Diffusori Omuni Mini

[Diffusori Omuni Mini]

Piccoli diffusori dal grande suono

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Prodotto: diffusori Omuni Mini
Produttore: Omuni Audio
Prezzo: 1.500 dollari neozelandesi + spedizione (la finitura standard è bianco pianoforte lucido, altri colori sono disponibili su ordinazione; inoltre, senza costi aggiuntivi, è disponibile l'impiallacciatura in frassino) - Convertitore di valuta
Recensore: Richard Varey - TNT Nuova Zelanda
Pubblicato: Settembre, 2016
Traduttore: Roberto Felletti

Introduzione

Siete inguaribili romantici che credono ancora nell'amore a prima vista? Basta uno sguardo ed è indiscutibilmente evidente che le Omuni Mini non corrispondono al modello classico di diffusori da scaffale; nonostante ciò, hanno catturato la vostra immaginazione? Posso dirvi, senza mezzi termini, che da questi cabinet, sorprendentemente piccoli, esce un suono GRANDE! Questi diffusori, insoliti, sono stati ideati da Eric Cross, di Vintage Audio World, progettista e produttore neozelandese. Con i suoi trent'anni di esperienza, Eric ritiene che le specifiche tecniche dicono molto poco su come suonerebbero determinati diffusori in un determinato ambiente con determinate elettroniche, e l'ascolto preventivo è fondamentale. Mi sono dichiarato d'accordo, così una coppia di questi diffusori mi è stata puntualmente spedita per essere provata nel mio ambiente di ascolto.

I diffusori

Gli altoparlanti sono degli SB Acoustics, progettati in Danimarca e costruiti in Indonesia; ciascun cabinet contiene un woofer/midrange da 12 cm e un tweeter largabanda da 6,5 cm. Per i crossover, sono utilizzati solo due componenti di elevata qualità (senza l'abbinamento di resistori): un condensatore Jantzen Audio Superior Z-Cap e un'induttanza. Gli altoparlanti, inseriti in questi cabinet in legno espressamente progettati, presentano una risposta in frequenza compresa tra 35 Hz e 20 kHz (3 dB), con un'impedenza di 8 Ω e una sensibilità di 86 dB (2,83 V / 1 m), che li rende abbastanza efficienti. I piedini rotondi, in gomma, e i morsetti di collegamento sono disposti ordinatamente alla base, nascosti alla vista, e servono da guida per orientare correttamente i diffusori.

Eric mi ha detto: «Per molti anni ho ammirato il lavoro di Richard Shahinian. Quando ascoltai, per la prima volta, una coppia dei suoi Obelisks fu una rivelazione». Le Omuni originali, (dettagli sul sito Omuni Audio), si ispirano proprio al suo progetto. Le Mini, sebbene non siano completamente omnidirezionali, diffondono il suono a largo raggio, realizzando il desiderio di Eric di progettare diffusori che sonorizzino le stanze senza costringere gli ascoltatori a restare immobili nel ristretto punto di ascolto richiesto dalla maggioranza dei diffusori (ad emissione frontale) prodotti oggi. Ecco quindi spiegata l'insolita forma, un cubo modificato da 25 cm di lato. Effettivamente, nel corso degli ascolti ho avuto difficoltà a identificare l'origine del suono nei diffusori che, oltretutto, hanno mostrato un basso ben articolato e un palcoscenico abbastanza aperto. Non si ha proprio la sensazione che il suono provenga da essi.

Eric mi ha anche detto che «a causa della loro altezza ridotta, i bassi (e le frequenze più elevate in gamma bassa) sono amplificati dalla superficie su cui si riflettono. Definito, talvolta, “effetto pavimento”, questo sistema funziona bene, anche se deve essere accuratamente amalgamato nel progetto complessivo». Egli mi ha consigliato di collocarli sul pavimento o su un ripiano, ma, per come è strutturato il mio ambiente, non ho potuto provare la seconda disposizione.

[Diffusori Omuni Mini]

La prestazione delle Omuni Mini

È molto buona, specialmente se si considerano le dimensioni e la forma tozza che, comunque, permettono loro di integrarsi in qualunque ambiente di ascolto. Normalmente, nel mio impianto utilizzo un subwoofer attivo, ma in questo caso non è stato necessario, perché sembrava predominare sul resto e quindi l'ho spento. Ho ascoltato una serie di album della mia collezione, tra cui voci femminili, strumenti acustici, fusion-jazz di una certa complessità, basso profondo (sì, proprio Mezzanine dei Massive Attack), nonché un paio di registrazioni di riferimento, il primo album dei Dire Straits e Brothers in Arms, oltre a Moving Pictures dei Rush. Le Mini mi sono sembrate molto “ascoltabili” e sono riuscito a cogliere facilmente le sfumature degli strumenti, anche se il loro suono era quello, tipico, di... diffusori. Mancava comunque qualcosa, sebbene impalpabile, per cui il suono complessivo non era del tutto naturale o realistico; ma, forse, questo aspetto non è una pecca così grave in una combinazione cabinet/altoparlanti di queste dimensioni, e di questo prezzo.

