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Starpower: un cavo di potenza autocostruito

[The Star Cable]
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La versione dello Star realizzato (ribattezzato da me Star Power in omaggio ai Sonic Youth) si basa sul progetto esposto su un precedente articolo di TNT a cui ho portato alcune modifiche più estetiche che funzionali e quindi i costi sono po' lievitati, ma a parità di finiture su cui sotto un certo costo non c'è tantissimo margine di risparmio, il valore di questi cavi regge bene il confronto con certi cavi da "boutique dell'HI-FI" ben oltre le 3.600 lire al metro non terminato.

Lo Star che ho realizzato è costituito da un cavo quadripolare schermato con calza in rame.
I singoli conduttori del cavo hanno una sezione di 2,5 mm2 e non è difficile reperirlo. Ne esistono comunque con sezioni più grosse che per contro sono più difficili da reperire e più scomodi da adoperare, non tanto per il montaggio, quanto per la compatibilità (ma anche i costi) con i connettori in commercio e quelli presenti sui diffusori e gli amplificatori, anche se ho notato che i componenti di nuova concezione si prestano meglio.
Per chi ritenesse che 2,5mm è una sezione troppo grossa, quelli a sezione più piccola sono ancora più facili da reperire e costano meno, ma io non andrei sotto i 2mm.
Ne esistono di diversi colori (parlo della guaina esterna), quelli più comuni sono bianco, nero, blu ed arancione. Come si vede dalla immagini quello utilizzato da me è di un bel blu elettrico.
Per i pignoli, tali cavi sono ormai quasi tutti ignifughi.

Per reperirlo, consiglio di rivolgersi a chi vende materiale elettrico per forniture industriali, perchè tendenzialmente hanno prezzi più bassi e offrono maggior scelta.
Nel mio caso ho realizzato due coppie di cavi in quanto i miei diffusori sono gli ESB Stage One, (sistema composto da due satelliti ed un subwoofer). Per la lunghezza mi sono tenuto sui 3+3 che di solito van sempre bene (a pensarci in qualsiasi altra parte della casa, chiaramente disponendo i diffusori in maniera corretta, non riesco a trovare una combinazione che richieda più di tre metri).
Ho deciso di completare i cavi con dei connettori e rifinire le estremità con la guaina termorestringente un po' per gusto estetico e un po' per ridurre l'ossidazione dei conduttori esposti all'aria.
La scelta dei connettori utilizzati è stata dettata esclusivamente dal tipo di connettori presenti su ampli-satellite-sub. L'ampli (il Luxman A-215) prevede connettori a serrare che non permettono l'utilizzo di forcelle, ma solo di banane a sezione piccola (non sempre facili da reperire) o cavo "nudo"; con il subwoofer è possibile utilizzare quasi tutti i tipi di connettori in commercio, forcelle incluse ma del tipo grande, infine i satelliti hanno ancora il vecchio sistema di connettori a "ghigliottina" e quindi presentano le stesse limitazioni dei connettori dell'amplificatore.
Dopo lunghe ricerche e valutazioni delle soluzioni possibili ho deciso di utilizzare i connettori a banana per il subwoofer e gli AT6104 dell'Audio Technica (in rame OFC placati oro 24 Karati) per l'amplificatore e per i satelliti (vedi foto seguenti).

[The Star] [The Star] [The Star]

La mia esperienza mi ha inoltre suggerito di utilizzare connettori del tipo "a serrare" in quanto sono facilmente riciclabili per applicazioni future quando il cavo divenisse obsoleto, ma comunque non esistono limiti (soprattutto ai costi) se non quelli imposti dai componenti che devono essere collegati.
Se non ritenete necessario terminare i cavi con economici connettori (e dico economici perchè ne esistono di ben più costosi di quelli qui descritti qui), consiglio almeno di stagnare i poli intrecciati, meglio ancora se con stagno con percentuale di argento.

Ultime raccomandazioni, per chi disponesse di diffusori "relativamente leggeri" poggiati su stands o affini poco stabili, se si opta per un cavo di grossa sezione e se questo "rimane appeso" al diffusore, considerate i rischi che ne possono derivare (si! ...la caduta del diffusore tirato dal cavo).
Infine per chi fosse alle prime armi nell'autocostruzione (come lo sono stato io), consiglio di procurarsi un po' di cavo in più di quello che effettivamente serve, in modo da effettuare tutte le prove necessarie prima di accingervi alla realizzazione finale, mezzo metro in più basta ed avanza.
Fate lo stesso anche per la guaina termorestringente.

