Prodotto: diffusori da pavimento RHF Aulos
Costruttore: RHF - Italia
Indirizzo: RHF, Via F. Baracca 3/B - 05100 Terni
Tel./Fax: 0744 407174
Prezzo approx.: 6.250.000 Lire - 3,100 Euro (coppia)
RHF è un Azienda piuttosto insolita nel panorama italiano dei Costruttori HiFi: presente sul mercato da ormai 20 anni ha scelto una filosofia progettuale ed una strategia commerciale piuttosto diverse dal solito. Intanto avrete certamente notato che i prodotti RHF non si trovano facilmente nei negozi HiFi: infatti la RHF ha scelto la coraggiosa strada della vendita diretta dei propri prodotti, tagliando i costi della distribuzione e della vendita "al dettaglio" (un "plus" per l'acquirente) e conseguentemente accettando in questo modo una diffusione del prodotto piuttosto limitata.
Questo ha d'altra parte consentito lo sviluppo di prodotti pensati non seguendo le logiche di mercato ma piuttosto il raggiungimento di un proprio ideale di riproduzione sonora.
Questo si è riflesso immediatamente sulla filosofia progettuale che ha portato ad esempio alla realizzazione in proprio delle unità a nastro che equipaggiano i diffusori RHF.
La RHF ha continuato a far conoscere le proprie realizzazioni (diffusori, ma anche amplificazioni) tramite le più importanti mostre HiFi italiane. Spesso le salette RHF sono state menzionate tra le meglio "suonanti" della manifestazione.
È proprio in occasione del Top Audio 98 che abbiamo preso accordi coi gentilissimi responsabili RHF per una prova d'ascolto di uno dei loro prodotti. Abbiamo infine atteso fino a che il loro sito web fosse pronto ad accogliere gli audiofili desiderosi di maggiori informazioni sui prodotti RHF.
Il catalogo RHF comprende una serie di amplificazioni e tre diffusori a tecnologia ibrida, equipaggiati con l'unità a nastro sviluppata e costruita dalla RHF stessa. Il diffusore in prova, diciamo l'entry level di RHF, è l'Aulos, ultimo nato dell'Azienda di Terni e pensato per offrire il suono e la tecnologia RHF ad un pubblico più vasto.
La Aulos, come potete capire dalla foto, è un diffusore piuttosto insolito, dalla forma a piramide tronca molto alta (31 x 31 x 118) rifinito stupendamente in lacca nera stile Gran Piano, con le griglie metalliche degli altoparlanti a far contrasto con il lucidissimo frontale.
Certamente l'impatto estetico non è di quelli che possono lasciare indifferenti: difficile nasconderle alla vista, sia per la forma che per le dimensioni che per la finitura. Il giudizio estetico non spetta al recensore, quanto all'acquirente finale, che dovrà tener conto dell'inserimento in ambiente nell'arredamento preesistente.
A mio parere stanno meglio in un ambiente moderno hi-tech...ma, si sa, c'è anche chi preferisce arredare per contrasti.
Una cosa è certa: la forma e la finitura della Aulos incide sul costo finale...tenete conto che ogni singolo spigolo è stato magistralmente arrotondato!
Dal punto di vista tecnico la Aulos utilizza il già citato mid-tweeter a nastro dotato di superficie radiante pari a 49 cm2 e dal peso di soli 0,213 g.
Il woofer, caricato in reflex ad emissione posteriore, è un driver da 21 cm a lunga corsa di ottima fattura. Sembrerebbe dunque che la Aulos è un diffusore due vie (come anche dichiara la brochure della Casa) ma un'ispezione del retro del diffusore rivela il piccolo segreto delle Aulos: un tweeter posteriore a cono da 5 cm, tagliato a 8kHz, che aiuta l'emissione del nastro e dovrebbe aumentare il senso d'ambienza.
La risposta in frequenza dichiarata va da 45 a 20.000 Hz, la sensibilità è piuttosto alta, attestandosi a 90 dB mentre il peso è di circa 22 kg per diffusore. Impedenza classica di 8 Ohm e predisposizione per il biwiring con dei morsetti di buona qualità.
Il diffusore è dotato dii quattro piedini metallici con punte regolabili in modo da ottimizzare la stabilità a pavimento.
Le griglie parapolvere sono fissate al frontale tramite dei piccoli magneti: quindi niente velcro, niente bottoni a pressione, niente di niente: un siestema semplice, pulito e facile da usare.
State pronti per un suono morbido e suadente: le Aulos sono come un tappeto di velluto dove la Musica scorre via con grazia e sensualità.
Il mid-tweeter a nastro è un driver molto dolce e caldo con un deciso roll-off sulle frequenze più acute, dove interviene in soccorso il supertweeter posteriore. Le due unità, molto diverse tra loro concettualmente e tecnicamente hanno un carattere sonoro molto differente: dolce e gentile l'unità a nastro, un po' più graffiante e deciso il tweeter posteriore.
