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Amplificatore di potenza Yamamoto A-08s Single-ended '45'

Un dannatamente bello e minuscolo amplificatore

Prodotto: amplificatore di potenza Yamamoto A-08s Single-ended '45'
Costruttore: Yamamoto - Giappone
Costo, approssimativo: 2500 € (YMMV)
Recensore: Geoff Husband - TNT France
Pubblicato: Febbraio 2010
Traduttore: Roberto D'Agosta

[A-08s - vista frontale]
[English version]

Introduzione

Eccoci giunti al secondo pezzo della serie di articoli sugli amplificatori valvolari single-ended che fanno uso di "qualsiasi valvola ma non della 300b": il primo articolo è stato quello sull'integrato Ayon Crossfire e chiunque abbia letto quella recensione si dovrebbe rendere conto dell'impatto che quell'integrato ha avuto su di me! Come ho detto fin dal principio, l'idea di questa serie sta nella scoperta di quelle qualità audio che sono a disposizione di coloro che tentino le alternative all'onnipresente Western-Electric 300b e ai suoi più moderni cloni. La parola chiave in questa serie rimane "qualità": non sto cercando amplificatori che offrano un'uscita maggiore dei soliti 8-10 W che può offrire una 300b da sola. No, il criterio unico rimane il suono, niente di più e, soprattutto, niente di meno. In questa ricerca mi sono d'aiuto i miei Loth-x Polaris che con una curva d'impedenza abbastanza favorevole ai valvolari e la loro efficienza ben al di là dei 100 dbl permettono anche al più debole amplificatore di cantare senza costringerlo a strozzarsi.

C'è una seconda ragione per la mia ricerca di alternative alle 300b ed è legata all'indubbio costo di usare quella bestia: questo punto divenne di estrema rilevanza per me l'anno scorso quando i miei amplificatori Opera/Cyber 300b PSE si sono pappati una coppia di Full-Music mesh plate 300b, dopo appena 18 mesi di uso -ahem- massiccio. Siccome quegli ampificatori usano una coppia per lato di 300b in parallelo stiamo considerando un costo di circa 300 £ per "ri-valvolare" anche usando le 300b più economiche sul mercato. La sostituzione con valvole di qualità simile alle originali spinge il prezzo intorno agli 800 £, mentre per le WE si arriverebbe al doppio ancora, per non parlare del prezzo di valvole NOS (new old stock= nuovo, ma originale, tenuto imballato, n.d.t.)!

D'accordo, i miei amplificatori raddoppiano tutti i costi, ma anche un amplificatore con una singola 300b potrebbe costare al proprietario più di 300 £ l'anno per essere mantenuto in funzione.

In fondo trovo ironico che avendo messo in cima alla lista delle qualità la performance sonora e il costo come un'informazione importante ma aggiuntiva, io abbia cominciato la serie con un amplificatore valvolare, l'Ayon, più potente dei miei Opera e che ha comunque bisogno di una valvola molto costosa...

Quindi torniamo a bomba a entrambi i problemi con una valvola che in linea di principio dovrebbe affrontarli entrambi. La RCA 45 potrebbe essere vista come una piccola 300b e alcuni vi diranno che è di fatto il miglior triodo dal punto di vista sonoro che sia mai stato prodotto. Essendo un'altra eredità degli anni Trenta, una delle sue attrattive maggiori non è solo che la disponibilità di nuovi esemplari a un prezzo ben inferiore a quello delle 300b, ma che ci sono letteralmente migliaia di valvole NOS e "usate ma buone" di diversa provenienza ad un prezzo minimo: una coppia di RCA costa circa 75 £. La contropartita è che in configurazione single-ended riesce a produrre appena 2.5 W, ma come già detto questo non è significativo per i nostri test...

Tutto questo finalmente ci porta all'argomento principale di questa recensione, l'amplificatore Yamamoto A-08s che trovai mentre stavo facendo la mia solita esplorazione via Google di diversi siti web per prepararmi alla nuova stagione. Incappare in questo sito è stato un po' come trovare un "Sergeant Pepper" nuovo di zecca in un negozio di oggetti per beneficienza: una quantità variegata di prodotti e componenti hi-fi tra basi per valvole, diffusori, connettori, trasformatori, coni, testine, stadi fono, amplificatori in kit d'assemblaggio, vi rimane solo l'imbarazzo della scelta.* Quello che attirava maggiormente la mia attenzione erano alcuni bellissimi amplificatori valvolari che usavano triodi di cui non avevo mai sentito parlare. Ma alla fine dei conti mi sono focalizzato sull'A-08s perché fa uso di una valvola abbastanza diffusa e rispettata e, al tempo stesso, sembra un buon affare.

