Prodotto: Preamplificatore a valvole Octal 6
Nell'età dell'oro dell'audio, erano disponibili kits che consentivano agli hobbisti di costruire quasi ogni tipo di elettronica. Uno dei costruttori di kit più noti era Dynaco, il cui amplificatore di potenza ST70 stabilì uno standard per qualità e valore che fece di esso uno dei prodotti di maggior successo di quei giorni. Il segreto del suo successo era semplice: componenti di qualità decente, costruzione immediata, ottime prestazioni, e grande valore assoluto. Lo ST70 è ancor oggi ambito, 25 anni dopo che è stato costruito l'ultimo esemplare. Dynaco, Heath, e molti altri hanno costruito preamplificatori in kit usando criteri simili.
Recentemente, c'è stata una rinascita del mercato dei kit degli apparecchi audio. Anche se esso non ha ancora raggiunto l'enorme mercato di 40 anni fà, i prodotti che sono disponibili hanno aiutato a rivitalizzare la tradizione del grande valore in un mercato dove i prezzi sovra inflazionati degli apparecchi audio sembrano essere la norma piuttosto che l'eccezione. In questi giorni in cui un cavo per i diffusori costa migliaia di Euro, i prodotti che puntano alla qualità e al valore sono più che benvenuti. I produttori di kits tendono ad essere piccole aziende quali Asusa, Decware, e Bottlehead, tanto per nominarne qualcuna delle tante del Nord America. Mapletree Audio Design (MAD) è un marchio canadese che produce diversi kits audio tra cui preamplificatori e ampli per cuffie.
I preamplificatori, detti più precisamente amplificatori di controllo, si suddividono in due categorie principali: i pre passivi che controllano soltanto il livello del segnale di una sorgente e lo lasciano arrivare, senza aumentare il guadagno, all'amplificatore finale, e i pre attivi che hanno uno stadio di guadagno separato che permette di amplificare il segnale, che altrimenti potrebbe avere una tensione insufficiente per pilotare efficacemente un ampli di potenza. I preamplificatori attivi a valvole usano diverse topologie per aumentare il guadagno del segnale; ciascun tipo presenta vantaggi e svantaggi. Il kit Octal 6 MAD, un preamplificatore solo linea, è l'oggetto di questa recensione.
L'Octal 6 della MAD si presenta in un unico telaio, ed è un preamplificatore di linea che usa tubi a vuoto per lo stadio di guadagno. Il trasformatore di alimentazione, posizionato sulla parte posteriore del telaio, è nascosto sotto una copertura di plastica decorativa. Le sei valvole occupano il resto della parte superiore del telaio proprio davanti al trasformatore. Nella parte anteriore dell'apparecchiatura si trovano le quattro manopole di controllo, un interruttore per l'accensione e il relativo LED. Una manopola seleziona la topologia del circuito, una l'ingresso, una controlla il volume e la rimanente il bilanciamento dei canali. Sul pannello posteriore si trovano tre coppie di jacks RCA di ingresso e due coppie di jacks RCA d'uscita, insieme al cavo di alimentazione sostituibile e al fusibile. L'Octal 6 è assemblato interamente in aria - senza l'utilizzo di schede circuitali.
Esso prevede poche, particolari funzionalità che lo differenziano dai suoi competitori. Anche se la maggior parte dei progettisti di preamplificatori sceglie una topologia di circuito e sostiene il suo esclusivo utilizzo come il migliore rispetto a qualsiasi altro, effettivamente resta il fatto che ogni topologia è un compromesso; un tipo potrebbe lavorare bene in un sistema, un altro potrebbe essere migliore in un impianto diverso. L'Octal 6 comprende tre circuiti in un unico progetto. Le tre topologie, che includono un modo passivo, uno SRPP (shunt-regulated push pull), e una cascata catodo comune/inseguitore di catodo (common cathode/cathode follower) (CF), possono essere selezionate tramite la manopola a sinistra sul davanti. Questa funzionalità fornisce all'Octal 6 la flessibilità di avere tre distinte caratteristiche soniche. Quale sia la migliore dipende dalla sorgente, dal finale di potenza, dai diffusori e dalle preferenze dell'ascolatore.
