Jurassic (S)park! Meridian 101/103 - pre e finale

Ad Huntingdon la pensavano diversamente

[Meridian 101 - 103]
[English version here]

Prodotto: Meridian 101 & 103, preamplificatore + finale di potenza
Costruttore: Meridian Audio - UK
Prezzo appross.: altamente variabile (si veda testo per dettagli)
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Aprile, 2020

Un po' di storia

Continua il lavoro per la nostra rubrica Jurassic (S)park!, all'affascinante riscoperta di apparecchi del passato che, per un motivo o per l'altro, hanno avuto un ruolo nella storia dell'HiFi moderna e che, sorprendentemente, possono avere un senso tecnico e musicale ancora oggi.

Meridian Audio Ltd è stata fondata nel luglio del 1977 da Bob Stuart e Allen Boothroyd, ma la loro collaborazione era iniziata nei primi anni '70, con il marchio Lecson Audio e una linea di prodotti assolutamente rivoluzionaria che è in esposizione permanente al Museo d'Arte Moderna di New York e per la quale hanno ricevuto il loro primo British Design Council Award nel 1974. Il secondo British Design Council Award arrivò nel 1982 con gli apparecchi della serie 100 della quale sto per raccontarvi.

Il primo prodotto Meridian, in realtà, è stato il diffusore attivo M1, detto anche interactive, uno dei primissimi prodotti di questo tipo espressamente nati per l'audio domestico. Non va dimenticata, qualche anno prima, la serie di diffusori attivi Philips RH, con il sistema Motional Feedback. Il primo di questi, il modello RH 532, fu costruito nel 1974 e si guadagnò un'ottima fama anche come monitor negli studi di registrazione. Lo stesso The Wall dei Pink Floyd fu monitorato con questi diffusori. Piet Gouw, product manager alla Philips in quegli anni, era il responsabile per la rivoluzionaria linea RH di diffusori attivi. Ma sto divagando, torniamo alla nostra serie 100 di Meridian.

Analisi tecnica

Il progetto di questa serie di elettroniche, come si può vedere già solo dall'estetica, era rivoluzionario, qualcosa di mai visto prima in quel periodo. Ricordate com'erano le amplificazioni di quegli anni? Questa serie di componenti fu un vero shock. Consisteva di un preamplificatore, il 101, due finali di potenza, il 103 e il 105, l'alimentatore per questi finali (103.5) e un tuner, il 104. Pochi esemplari di uno step-up MC (il 102) e di un finale da 150 watt (il 107) furono costruiti e messi in commercio, oggi introvabili.

Il 101 era un pre a struttura modulare, più o meno come il Naim NAC 12 dello stesso periodo, ossia era dotato di schede estraibili dal circuito e upgradabili successivamente a seconda dell'esigenza dell'utente. La procedura era realmente plug & play. Ben 20 tipi diversi di schede phono, per MM ed MC, erano disponibili, così da adattare il pre a ogni tipo di testina esistente. Disponibili anche due ingressi linea, uno marchiato TUNER e l'altro TAPE, più un tasto MONO. Il controllo del volume fungeva anche da interruttore d'accensione per l'intero sistema (anche per il finale) mentre il balance era ad esso coassiale. Nelle intenzioni dei Meridian, che all'epoca si chiamava ancora Boothroyd-Stuart, il pre era il complemento ideale per i diffusori attivi della serie M.

Il modello che sto per raccontarvi è in realtà un 101B, dove B sta per “bilanciato”. Questa versione rivista e corretta faceva uso infatti di una scheda di uscita bilanciata (si nota bene nella foto più sotto), di una scheda madre completamente rivista, dell'eliminazione di alcuni condensatori elettrolitici dal percorso del segnale, sostituiti da alcuni in tantalio o in film metallico e di un ingresso phono con connettori dorati RCA (gli altri erano DIN, come anche l'uscita linea e l'ingresso del finale).

Il finale 105 era il più potente della serie, dichiarato per 100 watt mono, mentre il 103 in prova era un finale stereo da 35+35 watt per canale, che diventavano 45 con l'aggiunta di un secondo alimentatore esterno. Una tale combinazione veniva venduta anche come 103D, dove la D indicava la doppia alimentazione (dual).

