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Una tecnica per assemblare i nostri circuiti

Come fare a meno di circuiti stampati ad hoc

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Qualcuno mi ha scritto chiedendo ulteriori istruzioni su questa tecnica. Eccole qui.

Il processo è allo stesso tempo semplice e lineare, anche se ci sono ben pochi che lo usano, di questi tempi.

Normalmente adopero una piastra per circuito stampato a singola faccia oppure una piastra millefori, che è semplicemente una lastra di vetronite od altro materiale isolante preforata con una griglia di fori spaziati di 2.54mm (0.1"). Sono entrambe facilmente reperibili nel formato 100x160mm.
Nel caso si usi una scheda normale, il lato rame è usato esclusivamente come "piano di massa" per ridurre i disturbi: i componenti sono montati sul lato rame.
Nel caso si usi una scheda millefori, il tipo che di solito uso ha, invece, su una faccia un anello di rame intorno ad ogni foro, per migliorare la stabilità dei componenti: i componenti in tal caso vanno montati sul lato senza rame.

Se si vuole usare una scheda normale, è meglio usare ad ogni modo una scheda millefori come dima di foratura e come griglia per decidere dove posizionare I componenti.
Normalmente preparo inizialmente un modello del layout su carta, semplicemente attaccando un foglio sulla scheda millefori con nastro adesivo e quindi forzando i componenti nei fori attraverso la carta e prendendo nota sulla carta della posizione del componente.
Si inizia perciò a posizionare i componenti sulla scheda coperta con la carta, tenendo sotto controllo lo spazio disponibile (che non è mai abbastanza, e si esaurisce ben presto).
I componenti dovrebbero essere montati in generale nello stesso ordine del disegno o comunque nella sequenza più logica, seguendo il flusso del segnale attraverso l'apparato. Ad esempio nel caso di un pre-amplificatore RIAA con rete RIAA passiva, prima il carico di ingresso, poi il primo stadio del pre-amplificatore, quindi la rete RIAA passiva e finalmente il secondo stadio.
La cosa più importante è quella di mettere i condensatori di bypass delle alimentazioni il più vicino possibile allo stadio corrispondente.
Ricordate di prendere nota della posizione dei componenti sul foglio o al limite anche direttamente sulla scheda, nel caso sia millefori.
Un avvertimento importante: NON USATE IN NESSUN CASO MATITE IN GRAFITE. La grafite è conduttiva e può alterare facilmente i corretti valori delle resistenze!!!

Se voglio utilizzare una scheda normale, a questo punto attacco con nastro adesivo la scheda alla scheda millefori e alla carta, curando il perfetto allineamento dei fori fra la carta e la millefri, e con un minitrapano pratico tutti i fori necessari facendo passare la punta attraverso la carta e i fori della scheda millefori; di norma uso usando una punta di diametro più piccolo o al più uguale (0.8mm-1mm) rispetto a questi ultimi.
I fori devono quindi essere perfettamente isolati sul lato rame, per cui si deve togliere il rame attorno svasandoli con una punta più larga (3mm), in modo da prevenire qualsiasi contatto tra il piano di massa e i pin dei componenti.
Nel caso si sia interessati ad ottenere una scheda che si presenta bene anche dal punto di vista estetico,bisogna pulire perfettamente il rame e proteggerlo con uno strato di vernice spray trasparente. Ci sono anche prodotti specifici a tale scopo, ma qualsiasi vernice va bene.

Dopo aver definito la posizione dei componenti occorre montarli e connetterli, seguendo gli schemi (dovete averli stampati di fronte a voi!!!). Per le connessioni bisogna usare ovunque possibile gli stessi pin di connessione dei componenti e ricordarsi di isolarli accuratamente (usando un pezzo di termorestringente o anche un pezzo di nastro isolante) quando devono incrociarsi.
Ogni volta completata una connessione sulla scheda controllate la connessione sullo schema, e marcate ogni pin collegato: ciò permette di tenere traccia delle connessioni mancanti anche nel caso in cui tre o più pin siano collegati insieme.

Utilizzate sempre zoccoli per i circuiti integrati dual-in-line: non è molto elegante ma

È necessario del tempo, ma in circa 8 ore di duro lavoro (e qualche correzione) si completa il tutto. Quindi verificare sul lato componenti che tutti i collegamenti siano presenti e che non ci siano collegamenti indesiderati, usando un tester che misuri la resistenza (attenzione: se si misura un condensatore elettrolitico non carico esso inizialmente appare come un corto circuito!!!)

Infine, alimentando il circuito senza inserire i circuiti integrati, verificare che le tensioni di alimentazione siano corrette.
Quindi spegnere tutto, attendere che i condensatori si siano scaricati, inserire i circuiti integrati, e provare nuovamente le tensioni di alimentazione: prima le tensioni delle alimentazioni dei circuiti integrati e quindi le tensioni di uscita (che dovrebbero essere sempre nulle).

Collegare tutto al sistema e sperabilmente tutto funzionerà.

© Copyright 2002 Giorgio Pozzoli - http://www.tnt-audio.com

Traduzione italiana: Fabio Egizi

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