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Lym Audio 1.0T Phono

[Lym Audio Phono frontale]

Lyphonomania?


[English version]

Prodotto: Lym Audio 1.0 Phono
Produttore: Lym Audio - Italia
Costo: 290 Euro (costo di consegna solo in Italia incluso)
Recensore: Andy Norman - TNT UK
Pubblicato: Marzo 2013
Traduttore: Roberto D'Agosta

Introduzione

L'anno scorso ho recensito il primo prodotto in assoluto uscito dalla Lym Audio, un semplice ma efficace amplificatore integrato a due ingressi costruito intorno a un chip Tripath. Nell'introduzione a quell'articolo mi sono molto meravigliato del coraggio di questa marca nel lanciare un prodotto in una fascia di mercato decisamente popolata e in fondo mi sarei aspettato che sparisse senza lasciare alcuna traccia a parte la memoria delle sue notevoli qualità. Ho sbagliato di grosso. I risultati delle vendite infatti devono essere stati particolarmente incoraggianti se dalla Lym Audio hanno ora lanciato un prodotto originato dal quel primo Lym 1.0 che comprende sia qualche miglioramento dal punto di vista ingegneristico, sia l'integrazione di un preamplificatore fono su uno degli ingressi per fare in modo che questo amplificatore possa essere usato con un piatto senza aver bisogno di un preamplificatore esterno.

Cosa ricevete

Il Lym 1.0 T Phono è un piccolo amplificatore integrato stereo: un ingresso è per le sorgenti linea, mentre l'altro per giradischi dotati di testine a magnete mobile (MM). Il pannello frontale ha un semplice controllo del volume che funziona anche da interruttore di accensione/spegnimento e un selettore tra i due canali di ingresso. Due piccole lampadine indicano lo stato d'accensione e il sovraccarico. Nella mia recensione passata ho messo in risalto positivamente questo indicatore del sovraccarico perché è molto importante, per mantenere la qualità del suono, che questo amplificatore non sia spinto troppo oltre le sue possibilità. Sulla parte posteriore ci sono due coppie di ingressi RCA, un paio di uscite per i diffusori, l'ingresso dell'alimentatore simile a quello di un computer portatile (l'alimentatore stesso è opzionale al costo di 30 Euro) e un terminale per mettere a terra la testina se quest'opzione viene fornita dal vostro giradischi.

[Lym Audio Phono interno]

Specifiche

Le specifiche sono simili a quelle del modello 1.0T normale. La potenza d'uscita a 8 Ohm è di 10.4 W che arriva fino a 17 W su 4 Ohm, ma di questi 11.5 W a 4 Ohm sono non distorti, oltre questo il segnale viene rapidamente alterato. In pratica, questo è un amplificatore a bassa potenza, capace di 8 W di segnale pulito da mandare a un tipico diffusore da 8 Ohm di impedenza. Il processore che agisce da amplificatore è il classico Tripath TA2024C. L'amplificazione stessa trae beneficio da un piccolo incremento del potenziale che alimenta il chip, da 13.8 a 14 V. La risposta in frequenza non viene specificata dal costruttore ma a giudicare dal modello precedente dovrebbe essere una curva abbastanza piatta.

Internamente, il modulo fono è diviso in due sezioni - da una parte degli amplificatori operazionali con le loro alimentazioni di potenza e dall'altra il circuito di equalizzazione RIAA. Gli amplificatori operazionali sono dei National Semiconductor LME49860 che offrono un basso livello di rumore e poca distorsione (la distorsione armonica nel chip è di appena 0.00003%!). Il circuito RIAA è passivo (senza feedback). Questo Lym può gestire solo testine a magnete mobile perché il guadagno non è sufficiente per le testine a bobina mobile con un'uscita più bassa.

Matteo della Lym è particolarmente contento dell'effetto prodotto dal miglioramento delle bobine che sono usate nel filtro d'uscita della sezione di linea: sono state recentemente rimpiazzate con quelle prodotte dalla WURTH che hanno un migliore schermo elettromagnetico. Poiché questo amplificatore molto probabilmente passerà molto tempo vicino a un computer che produce una varietà di rumori elettromagnetici, l'aggiunta di uno schermo in più non può che essere positiva.

Qualità del materiale

Non c'è molto da aggiungere su questo punto a quanto già detto nella recensione precedente. Rapidamente: l'unità è piccola (19 x 10 x 5.5 cm) ed è contenuta in una scatola di metallo abbastanza pesante con un frontalino in alluminio. La scatola è abbastanza semplice - non gioielleria HiFi - ma perfettamente adeguata allo scopo. Come la precedente versione, può essere facilmente tirato via dai cavi dei diffusori, specialmente quelli di grosse dimensioni. I terminali dei diffusori sono abbastanza decenti, a vite, e sono in grado di accettare prese a banana o cavo spellato. La versione che ho recensito ha le finiture nere, ma sono disponibili anche quelle in argento. Internamente, ci sono due schede sovrapposte, la più bassa provvede a un ulteriore elemento di protezione dalla radiazione elettromagnetica. La disposizione degli elementi sulle schede è molto pulita e l'interno sembra molto ben rifinito.