Molti progettisti di apparecchiature a valvole basano i loro prodotti su un limitato tipo di valvole ben conosciute e "accettabili". Grazie al marketing, che ha attentamente coltivato la percezione dei consumatori, si pensa che questi pochi tipi di valvole selezionate siano il "meglio" o forse le uniche scelte vitali per le apparecchiature audio. Questa percezione è semplicemente non vera. Ancora peggio, le valvole maggiormente richieste diventano rare e molto costose. Invece, il progettista di Mapletree Audio, il dr. Lloyd Peppard, seleziona le valvole basandosi sui benefici effettivi piuttosto che su quelli presunti. Anche se le valvole usate nell'Octal 6 sono state scelte principalmente per le loro prestazioni nel circuito, non tutti i benefici delle valvole montate sull'Octal 6 sono di tipo audio; alcuni sono di ordine economico.
L'Octal 6 usa tre coppie di valvole Octal. Nessuno dei tre tipi è attualmente in produzione, ma potete procurarvele facilmente cercando tra i rivenditori di new old stock (NOS). Ancor più importante, i tipi di valvole usati, 6R7G, 12J5GT, e 12SN7GT, sono poco costosi: con qualche richiesta ai rivenditori di valvole abbiamo saputo che un set completo di valvole nuove per l'Octal 6 costerebbero circa 30 USD per tutti e sei i tubi. Tale spesa è inferiore al prezzo di una sola 6SN7GT (la versione a 6Volt della 12SN7GT), che è una valvola preamplificatrice molto ben considerata. Tenuto conto della lunga durata della valvola, tipica della maggior parte delle preamplificatrici, un possessore di un Octal 6 con uno o due set di valvole di ricambio potrebbe stare tranquillo per molti anni. Il principale beneficio di tali disponibilità e prezzo è che la Mapletree Audio Design ha potuto equipaggiare l'Octal 6 con valvole NOS di alta qualità senza dover far salire il prezzo a livelli inaccettabili.
Montaggio del Kit, ossia, Ma quanto sono maldestro effettivamente?
Dal trasformatore di alimentazione Hammond, ai cavi di segnale in rame placcato argento e isolati in Teflon, i componenti del kit Octal 6 sono generalmente di alta qualità. L'unica, apparente eccezione è costituita dai due interruttori rotativi a tre posizioni in plastica. Essi appaiono leggerini ed economici. Comunque, all'uso sono molto precisi e affidabili. Con almeno 150 ore di funzionamento alle spalle, gli interruttori continuano a funzionare correttamente. La maggior parte delle resistenze sono di tipo a strato di carbone con tolleranza 5%. Comunque, le resistenze che si trovano sul percorso critico del segnale sono delle Holco a strato metallico con tolleranza 0.5%. I condensatori di accoppiamento sono Solen in polipropilene. L'alimentazione usa un raddrizzatore a ponte e diodi a recupero rapido.
Le istruzioni per il montaggio contengono un elenco completo di tutti i componenti da usare, e tutti questi componenti sono inclusi nel kit - non ci sono errori o omissioni da parte del costruttore. Una buona abitudine è che, nel kit, per ogni tipo di cavo è incluso un piccolo quantitativo extra - abbastanza comodo in caso di errore nelle misurazioni o nel taglio dei cavi. Le istruzioni sono chiare, succinte e facilmente comprensibili. Anche se questa potrebbe non essere la scelta migliore per chi costruisce un kit per la prima volta, non sarà neanche una scelta sbagliata. La complessità aggiuntiva dovuta ai circuiti duali del preampli è largamente compensata dall'alta qualità delle istruzioni di montaggio.