Alcune email e detto amplificatore arrivava direttamente a casa...

Costruzione e rifinitura

La confezione non appartiene alla classe dei "spezzaschiena" cui sono diventato abbastanza abituato per i 300b e speciamente ben lontano dai 50 Kg dell'Ayon... Ma è anche vero che le RCA 45 non richiedono i massicci trasformatori di quelle valvole molto più grosse.

L'apertura della scatola rivela un piccolo amplificatore la cui qualità assoluta delle rifiniture rende averlo tra le mani un atto di pura gioia. Al giorno d'oggi molti amplificatori sono molto ben rifiniti con strutture d'alluminio e i moderni torni hanno eliminato per sempre quell'apparenza da biscotto di stagno che molti amplificatori costosi avevano. Ma qui si fa un passo ulteriore perché la caratteristica dominante è un pezzo perfettamente rifinito (o dovrei dire inciso?) di quello che sembra palissandro. Su forza, piega quelle ginocchia e guarda molto, molto da vicino... Quei piccoli fori di ventilazione attorno alle prese per le valvole, la sensazione di seta della verniciatura con gambe di ebano che reggono il tutto: dannazione se avesse avuto un prezzo di 5000 £ non sarei rimasto affatto sorpreso! Le coperture dei trasformatori in color champagne si incastrano perfettamente, con linee degne di una Mercedes o dovrebbe essere Lexus?

A-08s dentro

Queste cose non sono certo facili da fare ma quello che rimane impressionante è la qualità costante di tutti i componenti, nessuno escluso: uno dei motivi per questa uniformità è che praticamente tutto è prodotto direttamente dal costruttore. Le basi per le valvole in teflon, i morsetti e le prese ben fatti, solidi e facili da usare, tutto è di qualità assoluta. Per esempio i morsetti per i cavi dei diffusori hanno un diametro maggiore del solito e permettono quindi di applicare un grosso momento ai cavi per bloccarli perfettamente, oppure i voltmetri che vi permettono di controllare in ogni istante la salute di ciascuna delle valvole. E poi iniziate a guardare dentro... beh guardate le foto, con una disposizione pressoché perfetta, con saldature puntuali, non solo con componenti di qualità, ma, ditemi voi, chi, nel fabbricare un amplificatore da 2000 £ butta dentro anche dei grossi condensatori progettati e fatti apposta in una guaina nera? E poi quei trasformatori, bellezze senza tempo che anche se non giganteschi come quelli dei 300b sembrano ben più che sufficienti per le '45'.

A-08S trasformatori

Va bene, va bene, mi perdendo il filo... ma permettemi di mettere tutto questo sotto la giusta luce. Alcuni anni fa ho recensito il Wavac 300b, anche lui un oggetto decisamente bello e che con la sua combinazione di legno e colori sembra appartenere alla stessa famiglia dello Yamamoto. Ma anche le finiture erano perfette, lo Yamamoto è meglio: più intricato, con incastri migliori, niente stagno piegato o spazi tra i pannelli: in qualche modo più rifinito e con una qualità interna semplicemente speciale. Anche se il Wavac è buono, lo Yamamoto lo fa apparire come un amplificatore economico...

Il Wavac costa 5000 £...

E per quanto riguarda la mia mostruosa coppia di Opera perfettamente progettati e che costano tre volte lo Yamamoto, anche qui mi ritrovo a preferire l'integrità progettuale dello Yamamoto e la persona che è responsabile di tutto ciò ha una ragione eccellente per essere orgoglioso del proprio lavoro.

Certamente la ciliegina sulla torta è che lo Yamamoto arriva con tutti triodi NOS: valvole RCA '45' genuine, un rettificatore '80' accoppiato (in passato capitava spesso che fossero progettati e usati insieme alle '45') e un paio di non comuni 717a usate allo scopo di pilotare il circuito.

presa

Suono

'Non giudicare mai un libro dalla copertina!'

Gesù! Posso sentire mia mamma che mi ripete quella frase... ma quando qualcuno che evidentemente conosce il proprio mestiere mette così tanto sforzo in qualsiasi particolare sia esso interno che esterno di tutto il progetto, rimarrei di stucco se il risultato finale suonasse male...

E ora - come sembra accadere spesso ultimamente quando tento qualche confronto pseudo scientifico - i primi guai si presentano. Il problema è che lo Yamamoto ha bisogno di un preamplificatore: semplicemente non è possibile testarlo da solo ma sempre e solo in qualche combinazione. Anche solo tre mesi fa questo non sarebbe stato affatto un problema: avevo due preamplificatori valvolari molto buoni a disposizione nelle sembianze del mio Opera/Cyber 222 e del Acoustibuoy Scorpio, un pre che costa il doppio dell'A-08s e in qualità audio dannatamente vicino al mio vecchio Audionote M3 che raddoppia di nuovo il costo...

