Prodotto: diffusori Soliloquy SAT 5
Costruttore: Soliloquy - USA
Costo appross.: $/Euro 650
Recensore: Scott Faller - TNT USA
Pubblicato: Marzo 2003
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Il nome Soliloquy non è nuovo a molta gente qui in Nord America, mentre potrebbe essere abbastanza sconosciuto per voi in Europa e nel resto del mondo. Soliloquy è situata nella zona di Raleigh-Durham nel North-Carolina sul nostro litorale più orientale. Dalla sua fondazione nel 1997 da parte del suo ex CEO Bernie Byers, Soliloquy ha guadagnato il rispetto della carta stampata e, cosa molto più importante, un deciso apprezzamento da parte degli utenti.
Attualmente, Soliloquy ha un nuovo CEO, Dave Berman, in passato con California Audio Labs, Loewe, Mitsubishi, Monster Cable e Polk Audio. Dave sta innalzando il livello della compagnia, portando all'interno della stessa la costruzione dei cabinets, allargando l'offerta dei prodotti, con una nuova ed esclusiva distribuzione interna, (con i diffusori American Acoustic Developement e Marsh Sound Design) e negoziando per una distribuzione internazionale. Per quelli di voi che non hanno ancora avuto modo di ascoltare un diffusore Soliloquy, non resta che pazientare ancora per poco!
Tutto ciò ha creato in me l'interesse per Soliloquy. Come chiunque altro, leggo riviste del settore, cartacee e on-line e frequento newsgroups per tenermi aggiornato sulle offerte del mercato. Per un settore considerato agonizzante, esiste una enorme quantità di prodotti fra i quali scegliere!
Sicuramente solo una parte di essi avrà un
futuro assicurato, ma ciò rispecchia quello che succede in
natura: solo le forme di vita più adatte e adattabili
sopravvivono; se i diffusori più grandi rispecchiano le
caratteristiche di questi in prova, Soliloquy sarà
sicuramente un'azienda che resterà a galla in questi anni di
forte crisi del settore.
Dati forniti dal costruttore
Modello |
Soliloquy SAT 5 |
Tipo |
Bookshelf, 2 vie, cassa chiusa |
Altoparlanti |
1" Tweeter, 5.25" Woofer |
Risposta in Frequenza |
60Hz - 20kHz |
Sensibilità |
87 dB in ambiente domestico |
Impedenza nominale |
8 ohms |
Potenza consigliata |
Da 8 a 200 watts |
Dimensioni |
19cm l x 31 h x 16 p |
Peso |
8 Kg |
Frequenza di incrocio |
3.2kHz @ 12dB/ottava |
Le SAT 5 con la combinazione Korato/AKSA
Con questo sistema ho trovato le SAT 5 molto ben suonanti.
Esattamente come pensavo che fossero: chiare e dettagliate.
Poiché le SAT 5 sono una sospensione pneumatica con ridotto
volume di carico, la loro estensione verso il basso è
ovviamente limitata. Detto questo, ho deciso di andare incontro a
queste caratteristiche con un'oculata scelta del software musicale.
Mi sono rivolto a formazioni di jazz acustico, duetti, trii e
quartetti classici, essendo così sicuro che le limitazioni in
basso dei diffusori non avrebbero compromesso il mio giudizio
generale.
Nel caso del jazz, possiedo della musica veramente di riferimento. Una in particolare, è un box che la Verve pubblicò qualche anno fa. Si chiama A Night Out with Verve (Verve 314 535 316-2). è un set di 4 cd del jazz più "gustoso" che possiate immaginare. Direttamente dagli anni d'oro, dei grandi come Oscar Peterson, Coleman Hawkins, Duke Ellington and Ella Fitzgerald ritornano a vivere. Ragazzo, se non trovi nulla che ti piaccia qua dentro sei una causa persa :-)
E ora qualcosa di completamente differente
Tutto questo gran jazz a parte, decisi di vedere cosa possono fare
veramente queste cassettine. Tirai fuori un subwoofer attivo
con driver da 12", un modello economico da grande distribuzione che
ho un po' modificato. Ho sostituito il gracilino woofer di serie con
qualcosa di molto più serio. Non il miglior sub del mondo, ma
dannatamente migliore dello standard di partenza.