L'unico consiglio che mi sento di dare è che un principiante dovrebbe fare pratica con il saldatore prima di iniziare il montaggio. Fortunatamente, in aiuto di chi è completamente inesperto, nel kit sono incluse alcune coincise istruzioni sulle saldature. Assemblare kits può essere molto divertente; ognuno dovrebbe essere incoraggiato a provare.
Il montaggio del kit richiede un periodo di oltre quattro giorni, ossia circa 9 ore in tutto. Tutto il montaggio è stato effettuato seguendo le istruzioni. In ogni fase, il cablaggio e il montaggio dei componenti è stato confrontato con le illustrazioni per assicurarsi della corrispondenza con le istruzioni. Il montaggio è stato abbastanza semplice e divertente. Tutto è andato come ci si aspettava e non sono emersi imprevisti durante questa fase. Infatti, l'Octal 6 MAD presenta pochissime difficoltà rispetto a qualsiasi altro kit su cui ho lavorato recentemente.
Ogni cosa è andata bene fin quando sono arrivato alla fase di controllo dopo aver completato il montaggio. Accendendo l'apparecchio, in canale destro risultava completamente muto; le valvole si illuminavano, ma non c'era hum, nessun rumore, e nessun segnale proveniva dal diffusore destro. Ho controllato nuovamente le istruzioni per ogni passo. Tutto era a posto; niente era rimasto scollegato. Ho usato un multimetro per controllare se inavvertitamente qualche componente era andato a massa. Alla fine ho trovato il colpevole. Una piccola pallina di stagno era rotolata fino ad un jack RCA di uscita e aveva messo a massa il polo caldo. Quel poco di stagno si trovava in una posizione tale che non era possibile vederlo fin quanto non ho rimosso il jack. Come da istruzioni, tutti gli RCA sono stati montati prima dell'assemblaggio. Quest'errore si deve essere verificato quando è stato saldato il capo dell'uscita. Per cui, ma quanto sono maldestro effettivamente? Vi metterò al corrente quando avrò montato il mio prossimo kit.
Una volta effettuata la riparazione, il controllo sull'unità è risultato positivo in accordo con le istruzioni rimanenti. L'Octal 6 è stato inserito in un impianto per un periodo di rodaggio di circa 60 ore.
Come suona?
L'Octal 6 mette a disposizione tre diverse topologie circuitali ognuna delle quali presenta i propri vantaggi e svantaggi. In entrambi i modi attivi, questo preamplificatore riproduce il classico, caldo suono delle valvole molto musicale e piacevole, ma non presenta il carattere scuro e confuso di alcuni vecchi prodotti a valvole. Il modo passivo permette al segnale di attraversare il pre senza alterazioni soniche significative, fornendo un segnale all'amplificatore che virtualmente risulta dettagliato come il segnale sorgente.
Come per qualsiasi apparecchio audio di alta classe, la sinergia dei componenti è cruciale. Durante le prove dell'Octal 6, sono stati usati tre finali di potenza: un Decware Zen SE84-CS, un Fi X, e una coppia di nOrh Le Amp monofonici. Dopo molti esperimenti ho trovato l'Octal 6 poco compatibile con lo Zen amp, ma andava molto bene con i monofonici nOrh, e funzionava in modo eccezionale con l'ampli Fi X.
Impressioni Positive
La presenza di tre topologie circuitali separate, è benefica per chi possiede diversi amplificatori, diffusori o sorgenti. Inoltre, i tre circuiti forniscono versatilità al preampli permettendogli di essere 'sintonizzato' nel miglior modo con il matriale musicale e l'umore di chi ascolta. Quando si usa l'Octal 6 per ascolti casuali la differenza tra i modi attivi non è facilmente avvertibile (i livelli di volume forniti sono approssimativamente uguali). Entrambi i modi attivi sembra abbiano un suono leggermente più ricco, con note maggiormente rotonde rispetto al modo passivo. Quest'ultimo sembra avere un suono più esile. Per ascolti distratti, entrambi i modi attivi sono più piacevoli, anche se solo leggermente, rispetto al modo passivo. Durante un ascolto critico le differenze tra i due circuiti attivi si delineano chiaramente.