Beh, allora, che aspetti? Attacca quei pre, vedi quale dei due fornisce l'accoppiata migliore e avanti con il test! D'accordo, eccetto che l'Ayon Crossfire che mi è appena stato tolto dalle mani ha cambiato il mio punto di vista su entrambi! L'Ayon ha la possibilità di funzionare come integrato, tagliando via tutti i connettori e lo stadio di pre amplificazione: in realtà avevo programmato di recensirlo principalmente in questa modalità di lavoro. O quanto sono stato folle! Immediatamente è stato chiaro che l'Ayon era incredibilmente più trasparente in modalità da integrato. L'M3 gli dava un pochino più di potenza e peso, ma al costo di un velo di seta steso sulla musica e di un certo incremento del rumore di fondo. Gli altri due pre non aggiungevano nulla, ma entrambi facevano un passo indietro rispetto alla musica. L'Ayon, da solo, era semplicemente superiore.

So bene che sto correndo troppo: arrivare ora alla conclusione che lo Yamamoto sia nella stessa lega dell'Ayon quando quest'ultimo è usato come amplificatore di potenza non ha molto senso ma spero che riusciate a capire il mio dilemma. Lo Yamamoto è così trasparente da poter mettere in risalto il contributo di ogni singolo componente della catena audio a comincinciare dal preamplificatore per finire con i cavi e connessioni che metterete tra lui e la sorgente. Per questo chiunque stia leggendo questa recensione deve sapere che per quanto mi riguarda la superiorità sonora che l'Ayon ha sullo Yamamoto può essere dovuta completamente alla qualità superiore della sezione di preamplificazione dell'Ayon o ai vantaggi intrinseci nell'usarlo come un integrato.

Forse a questo punto potrebbe essere più appropriato lasciare perdere il confronto con il Crossfire e comparare l'A-08s con i vari amplificatori 300b che ho avuto tra le mie mani.

dettaglio del triodo e del voltmetro

Primo punto, è estremamente silenzioso, quasi quanto un amplificatore a transistor. Il più leggero degli "hum" tradisce il fatto che qualcosa sta accadendo ma sotto questo punto di vista è superiore a qualsiasi amp 300b che ho avuto qui,** fino, per alcuni casi, a livelli che hanno dell'imbarazzante. Questo potrebbe essere vsto come un attributo secondario, ma avendo a disposizione 2.5 W avrete bisogno di diffusori molto efficienti e questo implicherà che il più lieve rumore di fondo potrebbe risultare critico. Per esempio, in un paio di occasioni l'amplificatore SE 300b che mi era stato mandato per una recensione è stato rispedito indietro, tanto disturbo dava il suo rumore di fondo.

Lo Yamamoto trae vantaggio dal confronto con l'Ayon anche perché, come quest'ultimo, mette in mostra come le 300b aggiungano al suono una finitura più calda, non tanto uno spostamento tonale ma più come un lieve soffio di polvere di fata. Potrei vedere gli aspetti positivi di questo calore, ma alla fine rimane sempre l'impressione che sia un'aggiunta, presente su qualsiasi registrazione. In confronto, le 45 suonano così pulite come non potreste mai arrivare a desiderare, aggiungendo, apparentemente, nulla alla musica.

L'altro aspetto in comune è quello di suonare aperti, ben accordati ed essere veloci come fulmini nelle basse frequenze. Non voglio che nessuno di voi arrivi a pensare che ritengo gli amp SE e i 300b in particolare come soffici e sformati nei bassi: questo mito infatti deriva specialmente da diffusori non adatti; una qualsiasi tromba decente potrebbe produrre un fronte d'onda delle basse frequenze che vi lascerebbe stupiti. Però rimane il fatto che l'A-08s sembra semplicemente più controllato e veloce. La disco/pop degli anni 80 sparisce senza quest'abilità riproduttiva: l'ascolto di "Billy Jean" di Michael Jackson mostra che la superiorità nella velocità e nella definizione dei transienti lascia l'impressione che tutti i 300b che ho avuto qui suonino un pochino claudicanti. L'Ayon anche se accoppiato a un pre esterno va anche oltre sotto quest'aspetto, ma il fatto che questi esercizi con l'Ayon mi abbiano lasciato quasi stramazzante al suolo non può essere veramente preso come una critica per lo Yamamoto.