Componenti e prezzi

I prezzi, le quantità ed i componenti quì riportati sono relativi alle soluzioni da me adottate e comunque possono variare a seconda delle preferenze e a quello che in giro si riesce a trovare. Anche i prezzi sono puramente indicativi in quanto ho avuto modo di riscontrare che a parità di articolo ci sono differenze anche sostanziali da fornitore a fornitore (inspiegabili tra l'altro).
Qta	Descrizione					Prezzo
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12 m.	Cavo schermato con calza in rame 4x2.5mm	 3.600 al m.
 8 pz.	Connettori a banana a serrare non isolati	 3.750 al pz.
 8 pz.	Terminali per cavi Audio Technica AT6104	35.300 conf. da 4pz.
16 pz.  Guaina termorestringente 100x12.7mm		 3.000 conf. da 5pz.
16 pz.	Guaina termorestringente 100x9.5mm		 3.000 conf. da 7pz.
Gli utensili necessari probabilmente li avete già in casa e sono: Questi sono gli unici essenziali.
La forbice da elettricista è necessaria se il cavo ha una sezione abbastanza grande come nel mio caso, per sezioni inferiori probabilmente basterà una forbice normale.
L'accendino serve per applicare rapidamente la guaina termorestringente. Per chi come me utilizza la guaina termorestringente per la prima volta, dovrà porre attenzione nel riscaldarla utilizzando la parte blu della fiamma dell'accendino al fine di non annerire la guaina stessa.
Inoltre, se riuscite a trovarla, consiglio di acquistare metà della guaina termorestringente 100x9.5mm di un colore e metà di un altro (es. rossa e nera), io purtroppo l'ho trovata solo rossa.

La realizzazione

L'assemblaggio del cavo è abbastanza semplice:
  1. Occorre per prima cosa tagliare la matassa acquistata nel numero di segmenti necessari (due, quattro .... a seconda del numero di diffusori), facendo attenzione a tagliarli tutti della stessa lunghezza.
  2. Per ogni cavo spelare la guaina esterna alle due estremità per una lunghezza di circa 9.5cm. Consiglio per esperienza di non scendere al di sotto di questa misura, ma anzi se possibile, spelare per una lunghezza superiore. Questo renderà più comoda la connessione ai connettori dei diffusori e degli amplificatori. Nel mio caso, ho spelato per circa 9.5cm per il semplice motivo che la calza in rame che rimane in questo modo scoperta, non l'ho asportata, ma bensì rivoltata (come un calzino :=)) sulla guaina esterna, e l'unica guaina termorestringente che sono riuscito a trovare per coprire la calza in rame era in spezzoni da 10cm. Per fare questa operazione ho trovato molto comodo un coltello da cucina a denti di sega, con cui ho reciso ed asportato la guaina esterna alle estremità. E' comunque possibile utilizzare anche la forbice ma occorre maggiore sensibilità per non danneggiare gli strati inferiori (schermo-pellicola-isolante-conduttore). Nel fare questa operazione occorre prestare attenzione nel maneggiare le estremità dei cavi in modo da non disfare le coppie di conduttori che dovranno essere intrecciate, in modo da intrecciare le stesse coppie da ambedue le estremità del cavo.
  3. Una volta spelate le estremità e rivoltata la calza o eliminata a vostro piacimento, scegliete e marcate le coppie da intrecciare, tenendo presente che ad ogni estremità dei cavi, i conduttori vanno intrecciati due a due i conduttori non adiacenti (cioè quelli diametralmente opposti). Questa operazione è resa più semplice se la guaina dei singoli conduttori è di colore diverso. Il cavo da me utilizzato ha due conduttori di colore nero, uno blu ed uno marrone, io ho intrecciato le coppie nero-blu per il polo positivo (+) e nero-marrone per il polo negativo (-).
  4. Spelare i 4 conduttori ad ogni estremità dei cavi per una lunghezza pari a 3cm circa ed intrecciarli come descritto nel punto precedente, intrecciando prima la parte non spelata e poi quella spelata di ogni coppia.
  5. Rivestire ad ogni estremità dei cavi la calza in rame rivoltata sul cavo con la guaina termorestringente (quella di dimensioni 100x12.7mm), riscaldandola uniformemente fino a che questa non si sia ristretta in maniera da aderire completamente ed uniformemente al cavo.
  6. Applicare ai poli i connettori a banana (dove previsto), inserendo la treccia del polo nella parte inferiore del connettore stesso (quella posteriore alla spina tanto per intenderci) e sfilacciare la parte di treccia che fuoriesce dal connettore in modo da creare una "testa" che permetterà di ancorare il cavo a questo quando verrà avvitato all'altra parte precedentemente svitata.
  7. Verificare che i poli alle estremità di ogni cavo siano state "accoppiate" correttamente (in caso contrario il cavo è in corto :=( ). Per fare questo è necessario un tester oppure se non disponete di un tester e non intendete acquistarne uno potete utilizzare un semplice sistema costituito da una batteria da 9v ed una lampadina da fanalino di bicicletta. Se avete optato per questo sistema collegate i poli ad un capo del cavo ai poli della batteria e quelli opposti ai poli della lampadina. Se la lampadina si accende avete intrecciato i poli correttamente, diversamente correggete l'errore.
  8. Una volta sicuri che tutti i cavi sono stati intrecciati correttamente si può procedere al rivestimento dei singoli poli. Quindi applicate la guaina termorestringente 120x7.5mm ai poli a cui avete già inserito i connettori a banana rivestendo il più possibile anche il connettore stesso.
  9. Inserire dall'altra parte del cavo non ancora terminata uno spezzone di guaina termorestringente 120x9mm tagliata a metà in modo da ottenere due spezzoni più piccoli. Se l'operazione risulta un po' complicata a causa della sezione del cavo alle estremità, utilizzate del borotalco sulla guaina.
  10. Applicare la guaina termorestringente 100x9.5mm ai poli non ancora terminati in modo che le trecce dei poli rimangano scoperte per una lunghezza di circa 1,5cm per permettere un corretto fissaggio degli AT6104.
  11. Applicare i due anelli di guaina precedentemente inseriti (vedi punto 9) alle estremità dei cavi nel punto dove fuoriescono i poli dal cavo in modo che metà della lunghezza dell'anello ricopra il cavo e l'altra metà ricopra i poli. Alternativa a questa soluzione è quella di applicare la guaina descritta al punto 5 dopo avere terminato i cavi evitando quindi di applicare due strati di guaina termorestringente. Ricordo che io ho dovuto optare per l'altra soluzione in virtù del fatto che la guaina termorestringente che sono riuscito a trovare era di lunghezza limitata e che ho rivoltato la calza schermo sul cavo stesso.
  12. Non rimane che applicare ai poli non ancora terminati gli AT6104, ponendo MOLTA ATTENZIONE nell'operazione di serraggio. Infatti se i poli hanno una sezione abbastanza grande (es. 3-5mm) l'operazione è MOLTO DELICATA in quanto le mezzelune filettate sui connettori (che sono in plastica), si spaccano più facilmente di quanto si possa immaginare. Io ne ho rotti parecchi e quindi consiglio (a meno che non riusciate a trovare niente di meglio) di non utilizzare questo tipo di terminale. Se non trovate proprio nulla di meglio nei vostri paraggi provate a farvi un giro su inthenet.sm/audiomarketing/SHARK.htm, che non hanno prezzi eccessivi, consegnano in ventiquattro ore e soprattutto si paga in contrassegno al ricevimento della merce; unico contro, ordine minimo 3 pezzi per un valore di almeno 100.000 lire, ma se proprio non trovate nessun altro accessorio che vi serve comprate del software (i dischi!).
A questo punto effettuate un buon rodaggio dei cavi (e vi rimando a Il rodaggio dei componenti HiFi nella rubrica "Non mi spezzo ma mi s-piego") e buon ascolto.

