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Autocostruzione diffusori - quarta parte

Scelta dei trasduttori

Come ottenere il suono desiderato

Confidiamo nei nostri istinti

[che ci mettiamo?]
[English version]

Prodotto: Drivers a bobina mobile
Costo approssimativo: da qualche centesimo a intere fortune € £ ¥ $ qualunque sia la valuta
Vittima: Mark Wheeler - TNT UK
Data dei test:da aprile 1973 ad oggi
Traduzione: Roberto Di Paola

Cosa dicono le specifiche e le iperboli?

Nelle parti prima, seconda e terza abbiamo studiato i segreti del mobile, dalle pareti al riempimento, affinché possa dare il massimo qualunque siano i trasduttori in esso ospitati. Ma come dobbiamo scegliere quelli giusti per soddisfare le nostre priorità? Tutti i costruttori vorrebbero farci credere che solo un pazzo comprerebbe dai loro concorrenti. Tutti sembrano proporre soluzioni differenti per assolvere al compito, apparentemente semplice, di trasformare le tensioni in sinfonie.

Giocherellare con il Q meccanico, il Q elettrico, la dimensione del mobile, il suo allineamento secondo i vangeli di Thiele & Small potrebbe essere insufficiente per dominare ogni elemento relativo al suono effettivo di quei trasduttori. E allora, mentre ci si annoia sui cataloghi, si inseriscono rapidamente i parametri T/S nel software di simulazione e si perlustra la rete in cerca della migliore offerta per dei condensatori da boutique per il crossover, bisognerebbe riservarsi un attimo per pensare a cosa si vuole ottenere alla fine da un diffusore.

Noi non dovremmo mai partire dall'idea di voler costruire un diffusore a due vie con un mediobasso da 160 mm con cono in polipropilene e tweeter da 25 mm a cupola morbida solo perché a una mostra hi-fi abbiamo notato un bel diffusore che impiegava trasduttori di quel tipo. Con queste premesse, molto probabilmente, i nostri sforzi saranno ripagati con dei risultati deludenti e avremmo fatto meglio ad acquistare il diffusore già bello e fatto; questo sicuramente suona come ricordavamo e avremmo anche risparmiato una certa somma, per non parlare del tempo necessario per progettare e costruire il nostro. Francamente, se non siamo già costruttori di diffusori molto esperti, con i capannoni pieni di attrezzi che si siano già ripagati, sotto i 1000€ la coppia conviene acquistare un paio di diffusori già fatti, piuttosto che realizzarne una copia identica, ancor prima di considerare i costi della manodopera.

Coloro che volessero realizzare dei diffusori per esibire le loro abilità nella costruzione di cabinet, e armonizzare l'impiallacciatura sagomata in radica di noce con il tavolino che avevano fatto l'altro anno dovrebbero comprare un kit con driver e crossover, e quindi seguire le istruzioni fornite a corredo per realizzare un mobile delle giuste dimensioni, ma utilizzando materiali migliori di quelli consigliati. Se avranno saputo lavorare bene il legno, io garantisco che dei diffusori siffatti suoneranno e appariranno meglio rispetto ai loro equivalenti in MDF, e il loro costo sarà ben inferiore rispetto agli equivalenti commerciali in massello. Una soluzione a metà strada tra questa e la progettazione da zero, che è anche una via piuttosto comune, è quella di acquistare un kit di trasduttori e crossover, e successivamente ottimizzare e affinare il progetto per adattarlo alle esigenze di ognuno. Trasformare un diffusore goffo da supporto in un bel modello solido da pavimento con pareti in massello più spesse è un miglioramento evidente sia per le orecchie sia per gli occhi; e un ovvio punto di partenza consiste nell'utilizzo di un software per sfruttare un volume maggiorato al fine di abbassare il fattore di merito del basso e migliorare il PRaT e l'interfacciamento con l'ambiente.