Il successo del loro lavoro di squadra è in parte inficiato dalla evidente differenza di carattere e da quello che sembra un taglio piuttosto ripido del tweeter posteriore. Nella stragrande maggioranza dei casi è l'unità a nastro ad imporre il suo carattere dolce e vellutato e solo con certe incisioni (o posizionamenti, vedere più avanti) il tweeter posteriore fa sentire la sua presenza un po' più graffiante e decisa.
Talvolta ho avuto la sgradevole sensazione di sentire distintamente il suono provenire dal nastro e dal tweeter posteriore ed ho avuto la insana tentazione di disconnettere il driver a cono :-)
Il lavoro dell'unità a nastro scende fino a 1.500 Hz, punto dove la sua emissione si incrocia col woofer. Questo componente da 21 cm ha dimostrato di essere un eccellente driver per le frequenze basse, dall'emissione poderosa ma ancora veloce e capace di scendere in frequenza ben più dei 45 Hz dichiarati: insomma, un vero woofer di qualità, che è il responsabile, insieme all'evidentemente ben riuscito accordo, della notevolissima prestazione in gamma bassa della quale le Aulos sono capaci.
Estensione, potenza e controllo sono doti che tutti i diffusori da pavimento di un certo livello dovrebbero avere...e le Aulos da questo punto di vista meritano la lode.
Il problema sorge quando ad un VERO woofer come questo si chiede di riprodurre anche le frequenze medie fino a 1.500 Hz, cioè tutte le fondamentali del cantato. Tale scelta è stata evidentemente obbligata dall'utilizzo di un'unità a nastro che arriva sino a 1.500 Hz e non più in basso. La gamma media è pertanto corposa ma a tratti manca di apertura e di dettaglio, togliendo alle voci quel pizzico di aggressività talvolta necessaria per conferire la giusta ruvidezza ad un tenore o ad un soprano o alla voce roca e tagliente di qualche vocalist rock. Le sibilanti sono ai minimi storici.
In definitiva il risultato è quello che uno si aspetta tenendo conto della morbidezza generale riscontrata in gamma alta: un suono molto dolce e rilassante che fa dimenticare le ruvidezze di certi tweeter iperanalitici cui tanta hi-end ci aveva abituato. Tuttavia stiamo parlando di interpretazione: le Aulos analizzano il messaggio sonoro e lo ripropongono con la loro caratterizzazione smooth e mai aggressiva.
Questa impostazione cambia un po' via via che si alza il volume e si ha la netta impressione che le Aulos preferiscano esprimersi ad alti livelli sonori, nonostante la alta sensibilità. La dolcezza e la sensualità di fondo rimangono (merito dell'unità a nastro) ma la sensazione generale è che aumenta la verve e la vitalità.
Come avrete capito, le Aulos non eseguono radiografie del messaggio sonoro, piuttosto lo propongono con un guanto di velluto, senza che mai all'ascoltatore venga voglia di abbassare il volume per sopraggiunta fatica d'ascolto (quasi sempre dovuta ad una gamma medio-alta in evidenza). Anzi, le Aulos invitano, decisamente, ad alzare il volume con qualunque genere musicale. Per il rock più elettrico la performance perde di quel pizzico di aggressività spesso necessaria con questo genere.
La presenza del tweeter posteriore e della bocca del reflex consiglia di EVITARE il posizionamento vicino alla parete di fondo: la gamma bassa e media si sporcano e l'emissione del tweeter posteriore, riflessa precocemente dalla parete posteriore, giunge all'ascoltatore sommata a quella del nastro: il risultato è un senso di confusione (forse qualche fenomeno di cancellazione?) e di suono impastato che le Aulos davvero non meritano. Quindi: tenetele lontane dalla parete posteriore, almeno 80 cm.
Il quanto, dipende, come osservato sopra, dalla vostra stanza e dalle vostre preferenze.
Come già osservato, non è necessario ruotare i diffusori verso il punto d'ascolto. Anzi, nel mio ambiente ciò ha provocato più danni che benefici. L'ampiezza dell'immagine trae giovamento dal posizionare i diffusori praticamente paralleli alla parete di fondo. Comunque, anche in questo caso, provare, provare, provare.
Non installate le Aulos in un piccolo ambiente (20 mq o meno): l'energia che producono in gamma bassa, straordinaria in ambienti grandi, può causare più di un problema quando lo spazio è ristretto. Questa regola, ovviamente, vale per tutti i diffusori di generose dimensioni e dotati di una gamma bassa molto potente e profonda.
Dal punto di vista dell'accoppiamento elettrico consiglierei dei finali a stato solido di buona potenza, capaci di esaltarsi con la capacità delle Aulos di produrre un suono grande e vigoroso.
Ovviamente non ho potuto sperimentare questa modifica a casa ma mi è rimasto il sospetto che addomesticando l'emissione del tweeter posteriore in qualche modo, le Aulos ne trarrebbero giovamento. Un po' come si faceva con i vecchi diffusori Spendor dotati di supertweeter: un taglio netto di tronchesi ...e via!
Un caloroso grazie alla RHF ed a Giovanni Esposito in particolare per averci messo a disposizione le Aulos per questa prova.
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