Il punto di forza assoluto delle 300b è la banda media e il miglior amplificatore 300b che, da questo punto di vista, io abbia mai ascoltato, l'Audionote Quest Silvers, è veramente trasparente: al tempo stesso, non mi fate sbagliare su questo punto, penso che l'A-08s sia leggermente superiore su questo punto. Al confronto gli Audionote hanno un falso riflesso mentre lo Yamamoto ha una performance più asciutta e veloce nel basso, mentre gli Audionote aggiungono un po' più di peso.

Con una banda media così aperta e cristallina, quei piccoli acuti che troppo spesso vengono persi sono ora chiari come una campana! I produttori moderni di musica, per poter giustificare il loro stipendio, amano aggiungere quei piccoli suoni come sottofondo alla musica: ogni tanto quest'ultimi risultano anche dare maggior risalto alla canzone mentre al tempo stesso questo dà modo alla musica di respirare in un'acustica più ampia. Questa abilità riproduttiva, specialmente quando non sia intrusiva o falsa, sembra dare alle migliori registrazioni multitraccia quello spazio sonoro per acquisire maggiore senso. Al tempo stesso permette ad alcune delle registrazioni più "fangose", un esempio su tutti "Modern Guilt" di Jeff Beck, di aprirsi e divenire musicali tirando fuori anche "Exile on Main Street" dalla palude!

Questa trasparenza rende anche tutte le qualità di contorno ancora più critiche: per esempio si evidenzia chiaramente che l'Acousticbuoy è superiore al Cyber 222 in quanto il primo mette in mostra uno strato ulteriore di dettagli minimi. A metà della recensione il nuovo braccio SME V12 è arrivato: questo nuovo portabandiera della SME viene fornito con un cavo in argento ma nella configurazione iniziale ho semplicemente attaccato un cavo che stavo usando precedentemente. Il risultato era buono ma il miglioramento con il cavo della SME è stato semplicemente straordinario. Non sono un gran fan dei cavi ma lo Yamamoto rende tutte queste differenze evidenti: spinto da questa trasparenza ho inziato a spendere una quantita di tempo inusitata a giocare con i cavi - arrivando a investigare anche la loro disposizione spaziale - fino a considerare l'ordine con cui i componenti erano connessi alla presa multipla senza però concludere nulla. Però questo tipo di ossessioni si presentano solo quando avete qualcosa che vi spinga a tirar fuori da esso anche l'ultima goccia di suono e di sicuro lo Yamamoto è un campione in questo.

morsetti e una scatola di CD per confronto

Proprio mentre sto scrivendo sto ascoltando la mia vecchia copia su vinile di "Rapsody in Blue" suonata dalla Royal Philarmonic Orchestra diretta da Andrew Litton in un'esecuzione del 1987. Una registrazione DMM e una delle migliori, appartiene alla sezione dei miei pezzi preferiti perché richiede tanto dal vostro sistema già pochi secondi dopo l'overture. La gran cassa è uno dei pochi strumenti che riesce veramente ad andare sotto i 40 Hz e dopo pochi secondi ci sono i piatti che vengano percossi quasi a morire. Aggiungete un clarinetto (mia moglie ne suona uno e quindi so bene come dovrebbe suonare), di per sé uno degli strumenti più difficili prima delle voci femminili e del pianoforte e diventa immediatamente un esercizio impegnativo. E poi... oh, ecco il pianoforte :-) A differenza di molti pezzi classici, per questa composizione, essendo basata sul jazz, è anche fondamentale il senso del tempo...

E proprio mentre l'ascolto non riesco a pensare a un pezzo migliore come disco di prova: ottoni un secondo, pianoforte suonato in maniera percussiva quello dopo, e spesso pezzi di strumenti in assolo seguiti quasi subito da pieni d'orchestra; insomma l'equivalente di una gara di triathlon Iron-Man. Quasiasi recensore che faccia uso di questo disco e di "My Baby Just Cares for Me" di Nina Simone dovrebbe avere coperto più o meno qualsiasi fondamentale...

Bisogna dire che il piccolo Yamamoto fa tutto bene senza neanche iniziare a sudare: quando il suono della tromba è necessario semplicemente è lì, e lo stesso dicasi per tutto il resto dell'orchestra che è tenuto insieme in modo coerente nell'ultimo climax guidato dagli ottoni. L'acustica è realistica senza darvi l'impressione che la registrazione sia stata fatta in una piscina.