Dando uno sguardo all'interno non si può non restare senza parole. Il pre 101 è un capolavoro di ingegnerizzazione e di pulizia, anni luce distante dagli interni pasticciati delle amplificazioni americane e giapponesi del periodo. Il finale 103, anch'esso molto razionale e ordinato, si affida a due coppie di transistor BDY56, esattamente come il finale Naim NAP120, mentre a dare energia a tutto c'è un bel toroidale accoppiato a due condensatori elettrolitici ITT da 6.800uF. Tutto il cabinet funge da dissipatore di calore, che è elevato specie quando l'amplificatore funziona ad alto volume per qualche tempo. Non a caso è presente vicino ai transistor finali un sensore che rileva il surriscaldamento e zittisce l'amplificatore fino a quando la temperatura non è rientrata nei normali valori operativi (si vede bene nella foto sotto).

Il collegamento di questi apparecchi non è banale né consueto, per fortuna le scritte sui pannelli posteriori aiutano un po'. Il finale di potenza ha degli orrendi connettori a pressione per i cavi di potenza, quindi si può usare solo del cavo spellato di sezione neanche troppo generosa.

[Meridian 103 - BDY56 transistors]

Condizioni di prova

La coppia pre + finale che sto per raccontarvi appartiene alla mia collezione privata di apparecchi vintage ed è in condizioni pari al nuovo, disponibili persino gli imballi originali. Funzionamento impeccabile e piccola revisione generale prima di eseguire la prova d'ascolto. Considerando che hanno almeno 40 anni sulle spalle, direi che i vecchietti si sono conservati magnificamente, chiaro segno di una costruzione accurata eseguita con materiali di prim'ordine. Nessuna traccia di ossido in alcun punto.

[Meridian 103 - vista interna]
Meridian 103 finale di potenza - vista interna

[Meridian 103.5 - alimentatore esterno]
Meridian 103.5 - alimentatore, vista interna

[Meridian 101 - vista interna]
Meridian 101B - vista interna. Pulito e razionale!

Ad Huntingdon la pensavano diversamente

Questa coppia di elettroniche Meridian non solo appare incredibilmente moderna, ma suona anche estremamente attuale! Dimenticatevi il suono moscio, scuro, lento, e caldo (sic!) di tante elettroniche dello stesso periodo. Qui si parla di qualcosa che è esattamente agli antipodi! Il suono è vivace, teso, brillante, controllato e veloce. Non posso fare a meno di confrontare questa con l'altra coppia vintage di elettroniche inglesi che ho recensito qualche settimana fa, i Naim NAC12 & NAP120. Globalmente, dico subito che a mio parere la coppia Naim suona meglio, con un'impostazione timbrica più sana e lineare. La coppia 101/103, invece, ha un'impostazione piuttosto monitor, come alcuni diffusori monitor inglesi, composti e controllati. Il suono, in generale, e soprattutto rispetto ai Naim, appare asciutto, a tratti sterile e brillante in gamma medio-alta, con un'abbastanza evidente effetto presenza, specie su voci e strumenti a corda, che conferisce al suono quell'impostazione un po' forward (“in avanti”) che non è sgradevole ma che rischia di risultare eccessiva coi diffusori sbagliati, che dovessero condividere lo stesso carattere.

Il basso, seppur non esattamente profondissimo nella prima ottava (anche la coppia Naim aveva più o meno la stessa caratteristica) è tuttavia potente e ben controllato. Non è, comunque, altrettanto coinvolgente ed emozionante. In termini di PraT (Pace, Rhythm and Timing) la coppia Naim vince a mani basse. Più in generale, il suono della coppia Naim è più fluido, più corposo mentre il suono della coppia Meridian è leggermente più elettronico, più HiFi, forse. Di sicuro in gamma medio-alta la coppia Naim è dotata di una ricchezza armonica ben superiore, che si sente chiaramente coi piatti della batteria, ad esempio.