La topologia catodo comune/inseguitore di catodo (CF) rappresenta un circuito classico. Nell'Octal 6, il risultato è un guadagno relativamente alto, ma il prezzo viene pagato con l'introduzione di un maggior rumore e misure di distorsione più alte. L'aspetto più importante di questa configurazione sta nella ricchezza e nel calore del suono valvolare. Gli alti sono morbidi e piacevoli, piuttosto che taglienti e granulosi, cosa che è diventata la norma per gli apparecchi audio "nell'era digitale".
I medi sono puliti e naturali. Alcuni preamplificatori moderni a stato solido di prezzo simile possono vantare maggior dettaglio rispetto al modo CF, a scapito però di una durezza esagerata che distrae dalla musica. L'Octal 6 nel modo CF rende i lettori CD entry level molto più piacevoli affinando la grana ed eliminando le asprezze. Facendo un confronto con il modo passivo, le note sembrano più gonfie nel modo CF con una presentazione che generalmente è più rotonda e solida. Il palcoscenico è larghissimo, così come gli strumenti, e la musica riempie la stanza non limitandosi soltanto allo spazio tra i diffusori, ma ad un'area molto più estesa. Il modo CF può contribuire a migliorare l'intervallo dinamico in combinazione con amplificatori a bassa potenza mettendo a disposizione un maggior guadagno.
Il circuito SRPP (shunt regulated push pull) è qualcosa di più moderno ed è progettato per riprodurre un'uscita 'pulitissima' con bassa distorsione e basso rumore. Il compromesso, rispetto alla topologia CF, sta in un guadagno piuttosto ridotto. Anche se il suono è ancora 'gonfio' rispetto al modo passivo, la configurazione SRPP presenta in modo leggermente più duro le note e i transienti, e restituisce un maggior dettaglio rispetto al modo CF. Il modo SRPP sembra essere un eccellente compromesso tra il morbidissimo suono valvolare del modo CF, e la presentazione più accurata ma esilissima del circuito passivo. Quando abbinato con un lettore CD con stadio di uscita a valvole e il finale Fi X, il modo SRPP restituisce un suono di qualità eccellente. Entrambi i modi attivi lavorano molto bene con i Le Amps della nOrh, vantando un suono leggermente più morbido e piacevole nelle medie e alte frequenze.
Il circuito passivo non aggiunge rumore o distorsione significativi, e il segnale in uscita è identico a quello in ingresso. Questa configurazione presenta il suono più pulito con il dettaglio maggiore. Se la sorgente è abbastanza buona, il circuito passivo è spesso, anche se non sempre, preferibile. La risposta ai transienti, dalle basse alle alte frequenze, è velocissima e tagliente, gli attacchi sono maggiormente puliti rispetto agli altri due circuiti. Durante la valutazione, questa configurazione è stata la migliore con il Dynavector DV20X, come sorgente analogica, e il Fi X come ampli di potenza.