Le uniche ragioni per progettare e realizzare dei diffusori di sana pianta sono:

Quest'ultimo punto è tipico dei maniaci del controllo, una piaga di noi audiofessi che vogliamo continuamente approfondire gli arcani del nostro hobby. Inoltre, più ci si approssima all'high-end più diventa conveniente realizzare una coppia di diffusori piùttosto che acquistarne una in negozio, ma solo perché non valutiamo il nostro tempo, né mettiamo in conto gli anni di ricerca e sviluppo dovuti ai nostri progetti precedenti che ci hanno insegnato molto di quel che abbiamo messo nei nostri ultimi capolavori, e in definitiva abbiamo investito una cifra vicina a quella prevista per il settore ricerca e sviluppo da un piccolo produttore, che è proprio quel che siamo diventati. Un produttore molto piccolo e molto costoso.

Perciò vogliamo ottenere una certa combinazione di caratteristiche mai sentite tutte assieme in un solo paio di diffusori commerciali al mondo. Ora possiamo compilare una lista di tutte le caratteristiche che il nostro prossimo progetto deve avere, assieme ad una seconda lista contenente tutti i parametri che per noi sono meno importanti. Poi uniamo le note contenute nelle due liste - nell'ordine che preferiamo - e teniamo tutto a mente quando prendiamo qualsiasi decisione in qualunque fase del processo. Le nostre liste non dovrebbero mai contenere assunti relativi alle dimensioni dei trasduttori, perché è probabile che ne esistano di grossi 300 mm concepiti per lavorare in mobili piccoli e sigillati con allineamenti ad alto fattore di merito, la cui risposta in frequenza e risposta ai transienti dei bassi possono essere simili a quelli di un driver da 150 mm caricato in reflex in un cabinet delle stesse dimensioni. Altri fattori come la tenuta in potenza, la sensibilità e la dispersione saranno invece determinanti per stabilire quali sono i trasduttori più adatti per il nostro progetto. D'altronde, se l'armonia domestica dovesse dipendere da esso, le dimensioni del mobile e la sua forma dovrebbero essere tra le priorità da includere nelle nostre liste.

A questo punto dobbiamo stabilire cosa pensiamo ci serva davvero, in termini di attrezzatura, per il raggiungimento del nostro obiettivo (prima di aprire qualunque catalogo o listino prezzi) includendo, eventualmente, una nuova sega circolare, delle lame e delle presse. Adesso sfogliamo i cataloghi e i siti internet e correggiamo le cifre che avevamo sottostimato, e lasciamo stare qualunque sovrastima. Infine sommiamo tutte quelle cifre per cominciare a valutare il costo totale. Ora moltiplichiamo per due quella cifra poiché, come in ogni progetto di costruzione, nel passaggio dalla teoria alla pratica la duplicazione dei costi è un fatto del tutto realistico. La somma che adesso abbiamo davanti ci aiuterà a capire quali saranno i costi effettivi, in termini monetari, supposto che non ci siano imprevisti. Perché non vogliamo mica avere degli imprevisti con il nostro primo progetto che parte da zero!

Sei sicuro che il nostro primo progetto di diffusori costerà così tanto?, ammonisce la plebe alla sinistra del palco
Oh, scusate, non avevo capito che questo è il vostro primo progetto risponde quest'umile scriba, allora fareste meglio a duplicare nuovamente la cifra di prima: dovete mettere in conto l'acquisto di alcuni utensili che non vi aspettavate di dover usare.

Quando si stima la realizzazione pratica dei progetti gli stimatori esperti (non i neo-laureati) sanno che devono sezionare il processo nei minimi dettagli e valutare ognuno di quei dettagli sulla base dell'ultimo listino. Successivamente sommano tutte quelle cifre così attentamente ricercate e quindi raddoppiano il valore precedentemente ottenuto per avere il costo effettivo della realizzazione. Siete avvisati.

Perciò, diciamo pure che vogliamo un diffusore a bobina mobile allo stato dell'arte, con una dinamica esplosiva, una dispersione ragionevole (anche perché da ciò dipende la risposta in ambiente), un basso ragionevolmente ritmico e intonato, e degli alti veloci per riempire una stanza grande con i climax orchestrali. E diciamo pure che, per questo progetto, ci interessano di meno le dimensioni, il costo, l'estensione del basso o una perfetta riproduzione delle voci di soprano.