Dal punto di vista dinamico queste elettroniche sono abbastanza simili e la cosa non meraviglia, visto che condividono gli stessi transistor finali. Tuttavia, il Naim ha una riserva energetica molto maggiore, grazie agli elettrolitici da 10.000uF contro i 6.800 del Meridian. Probabilmente con la doppia alimentazione il finale 103 si sarebbe preso la rivincita, ma stando così le cose mostra la corda ben prima rispetto al Naim.

C'è tuttavia un'area nella quale la coppia Meridian vince a mani basse ed è l'immagine 3D. In questo parametro distanzia nettamente la coppia Naim, che si attiene più ai consueti canoni Flat Earth, secondo i quali la tridimensionalità dell'immagine stereofonica è solo un artificio inutile. Esecutori e strumenti popolano uno spazio tridimensionale proporzionalmente corretto, ben sviluppato nelle tre dimensioni, molto stabile e a fuoco. L'altezza e la profondità dell'immagine sono a livello di buone amplificazioni dei giorni nostri, e scusate se è poco.

Sfortunatamente questa è l'unica area nella quale la coppia Meridian segna un punto deciso a suo favore, perché in generale, per mio gusto personale, per coinvolgimento fisico ed emozionale, la coppia Naim viaggia su ben altri livelli, tali da poter mettere in imbarazzo più d'una amplificazione moderna.

Qualche consiglio

Come detto, poiché il piccolo cabinet dell'amplificatore funge anche da dissipatore del calore, è una buona idea non accostarlo ad altri componenti ma far sì che prenda aria fresca con facilità. Ad alti volumi di ascolto l'amplificatore diventa piuttosto caldo. Posizionate l'alimentatore lontano il più possibile dall'amplificatore e dal preamplificatore, onde evitare interferenze. Prima di connettere gli apparecchi alla rete disossidare ogni connettore, ogni presa, interruttore e potenziometro. Inoltre, disconnettere le schede del preamplificatore e reinserirle un paio di volte. L'amplificatore ha 35 watt per canale ma può pilotare con facilità anche carichi impegnativi. Tuttavia, specialmente con tracce ad alto contenuto energetico, non è difficile portarlo al clipping. In questo caso, abbassate immediatamente il volume.

La coppia Meridian ha un suono di impostazione monitor, eviterei di collegare diffusori con le stesse caratteristiche o vi ritrovereste a chiedervi che fine abbiano fatto la gamma bassa e la gamma alta.

I tre apparecchi hanno un cabinet estremamente rigido e non sono previsti piedini assorbenti. Consiglio l'utilizzo di piedini antivibrazioni (Vibrapods, Isonodes etc.) che regalano, in questo caso, un suono più morbido e meno asciutto.

Reperibilità

Il pre 101/101B non è impossibile da trovare, e normalmente si vende per circa 250/300€. Consiglio di cercare la versione 101B piuttosto che la vecchia 101. I finali 103/105 sono più difficili da trovare e normalmente costano leggermente di più. Una coppia 101/103 può essere reperita per circa 600€, a seconda delle condizioni. Non ho notato, in questi ultimi vent'anni, un significativo incremento delle quotazioni. Quando acquistate, accertatevi che siano disponibili i cavi originali perché quello che collega l'alimentatore col pre non è standard. Qualora i manuali non fossero disponibili non preoccupatevi perché sul sito Meridian-audio.info sono disponibili persino i manuali di servizio, i diagrammi e le brochure originali.

Conclusioni

Questa coppia 101/103 era, all'epoca, decenni avanti rispetto alla concorrenza sia esteticamente che tecnicamente. Estremamente ben costruite e progettate, queste elettroniche appaiono moderne anche per gli standard attuali. Dal punto di vista sonoro sono dinamiche, precise, pulite, con una gamma bassa tesa e solida e un ottimo punch. Si rivelano, forse, un po' asciutte e non particolarmente coinvolgenti dal punto di vista emotivo. In questo mi ricordano diverse amplificazioni moderne, precise e dettagliate ma di fatto impersonali. Di sicuro non credereste che si tratti una coppia di elettroniche di oltre 40 anni fa!

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