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Diffusori a tromba Prophecy Audio

[diffusori a tromba Prophecy nella sala del costruttore]

Un giorno trascorso nella campagna inglese

[English version]

Prodotto: diffusori a tromba Prophecy Audio
Costruttore: Prophecy Audio
Prezzo: 8,000 sterline inglesi.


Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Data Recensione: Aprile, 2010
Traduttore: Fabio Egizi

Di solito le nostre recensioni nascono dal desiderio delle aziende di sottoporci i loro prodotti. Uno, tra di noi scriba, accetta l’offerta e l’apparecchio ci viene spedito a domicilio. Ma quando mi candidai ad ascoltare questi diffusori veramente troppo grandi per la mia stanza d'ascolto (beh, diciamo troppo grandi per poterli sentirli al meglio), il costruttore mi invitò ad ascoltarli a casa sua. Considerando che abita nella contea di Devon, a circa un'ora di macchina, ho accettato volentieri il suo invito.

Come molti di noi, John Richardson della Prophecy Audio è da molto tempo alla ricerca dell'impianto hi-fi che lo soddisfi completamente. Ragionevolmente il suo obiettivo è la soddisfazione totale piuttosto che la "perfezione" e forse molti di noi dovrebbero nutrire la stessa ambizione. A lui piace la musica ad alto volume, e intendo dire proprio ad alto volume! A lui piace la riproduzione a "grandezza naturale", e gli piace la riproduzione coinvolgente e comunicativa. Dopo il consueto peregrinare tra le diverse tipologie di diffusori, John si è convinto che il suo "santo graal" risiedesse in alcuni tipi di trombe caricate anteriormente. Stabilito che gli altoparlanti da impiegare dovessero essere i Lowther, ha progettato una tromba a carico anteriore atta allo scopo, già sapendo che per raggiungere le pressioni sonore da lui perseguite, i Lowther avrebbero avuto bisogno di un consistente aiuto nella regione dei bassi. La sua soluzione è stata quella di aggiungere dei woofer SEAS da 8 pollici installati in due mobili indipendenti caricati in bass-reflex. E quando dico mobili, uso il plurale non solo per indicarne uno per canale. Le Prophecy infatti hanno ben due volumi indipendenti per canale, uno sotto la tromba e un altro specularmente posto al di sopra. Qualcuno potrebbe definire il risultato “un diffusore monstre" essendo alto all’incirca due metri.

Per tagliare le basse frequenze dei componenti caricati in bass-reflex vengono impiegati dei filtri passivi da 24db/ottava della Marchand mentre i Lowther EX2 vengono lasciati funzionare a gamma intera. Con la raccomandazione che se si vuole far suonare le Prophecy a livelli veramente alti, è preferibile filtrare gli EX2 dispensandoli dalla riproduzione delle frequenze sotto i 100-150 Hz. A questo scopo la Prophecy Audio produce un filtro come elemento opzionale.

È stato un bene chiedere di poter andare ad ascoltare le Prophecy poiché anche i miei diffusori si trovano sul lato lungo della sala d'ascolto e quindi le dimensioni delle Prophecy non mi sono sembrate traumatiche. Naturalmente ci saranno quelli che troveranno le dimensioni esagerate e quelli che non hanno la fortuna di avere un convivente più che tollerante (o una sala d'ascolto dedicata). Costoro possono sicuramente smettere di pensare a questi diffusori. Considerato che stiamo parlando di diffusori a tromba, la Prophecy possono anche non essere considerate eccessivamente grandi. E per il loro aspetto vantano un WAF per certi versi non disprezzabile. Piuttosto che il più convenzionale nero, o la finitura in legno, i grossi cabinet bass-reflex sono parzialmente rivestiti con un interessante tessuto a trama larga che è stato verniciato in modo da riprodurre una finitura di colore chiaro. Il risultato si accorda bene con il legno naturale del mobile e con l’arredo del mio ospite. Comunque sono disponibili in vari livelli di personalizzazione e il disegno del tessuto può variare con le esigenze del cliente.

L'impianto di John Richardson usato per la dimostrazione delle Prophecy.

