Moukey Model 20-1 - diffusori da scaffale

[Moukey 20-1 - diffusori bookshelf]

Sensazioni contrastanti

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Prodotto: Moukey Model 20-1 - diffusori da scaffale
Costruttore: Moukey - Cina
Prezzo appross.: 90-110€ a seconda delle offerte
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Novembre, 2022

Dopo aver eseguito la prova a confronto di 3 diffusori intorno ai 50€ (con un chiaro vincitore, i Lonpoo LP42) e dopo la deludente prova delle imbarazzanti Wiibo String 15, continuo nella mia ricerca di buoni diffusori “primo prezzo”. Un rapido sguardo nel Web ha portato alla mia attenzione, grazie alle numerose recensioni positive, specie su YouTube, questi Moukey M20-1. La fascia di prezzo è la solita (tra i 50 e i 100€) e la tipologia è il consueto due vie, di nuovo con reflex frontale, come desideravo.

Moukey è, apparentemente, un marchio cinese, che fa anche vendita diretta tramite la propria pagina Facebook e lo store di Amazon. La produzione è confusa, molto varia, e spazia tra strumenti musicali, componenti pro/PA e diffusori HiFi. Il sito web ufficiale appare hackerato e comunque inattivo.

[Moukey 20-1 - magnete del woofer]
Buon complesso magnetico per il woofer, saldature migliorabili

Come sono fatti

Questi Model 20-1 sono dei piccoli bookshelf a due vie con reflex frontale, ben costruiti e belli da vedere. Utilizzano un woofer da 13 cm e un tweeter a cupola da un pollice. Il crossover è il solito in questa fascia di prezzo, ossia woofer libero (taglio meccanico) e tweeter filtrato con condensatore e attenuato da resistenza. In questo caso, in più, compare un PTC a protezione del tweeter (un termistore XF040). Il condensatore sembra di buona qualità, un MKP (polipropilene metallizzato, cioè). Il cabinet è il fiore all'occhiello di questo diffusore: realizzato in MDF di buon spessore, è solido e poco risonante, ben rifinito. I connettori accettano sia cavo spellato che banane e forcelle. Lo sbocco reflex frontale è perfettamente a filo del pannello e ha i bordi arrotondati. I diffusori sono stati pensati anche per essere appesi alla parete posteriore, è infatti presente un gancio metallico.

Un manuale multilingue, molto completo, arricchisce il pacchetto. Non sono compresi cavi di collegamento. Le caratteristiche tecniche dichiarate, inusuale per un prodotto così economico, non promettono miracoli e anzi sono molto realistiche. Tutto questo costa, spedizione inclusa, una cifra che al momento attuale non arriva a 100€/coppia.

Caratteristiche tecniche dichiarate

[Moukey 20-1 - cabinet]
[Moukey 20-1 - filtro]

Sensazioni contrastanti

[Moukey 20-1 - retro]

Come dicevo, le specifiche tecniche sono realistiche, gli 81 dB di sensibilità sono confermati all'ascolto e anche la tenuta in potenza e la risposta in frequenza appaiono attendibili.

I diffusori hanno una realizzazione differenziata destro/sinistro: la posizione dello sbocco reflex è simmetrica nei due diffusori. È previsto che i condotti reflex si trovino in posizione interna al punto d'ascolto, ma potete provare anche a scambiare le casse in modo che questi sbocchi si trovino verso i lati esterni del punto d'ascolto. Il modo diverso di interagire con la stanza farà una qualche piccola differenza in gamma bassa.

Questi diffusori sembrano progettati e costruiti da qualcuno che sa il fatto suo, ogni dettaglio è stato curato, ma purtroppo il suono che riproducono è un mix di sensazioni fortemente contrastanti: alcune cose vanno molto bene, altre decisamente meno, e questo nonostante le numerose recensioni osannanti che potete leggere in giro sul web (spesso, di illustri sconosciuti, privi anche di nome e cognome!).

