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Diffusori XTZ 99.36

[XTZ 99.36 loudspeaker]

[English version]

Prodotto: diffusore da pavimento 99.36
Produttore: XTZ - Svezia
Distributore per l'Italia: Multimedia Digitale
Costo: 800 Euro
Recensore: Maarten van Casteren - TNT UK
Data di pubblicazione: Maggio 2009
Traduzione: Marco Fiorani

Introduzione

XTZ è una ditta Svedese ed è un nome relativamente nuovo nel mondo dell'hifi, dato che finora non ne avevo ancora sentito parlare. Offrono una gamma di prodotti sorprendentemente ampia, che include un amplificatore, un lettore di CD, dei cavi e una serie completa di diffusori. Tutto ciò ad un prezzo estremamente conveniente, soprattutto perché la maggior parte dei prodotti è fabbricata in Cina ma anche perché XTZ vende i propri prodotti online, eliminando qualsiasi intermediario(in Italia c'è un distributore ufficiale N.d.T.). Per questa ragione offrono una opzione 'buy and try' (acquista e prova) permettendo di restituire il prodotto entro 3 settimane se non si è soddisfatti. Ritengo sia un buon esempio di azienda hifi moderna.

Ho deciso di provare i diffusori da pavimento 99.36 dato che come progetto erano quelli chi si avvicinavano maggiormente ai miei Dynaudio Contour 1.8 mk2, ma per solo la metà del prezzo. Questi diffusori possiedono uno straodinario rapporto qualità prezzo, con degli altoparlanti di classe e un piacevole mobile ellittico. La finitura é in laminato, e non in vero legno, ma questo bisogna aspettarselo da un diffusore di tali dimensioni e prezzo. Comunque, non sembrano niente male e le pareti curve del mobile sono piuttosto attraenti.

I diffusori 99.36 sono un sistema a 2.5 vie e condividono i due altoparlanti superiori ed il loro cross-over con il diffusore da supporto 99.26. Anche il contenitore è simile a quello del diffusore più piccolo in quanto questi da pavimento presentano in realtà una divisione fra la sezione alta ed il contenitore addizionale dei bassi. Entrambe le sezioni sono aperte. Il tweeter è un piacevole modello a nastro, fabbricato in Cina dalla Fountek, che affermano raggiunga i 40 kHz. Gli altri due altoparlanti, entrambi da 6,5 pollici (circa 17 cm), sono fabbricati dallo specialista Norvegese SEAS. Quello dei medio-bassi è proprio particolare, appartiene alla ben nota gamma Excel della SEAS e ha un cono di magnesio rivestito con un'ogiva fasatrice. L'altoparlante dei bassi ha il cono in carta rivestita.

Sul posteriore si trova molto più di quanto ci si potrebbe aspettare. Non solo ci sono tre coppie di terminali, ma addirittura tre condotti e tre serie di connettori per jumper che consentono di calibrare il volume sia del tweeter che dell'altoparlante dei bassi. Vengono inoltre forniti a corredo 3 tappi di gommapiuma da utilizzare sui condotti dei bassi. I due condotti inferiori sono destinati all'altoparlante dei bassi mentre il condotto superiore è collegato al contenitore dei medio-bassi. Tutto ciò contribuisce a rendere questi diffusori estremamente personalizzabili. Il numero totale delle possibili combinazioni è in effetti molto alto: teoricamente sono possibili circa 50 diverse regolazioni, sebbene una buona parte di esse non abbia utilità concreta.

Le XTZ 99.36 sono leggermente più basse delle mie Dynaudio: superano appena i 90 cm. Dal punto di vista del peso questi diffusori sono decisamente sotto la media, o quantomeno sotto le attese, dato che pesano meno di 20 kg. I pannelli non sono molto spessi, ma suppongo che la loro curvatura dovrebbe eliminare le risonanze. Non ci sono punte sotto la base, solo 4 piedini in gomma. Il diffusore tende a muoversi leggermente se viene spinto, persino se posizionato sulle mie basi in granito. Le sorgenti utilizzate per il test sono state il mio lettore CD Astin Trew AT3500, modificato con valvole EAT, e il DAC Yamamoto che stavo recensendo nello stesso periodo. L'amplificazione è stata fornita sia dal mio preamplificatore Django accoppiato all'amplificatore Creek Destiny, che dall'amplificatore integrato Astin Trew AT2000plus.

