Le Monitor 1 sono i diffusori più piccoli della gamma Monitor Audio. Di dimensioni davvero contenute (24 x 15 x 15) sono dei bass reflex ad accordo posteriore, due vie con woofer da 11 cm e tweeter a cupola metallica anodizzata oro (da cui deriva il nome).
Sono predisposte per il bi-wiring ed utilizzano una bella e comoda morsettiera dorata che accetta sia cavo spellato che banane e forcelle. Il mobile, sia per le ridottissime dimensioni sia per il materiale usato (medite) è estremamente sordo ed esente da vibrazioni.
La timbrica e la dinamica
Da un diffusore così lillipuziano uno si aspetterebbe una timbrica aperta, con alti in evidenza e magari, dato il materiale del tweeter, pure piuttosto metallici.
Niente di tutto ciò: la gamma alta non è per nulla pungente né metallica ma ben composta ed estremamente piacevole.
Le voci sono trattate con un'eleganza ed una classe da diffusore importante, tutto merito dell'ottimo tweeter che evidentemente ha delle qualità notevoli.
La gamma alta si avvale del suo lavoro, rifinito ma rispettoso coadiuvato nella parte bassa dello spettro assegnatogli da un buon woofer, pulito e preciso.
L'incrocio tra i due altoparlanti, ad orecchio situato piuttosto in alto grazie alle capacità del woofer di salire in frequenza, è davvero indovinato.
L'accoppiamento timbrico tra i due altoparlanti è ideale, un po' meno dal punto di vista della velocità, dove il tweeter metallico sembra avere una marcia in più.
Continuando l'esame della timbrica passiamo alla gamma bassa, un bel po' indietro e, complici le dimensioni, neppure tanto estesa.
Il lavoro del piccolo woofer, castigato anche dalle dimensioni mini del mobile, è apprezzabile ma evidentemente non è l'impatto la caratteristica che si voleva dare a questo diffusore relativamente a questa gamma di frequenze. Piuttosto l'articolazione (fin dove arriva la cassa) e la pulizia sono i punti di forza del basso delle Monitor 1.
Non mi stancherò mai di ripetere che diffusori così piccoli non sono nati per sonorizzare grandi ambienti, cosa che può apparire banale ma che evidentemente non lo è, vista l'enorme quantità di minidiffusori che, grazie a recensioni osannanti, popolano i saloni di tanti audiofili.
Io ho provato, giusto per pignoleria, a far sonorizzare il mio ambiente d'ascolto primario (un salone di circa 30 mq) ed il basso delle Monitor 1 è scomparso, letteralmente.
Per avere un po' di impatto era necessario alzare il volume parecchio, col risultato, tutt'altro che esaltante, che la gamma medio alta prendeva ancor più il sopravvento sul resto.
Le Monitor 1 sono nate per sonorizzare piccoli ambienti ed essere ascoltate in campo vicino, dove possono esprimere un equilibrio ed una pulizia notevoli. La Casa madre raccomanda di posizionarle vicine alla parete di fondo, proprio per dare un piccolo aiuto alla gamma bassa.
Però, così facendo, è vero che il suono acquista più corpo ma perde anche qualcosa in termini di pulizia sul medio alto (problema comune a tutti i diffusori posizionati vicini alla parete di fondo).
Nel caso delle Monitor 1 questo problema è accentuato dalla presenza dello sbocco del reflex proprio sul retro della cassa.
Pensando ad una sistemazione *a parete* sarebbe stato meglio posizionare lo sbocco del reflex sul frontale del diffusore.
Inoltre, avvicinando i diffusori alla parete posteriore si schiaccia l'immagine sonora su due sole dimensioni, venendo pressochè a mancare la profondità.
Quindi, secondo me, queste Monitor 1 sono da ascoltare su piedistalli (60/70 cm.) ad una discreta distanza dalla parete di fondo (senza esagerare) e, ribadisco, in un ambiente piccolo (inferiore ai 15 mq.) col punto d'ascolto quindi abbastanza ravvicinato.
In un ambiente grande possono esprimersi solo parzialmente, penalizzate fortemente dall'emissione in gamma bassa, che viceversa riappare corposa ed articolata in un ambiente più consono.