Certamente questi Moukey suonano meglio dei discutibili Wiibo String 15, visto che il suono è più vivace e coinvolgente, dinamico, dotato di un discreto punch e di una buona articolazione della gamma bassa. Dalle dimensioni del woofer e del cabinet mi sarei aspettato un po' di estensione in più sulle basse frequenze ma...mi accontento. Sicuramente il cabinet rigido e non risonante fa la sua parte nel far emettere a questi diffusori un suono poco colorato in basso. Non c'è, in effetti, il suono di cartone che ho sentito con i Wiibo String 15. Rispetto a questi non c'è davvero partita, i Moukey vincono a mani basse, anche se non stravincono. Senza ascoltare altri concorrenti, si sarebbe portati a pensare che siano dei difusori eccellenti per il prezzo che costano. E in parte è così, se non fosse che a guastare la festa ci si mettono i soliti Lonpoo LP42 che fanno meglio in diverse aree.

In un confronto diretto con la mia coppia di LP42 di serie (senza il condensatore modificato, cioè) i difettucci e le mancanze dei Moukey vengono messi tutti in evidenza: il fronte sonoro è più piccolo, confinato nello spazio tra i diffusori, la gamma bassa è meno estesa ma, ciò che è peggio, la qualità della gamma medio-alta non si avvicina neppure a quella dei piccoli terribili LP42. La gamma medio-alta mostra una leggera colorazione che rende voci e strumenti non sempre in maniera naturale. Sembra esserci un picco di distorsione centrato intorno ai 3-4 kHz che può essere frutto o di un difetto costruttivo del tweeter, di una sbagliata sovrapposizione tra le emissioni di midwoofer e tweeter (ricordo che il midwoofer può salire in frequenza quanto vuole) oppure, ancora, è la presenza della protezione PTC a causare qualche danno. Ricordo che questo tipo di protezioni aumentano la resistenza interna quando all'altoparlante arrivano tensioni superiori a una certa soglia (un certo volume, diciamo). Questo comportamento in genere non è lineare e può darsi che introduca delle compressioni dinamiche (e quindi timbriche) anche a livelli d'ascolto più bassi. Magari filtrare il woofer con una bobina ed eliminare il PTC potrebbe migliorare le cose.

In più, a guastare la festa c'è anche uno strano fenomeno di ringing (risonanza) in gamma medio-alta, che somiglia un po' al clipping di un amplificatore, ma che si verifica anche a basso volume. Può essere una risonanza propria della membrana del tweeter, un fenomeno di break-up della membrana del midwoofer o altro, fatto sta che è chiaramente udibile, ad esempio, nelle grandi masse corali in presenza di voci femminili (es. Cantate Domino)

Due parole anche sull'estensione della gamma alta: la risposta dichiarata arriva fino a 15 kHz, il che è già strano perché anche i tweeter più scadenti arrivano senza problemi a 20kHz, ma la sensazione è che l'emissione cali nettamente ben prima, privando molti strumenti del giusto contenuto armonico. Non manca la presenza della gamma alta, anzi, ma manca un po' di estensione. La differenza con i Lonpoo LP42, in questo particolare ambito, è evidente. Il suono non è, di per sé, sbagliato, soltanto un po' povero dal punto di vista armonico.

Questa recensione dimostra, ancora una volta, come le opinioni di consumatori non esperti siano sempre da prendere con le pinze. Pensate che ben il 70% degli acquirenti Amazon ha dato 5 stelle. Quel che è peggio, però, è che anche recensori più o meno esperti non si siano resi conto di queste carenze che ho evidenziato. Uno di questi addirittura trova il tweeter troppo in avanti e suggerisce di aggiungere una resistenza in serie, perché secondo lui non è stata prevista, ignorando del tutto il fatto che il filtro delle Moukey prevede già una resistenza, pure abbastanza grossa. Ritengo che svitare quattro viti per guardare il filtro dovrebbe essere l'ABC di ogni persona che ambisce a fare il critico audio. Passi pure il caso in cui il filtro è inaccessibile, resinato o quando il costruttore vieta esplicitamente lo smontaggio, ma in questo caso basta svitare la morsettiera posteriore. 30 secondi e si evita di dire castronerie.

Conclusioni

Questi Moukey Model 20-1 sono ben costruiti e carini a vedersi, ma con diversi aspetti discutibili in termini di qualità sonora. Alcune cose vanno bene, altre decisamente meno. Certo, senza esperienza di ciò che offre oggi il mercato in questa fascia di prezzo, si potrebbe gridare al miracolo, di sicuro in passato per queste cifre simili prestazioni sonore erano semplicemente impensabili. Oggi la concorrenza non perdona ed emergere è sempre più difficile. Insomma bene, ma non benissimo. E, per certi versi, malissimo.

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