[XTZ 99.36 loudspeaker]

Suono

Fin dal primo momento è stato chiaro che questi diffusori producono un sacco di bassi e trarranno beneficio da una amplificazione potente che sia in grado di controllarli. Ho iniziato l'ascolto con la regolazione 'neutra' consigliata dal fabbricante: tutti condotti chiusi e nessun jumper. Secondo XTZ questa regolazione dovrebbe produrre un risposta piatta. Nel mio ambiente di riferimento, che non è esageratamente grande, si sentivano molti bassi profondi e un bel po' di frequenze alte. Al confronto i medi sembravano leggermente freddi e distaccati. Quando ho alzato il volume il suono ha cominciato a rimbombare in maniera insopportabile. Purtroppo, i jumper sul retro consentono solamente di aumentare i bassi, e con entrambi i condotti dei bassi chiusi non c'era possibilità di ridurli ulteriormente. Ho avuto il sospetto che il mio vecchio pavimento di legno fosse in parte responsabile dell'accaduto, così ho ordinato un paio di basi in granito per appoggiarvi i diffusori. La differenza si è sentita immediatamente, con bassi più controllati e meno 'sovrappeso'. Era ancora un po' troppo per la mia stanza, ma almeno era sopportabile. Le alte frequenze sono state addomesticate abbassando il volume del tweeter di 2 dB, mentre ai medi si è dato più corpo rimuovendo il tappo dalla porta superiore. Questa è stata la configurazione che alla fine ha funzionato meglio e che è stata utilizzata per la maggior parte della prova.

Questi diffusori sono stati evidentemente disegnati per coprire l'intero spettro sonoro e in effetti la loro estensione va dal basso più profondo agli acuti più alti. Per quel che mi riguarda il progetto ha avuto maggior successo con la gamma alta. L'unità a nastro è in effetti un buon tweeter. Produce un sacco di dettagli, ma senza essere stridulo o aspro. Sono però necessarie elettroniche di qualità, dato che questo tweeter può facilmente smascherare un lettore CD di bassa qualità o un'amplificazione non ben definita. L'estensione in basso mi piace un po' meno. Va certamente molto in basso, ma si tratta di un basso un po' lento e non controllato quanto vorrei. Anche l'eccellente amplificatore Creek Destiny non è stato in grado di tenere i bassi sotto controllo. In tutta onestà preferisco meno estensione ma maggiore tessitura nei bassi. Per un diffusore di questo livello di prezzo il basso non è comunque poi così male, ma alla fine è una questione di compromessi il che significa che qualcuno potrebbe non essere d'accordo. Tutto questo significa che avrete bisogno di un amplificatore potente, che abbia un eccellente controllo sui bassi e si comporti bene sulle alte frequenze. Il Creek Destiny è risultato un po' migliore dell'AT2000 nel controllo dei bassi, ma l'AT2000 era in certo qual modo più dolce sulle alte frequenze. Entrambi questi amplificatori sono considerevolmente più cari dei diffusori in prova.

Ai medio-bassi è dedicato l'altoparlante più ambizioso e la XTZ ritiene che questa sia una delle migliori unità medio-bassi disponibile. Certamente produce ottimo dettaglio e dinamica, ma suona anche leggermente ruvido e secco alle mie orecchie. Ai volumi più alti si percepisce una leggera durezza nell'estremo più alto dei medio-bassi, probabilmente a causa di una lieve dispersione che è evidenziata dal suono relativamente pulito del tweeter a nastro. Sospetto inoltre che possa esserci un problema di integrazione fra gli altoparlanti dei bassi e dei medio-bassi. Il suono è leggermente secco ed inespressivo nella regione di confine che va dal basso ai medio-bassi. Rimuovere il tappo dal condotto superiore migliora la situazione, ma non risolve completamente il problema. Ad un certo punto stavo ascoltando un pezzo di pianoforte solo e ritenevo che lo strumento mancasse di peso e di impatto. Ho deciso di rimuovere entrambi i tappi dei condotti del basso per verificare quale sarebbe stata la differenza. Il suono si è trasformato, con il pianoforte ora pieno di corpo e con una reale presenza fisica. Sembrava che allo strumento fosse finalmente consentito di respirare. Per la durata di un singolo CD sono stato decisamente impressionato dai diffusori XTZ. Il pianoforte è uno strumento molto difficile da riprodurre correttamente e i diffusori stavano facendo un lavoro decoroso. Sfortunatamente appena ho inserito un altro CD il basso era di nuovo troppo presente ed ho dovuto reinserire velocemente i tappi sui condotti inferiori. Questo ha reso i bassi profondi di nuovo sopportabili ma ha restituito i medio-bassi anemici e spogli.

Sospetto che questi diffusori possano lavorare molto meglio in una stanza più ampia. Ma, ad essere onesti, la mia stanza non è poi così piccola, circa 20 metri quadrati, e i miei diffusori Dynaudio producono anche loro una copiosa quantità di bassi senza il minimo problema. Da un diffusore che consente così tante regolazioni ci si potrebbe aspettare che ce ne fosse almeno una tale da renderlo utilizzabile nel mio ambiente di ascolto, purtroppo non sembra essere così.

[XTZ 99.36 loudspeaker]

Conclusioni

I diffusori in prova certamente offrono molto per il loro prezzo. Possono suonare in maniera impressionante, ma richiedono una buona sorgente, un grande amplificatore, un ambiente spazioso e un pavimento solido su cui essere posizionati. Ma anche in questa situazione, mancano di raffinatezza e coerenza e in definitiva offrono più hifi che musica. Non li trovo molto gratificanti alla fine, ma penso che possano lavorare meglio in un ambiente più grande. Almeno l'opzione 'buy and try' (da verificare se applicabile in Italia N.d.T.) di XTZ significa che il rischio è basso.

© Copyright 2009 Maarten van Casteren - www.tnt-audio.com

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