L'Octal 6 presenta una forte rassomiglianza con il resto della famiglia Mapletree Audio. A differenza degli altri prodotti MAD, esso sembra non copiare l'aspetto di qualsiasi altro dispositivo audio - è un originale. Vanta un aspetto semplice ed elegante, come se fosse stato costruito diversi anni fà. Questa non è una critica ma un complimento. Alcune volte, i progettisti audio trovano troppo difficile realizzare i loro prodotti con un look antico. Le loro fatiche spesso mancano dell'eleganza che veniva offerta anni addietro, e invece appaiono goffi e rozzi. Alcuni progettisti provano a rendere i loro apparecchi a valvole ultramoderni, adatti per un'era spaziale, dispositivi a stato solido con aggiunta di valvole, un puro esercizio di stile. Questi prodotti arrivano ad essere molto brutti con la loro estetica anacronistica. Comunque, l'Octal 6, con il suo stile antico, nero, con i controlli a manopola, di un nero anonimo e un ottone luminoso, i piccoli pannelli in legno sul telaio, e le finiture rosso scuro, è piacevole alla vista. Queste caratteristiche completano quella principale che è costituita, naturalmente, dalle sei valvole octal. I tubi octal sono sostanzialmente più grandi e più appariscenti rispetto alle piccole valvole in miniatura a nove piedini usate frequentemente nei preamplificatori moderni. La combinazione delle valvole grandi e del semplice disegno del telaio è molto attraente senza diventare vistosa o esagerata.
Impressioni Negative
Usando diffusori ad alta efficienza in un ambiente d'ascolto silenzioso, l'Octal 6 emette un hum avvertibile. Non è forte, si avverte appena, ed è diverso per ognuna delle tre topologie. Non c'è uno hum significativo nel modo passivo; nel modo SRPP, questo può essere sentito a poca distanza dai diffusori; nel modo CF, è leggermente più forte rispetto al modo SRPP. Dalla mia posizione d'ascolto, approssimativamente 2,5 metri davanti ai diffusori, nella modalità CF può essere facilmente avvertito se l'ambiente è molto silenzioso, però non sempre si avverte se c'è qualche rumore di fondo. Non rappresenta un grande problema, come può essere invece per altri prodotti a valvole. Semplicemente esiste.
Il circuito CF sembra far diminuire un po' il dettaglio e arrotonda un tantino i suoni. Gli attacchi sembrano più morbidi rispetto agli altri due modi, d'altra parte vanta una maggior potenza disponibile. La leggera perdita del dettaglio si nota particolarmente facendo un confronto con il modo passivo. Le alte frequenze sono in qualche maniera tagliate - non eccessivamente, ma in modo appena avvertibile. Il basso non è molto veloce; tende a suonare leggermente morbido e qualche volta un tantino lento. Questo aspetto della riproduzione delle basse frequenze è appena accennato, ma avvertibile a confronto con altri preampli. Il suono è quello 'classico dei tubi', che in sè stesso non rappresenta un aspetto negativo. Questo suono è stato inserito anche tra le 'impressioni positive', in quanto è molto gradevole e divertente. Si trova anche tra le impressioni negative solo per una ragione - se un audiofilo cerca un pre con una distorsione bassissima, un grandissimo dettaglio, e la minima alterazione del segnale, le configurazioni CF e SRPP dell'Octal 6 non sono adatte.
L'unico aspetto negativo del modo passivo è la perdita dell'intensità del segnale. Usando un ampli stereo Zen Triode della Decware (1.8 watt per canale) per pilotare diffusori da 92dB, la manopola del volume deve essere posizionata a oltre tre quarti del fondo scala per ottenere il livello di ascolto desiderato di circa 85dB. In questa configurazione c'è una significativa perdita dell'intensità del segnale, se usiamo il pre con amplificatori di bassa potenza. Collegando l'ampli Fi X (3.5 wpc) all'Octal 6, la situazione migliora in maniera sostanziale. Usando il modo passivo con la coppia di monofonici Le Amps da 100 Watt, la perdita del segnale è insignificante rispetto al massimo volume plausibile.
Tutti gli RCA inclusi con l'Octal 6 presentano lo stesso colore per l'inserto isolante in teflon: nero. La targhetta sul retro del telaio che identifica e numera i jacks di ingresso e di uscita non contiene informazioni riguardo ai canali. Per farla breve, non c'è modo di determinare quali sono i connettori del canale destro, e quali del sinistro, se non facendo prove, guardando sul manuale, o aprendo il telaio. Anche se questa era la consuetudine per i kit e i prodotti di 40 anni fà, sicuramente è da cambiare. Gli RCA con i colori differenziati (il rosso e il bianco standard) eviterebbero l'inconveniente senza aggiungere complicazioni alla procedura di montaggio.