A parte tutto, volevo un po' di rock; non le cose che vanno di moda ora: rock vero. Deep Purple Machine Head, il primo album dei Montrose, Black Sabbath, Nine Inch Nails, Stevie Ray Vaughan, Creed e un bel po' di altri. Volevo musica "on the face". Dopo un po' di variazioni ho trovato il giusto settaggio, con il sub tagliato a 80 Hz con una pendenza di 24 dB/ottava
Va da sè che tutta questa musica la ascolto ad un volume sostenuto, tale da ricreare una sensazione "live". Bene, le limitazioni dell' Aspen mi permettono poco più di 100 dB, che sono però più che sufficienti per la stanza piccola. Bisogna dire che tutto questo è possibile solo col sub: il rock va sentito anche con lo stomaco, non solo con la testa. è pura fisica: il design delle SAT 5 impone un roll-off già dai 100 Hz, e se non si vuole sacrificare l'immagine non si può "riempire il buco" avvicinandole alla parete di fondo.
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è qua che diventa interessante: la mia scelta comprendeva bassi pesanti, chitarre distorte e voci urlate. In pratica, musica da headbanging, da farvi andare a fuoco la testa. Tipicamente mi rilasso con questo. Le SAT 5 non si sono scomposte di una virgola. Al limite vanno aperte un pochino. L'immagine diventa più ampia e più profonda (quest'ultima forse grazie al sub).
è molto difficile essere obiettivi quando la musica ti prende, ma se questo succede significa che tutto funziona come dovrebbe. E le SAT 5 non hanno ceduto un attimo in presenza e definizione.
è sorprendente con quale facilità questi diffusori si armonizzino ad un sub. Non solo con l'hard rock, ma anche con gli altri generi, alzando il volume era impressionante come l'immagine rimanesse stabile e naturale.
Il roll-off naturale delle SAT si fondeva alla perfezione con il sub: sinceramente, questa settimana, grazie a questa vincente combinazione, ho dato fondo molto volentieri alla mia collezione di musica "giovanile" con la quale sono cresciuto.
Le SAT 5 con il RAM 301
Le Soliloquy si sono trovate molto bene dietro il RAM 301. Certamente
abbiamo uno speaker poco sensibile quindi gli alti volumi con il RAM
non si raggiungono facilmente, ma l'accoppiata è stata
positiva, anche perché l'assenza dei picchi nell'impedenza
tipici dei design in reflex, ha facilitato molto la prestazione
all'amplificatore.
Le SAT 5 con l' HH Scott 299
Come con il RAM 301, le SAT sono andate alla grande con il vecchio HH
Scott. Il puro suono valvolare permette un grande ascolto di ogni
genere musicale, e la naturale tendenza all'analiticità delle
Soliloquy controbilancia quella patinatura tipica dei valvolari
d'annata.
Fianco a fianco alle Dynaudio 42 con il RAM
I due diffusori sono simili nella loro presentazione: non identici,
ma simili. Ambedue hanno sostanzialmente una impostazione da monitor.
Le SAT 5 hanno una mancanza in basso, ma la compensano con un
medio-basso più preciso e pulito. Il medio delle Soliloquy
è più caldo, e questo aiuta a ricreare un soundstage
più profondo. Questo è certamente dovuto anche alla
frequenza di incrocio, che nelle SAT e a 3, 2 KHz, contro i 1, 8 KHz
delle Dynaudio.
D'altra parte le Dynaudio hanno un acuto
più arioso e rifinito, anche perchè il crossover delle
SAT ottiene comunque una buona transizione nella difficile
zona delle consonanti sibilanti, ma non ha la naturalezza delle
Dynaudio.
Dati oggettivi
Condizioni, finiture e design generale
Per prima cosa, sono delle casse molto ben rifinite. Poi non
fatevi ingannare come me dalle loro dimensioni, sono molto
pesanti: mi sono stupito quando le ho ritirate dalla fabbrica.
Sono piccole e molto pesanti paragonate alla stragrande
maggioranza delle altre. Sono assemblate con HDF (non Medium
Density!) spesso un pollice. Il bracing interno è abbondante:
potresti parcheggiarci sopra un camion senza paura :-)
Hey Dave, therès a promotional picture for you :-)
Ed ora, la finitura. Come hobbista del legno, nutro un amore particolare per il legno di ciliegio. La coppia di diffusori in prova è finita in uno stupendo ciliegio rosso. Qualcuno alla fornitura dei cabinets sa veramente come si lavora: dalla finitura superficiale alle giunzioni il lavoro è veramente impeccabile. Una prova di vera qualità professionale.