I depliant da soli non garantiscono la scelta del trasduttore giusto, ma nemmeno i parametri di Thiele & Small e le curve di risposta del baffle. Dovremmo però avere familiarità con questi dati e sapere come interpretarli prima di progettare un mobile per diffusori (si acquisti il libro di Martin Colloms), perché tutto questo ci sarà d'aiuto al fine di progettare la pressione acustica che potrà esprimere il nostro diffusore (sensibilità e tenuta in potenza), nonché il basso (le frequenze riprodotte a -3dB e -6dB, il Q, slope o la pendenza del filtro).

Per capire quali siano le priorità dei progettisti di altoparlanti e stabilire se incontrano le nostre, dobbiamo imparare a decodificare le brochure. Le iperboli dei pubblicitari collasseranno immediatamente sotto il peso della verifica e della decostruzione.

AKKURA Linear Eight

Il Linear Eight di Akkura è stato progettato con una sospensione rear-spider a bassa distorsione e cono ultramorbido sviluppato con tecnologia laser stroboscopica per una migliore linearità. Il sistema d'azionamento è stato ottimizzato per ottenere una risposta perfettamente bilanciata e gli adesivi sono stati scelti per le loro proprietà di assorbimento delle vibrazioni. La corsa ultra lunga e il voice coil del diametro di 75mm raffreddato al FLUFFOFLUID (TM) può gestire potenze fenomenali senza surriscaldamenti che causino compressioni. L'intero telaio è stato realizzato dalla fusione di plastiche flessibili per minimizzare il trasferimento delle vibrazioni al cabinet.

Questo driver è il driver perfetto perché non aggiunge nulla di suo alla musica.

Se per questo progettista contano soltanto la bassa distorsione e la bassa colorazione, la sua ricetta potrebbe anche risultare scarsamente emozionante. Potrà anche gestire grandi potenze in ingresso senza compressioni, ma l'ampio diametro del voice coil e la sua lunghezza implicano una bassa sensibilità, e un'eccessiva induttanza per domare il solito picco della risposta. Non è questo che vogliamo da questo progetto.

SILKKO SMOOTHIE 200 mm

La gamma Silkko Smoothie è stata concepita per soddisfare i bisogni dei costruttori che vogliono un cono super-hysteris (TM) per ridurre al minimo le colorazioni e per un timbro naturale. Il cono è stato drogato aggiungendo del DENSOGLOP (TM) per lo smorzamento delle risonanze ed evitare così spiacevoli artefatti. Un voice coil con diametro di 25 mm e la corsa breve assicurano un ottimo smorzamento del pesante cono controllato da un basso fattore QES. Il basso risulta quindi esteso e senza rigonfiamenti.

Questo driver è il driver perfetto perché non aggiunge colorazioni alla musica.

E avanti così... Probabilmente questo trasduttore non piacerà a un progettista che pretende dal suo diffusore un comportamento dinamico. Il linguaggio della brochure sottolinea ciò che il trasduttore non fa e non quello che fa. Non è quello che cerchiamo oggi.

DA KKAPPO 8"

La versione 8" del Da Kkappo combina un cono in polpa a bassa massa con un grosso magnete per la massima sensibilità. Il piccolo diametro 25 mm del suo voice coil estende la banda passante, e il cono parasitic whizzer aiuta la dispersione anche delle frequenze superiori. Lo smorzamento dei picchi di risposta è stato ricercato per armonizzarsi con l'esplosività delle trombe a caricamento posteriore con una bocca fino a sei piedi di diametro utile per estendere il basso. Per un diffusore largabanda di qualità eccelsa non filtrato, non è necessario cercare oltre.

Questo driver è il driver perfetto perché estrae anche l'ultimo dB da ogni singolo Watt delle valvole.

Questo va bene per l'allegra brigata dei valvolisti amanti dei SET300B, ma non per questo progetto, perciò...