Un progetto che prevede le valvole a vista si prefigge due obiettivi estetici: le valvole a vista rappresentano un rimando a tutti quei componenti che veramente fanno uso di tubi a vuoto; e, spesso il design ha un aspetto che riporta indietro nel tempo quando i tubi a vuoto erano lo stato dell'arte della tecnologia. Comunque, uno sguardo ai vecchi componenti a valvole rivela che molti preampli a valvole sono stati protetti in un modo o nell'altro. Molti sono sati protetti doppiamente; sono stati protetti mediante una copertura per le valvole e realizzando telai chiusi per prevenire l'mplificazione di vibrazioni indesiderate. La scelta di mettere le sei valvole a vista rappresenta un compromesso che migliora l'aspetto estetico, ma potrebbe ridurre la qualità del suono. Nonostante la possibilià di avere significativi problemi di vibrazione, questo preampli ha rivelato ben pochi problemi anche posizionato molto vicino ai diffusori. L'isolamento dell'Octal 6, ottenuto usando una base pesante e, forse, i prodotti isolanti come gli Isopods o gli Isonodes della Bright Star Audio, è stato sicuramente d'aiuto. Inoltre, disporre l'Octal 6 lontano da sorgenti di vibrazione dovrebbe tenere conto degli aspetti più significativi di questo problema.
Quaranta anni fà, chi amava la musica, ma aveva pochi soldi comprava kits da Dynaco, Heath o altre aziende più piccole. Quelli più ricchi potevano scegliere prodotti più esclusivi, come quelli fatti da McIntosh o Marantz. Oggi, quelli che hanno eccessi di disponibilità possono ancora comprare un McIntosh o un Marantz, o una moltitudine di prodotti da altre aziende che sono anche più esclusive e costose. Infatti, a causa dell'elevata richiesta, sia Mac, sia Marantz hanno riproposto alcuni dei loro apparecchi a valvole classici. Comunque, come per il passato, i loro prodotti sono abbastanza costosi. Sebbene Heath e Dynaco hanno subito cambiamenti irreversibili, aziende come la Mapletree Audio Design proseguono salde al loro posto e producono prodotti che aiutano a riempire gli spazi vuoti lasciati.
Il kit Octal 6 della Mapletree Audio Design mette a disposizione degli entusiasti dell'audio un prodotto di alta qualità, ben progettato e realizzato che è molto divertente da assembalre e rappresenta un'aggiunta giustificata a qualsiasi sistema audio dove il senso comune e l'amore per la musica sono più importanti che impressionare i vicini. L'Octal 6 vanta buone prestazioni soniche in una confezione esteticamente gradevole.
Grazie alla sua tecnologia multipla, può usare un circuito che aiuta ad ammorbidire la granulosità e la ruvidità tipiche dei lettori CD economici, mentre permette, con il click di una manopola, alle sorgenti di gran classe di suonare dettagliate e musicali come esse sanno fare. Ad ogni modo, le caratteristiche soniche dell'Octal 6 non ostacolano la musica, ma ne danno una presentazione piacevole e naturale. Altrettanto importante, l'Octal 6 rappresenta l'equivalente moderno di prodotti audio del passato che basarono il loro successo sull'alta qualità e il grande valore.
L'Octal 6 è un prodotto divertente e musicalmente affascinante che potrà soddisfare quasi tutti gli amanti della musica, ed il suo prezzo è abbastanza basso da poter piacere quasi a tutti.
Innanzi tutto, vorrei ringraziare Richard per il tempo e lo sforzo spesi per costruire e recensire il MAD Octal 6. Queste recensioni rappresentano un grande servizio ai consumatori audiofili. Mi fa piacere che l'Octal 6 rappresenti un'esperienza gratificante sulla costruzione di kit. Ho certamente beneficiato delle mie esperienze negli anni passati con Heath e Dynakits quando progettavo le procedure per l'assemblaggio fisico e i manuali di istruzione.