Una parola sul design in generale: è una cassa sigillata. Qua il primo compromesso. Come ogni progettista potrà dire, costruire una cassa chiusa di piccole dimensioni limita l'estensione in basso, a prescindere dall'altoparlante utilizzato. Da qui il roll-off a 80 Hz dichiarato dalla casa. Il grafico che scende a 60 Hz nelle specifiche probabilmente è frutto di una misura in ambiente con le casse avvicinate alla parete di fondo.
Con un posizionamento ottimizzato per l'immagine (quantomeno nel mio ambiente) si rileva già una discesa dai 100 Hz. L'uso di un subwoofer ha un beneficio reale. Su questo argomento, Dave Berman mi dice che nel crossover è stato utilizzato un ulteriore taglio attorno ai 50 Hz per proteggere il piccolo driver da 5, 25" dalle sovraescursioni e dalla conseguente usura prematura.
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Dinamica
Tornando alla natura della costruzione in sospensione pneumatica,
queste casse sono molto dinamiche. Lo smorzamento naturale del
woofer è molto aiutato dalla camera d'aria sigillata alle sue
spalle. In sostanza, la corsa del driver è molto controllata,
e cio' facilita la comprensione e la definizione del medio-basso.
Estensione degli acuti
L'estensione delle frequenze acute è buona. Usando un CD test
e il mio Sencore SP 295 ho misurato una risposta vicina ai 20 KHz.
Chiarezza degli acuti
Queste casse sono frizzanti e pulite, non nascondono nulla. Nel
duetto di Monty Alexander al piano con John Clayton che si intitola
Love You Madly, L'avventurarsi di Monty verso le tessiture acute
viene riprodotta molto chiaramente. I rumori delle dita di John sulle
corde del contrabbasso sono evidenti e chiare come dovrebbero
essere.
Chiarezza del medio
Nessun velo qua. I medi vengono fuori molto chiaramente.
Abbastanza sorprendente considerando il punto di crossover a 3.2 kHz,
perché non tanti drivers medio-bassi hanno una chiarezza tale
da consentirlo. Molti non sono utilizzabili già dai 1, 5-2 Khz.
Soliloquy costruisce in proprio gli altoparlanti, potendo così
adeguarli alle proprie esigenze progettuali.
Ascoltando Jimmy Rogers, i soli di armonica sono semplicemente fantastici. Caldi e coinvolgenti, assolutamente non troppo analitici. Subito dopo ho messo su Johnny Hodges and his Orchestra che interpretano On the Sunny Side of the Street. Semplicemente fantastici. Il sax tenore ed il trombone vengono fuori ricchi, definiti e pieni di corpo, esattamente come un ascolto dal vivo. Andando a Joe Pass e la sua chitarra hollow body in Lìl Darling, in una parola, wow. Questo è come deve suonare una chitarra jazz così: ricca e caratteristica. Le ricche armoniche della chitarra accoppiate con i rumori occasionali delle plettrate di John sulle corde, questo definisce quanto siano accurati questi diffusori.
Chiarezza dei bassi
In questo frangente le SAT 5 eccellono. Nonostante il basso non sia
molto profondo, quello che c'è è di estrema
qualità. è molto definito e articolato.
Strumenti come il piano e il contrabbasso risplendono su questi
speakers.
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Estensione dei
bassi
Come dissi poc'anzi, Phil Jones ha operato un compromesso,
sacrificando parte dell'estensione in basso a favore della chiarezza
del medio e dell'articolazione del medio-basso. Comunque l'obbiettivo
è stato raggiunto in pieno, e con una spesa limitata si
può aggiungere un sub fantastico come il DIY Cables
Rava. Io ho utilizzato un sub per buona parte della prova e sono estremamente soddisfatto.
Profondità dell'immagine
Abbastanza buona; un pelo migliore che nelle Dynaudio. Un brano in
particolare lo dimostra bene. Broadway di Tal Farlow, ha Vinnie Burke
al contrabbasso, che fa un piccolo solo. Ascoltando bene si nota una
prestazione leggermente migliore delle Dynaudio. Non di tanto, ma la
scena è più profonda di più quasi un metro,
portando il limite posteriore a circa 4 metri.