Dinamica e velocità sono buone, perfettamente in linea col carattere di queste casse: vivace ma composto, mai aggressivo o sguaiato. Delle vere gentle(wo)men che non si scompongono facilmente se non sollecitate da programmi musicali molto impegnativi in presenza dei quali, specie se a volume sostenuto, impastano il messaggio sonoro comprimendo velocità e dinamica perdendo per strada il buon dettaglio del quale sono capaci.
In vista di queste caratteristiche i generi musicali più adatti alle Monitor 1 sono la musica da camera, il jazz con pochi elementi e tutta la musica leggera con pochi strumenti, meglio se acustici.
In queste condizioni, anche in presenza di più voci, danno il meglio di sè, lasciandosi ascoltare con piacere per l'elevato numero di informazioni che riescono ad estrarre con garbo dal programma musicale.
La musica sinfonica da grande orchestra o la musica corale con accompagnamento d'organo non sono i generi più graditi dalle piccole inglesi. Lo stesso dicasi per il rock/pop elettrico, al quale raramente riescono a dare la carica ed il coinvolgimento necessari.
D'altra parte l'acquirente di questo tipo di diffusori dovrebbe essere ben conscio di cosa ragionevolmente aspettarsi.
L'immagine
Con le osservazioni fatte sopra è presto detto: se le accostate troppo alla parete posteriore perdete la profondità viceversa avrete una buona immagine ma un suono un po' esile.
La scatola sonora riprodotta è buona, anche se un po' piccola. Decisamente migliore delle altre due (larghezza e profondità) è invece la riproduzione dell'altezza della scena, a patto di usare stands adeguati.
Ho avuto l'impressione che questo tweeter dia il meglio di sè quando posizionato leggermente più in alto rispetto all'orecchio dell'ascoltatore.
Grazie alle doti di precisione del tweeter e ad un mobile davvero rigidissimo la focalizzazione e la precisione della scena sono decisamente di buon livello. Dato il peso esiguo non vedrei male un fissaggio delle casse agli stands o tramite blue-tac o per mezzo di altri sistemi analoghi.
La Monitor 1 Gold non è un diffusore che riproduce la scena acustica *tutta* alle sue spalle, alcuni pian sonori sono invece piuttosto avanzati (si chiamano *Monitor* per questo motivo?)
Del posizionamento abbiamo già detto. Sulla scelta dell'ampli occorre osservare che queste inglesine suonano forte anche con pochi watts, merito di una sensibilità buona, contrariamente a molte loro colleghe un po' snob che necessitano di tonnellate di watts per esprimersi al meglio. Quindi anche un buon integratino potrebbe fare al caso: Rotel e Arcam sono i primi nomi che mi vengono in mente, essendo NAD da valutare con attenzione per via dell'impostazione timbrica per certi versi simile alle Monitor 1 Gold.
Biwiring consigliato con cavi veloci, scegliendo qualcosa di corposo per la via inferiore.
Amanti del suono raffinato, rifinito ma non affaticante siete avvisati: le Monitor 1 sono da prendere seriamente in considerazione. A patto che non ci vogliate sonorizzare un ambiente grande ed ascoltarci grosse orchestre, organi a canne o rock elettrico: allora queste piccoline non fanno per voi, sarebbe una tortura inutile per loro e per i vostri timpani pretendere da diffusori nati con altri scopi qualcosa di decisamente fuori dalla loro portata.
Sono ben rifinite, costano abbastanza poco (600.000 la versione base, circa 650.000 quella rosewood) data la qualità degli altoparlanti e dei materiali usati, si inseriscono facilmente in ambiente domestico, piacciono alle mogli, sempre contarie ad avere in salone i *catafalchi* e suonano con una compostezza ed una correttezza da grande diffusore, con gli ovvii limiti fisici imposti dalle loro dimensioni.
Se vi piace il suono Monitor Audio queste piccole Monitor 1 lo ripropongono fedelmente anche se in scala ridotta.
A parità di prezzo alcuni concorrenti offrono un suono più completo ed esteso ma spesso di classe inferiore.
Come al solito, alle vostre orecchie ed al vostro cuore la scelta
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