Monrio Asty]
L'estetica sobria e pulita del Monrio Asty


Nell'antica civiltà greca, il termine "polis" indicava il centro abitato, la città stato. Nell'ambito della polis, il termine "asty" veniva utilizzato per identificare la parte bassa della città, quello che oggi definiremmo "quartiere popolare", dove il paesaggio era dominato da piccole case, disposte l'una accanto all'altra, attraversate da viuzze fangose.

Non sono certo che la mente pensante di casa Monrio, Giovanni Gazzola, si sia ispirato all'antica civiltà greca nella definizione del nome del proprio amplificatore integrato "entry level", per l'appunto l'Asty, ma indubbiamente si tratta di un apparecchio che, pur non rinunciando ad esprimere un significativo livello di qualità, sonora e costruttiva, si rivolge ad una fascia di utenza non particolarmente danarosa o che, quanto meno, non intende spendere cifre "importanti" per l'acquisto dell'amplificazione del proprio sistema di riproduzione della musica.

Estetica e funzionalità

L'Asty si presenta in modo semplice ma piuttosto curato. Il pannello frontale, ad esempio, è costituito da una spessa lastra (circa 1 cm.) di alluminio satinato, pregevolmente (ed intelligentemente) smussato sugli spigoli. Lo stesso ospita, parzialmente incassate e tuttavia piuttosto sporgenti, quattro manopole che controllano il selettore degli ingressi (Tape, Tuner, CD, Aux1, Aux2), il bilanciamento, il volume (telecomandabile nelle versioni ST e RM) e l'accensione dell'apparecchio, il cui stato operativo viene segnalato da un led, di colore rosso, posto al centro del pannello.

Lo chassis, realizzato in lamiera, segue il motivo estetico dettato dal frontale, e risulta anch'esso sagomato in modo da evitare la presenza di spigoli vivi. Il pannello posteriore sembrerebbe piuttosto consueto, con la presenza della vaschetta IEC, della coppia di morsetti per il collegamento dei cavi di potenza, della serie di connessioni RCA che replicano quanto riportato sul selettore degli ingressi. Tuttavia, suscita curiosità una coppia di ingressi identificata con la dicitura "Direct". Uno sguardo al manuale operativo svela l'arcano: si tratta di un ingresso che permette il collegamento di un processore Audio/Video, in modo da poter utilizzare l'Asty in un sistema multicanale come amplificatore per i canali anteriori oppure per i canali Surround. L'attivazione dell'ingresso Direct è subordinata allo spostamento di una coppia di ponticelli posizionati all'interno dell'apparecchio.

La Tecnica

[L'interno del Monrio Asty]
L'ordinato interno del Monrio Asty

L'Asti è un amplificatore integrato dalla potenza dichiarata di 55W per canale erogati su un carico nominale di 8 ohm.

Uno sguardo all'interno dell'apparecchio è origine di sicura soddisfazione, in quanto consente di apprezzare una notevole pulizia di progetto, con la filatura ridotta al minimo indispensabile, al pari dei componenti utilizzati.

Schematicamente, l'interno sembra essere diviso in tre specifiche aree: l'alimentazione all'estrema destra, dove spicca il bel trasformatore toroidale provvisto di secondari separati per il canale destro e sinistro, lo stadio degli ingressi sulla sinistra, e la sezione di preamplificazione/potenza al centro, con i quattro dispositivi di potenza montati su un dissipatore solidale con il telaio dell'apparecchio.
L'alimentazione appare sovradimensionata, con ben 40.000uF di capacità di filtro e diodi Ultra-Fast, il che garantisce una riserva di corrente sufficiente per picchi e transienti. Nessun condensatore è posto sul percorso del segnale. Dove strettamente necessario, vengono impiegati condensatori elettrolitici Audio-Grade "MUSE" e condensatori a film in Polypropilene.

Le dimensioni rispettano lo standard, e valgono 430x80x310mm rispettivamente per larghezza, altezza e profondità, il tutto per un peso di circa 10Kg.

Il Suono

La gamma bassa espressa è frutto di un buon compromesso tra morbidezza e velocità, e risulta piuttosto piena e corposa, ed anche se non propriamente tesa e nervosa, articolata quanto basta per consentire all'ascoltatore di apprezzare i virtuosismi del contrabbassista o bassista di turno. Dalla gamma bassissima, a questi livelli di prezzo, onestamente non ci si possono aspettare miracoli, e l'Asty non fa eccezione in tal senso, e l'energia sembra quindi scemare quando il messaggio musicale propone frequenze prossime agli "inferi audio".
Bello il mediobasso, che fornisce la giusta corposità a voci e strumenti senza per questo proporre particolari caratterizzazioni, e che si fonde ottimamente con la gamma media, ben presente e non priva di un certo calore. La gamma medioalta appare composta e poco ostentata, forse un pò timida, ma decisamente gradevole e rilassante, mentre l'estremo alto dello spettro audio affianca a buone doti di rifinitura un buon livello di ariosità.

La prestazione dinamica si attesta su livelli piuttosto buoni, non avvertendosi particolari carenze in tal senso, e trova quale partner particolarmente azzeccato una velocità di riproduzione calibrata e non particolarmente sottolineata. Ne scaturisce un'apprezzabile sinergia, che contribuisce non poco a determinare il carattere tendenzialmente neutro, ma tuttavia morbido e godibile, dell'apparecchio.

Le capacità di ricostruzione scenica del'integrato sono in assoluto ampiamente soddisfacenti, e davvero buone considerata la sua classe di appartenenza. Difficilmente la lateralizzazione potrà eccedere la collocazione dei diffusori, ma il messaggio sonoro risulta ben svincolato dagli stessi e presenta elementi focalizzati e sufficientemente ariosi, con un gratificante senso di profondità ed una apprezzabile capacità di scansione dei piani sonori.

Consigli d'uso

L'apparecchio ha un carattere piuttosto "universale", e musicalmente non sembra presentare particolari idiosincrasie. Eviterei comunque l'abbinamento con diffusori di bassissima efficienza e con quelli che presentano una gamma bassa eccessivamente ridondante e poco controllata. Non sembrano invece esserci particolari problemi per ciò che riguarda il carico, in quanto l'integrato ha dimostrato, nel corso della prova, di saper pilotare anche diffusori piuttosto difficili.

L'Asty si è poi dimostrato particolarmente (e piacevolmente) sensibile al cavo di alimentazione, ed ha tratto un significativo giovamento dall'utilizzo del nostro TNT-TTS. Di sicura utilità anche la collocazione di una sorta di peso sul coperchio (qualcosa di simile alla nostra TNT Press), in modo da limitarne una certa tendenza a risuonare che, durante la riproduzione a volumi un minimo sostenuti, inquina la pulizia del messaggio musicale.

Conclusioni

Questo interessantissimo amplificatore integrato rappresenta l'ennesimo esempio di quello che la scuola italiana è in grado di fare nel campo delle piccole amplificazioni: ben costruito, ben suonante, di estetica sobria e gradevole, eppure dotato di una spiccata personalità. Andatelo ad ascoltare in questa sua ultima versione, se nei vostri programmi rientra l'acquisto di un integrato valido e di indubbia qualità musicale e costruttiva, sono certo che non ve ne pentirete.

Un caloroso ringraziamento ad Audio Team, ed in particolare a Giovanni Gazzola, per averci dato l'opportunità di verificare "sul campo" le prestazioni del Monrio Asty oggetto di questa prova.

© Copyright 2001 Stefano Monteferri - www.tnt-audio.com

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