Le SAT 5 hanno una migliore profondità per due ragioni: in primis la frequenza di incrocio più alta le fa suonare un po' meno "on the face".
Secondo, se avete notato le foto (non quelle stupide :-)) avrete visto che le SAT 5 hanno un design capovolto, con il tweeter sotto al mid-bass. Questo porta il tweeter leggermente fuori asse, ammorbidendolo un poco, e aumenta l'attenzione sul medio. Questo dà una presentazione un po' più calda, e aiuta la profondità del soundstage. è una soluzione molto in voga oggigiorno presso molti costruttori.
Provateci a casa, se avete dei diffusori da supporto: capovolgeteli e riscontrerete le caratteristiche descritte poco fa.
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Ampiezza dell'immagine
In due parole, molto buona. Ascoltando il primo George Benson con
Herbie Hancock e Ron Carter al contrabbasso, l'immagine si estende
per più di un metro ai lati dei diffusori.
Altezza dell'immagine
Discreta, considerando il design "upside down" Nella maggior parte
delle incisioni il limite è una trentina di cm sopra il
diffusore. Con dischi come quelli di Enya o dei Mouth Music la
prestazione è ancora migliore.
Fuoco dell'immagine
La prestazione migliore l'ho riscontrata posizionandole a poco meno
di un metro dalle pareti laterali e a circa 60 cm dal fondo della
stanza. Questo ricercando l'immagine e non le basse frequenze.
Comunque, con le registrazioni fatte a regola d'arte, l'immagine
è molto buona. Le SAT scompaiono e rimane solo la
musica. Un brano su tutti, Portrait of Jennie di Wynton Kelly. Le SAT
scomparivano lasciando bene a fuoco il piano di Wynton (al centro) e
lo spazzolare di Jimmy Cobb sul ride e sul rullante (nella zona
centro-sinistra del soundstage). Molto bello.
Impressioni soggettive
Colorazione generale
Tutto è molto naturale, dal pianoforte al contrabbasso,
considerando ovviamente le limitazioni in basso delle Soliloquy.
Fila
In sostanza sono un altro paio di casse da prima fila centrale. Con
le caratteristiche del loro medio-basso le definirei come un ascolto
da terza-quarta fila. Praticamente sotto il palco.
Stranezze
Qualche volta mi è parso che la gamma attorno ai 5-6 KHz fosse
un poco avanzata. Ma potrebbero essere anche le caratteristiche del
mio ambiente d'ascolto, e poi, capiamoci bene, sto dicendo che con
qualche disco ho avuto una leggera impressione, che forse
non andrebbe neanche inclusa nel settore "stranezze"!
Fattore "Miss You"
Integrate da un buon sub queste casse mi mancheranno molto, e
non dico solo perché sono molto musicali, ma anche
perché sono divertenti, con l'hard rock o la techno. E
la musica acustica non era certo goffa e lenta :-).
Giudizi Oggettivi |
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Categoria |
Voto |
Commenti |
Costruzione e finiture |
+2 |
Cabinet molto solido |
Dinamica |
0 |
Le dinamiche non sono legate solo ai bassi |
Acuti-estensione |
0 |
Molto buona |
Acuti-chiarezza |
-2 |
Il tweeter Esotec è duro da battere |
Medi-chiarezza |
+1 |
Appena un pelo sopra le Dyns |
Bassi - chiarezza |
+1 |
La cassa chiusa aiuta |
Bassi - estensione |
-3 |
è fisica. La cassa chiusa non aiuta |
Immagine-profondità |
+1 |
Di nuovo, il Xover e il design capovolto |
Immagine-larghezza |
0 |
Abbastanza soddisfacente globalmente |
Immagine-altezza |
-1 |
Penso sia per la costruzione capovolta |
Immagine-fuoco |
+1 |
Appena meglio delle Dyns |
Giudizi Soggettivi |
||
Colorazione generale |
0 |
In generale, un diffusore molto neutro |
Fila |
4 |
Quarta fila |
Stranezze |
-1 |
Quella cosa sui 5-6 KHz |
Fattore "Miss You" |
+3 |
Con un buon sub questo set-up è duro da battere |
|
Alla fine dei conti, le SAT 5 fanno realmente un buon lavoro. Considerate il fatto che potrebbero aver bisogno di essere completate da un buon sub, ma che con questa combinazione avrete un sistema che difficilmente vi farà sentire il bisogno di upgrades. Non c'è niente di sbagliato in questo approccio: un sacco di gente organizza il proprio impianto così. Ricerca il dettaglio in una piccola cassa in sospensione pneumatica e la completa in basso con un sub; non ci vedo nulla di sbagliato. è quello che feci quando ascoltai le Behemoth (vedi la mia bio). Vuoi il vero colpaccio? Aggiungi un secondo sub. I bassi non sono omnidirezionali come vogliono farci credere :-)
Queste casse non suonano solo bene, ma sono anche un piacere per gli occhi. Ti porti a casa un bel pezzo di arredamento.