La qualità generale è molto alta e potete farvi un'idea del livello di rifinitura e delle qualità costruttive osservando il mobile che John Richardson ha realizzato per ospitare il suo impianto. La tromba è in pino massello e sono stati profusi tempo e abilità per ottenere il risultato finale. Le trombe finite vengono quindi trattate con numerosi strati di vernice. John ha persino acquistato un forno stagionatore in quanto non è facile reperire il legno di pino con un tasso di umidità sufficientemente basso. Il Lowther EX2 è alloggiato all'interno della tromba ma è aperto posteriormente beneficiando di alcuni dei vantaggi della costruzione open-baffle. Da notare che sono stati evitati tutti i problemi che affliggono una tromba a caricamento posteriore. Le basi sono realizzate in pietra calcarea anche se si prevede di adoperare il granito in futuro se potrà essere reperito il colore giusto. In definitiva, penso che questi diffusori possano essere inseriti in un ambiente domestico per quanto sia possibile convivere con oggetti di queste dimensioni, ma come suonano?

Ho portato con me qualche CD (recuperati nel ripostiglio dove li ho sistemati da quando ho acquistato lo Squeezebox) e sono stato invitato a scegliere qualcosa con cui iniziare. Ho optato per Stacey Kent ("The Tender Trap") e mi sono seduto all’ascolto. La prima impressione è stata che il basso non fosse snello come nel mio impianto. Questo probabilmente è dovuto alla ipercriticità maturata con il mio sistema in cui la sezione bassi a baffle aperto e i servigi del Behringer DEQ2496 riescono a riordinare tutta la tessitura del suono (e il mio volume di ascolto non si avvicina in nessun caso a questi livelli!). La sensazione potrebbe anche imputarsi al progetto del bass-reflex che notoriamente trasla la fase a danno della precisione dei bassi. Ma, per essere onesti, dopo qualche brano non ho più fatto caso a questo aspetto. Il basso è abbondante, naturale e, a mio avviso, scende fino ai 20 Hz. dichiarati. Sicuramente non ci sono rimbombi a nessun livello di volume. Le medie frequenze si presentano magnifiche, riproponendo l'amabile voce di Ms Kent in tutto il suo splendore e illudendoci della sua reale presenza. La scena risulta ampia e i diffusori spariscono (dal punto di vista acustico). Non ritrovo la profondità del sound-stage al quale sono abituato con i miei open-baffle, molto probabilmente a causa del fatto che i diffusori sono posizionati a ridosso del muro di fondo. Ma ragazzi, che grandezza e che realismo! Gli esecutori e gli strumenti si materializzano a grandezza naturale. L'immagine non è precisissima fino ad essere pungente ma la focalizzazione è a livello tale da rendere una chiara idea di dove sia posizionata qualsiasi cosa all'interno della scena. Ed essendo tanto ampia, si hanno a disposizione notevoli quantità di aria tra i singoli esecutori e gli strumenti.

Sedersi di fronte a un sistema di tale potenza sonora, è un po' come salire in un'auto super sportiva e provare a spingere a fondo il piede sull'acceleratore per vedere cosa succede. E quindi il rock ha sostituito il jazz, passando da Stacey Kent a Joan Osborne ("Relish"). Questo è un album che sprigiona potenza e con le Prophecy è ancora più evidente! Ho immediatamente notato che qualsiasi genere musicale dato in pasto alle Prophecy suona "correttamente". Le voci, anche se cristalline, non erano mai troppo in evidenza ma neanche indietro al resto degli strumenti. Il suono della batteria è riproposto in modo particolarmente coinvolgente e i suoni appaiono ampi e veloci con un attacco grandioso. Questo mi ha spronato ad ascoltare l'album "Dafos" e in particolare il brano "Subterranean Caves of Kronos", uno dei migliori test per mettere in luce la capacità dell'impianto di riprodurre correttamente il basso e le percussioni. Le Prophecy superano la prova a pieni voti lasciandomi nel dubbio se mai avessi avuto la possibilità di ascoltare questo pezzo in maniera così convincente prima d'ora.

diffusori a tromba Prophecy nella sala del costruttore.