Eccoci quindi a Nina... un registrazione vecchia di 50 anni completa di rumori di fondo magnetici dovuti al nastro e un po' di "ronzio" degli amplificatori e che continua a far in modo che il 99% di coloro che registrano musica al giorno d'oggi si dovrebbe andare a nascondere. Lo Yamamato tratta questo pezzo di museo con la cura di una maestro restauratore mettendo in piena evidenza una delle più grandi voci della musica, in qualche modo (ricordate in mono!) generando un bellissimo ambiente completo di acustica e al tempo stesso estraendo dal disco dettagli "audiofili" come il "legno" dei tasti del pianoforte.

In questo contesto è difficile veramente dire cosa lo Yamamoto faccia di buono, poiché tutto appare così naturale e perfetto senza che la mia attenzione venga catturata da un singolo attributo cosa che mi fa benedire la sua equanimità di risposta. Per quello che è la mia esperienza solo l'Ayon è più bilanciato e trasparente ma a un prezzo 4 volte superiore e ho anche aggiunto che è difficile discriminare se questa differenza non sia determinata invece dal preamplificatore. Devo anche aggiungere che lo Yamamoto è più vicino alla presentazione dell'Ayon di qualsiasi amplificatore 300b mi sia capitato di ascoltare.

Molto, molto tempo dopo...

Mi preme fare una piccola aggiunta a questa recensione: l'amplificatore è rimasto con me più a lungo del normale, principalmente perché mi stavo divertendo moltissimo a usarlo. Dopo due mesi d'uso continuato (e dopo che la parte precedente dell'articolo era già stata scritta) due cose diverse sono accadute. Da una parte l'amplificatore è diventato ancora più silenzioso spingendo il livello del rumore di fondo ancora più in basso e in questo modo anche i livelli di segnale più deboli sono divenuti chiari e puliti. Che un amplificatore già così buono possa anche migliorare è decisamente una sorpresa più che gradita, ma pone un interessante questione: per molte ragioni uso alcuni componenti solo per alcune settimane poiché i costruttori li rivogliono indietro oppure c'è già qualcos'altro in attesa di attenzioni. Questa volta ho avuto l'amplificatore molto più a lungo e questo è stato di beneficio sia all'accuratezza della recensione sia al costruttore...

Il secondo evento è stato l'arrivo di un piccolo preamplificatore a transistor della KingRex che si è accoppiato in maniera eccellente con l'A-08s essendo più trasparente dei pre valvolari, di prezzo decisamente maggiore, che avevo a disposizione... Non solo questo pre porta l'A-08s più vicino all'Ayon ma la coppia ha un prezzo totale al di sotto dei 4000 €...

Lamentele?

Ho già parlato della perfezione della costruzione e il solo e unico difetto sembra essere nel bottone di accensione. Un piccolo bottone illuminato nella parte superiore dello chassis in legno decisamente facile da raggiungere, e quindi avete la scelta di spegnerlo quando volete (altri costruttori di valvolari prendete nota!) ma l'uso dell'interruttore fornisce la sensazione che sia non ben oliato. Che questa sia però l'unica lamentela la dice lunga...

Le valvole mostrano la loro età con, a volte, delle strane oscillazioni sonore, ma in passato mi è successo anche con altre valvole, anche nuove, e sembra un problema che tende a svanire col passare del tempo mentre quelle vecchie membra si risvegliano.

Conclusioni

Siamo appena al secondo amplificatore della serie e al secondo successo pieno con caratteristiche abbastanza simili. Ma in questo secondo caso stiamo parlando di prezzi decisamente più accessibil e comunque molto al di sotto di un equivalente 300b sia per l'acquisto che per il mantenimento. L'unico avviso è che per ottenere il meglio da questo amplificatore avrete bisogno di diffusori molto efficienti e con caratteristiche favorevoli alle valvole: io personalmente cercherei qualcosa con almeno 96 dbl. Questo rende lo Yamamoto meno compatibile di un 300b, ma bisogna ammettere che anche con quest'ultima famiglia di amplificatori avrete bisogno diffusori adatti per farli cantare.

Sono di nuovo incantato: l'integrità del progetto, la qualità costruttiva, la performance lasciano praticamente nulla alla critica e il prezzo assolutamente nulla. Certo, penso ancora che l'Ayon sia più trasparente e con una dinamica più aperta ma costa anche 4 volte di più! Amo quei componenti che realizzano più di quanto mi sarei mai aspettato e l'A-08s è certamente uno di essi.

*Nessuno avrebbe potuto essere più sorpreso di me nello scoprire che Mark aveva scovato lo stesso sito e stava recensendo i loro supporti per le elettroniche!

**Potete trovare la lista di amplificatori 300b che ho ascoltato nella sezione delle recensioni...

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