Inter.vista con Marco Manunta e Giuseppe Rampino, nuovi progettisti di Audio Analogue

di Lucio Cadeddu

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La riorganizzazione della Audio Analogue ha portato due nuovi progettisti, Marco Manunta e Giuseppe Rampino, già North Star, a segnare il nuovo cammino dell'Azienda per gli anni a venire.
Potete delineare quali saranno le vostre linee guida per i nuovi prodotti Audio Analogue?

AA >
Precisiamo subito che il nostro impegno per il marchio North Star non è cessato, ma anzi, prosegue con il solito impegno. Il rapporto, strettissimo, con Audio Analogue, sfrutta semmai il know-how acquisito ed in continuo incremento grazie alla nostra attività di progettisti per North Star.
I nuovi prodotti Audio Analogue sono caratterizzati dal solito, ottimo rapporto qualità/prezzo, da originalità di progetto finalizzata al raggiungimento delle migliori prestazioni sonore in relazione al budget e dalla implementazione di caratteristiche operative non riscontrabili in apparecchi di altri marchi, tali da rappresentare un fattore di scelta per il pubblico.
È il caso dell'ingresso digitale a 96 kHz del Maestro CD. In ogni caso, il suono è l'obiettivo principale di ogni progetto Audio Analogue. Per questo motivo abbiamo abbandonato alcune facili strade, quali l'utilizzo di amplificatori operazionali integrati o la classica struttura a "finale con potenziometro" utilizzata nella maggioranza degli amplificatori integrati moderni.

LC >
Oltre alla nuova serie Maestro, secondo quali linee progettuali intendete modificare i vecchi apparecchi (Puccini, Puccini SE, Bellini etc.) che tanto hanno contribuito alla fama internazionale di Audio Analogue?

AA >
Come indicato sopra, ogni apparecchio della nuova serie gode di migliorie circuitali profonde. È inoltre in corso un aggiornamento funzionale degli apparecchi: gli integrati ed il preamplificatore acquisiranno il telecomando, tutti gli stadi finali avranno protezioni elettroniche meglio funzionanti ed estremamente rispettose del suono, oltre ad una iniezione di potenza che non guasta mai.
Il nuovo partner del Bellini si sdoppierà in una coppia di monofonici, molto ricercati negli ultimi tempi. Il tutto con lievissimi aggiustamenti di prezzo.

LC >
Il nome "Audio Analogue" farebbe pensare ad una linea di prodotti votata, in qualche senso, all'analogico. Avete intenzione di realizzare uno stadio phono di qualità? Continuerete ad equipaggiare i vostri integrati con ingressi phono?

AA >
Il target degli attuali prodotti Audio Analogue è composto principalmente da nuovi utenti che non posseggono collezioni di dischi in vinile, per cui non riteniamo necessario proporre uno stadio phono separato.
In ogni caso, tutti gli integrati ed il pre della serie "grandi compositori" mantengono lo stadio phono interno. Per la linea Maestro, il cui amplificatore di prossima presentazione è privo di stadio phono, e che si prevede abbia un target di utenza più "matura", potrà essere sviluppato uno stadio phono esterno di prestazioni adeguate.

LC >
Sia il lettore CD Maestro, sia i vostri prodotti marchiati North Star mi pare vadano verso uno sfruttamento estensivo ed intensivo delle nuove tecnologie digitali: operatività controllata da microprocessori, conversioni a 24/96 etc.
In questo campo pare che la nuova frontiera siano i DAC di potenza, pensate di progettarne uno e, comunque, quali sono secondo voi i vantaggi ed i maggiori problemi che questa soluzione comporta?

AA >
Abbiamo allo studio (per ora embrionale) un DAC di potenza. Il problema di questo tipo di oggetti è legato all'incertezza sul futuro formato ad alta risoluzione e quindi sulle interfacce di connessione. Una volta risolto questo problema, la tecnologia attuale offre tutti gli strumenti ed i componenti per realizzare una conversione di potenza di elevata qualità.
Tra l'altro, i vantaggi di una tecnologia digitale di potenza sono innumerevoli: basti pensare all'elevatissima efficienza di un DAC di potenza, che permette un notevole risparmio di spazio e di costi a parità di potenza e qualità, rispetto ad un finale tradizionale.