Per quelli di voi che devono tirare fuori l'inferno dalla musica vedrei bene un buon 200 Watt dietro queste cassettine, per le quali non c'è da nutrire alcuna paura: non friggerete gli speakers! (A meno che non ci buttiate dentro del clipping selvaggio!).
Se state cercando un paio di bookshelf e vi piace il suono "in avanti" queste SAT 5 meritano un ascolto. Suonano molto bene e sono bellissime.
Vorrei ringraziare tutte le aziende che hanno permesso queste prove. Senza di loro voi non stareste leggendo questa recensione. Vale la pena di dare una occhiata ai loro links: costruiscono oggetti finanziariamente abbordabili e degni della vostra considerazione
Sistema di riferimento |
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Dispositivo |
Marca e modello |
Distributore |
Lettore CD |
Njoe Tjoeb, Upsampled |
Upscale Audio - Kevin Deal |
Pre Amp |
Korato KVP-20 |
Korato Group |
Audio Switching |
NEC AVX-910 |
NLA-Strumentazione personale |
Amplificatore |
ASKA - Aspen 55 watt Amplifier |
Aspen Amplifiers Pty. Ltd. |
Amplificatori |
RAM 301 - 30 watt Modified Jolida |
Response Audio - Bill Baker |
Amplificatore |
HH Scott 299A Integrated - EL84 PP |
NLA-Strumentazione personale |
Cavi di segnale |
Rame argentato, isolam. in Teflon |
Autocostruiti |
Cavi di potenza |
Rame argentato, isolam. in Teflon |
Autocostruiti |
Diffusori (riferimento) |
Dynaudio Audience 42 |
Dynaudio USA Michael Manousselis |
Diffusori (recensione) |
Soliloquy SAT 5 |
Soliloquy Dave Berman |
Giocattoli |
Sencore |
I nostri ringraziamenti a Scott per la sua positiva e onesta recensione. Alla Soliloquy, ci adoperiamo perché tutta la nostra produzione sia contraddistinta dai migliori livelli di performances, valore e costruzione. Le SAT 5 sono un perfetto esempio. Non ci sono tanti diffusori di questa taglia che pesano 8 Kg! Questo è dato dalla nostra convinzione che ogni diffusore debba partire da una solida e rigida struttura sulla quale possano esprimersi al meglio i drivers. Usiamo HDF da un pollice in tutte le nostre costruzioni, ricoperto da una finitura in massello di alto grado, e aggiungiamo un consistente irrigidimento grazie al bracing interno.
Vorrei cogliere l'occasione per specificare che le limitazioni in gamma bassa delle SAT 5 rispondono ad una scelta progettuale precisa. Sappiamo che l'utilizzo tipico di questo diffusore sarà addossato alle pareti o in una libreria, ed abbiamo studiato la sua risposta pensando ad un diffusore surround, o ad un satellite da associare ad un sub. Abbiamo in catalogo i diffusori Soliloquy 5.0, pensati come mini-monitors "stand alone", che con una cubatura interna leggermente maggiore e un design in bass-reflex ottengono una risposta fino a 45 Hz. Grazie ancora a Scott per avere evidenziato molti pregi delle SAT 5, e per una informazione esauriente sulla nostra linea di prodotti visitate www.solspeak.com.
Distinti saluti,
David Berman - President / CEO - Soliloquy Loudspeaker Company, Inc.
A breve
American Acoustic Developement C-800's
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© Copyright 2003 Scott Faller - http://www.tnt-audio.com
Traduzione italiano: Emiliano Goso