Le apparecchiature audio hanno un suono caratteristico (timbro), nonché un modo caratteristico di suonare in un determinato ambiente; per i diffusori, questo aspetto è ancor più evidente, perché comprimono e muovono l'aria, che poi ascoltiamo sotto forma di onde sonore, dovendo anche fare i conti con l'ambiente medesimo e tutto ciò che in esso è contenuto. Le Omuni Mini saranno state ottimizzate per l'acutezza uditiva e i gusti del progettista relativamente al suo ambiente di ascolto preferito, ma come suonerebbero altrove? Per le mie orecchie, suonano leggermente “racchiuse”; il palcoscenico mi è sembrato piatto, privo di profondità nella dislocazione spaziale degli strumenti e delle voci, con una presentazione del messaggio musicale che non va molto al di là delle due dimensioni. Le percussioni non percuotono abbastanza e la gamma alta è piuttosto morbida, priva della caratteristica vivacità del metallo e di una grande escursione dinamica. Nel complesso, mi sono parse un po' “urlanti”, ad alto volume, e non hanno la delicatezza dei miei altoparlanti largabanda open baffle. L'ho fatto notare ad Eric, il quale mi ha risposto che «la gamma alta c'è tutta ma non è evidenziata, al contrario di ciò che fanno molti tweeter a cupola; questo a causa delle loro caratteristiche intrinseche. Questa morbidezza spesso è descritta proprio come hai fatto tu, finché non si smette di ascoltare l'asprezza o le distorsioni a cui tutti siamo abituati. Alcune ascoltatrici hanno definito le Mini “vivaci”». Questo dimostra ulteriormente che le apparecchiature audio dovrebbero essere considerate la parte più cruciale del processo di scelta, poiché i gusti sono soggettivi e dipendono dalla situazione specifica (mi rendo conto che la maggior parte di chi ascolta musica non ha mai ascoltato altoparlanti largabanda open baffle). Concordo con Eric sul fatto che le specifiche tecniche non siano il Verbo, poiché non tengono conto dell'ambiente di ascolto né della soggettività dell'ascoltatore.

Conclusioni

Le Omuni Mini, relativamente alle circostanze in cui si è svolta la mia prova, hanno regalato un'esperienza di ascolto soddisfacente, ma questo non significa che per altri sia lo stesso. Esse non sono neutre, hanno un timbro caratteristico, diverso da quello solito, inscatolato, tipico di molti diffusori a torre con emissione frontale; restano sempre ottimamente ascoltabili, ma, per i miei gusti, non riescono a trasmettere quella musicalità naturale che rende un ascolto prolungato un'esperienza piacevole e non affaticante. La consapevolezza della presenza di un'impronta tonale aggiuntiva era onnipresente, e il modo in cui il messaggio musicale veniva presentato non era esente da pecche, per cui le Mini, musicalmente, non scomparivano, sebbene la loro piccola forma compensi la loro presenza in molti ambienti domestici. Va detto che tutti i diffusori sono un amalgama di soluzioni e di compromessi che devono affrontare il compito di trasformare l'energia elettrica in onde sonore, e le Mini rappresentano un'alternativa, immersiva e di stile, ai diffusori tradizionali, che siano a torre o da scaffale. Se desiderate aggiungere al vostro impianto dei diffusori compatti, che si lascino ascoltare con piacere, allora le Omuni Mini meritano di essere prese in considerazione. Da un punto di vista stilistico mi sono piaciute molto, e le trovo adatte ad essere inserite in ambienti moderni; recentemente, un mio amico audiofilo è venuto a trovarmi, le ha guardate e mi ha detto che sono il tipo di diffusore ideale da nascondere negli angoli di una stanza.

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OK, da un punto di vista timbrico non sono di mio gusto e sono tornato con piacere all'ariosità, alla dinamica, alla presenza e alla tridimensionalità dei miei largabanda open baffle. Comunque, le Omuni Mini sono molto compatte e sono un prodotto di stile, almeno in senso moderno; in molti contesti domestici sarebbero in grado di fornire un suono discretamente consistente. Rappresentano una gradita alternativa ai tipici diffusori con cabinet ad emissione frontale. Da un punto di vista pratico, gli altoparlanti restano a vista e quindi accessibili, non essendoci griglie di protezione; pertanto, questi diffusori non sono indicati per ambienti in cui circolano bambini, o animali, che potrebbero danneggiare i coni, in un modo o in un altro.

Grazie a Eric Cross per il lungo prestito, che mi ha permesso un ascolto approfondito.

Le Omuni Mini hanno un fratello maggiore, omnidirezionale al 100%, sempre progettato e prodotto da Omuni Audio; per ulteriori dettagli visitate il sito Omuni.

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