Impressioni di ascolto

Premesso che la prova d'ascolto è stata fatta senza aver effettuato nessun rodaggio (ero impaziente di vedere i risultati ottenuti), le differenze si sentono eccome. Il confronto è stato effettuato con cavi simili agli Audio Technica Mr. Cable costituiti da un conduttore in rame ed uno placcato argento con isolante trasparente in PVC, che non sono proprio il classico cavetto rosso-nero fornito con i diffusori di classe entry level.
La prova è stata effettuata solo con sorgente digitale, il Technics SL-PG200A, senza particolari upgrade, con normali cavi di segnale forniti con l'apparecchio e non posizionato su appositi supporti, proprio per vedere se anche in condizioni di lavoro peggiori i benefici dei cavi risaltassero. Bene nonostante tutto ciò le differenza l'avverte anche l'orecchio più "distratto".

Essendo a conoscenza delle performance che avrei ottenuto da un cavo simile, la scelta del software (la musica) con il quale effettuare le prove è stata abbastanza semplice. Ho utilizzato dei brani in cui si facesse largo uso di bassi potenti e profondi, voci e chitarre classiche, tralasciando prove relative alla dinamica che comunque richiederebbero test più attenti dato il livello di tutta la catena di componenti. I CD in questione sono, tra gli altri, "L'ame electrique" di DIE FORM e "Thunder perfect mind" dei CURRENT 93.

Lo Star, rispetto al cavo precedentemente utilizzato, ha una definizione maggiore sui bassi, che risultano più profondi e corposi, la scena sembra anche essere più stabile; l'effetto di "amalgama" degli strumenti in certi passaggi, che si riscontrava con il vecchio cavo, sembra essersi diluito trasformandosi da "amalgama" in dettagli. I singoli strumenti sembrano avere un timbro più reale (o meno "artefatto").
Nella gamma degli alti è però un po' limitato, non tanto in definizione che a mio avviso è comunque superiore di quella del suo predecessore, quanto in brillantezza. Tutto sommato comunque nella catena di componenti in cui è inserito ha una timbrica molto dolce, meno aggressiva del precedente cavo.

Concludendo il rapporto prezzo/prestazioni è davvero sbalorditivo, io stesso non avrei mai immaginato che con una così semplice geometria e non proprio eccellente qualità dei conduttori si potessero ottenere risultati così tangibili.
Secondo me lo Star è un ottimo punto di partenza per chi come me ha cominciato da poco la nevrotica ricerca del cavo ideale, anzi lo Star mi permetterà di concedermi una pausa da tal ricerca e di godermi le sue qualità dati i risultati ottenuti.
Questo non significa che lo Star sia il miglior cavo di potenza mai realizzato, ma che dato il costo e la semplicità di realizzazione raggiunge, a mio avviso, delle performance superiori a cavi di pari livello in commercio. Provare per credere.

© Copyright 1998 Nicola Di Mira

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