TANKK 200 Turbo

Il Tankk 200 Turbo, con magnete BIG MUTHA (TM) produce una dinamica esplosiva già con segnali a basso livello. Il cono in fibra di carbonio & Kevlar (TM) è stato progettato per essere estremamente leggero e rispondere rapidamente alle minime sollecitazioni elettriche. La superficie del cono è quella massima installabile in un telaio da 200 mm per garantire la massima portata d'aria possibile. Le sospensioni del cono & della bobina sono state progettate per garantire la massima mobilità. Il campo magnetico BIG MUTHA è concentrato in un'area piccola con una corsa breve per massimizzare la densità del flusso per una microdinamica e una risoluzione spettacolari, aumentate dal voice coil edge-wound da 40 mm.

Questo driver è il driver perfetto perché esplode con la musica.

Ancora prima di leggere i parametri meccanici ed elettrici, questo trasduttore sembra essere uno dei papabili. Forse verrà fuori che non è adatto alle dimensioni da noi preventivate per il mobile, ma abbiamo visto che il costruttore sta elogiando i criteri da noi annotati come prioritari. Può darsi che il TANKK 200 Turbo sia terribilmente colorato o che abbia una risposta in frequenza molto squilibrata e per questo finirà da qualche altra parte, ma a questo punto del processo di selezione passa al turno successivo.

Se avessimo dovuto progettare dei monitor in campo vicino da collegare alla fine di un bel banco analogico di mixaggio, questo trasduttore non sarebbe stato adatto. I monitor devono essere accurati e non colorati; la brochure non menziona affatto tali caratteristiche come delle priorità. I monitor devono anche curare la dispersione affinché risultino equilibrati alle orecchie dei due o tre individui seduti da una parte all'altra del banco vicino ai diffusori; i coni grandi, sottili e leggeri non possono assolvere a questo compito, che invece sembra proprio la ragion d'essere del SILKKO SMOOTHIE da 200 mm.

Per un fotografo è vergognoso aver scritto così tante parole senza aver mostrato uno straccio di foto, perciò eccone una.

[I figli bastardi di AKKURA e TANKK pompati]

Sopra e sotto sono mostrate due interpretazioni di trasduttore da 300 mm. Sono molto differenti per priorità ed esecuzione, come risulta più evidente dalla vista posteriore. Senza dubbio entrambe le soluzioni fanno la felicità dei loro progettisti ed entrambe mi sono piaciute molto per il loro modo differente di fare musica.

[Da Kkappo pompato]

Nelle parti cinque e sei daremo un'occhiata trasversale alla decodifica dei parametri di Thiele & Small per ragioni diverse dagli allineamenti del basso.

Conclusioni

Tutti i depliant pubblicitari sono scritti allo scopo di convincere il lettore che soltanto un prodotto, il nostro, è degno di essere acquistato. Tuttavia, le priorità scelte per fare da rinforzo al messaggio devono fornirci gli indizi per capire se quello è il prodotto che stiamo cercando per il nostro progetto.

Per noi che acquistiamo componenti per l'autocostruzione, la decodifica dei messaggi pubblicitari è più semplice; se abbiamo deciso di impugnare la sega e il saldatore significa che come clienti abbiamo una certa esperienza. Tutti i progettisti di altoparlanti sono motivati quanto i loro clienti a dare il meglio per una certa cifra, ma il significato di ciò dipende dalle priorità di ognuno. Nessuno ha interesse a commercializzare un prodotto non valido, ma è probabile che siano gli obiettivi a non coincidere e rendere una data unità inadatta al progetto che vogliamo realizzare.

Se i parametri considerati fondamentali da un dato progettista sono gli stessi che interessano al cliente, allora ci sono ottime probabilità che il loro incontro sia di quelli fortunati. Al contrario, se le ragioni di un progettista non si accordano con le richieste del cliente, quando quel diffusore, ultimato di recente dopo centinaia di ore di progettazione meticolosa, tagli precisi, incollaggi accurati, perfette brasature allargento e posizionamento da manuale, emetterà i primi vagiti, ogni entusiasmo sarà smorzato e tutto ciò inviterà a riflettere prima di agire nuovamente...

Musica goduta durante la stesura di questo articolo

Dal vivo molta, ma ancora niente a casa: la ristrutturazione continua.

© Copyright 2008 Mark Wheeler - www.tnt-audio.com

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