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Diffusori Aliante Punto 5

1 / 2 = 0.5 :-)

[English version]

Prodotto: Diffusori Punto 5
Produttore: Aliante - Italia
Prezzo approssimativo: Lit 2.200.000 (1.100 euro)
Recensore: Stefano Monteferri
Recensite: Febbraio 2001

[Diffusori Aliante Punto 5]
Gli eleganti e compatti diffusori Aliante Punto 5

Obiettivo dichiarato dei progetto Aliante "Punto 5", è quello di dimezzare gli ingombri senza che questo significhi dimezzare la qualità realizzativa e le prestazioni musicali, che devono anzi mantenersi entrambe di livello elevato.

La sigla Punto 5 è da intendersi infatti in termini matematici, vale a dire "la metà". Questo vale per le dimensioni, ovviamente, perchè tutto il resto del diffusore, a partire dai materiali utilizzati per finire con la qualità del suono riprodotto, non soffre certamente il confronto con le realizzazioni più prestigiose ed "ingombranti" della nota azienda di Revello (CN)

Estetica e Finiture

Sono parecchi gli elementi che contribuiscono rendere questa coppia di minidiffusori oggetti particolarmente raffinati ed eleganti: le dimensioni contenute, la linea snella, l'abbinamento del nero opaco, con cui è verniciato il corpo del diffusore, con i fianchetti in massello di noce, la sagomata griglia di protezione. Perfino il piccolo marchio Aliante, posto sul frontale dei diffusori, si distingue per discrezione e finezza.

Tolta la griglia di protezione, il quadro d'insieme non cambia, ma anzi si arricchisce di una di colore "Hi Tech" piuttosto intrigante.

La Tecnica

Il tweeter che equipaggia i diffusori Punto 5 è l'Acoustical MDT 26.1, un componente utilizzato anche sulla ONE, prodotto dalla VIFA su progetto originale Aliante. Si tratta di un altoparlante in cupola metallica (alluminio), dotato di un rifasatore acustico che, molto intelligentemente, protegge dagli urti la cupola stessa (chissà poi perchè le cupole metalliche finiscono inevitabilmente con l'attrarre l'attenzione (e l'indice!) anche degli osservatori più distratti...).
Il componente è poi caratterizzato dalla presenza di un doppio magnete, camera di decompressione, assorbimento progressivo dell'emissione posteriore, traferro con ferrofluido, bobina mobile con supporto in alluminio ventilato, e presenta una frequenza di risonanza di circa 500 Hz.

Più consueto il woofer, un componente da 11 cm in polipropilene con sospensione in gomma, cestello in lega di alluminio-magnesio, complesso magnetico ventilato e frequenza di risonanza attestata sui 50Hz.

Utilizzando tali altoparlanti, è stato possibile realizzare, per i Punto 5, un crossover del primo ordine (6 dB/ott.) senza alcuna rete di compensazione, che utilizza quali condensatori gli Acoustical Audiocap in polipropilene, ed è cablato con cavo Monster Cable XP.

Il mobile è realizzato in MDF e massello di noce, e presenta il condotto di accordo reflex montato sulla parte superiore del pannello posteriore. Inferiormente sono collocati, in posizione incassata, i morsetti per la connessione dei cavi di potenza, che accettano forcelle e banane e che sono predisposti per il bi-wiring/bi-amping.

L'efficienza dichiarata si attesta sugli 86 dB/W/1m, per una potenza RMS applicabile di 65W (100W Max.) ed un'impedenza nominale di 8 Ohm (minima 6,5 Ohm). Nessun problema per qualsiasi amplificazione degno di tale nome, quindi.

Con un peso di 8Kg e dimensioni che valgono 180x290x320mm., i Punto 5 possono essere considerati minidiffusori a pieno titolo.

Il Suono

Per la prova di ascolto, i diffusori sono stati posti su stand alti circa 70cm., e collocati piuttosto distanti sia dalla parete posteriore (oltre un metro e mezzo) che da quelle laterali (circa un metro).
Da nuovi, hanno subito evidenziato una eccessiva brillantezza in gamma medioalta ed una gamma bassa dall'articolazione e coerenza piuttosto limitate. Ad onor del vero, lo stesso materiale illustrativo in dotazione sconsiglia vivamente di procedere con un giudizio critico dei diffusori prima che questi abbiano suonato per almeno una trentina di ore. Ragion per cui mi accingo, mio malgrado, a sostenere il (noiosissimo) periodo di rodaggio di turno.

Un paio di settimane più tardi, i Punto 5 sembrano altri diffusori: il tweeter metallico cessa i suoi tentativi di intimorirmi, e ad alzare la voce ci pensa invece il woofer, che acquista significative doti in termini di pienezza ed agilità. Posso così apprezzare un suono coerente ed omogeneo, insospettatamente caldo ed accurato nel medesimo tempo, contraddistinto da un sapiente ed equilibrato mix tra i vari parametri.