Le impressioni d'ascolto di Richard riflettono in larga parte le intenzioni del progetto. La scelta delle resistenze a strato di carbone è stata presa per ottenere un'impronta sonora abbondantemente calda che spesso non si riesce ad ottenere con (economiche) resistenze a strato metallico. I pareri della recensione e dei clienti sembrano indicare il raggiungimento di tale obiettivo. Risulta inoltre interessante che per Richard (e anche per altri ascoltatori), le differenze soniche nelle due topologie attive sono
in prima istanza, minime. Nonostante tutto, gli ascoltatori hanno presto sviluppato una preferenza, che sembra equamente ripartita tra i due. Con l'Octal 6, avete una scelta.
Forse qualche parola sulla "sostituzione valvole" potrebbe aiutare. La 12SX7GT è considerata da molti la migliore 12SN7GT mai costruita e può essere sostituita direttamente. Inoltre, possono essere provate versioni al metallo della 12J5GT e della 6R7G. Ancora, se in futuro l'utente vorrà usare la versione a 6 V della 12J5 e della 12SN7, il nuovo collegamento del nuovo riscaldatore è abbastanza semplice. Per adesso, le versioni a 12 V si adattano molto meglio, e il prezzo per le 6SN7GT NOS è fuori portata.
Sono state apportate due modifiche all'Octal 6 da quando il campione per la recensione è stato spedito, che hanno effetti significativi sulle prestazioni. Primo, adesso è stato adottato un Alps "Black Beauty" come controllo per il bilanciamento dei canali. Questo controllo speciale (che non è stato relizzato da molto tempo) fornisce un'attenuazione nulla nella posizione centrale. Questo comporta un incremento di guadagno per l'Octal 6 di circa 8 dB in tutte le modalità di funzionamento, cosa particolarmente gradita per il modo passivo. Anche la precisione e l'affidabilità del controllo sono migliorate. Secondo, le posizioni dei controlli del volume e del bilancamento nel circuito sono state spostate a valle delle resistenze di uscita del percorso passivo. Questa modifica può avere un impatto significativo sulla risposta alle alte frequenze quando si usano cavi altamente capacitivi per collegare l'ampli di potenza. Questo è il problema, raramente menzionato, dei "preamplificatori" di controllo passivi.
Infine, non sono contento per il fatto che Richard ha sentito hum a basso livello con l'Octal 6. I campioni che ho costruito come unità assemblate non avevano certamente un hum udibile vicino ai diffusori quando usavo un ampli finale con un guadagno di circa 10 e diffusori con una sensibilità di 92 dB. Amplificatori di potenza a guadagno maggiore o diffusori maggiormente sensibili naturalmente amplificheranno qualsiasi rumore in uscita da qualsiasi pre a livelli udibili. Con l'adozione di un riscaldatore alimentato in continua e, adoperando cavi schermati su tutti gli ingressi, è stato fatto ogni sforzo per rendere l'Octal 6 un preampli molto silenzioso. Se un cliente non è soddisfatto di un qualsiasi aspetto delle prestazioni del kit (relativamente alle specifiche dichiarate), sarò contento di ritirarlo per una revisione senza alcuna spesa per il cliente escluse quelle di spedizione. Restando in argomento, le unità assemblate sono garantite per 3 anni sui componenti ed il funzionamento, escluse le valvole (90 giorni) e la spedizione.
Lloyd Peppard, Mapletree Audio Design
Molte grazie al Dr. Lloyd Peppard della Mapletree Audio Design
per averci fornito le informazioni di fondo e l'apparecchio usato per questa recensione.
© Copyright 2002 Richard George - http://www.tnt-audio.com
Traduzione italiana: Fabio Egizi