Il successivo CD a finire nel lettore è stato "Amused to Death" di Roger Water. Nonostante la buona prestazione, le Prophecy non hanno restituito la presentazione olografica tipica degli effetti Q-sound che apprezzo di solito sul mio impianto. Il sospetto cade nuovamente sul posizionamento dei diffusori ma occorre tener presente che questo va valutato come un giudizio assoluto riferito a un diffusore costoso. "Gracelands" di Paul Simon conferma la musicalità, la grande velocità e il senso del tempo che caratterizzano questi diffusori. Le linee di basso dell'album risultano timbricamente corrette e corroboranti. Infatti, dovrei usare il termine "corroborante" per descrivere l'intera esperienza d'ascolto vissuta con le Prophecy.

L'intera mattinata è trascorsa in poco più di un batter d'occhio inserendo ed estraendo CD dal lettore senza farci mancare alcuni LP. Al Stewart, Eva Cassidy, Van Morrison e Diana Krall, tra i CD che avevo con me e altri ancora tra quelli messi a disposizione dal mio ospite, inclusi gli Afro Celt Sound System con i quali si sono apprezzate in particolare le percussioni che le Prophecy hanno riprodotto in modo esemplare. La musica classica è semplicemente divina, anche qui con un sensazionale senso delle proporzioni. Qualsiasi cosa abbiamo ascoltato ci è piaciuta. Verso la fine della sessione ho pensato di mettere l'ultima traccia del CD "Sister Drum" in cui la dolce voce di Dadawa si contrappone alla maestosità delle trombe tibetane, dei gong e dei cori. La potenza sprigionata da questo brano è impressionante su qualsiasi impianto di qualità almeno decente. Con le Prophecy si arriva a livelli di imponenza strabilianti! Credo che nessuno possa ascoltarle e non rimanere sbalordito! John Richardson ha concluso la selezione dei brani inserendo un live di Joe Bonamassa, "Walk in my shadow", a un livello tale che non credo sarei riuscito a sopportare più di un solo brano. Sembrava proprio di essere al concerto seduti di fronte alla torre degli altoparlanti ai lati del palco!

stemma del diffusore Prophecy Naturalmente, avendo a disposizione amplificazioni potenti, è possibile portare molti impianti a livelli di volume simili, ma il trucco qui sta nel raggiungerli senza sforzare i diffusori, senza innescare distorsioni e senza far crescere il desiderio di voler fuggire dalla sala d'ascolto. Le Prophecy sono in grado di suonare a livelli che potrebbero addirittura danneggiare l'udito senza per questo distorcere. Ogni cosa viene rappresentata come se il livello del volume fosse più basso anche quando i contenuti musicali diventano più complessi. Dimenticate lo stereotipo infamante "i Lowther strillano". Gli altoparlanti che ho ascoltato erano ampiamente rodati e John Richardson assicura che tutti i modelli Prophecy montano altoparlanti che hanno alle spalle almeno un migliaio di ore di rodaggio prima che il cliente possa entrarne in possesso per evitare qualsiasi fatica di ascolto. Avrei potuto proseguire la nostra prova per molte ore senza alcun problema.

Devo aggiungere che non è necessario alzare di molto il volume per apprezzare le Prophecy. Come tutti i diffusori ad alta efficienza lavorano bene anche a bassi livelli. Occorre però prestare attenzione alla manopola del volume. Anche con l'impianto relativamente poco potente con cui le ho ascoltate, una piccola rotazione della manopola del volume comportava un innalzamento del livello a volte maggiore di quello desiderato!