LC >
Per quanto riguarda le sorgenti digitali, a tutt'oggi, la situazione è poco chiara. Se non ho inteso male, voi siete favorevoli al DVD-Audio anzichè al SACD. Potete spiegare le ragioni che vi fanno propendere verso una tecnologia anzichè l'altra?

AA >
Principalmente è una questione di compatibilità tra sorgenti digitali vecchie e nuove: un DAC PCM a 96 kHz può lavorare anche a 44.1 kHz. Un DAC DSD è legato al SACD. È ridicolo dover utilizzare differenti apparecchi di conversione, uno per ogni tipo di sorgente.
Inoltre, le prestazione teoriche massime del DVD audio sono superiori a quelle del SACD. È solo una questione di tempo, ma tra qualche anno i produttori di chip presenteranno DAC con 130-135 dB di rapporto segnale/rumore: a quel punto il SACD, con i suoi 120 dB di SNR massimi è già fuori gioco... Inoltre, che senso ha proporre un formato che non è compatibile con le strutture audio-video ed informatiche?
L'integrazione e la multimedialità sono le parole chiave del prossimo futuro per le nuove generazioni di utenti, inutile proporre un formato chiuso come il DSD. Se poi il DSD si rivelerà meglio suonante (come affermano molte fonti affidabili) il discorso può cambiare. Vedremo.

LC >
Il nuovo marchio di elettroniche hi-end Stargate, presentato in occasione del factory tour alla Audio Analogue, vi vede ancora come progettisti. Potete delineare i punti cardine intorno ai quali ruota il progetto Stargate?

AA >
Stargate deve diventare sinonimo di qualità senza compromessi: per questo motivo, gli apparecchi che stiamo progettando per questo marchio si distaccano totalmente da qualunque oggetto finora realizzato da Audio Analogue.
La ricerca della qualità sonora passa anche attraverso una maniacale selezione della migliore componentistica, nonchè attraverso approfonditi studi delle migliori strutture circuitali, con un occhio alle nuove tecnologie ma senza tralasciare l'esperienza di chi ci ha preceduti in Italia e all'estero.
Non si tratterà di apparecchi hi-end nell'accezione classica del termine, cioè apparecchi ottimamente suonanti ma funzionalmente carenti o arretrati: alla massima qualità del suono uniremo la massima versatilità e comodità operativa.

LC >
Seguendo il discorso delle nuove tecnologie è impossibile non pensare al settore dell'Home Entertainment e quindi del multimedia e dell'Home Theater.
Quale sarà la posizione dell'Audio Analogue in questo senso? Dobbiamo aspettarci amplificazioni o processori per l'HT?
Più in generale, come vedete il futuro dell'audio domestico?

AA >
Audio Analogue è presente nei più importanti mercati mondiali laddove, differentemente da quanto accade in Italia, l'home theater è ormai una realtà consolidata. Per questo motivo, Audio Analogue si impegnerà in questo settore quanto prima. La decisione di trasformare il finale Donizetti in una coppia di monofonici è il primo passo in questa direzione.

LC >
Le anticipazioni e le novità in casa Audio Analogue le abbiamo viste e presentate in occasione del recente factory tour.
C'è qualche altro progetto o idea che avete in mente (AA, Stargate o North Star) che ci volete anticipare?

AA >
Per Audio Analogue è allo studio un finale multicanale ad attivazione selettiva, per Stargate una linea di apparecchi intelligenti di altissimo livello prestazionale in grado di adattarsi alle esigenze dell'utenza, per North Star Design un convertitore di sample rate che permetterà ai possessori di un convertitore 96/24 di ascoltare i propri CD a 96 kHz.
Quest'ultimo apparecchio verrà presentato al prossimo Top Audio (9-13 Settembre 1999)

Cortesemente Audio Analogue per TNT.

Copyright © 1999 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com

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