[Lym Audio Phono, vista posteriore]

Test d'ascolto

Ho attaccato il Lym ai miei diffusori Acoustic Energy perché sono molto sensibili e li uso in una stanza abbastanza piccola. Alimentati da un Cambridge Audio DACMagic, questi diffusori sembrano contenti del ritorno di questo piccolo amplificatore italiano. Stavo usando fino a quel momento un grosso amplificatore Musical Fidelity, certamente eccessivo per lo spazio ma comunque un buon esecutore. Immediatamente il Lym ha messo in mostra una presenza e chiarezza maggiori: c'è sicuramente qualcosa in un amplificatore basato sui chip Tripath ben progettato che (con diffusori sufficientemente sensibili) produce per le mie orecchie un suono più umano rispetto a molte alternative. Il Lym ha un calore che non ha nulla a che fare con la dolcezza delle valvole giunto a un'accuratezza che si addice alle sorgenti ad alta definizione.

Ho quindi iniziato a far suonare un po' di musica. Devo dire di essere un fan delle cantautrici americane, essendo cresciuto con Joni Mitchell e Rickie Lee Jones. Da poco ho scoperto Meg Hutchinson con la sua dolce chitarra acustica e i sottili ma forti arrangiamenti del suo album del 2008 "Come Up Full". All'ascolto con il Lym sono rimasto molto sorpreso dalla libertà del palcoscenico rispetto ai diffusori, la precisione delle chitarre e la potenza del basso. L'ansimante voce di Meg, registrata da vicino, fluttua nello spazio mentre il suono rimane coerente e musicale. Questo amplificatore ha dato il suo pieno contributo nel ricostruire l'intimità di questo suono.

Ho anche avuto modo di fare un confronto diretto tra la vecchia e la nuova versione: ho preferito di poco la nuova versione, anche se devo dire che le differenze sono minime. Forse il nuovo modello ha un migliore controllo del basso e un suono leggermente più aperto, e anche il palcoscenico appare un pochino più stabile. Sono in realtà troppo vicini per dare un'indicazione precisa, particolarmente data la difficoltà nel fare un confronto A/B tra due amplificatori usando lo stesso paio di diffusori dovendo necessariamente cambiare i cavi. Sono quindi arrivato alla conclusione che lo stadio di linea è della stessa qualità se non parzialmente migliore rispetto all'originale.

E questo ci porta allo stadio di preamplificazione fono, la vera ragion d'essere di questo nuovo modello. La prima difficoltà è decidere con cosa metterlo a confronto. Non conosco infatti nessun diretto paragone di un "amplificatore integrato Tripath con stadio fono e di linea" e certamente non ne ho alcuno a disposizione. Per questo, per avere una prova dello stadio fono ho messo a confronto il suono di un giradischi direttamente connesso a esso e quello dello stesso piatto connesso attraverso il preamplificatore Musical Fidelity V-LPS connesso allo stadio di linea del Lym. Prima di tutto ho preso il mio vecchio Rega Planar 3 con la classica testina Denon DL103... disastro. Non ho realizzato che questo amplificatore non è in grado di gestire testine a bobina mobile con bassa uscita. E questo è un mio errore. Per questo ho inserito la Sumiko Pearl a magnete mobile che possiede un'uscita sufficientemente alta, per cui ho potuto iniziare a fare qualche confronto.

Per farla breve, lo stadio Lym non può veramente competere con le qualità di un preamplificatore indipendente come il Music Fidelity. Lo stadio Lym va bene, è ascoltabile ma manca del livello di dettaglio e separazione che l'altro preamplificatore dà a tutta la presentazione musicale. Per esempio nel disco dal vivo "Shadows and Light" di Joni Mitchell, entrambi gli approcci suonano bene, specialmente per come hanno reso la maestria al basso di Jaco Pastorius, ma una maggiore pulizia del Music Fidelity alle alte frequenze ha reso una maggiore separazione degli strumenti, con il Lym che suona congestionato al confronto.
Lo stesso dicasi per l'ascolto di "Graceland" di Paul Simon. Il basso è sotto controllo con il Lym ma il suono complessivo risulta poco arioso nel confronto diretto con il preamplificatore indipendente. Le mie note continuano sullo stesso tema con l'ascolto di un vecchio disco di Joan Armatrading. Sul suo successo "Love and Affection" il Lym suona bene, con un buon dettaglio dell'introduzione di chitarra, ma questa risplende meglio con il Musical Fidelity.

Per concludere, lo stadio fono suona bene di per se, la musica fluisce liberamente a un volume decente e gli strumenti sono presentati in maniera propria ma perde il confronto con uno stadio fono separato che passi attraverso lingresso linea del Lym.

Conclusione

Questo è un piccolo amplificatore capace di cose spettacolari se avete dei diffusori sufficientemente sensibili. Il suono è rilassato e accurato con un buon palcoscenico. Produce un ottimo risultato nella mia piccola stanza d'ascolto a circa metà del volume sia che usi l'ingresso fono o quello di linea. Lo stadio fono è accettabile anche se non il migliore e dà certamente a questo amplificatore un qualcosa in più che i diretti concorrenti non offrono. Purtroppo lo stadio RIAA non può essere eliminato, se lo fosse avrebbe potuto essere un'introduzione ideale al vinile, con un chiaro cammino di upgrade che comincia con l'aggiunta di uno stadio fono esterno, mentre si mantiene un ingresso libero per, magari, un DAC. Dalla Lym dicono che è abbastanza semplice dissaldare la scheda fono dentro l'unità e che loro sono disposti a farlo per il costo della spedizione se l'utente vuole fare questo cambiamento e non si sente in grado di farlo da solo.

Per cui, per concludere, mi immagino il Lym nel sistema di uno studente con forse un piatto semplice ma di discreto livello e un computer connesso a un DAC come ingressi. Per questo tipo di uso, con il giusto diffusore, raccomenderei certamente questo amplificatore.

© Copyright 2013 Andy Norman - andy@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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