La gamma bassa non è ovviamente profondissima, ma tuttavia piena e godibile, oltre che di impatto sorprendente considerate le dimensioni del mobile. Il piccolo woofer sale bene in frequenza, a tutto vantaggio della coesione con la gamma media, che si esprime con una timbrica sana ed apprezzabilmente liquida. Non si avverte alcuna soluzione di continuità nella zona di incrocio con il tweeter che, dal canto suo, esprime un suono piuttosto intrigante, con una particolarissima caratterizzazione in gamma medioalta, che dona alla riproduzione di strumenti, quali i piatti della batteria, un "metallico" (che sia un caso? :-) e spesso senso di realismo. Decisamente (e piacevolmente) buono il livello di ariosità espresso da questo componente.

In termini dinamici, i Punto 5 confermano il loro carattere equilibrato: la micro dinamica è infatti espressa in un modo puntuale ma composto, e le piccole informazioni di carattere impulsivo non vengono mai poste troppo in evidenza. E così non si viene a creare un eccessivo contrasto con la macro dinamica che, per forza di cose (dimensioni fisiche del sistema), non può certo risultare di livello tale da riprodurre i "grandi" suoni con un elevato senso di realismo (anche se devo ammettere che, se ben pilotati, i Punto 5 sono in grado di riprodurre un discreto impatto dinamico, perlomeno fino al raggiungimento dei propri limiti fisici).

La ricostruzione scenica è esattamente quella che ci si aspetta di riscontrare in una coppia di minidiffusori quali le Punto 5 sono: ampia e profonda (ma senza esagerazioni), con i piani sonori ben delineati ed una impeccabile messa a fuoco degli elementi che la compongono, oltre ad una buona sensazione di aria infrastrumentale. In sostanza, estremamente equilibrata (ci risiamo...) e godibile, grazie anche ad un diffuso senso di naturalezza generale.

Anche sul fronte della velocità, le piccole Punto 5 non sembrano voler strafare, ed il messaggio musicale si svolge con una certa sensazione di fluidità piuttosto che di nervosismo, senza però mai dare la sensazione di essere un sistema lento. Introspezione e trasparenza sono di buon livello, sostanzialmente allineati con il livello qualitativo espresso dagli altri parametri, e non si fatica a seguire le trame architetturali dei suoni riprodotti.

Lamentele

I morsetti di collegamento, essendo incassati, sono decisamente scomodi da utilizzare e, a causa della loro conformazione, difficili da serrare. Oltretutto, sono anche eccessivamente ravvicinati, il che complica ulteriormente le cose.

Consigli d'uso

Le Punto 5 hanno necessità di un rodaggio piuttosto prolungato. Ascoltate da nuove, presentano una gamma bassa e mediobassa scarsamente articolata ed una gamma medioalta che non esita a distribuire "sciabolate" anche piuttosto fastidiose, pronte a ferire l'orecchio dell'ignaro ascoltatore di turno. Attenzione quindi agli ascolti effettuati in negozio con materiale appena sballato!

Credo che tutti i modelli Aliante vengano forniti corredati degli schermi acustici (feltrini) da applicare sul tweeter. Anche in questo caso, hanno dimostrato la loro validità, e nel mio ambiente di ascolto il loro apporto è risultato significativo.

Conclusioni

Un prodotto serio e maturo, progettato per chi ama ascoltare musica in ambienti non eccessivamente grandi, in grado di valorizzare le proprie (notevoli) qualità in modo omogeneo ed equilibrato, con un sapiente mix tra le varie componenti, nessuna delle quali risulta sacrificata a favore delle altre. Non eccellono in alcun parametro particolare, ma fanno tutto piuttosto bene.

Nel corso della prova, i Punto 5 sono stati inseriti in un sistema di livello molto superiore rispetto a quello che, presumibilmente, dovrebbe essergli ragionevolmente affiancato, e confrontati persino con diffusori dal costo fino a cinque volte più elevato. In sostanza, sono state messe davvero "alla corda", e le considerazioni fin qui effettuate hanno quindi una valenza più assoluta (perlomeno per quelli che sono i miei usuali parametri) che relazionata al prezzo di commercializzazione. Loro, però, hanno sempre sostenuto la propria personalità senza alcun timore reverenziale, cedendo davvero di poco sul fronte della qualità complessiva.

Sono fermamente convinto che, grazie alle loro caratteristiche musicali ed elettriche (l'ing. Prato mi ha assicurato che l'impedenza del sistema è piuttosto "tranquilla", ed 86dB di efficienza non sono poi così male, considerate le dimensioni), attorno a questi diffusori possa essere allestito un impianto di notevole livello qualitativo ad un costo globale per nulla esorbitante: diciamo che, stanziando già qualcosa come 5 milioncini, il gioco inizierebbe a farsi decisamente interessante...

Un sentito ringraziamento all'Ing. Giuseppe Prato, della Aliante, per averci consentito di analizzare questi "mezzi" diffusori Punto 5! :-)

© Copyright 2001 Stefano Monteferri - http://www.tnt-audio.com

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