Dettaglio della tromba della Prophecy. In origine questo articolo era stato pensato come la semplice presentazione di un nuovo diffusore sul mercato piuttosto che una recensione completa. Non mi aspettavo di maturare un'opinione, in un senso o in nell'altro, dopo aver ascoltato le Prophecy soltanto per un giorno, e nell'ambiente di qualcun altro con un impianto diverso dal mio. Ma questi diffusori hanno un impatto immediato e proseguono facendovi innamorare del loro suono. Certo, il basso non è scolpito come mi sarei aspettato, anche se altri ascoltandole potrebbero pensare che io sia eccessivamente critico su questo aspetto. D'altra parte è così melodioso, talmente veloce, tanto "forte" che ci si dimentica in fretta della piccola pecca del dettaglio. Questo naturalmente potrebbe essere imputato all'amplificazione a valvole, all'accordo della porta del reflex, oppure all'ambiente o al posizionamento dei diffusori. La scena non è olografica come con i miei open-baffle, probabilmente a causa del posizionamento che, bisogna ammetterlo, è più vincolante con mobili di tali dimensioni. Ma si sa, con ogni diffusore occorre accettare dei compromessi. Se così non fosse tutti noi avremo già il diffusore vicino alla perfezione. John Richardson ha come obiettivo principale quello di godersi la sua ampia collezione di dischi. Non è un fanatico di hi-fi che si affanna da anni a inseguire la chimera dell'impianto perfetto. Le Prophecy lo appagano soddisfacendo le sue aspettative e, avendole ascoltate, devo dire di essere d’accordo: sono talmente musicali e piacevoli che qualsiasi compromesso si dimentica facilmente non appena si inizia ad ascoltarle. Le Prophecy invitano a pensare meno all'alta fedeltà e più alla musica.

Sala dimostrativa delle Prophecy. La domanda fondamentale in qualsiasi recensione dovrebbe essere la seguente "potrebbe piacermi questo prodotto all'interno del mio impianto?". Sono molto soddisfatto del sound-stage olografico restituito dai miei diffusori come delle altre caratteristiche. Oltretutto nella mia attuale abitazione non riuscirei a posizionarle al meglio nella mia sala d'ascolto, e tanto meno farle suonare al livello di volume che a me piace senza far arrabbiare tutti gli abitanti del mio quartiere. Ma se avessi una sala d'ascolto più grande e vivessi un un'abitazione indipendente, con i vicini lontano alcune centinaia di metri, allora si, potrei sicuramente cedere alla tentazione dopo aver ascoltato quello che le Prophecy sono in grado di fare. Non si tratta solo del volume d'ascolto piuttosto sono le dimensioni esattamente in scala uno a uno. La presentazione del suono è talmente realistica che l'ascoltatore viene immediatamente coinvolto nell'evento come dovrebbe sempre essere. L'impianto di John è stato sviluppato con intelligenza e cura e sicuramente si integra bene con le Prophecy ma sono convinto che i bassi e la scena potrebbero essere migliorati attraverso diverse scelte in relazione ad apparecchiature-stanza-posizionamento. E anche se ciò non fosse possibile, sarei comunque soddisfatto di possedere e ascoltare le Prophecy se suonassero come le ho ascoltate durante la mia visita.

Le Prophecy non sono affatto economiche. L'acquirente compra un prodotto artigianale che non viene realizzato da un'industria cinese e questo influisce sul prezzo. È necessario molto lavoro e molto tempo per realizzare qualcosa con il livello di complessità e le dimensioni delle Prophecy. Il prezzo di vendita include la consegna e la messa a punto a casa vostra se vivete entro 300 chilometri dalla Prophecy Audio, vicino Exeter. Per i clienti che abitano più lontano questo servizio ha un prezzo variabile in base alla distanza. Aggiungeteci la possibilità di personalizzare la finitura e il prezzo delle Prophecy, confrontato con diffusori di categoria simile, appare nettamente competitivo.

I potenziali acquirenti di diffusori tanto estremi, anche per il prezzo, pretenderanno come minimo una seduta di ascolto prima dell’acquisto. Considerata la disponibilità di John a concedere una dimostrazione nella sua accogliente abitazione posso, senza riserve, consigliarvi di pianificare una gita in quella che è una pittoresca regione del Regno Unito per vivere un'esperienza d'ascolto che sicuramente fugherà qualsiasi dubbio circa l'affinità che potrebbe instaurarsi tra voi e le Prophecy. Ringrazio John e la sua famiglia per la loro ospitalità, e chiedo scusa alla famiglia dei vicini per aver disturbato il loro fine settimana di pace e tranquillità.

Impianto utilizzato per l'ascolto:

© Copyright 2010 Nick Whetstone - www.tnt-audio.com

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