[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweaking | Inter.Viste ]

Inter.vista con Harry Pearson, di The Absolute Sound

di Lucio Cadeddu

[English version]

TNT-AUDIO >
Riteniamo che il mercato HiFi sia sovraccarico di prodotti di ogni genere e, a sentire le voci del marketing e, purtoppo, anche quelle di molte riviste, sembrerebbe che ogni singolo nuovo apparecchio sia migliore del precedente ed assolutamente indispensabile. Quanto c'è di vero in tutto questo? E come vedi lo stato del mercato attuale, anche in considerazione dell'invasione dei prodotti cinesi?

Harry Pearson >
Il fatto che il mercato dell'high-end sia affollato di nuovi prodotti è, di fatto, un segnale abbastanza positivo, nel senso che si dimostra esistere una certa creatività e persino di ottimismo, stante la congiuntura economica non proprio favorevole. Quanti di questi prodotti siano utili e quanto invece sia fumo negli occhi, spinto dalle restanti riviste specializzate, è un problema che mi assilla non poco. In generale, ritengo che la gran parte delle pubblicazioni HiFi abbia oggi perso la retta via. L'inseguimento feroce all'ultimo dollaro di pubblicità, da parte degli editori o dei proprietari, ha fatto perdere di autorità e credibilità.
La maggior parte dei recensori che lavorano nel campo dell'HiFi si limitano a scrivere redazionali pubblicitari, non opinioni critiche basate su confronti con riferimenti, quale può essere ad esempio il "suono assoluto" (per essere precisi, quello della Musica suonata in uno spazio reale). Per utilizzare un tale standard un recensore pensante dovrebbe fare distinzioni tra componenti diversi, catalogando le differenze in base a quanto fedelmente essi si avvicinino alla Musica reale. Senza uno standard di questo tipo ogni apparecchio può essere considerato "buono", perché non esiste una pietra di paragone. La situazione a tutt'oggi è persino peggiore rispetto a quando sentii la necessità di fondare una rivista audio tre decenni fa.

TNT-AUDIO >
Sembra che la moda dell'Home Theater abbia definitivamente perso il suo appeal iniziale (se mai ne avesse avuto uno). E' già difficile posizionare per bene due diffusori, figuriamoci sei o più. Com'è la situazione attuale del mercato HT negli USA?

Harry Pearson >
Il mercato HT negli Stati Uniti vive in una gran confusione. In un certo senso è esso stesso vittima dei suoi successi ed eccessi. I dispositivi video high-end (proiettori, schermi piatti etc.) stanno migliorando così rapidamente ed in maniera così drammatica che molti rinunciano all'acquisto di nuovi componenti onde evitare di vedere il nuovo costoso giocattolo diventare obsoleto nel giro di pochi mesi, rimpiazzato da dispositivi più economici e performanti.
La situazione è differente nella parte bassa del mercato perché gli schermi ad alta definizione di prezzo ragionevole sono una sorta di genere di conforto per chi si sente stritolato dai continui aumenti di qualunque genere di consumo. E' corretto utilizzare l'esperienza del cinema "vero" come pietra di paragone con l'HT domestico ma, prima che ce lo dimentichiamo, c'è un'enorme differenza tra i media che si usano al cinema e quelli casalinghi, intesi come supporto fisico. Ogni confronto fa storia a sé. La trasposizioni della pellicola su DVD non hanno molto a che vedere con il film originale. Non vedo poi alcuna necessità di disporre di 7 (o più) canali per apprezzare l'audio di film in DVD di qualsivoglia definizione. A parte l'IMAX, nessun film in circolazione ha tutti questi canali perciò tutti i canali extra sono semplice e puro esibizionismo. Cinque è un numero più che sufficiente e gli extra subwoofer per i film estivi di tipo "boom-boom", pensati per lo stereotipo del maschio mai cresciuto sono, mi spiace dirlo, un male necessario. Un'altra osservazione: quasi nessuno sa come settare in maniera ottimale un sistema multicanale, sia per i films che per i SACD. O, peggio, sa abbastanza per i suoi scopi. Boom boom, appunto.

TNT-AUDIO >
Ci piace il vinile. Non è che odiamo il CD ma crediamo ci sia ancora una discreta differenza nel modo nel quale i due media riescano a comunicare l'essenza della Musica. Molti Costruttori continuano a proporre e progettare componenti per l'analogico e l'interesse sta, senza dubbio, salendo. Molti artisti stanno pubblicando i propri lavori in vinile (ad esempio, Elvis Costello). La qualità sonora non è sempre ben chiara nelle loro menti, comunque. E' una semplice scelta di marketing? E, a proposito, che ne è stato del SACD? E come procede negli USA il blu-ray?

Harry Pearson >
Sbagli nel pensare che gli artisti pop/rock attuali non si preoccupino della qualità della loro Musica su vinile. Eric Clapton ed altri sono in grado di sentire la differenza tra analogico e digitale. La scelta è commerciale nel senso che un'uscita in vinile sembra dare lustro e prestigio alla produzione ma questo accade proprio perché la maggior parte delle volte questa release in LP suona meglio. I giovani ascoltatori lo sanno e se ne accorgono.
Per quanto riguarda il SACD le etichette americane, fatta eccezione per Telarc, Chesky e poche etichette di nicchia, stanno evitando il formato come se fosse infetto. Occore uscire dai confini americai per trovare nuove uscite in SACD. E' piuttosto ironico che la Sony, in Giappone, stia ripubblicando molti dischi inizialmente registrati per il multicanale [ad esempio il ciclo di Mahler diretto da Leonard Bernstein con la New York Philharmonic] ma tali edizioni non vengano commercializzate qui da noi. Dobbiamo necessariamente acquistare i costosi "import" dal Giappone per poter ascoltare questi capolavori riprodotti nel modo nel quale furono pensati inizialmente.
Uno dei problemi con le release in SACD, particolarmente quelle di classica, è che gli ingegneri del suono non hanno ancora capito come catturare il reale senso di ambienza da destinare ai canali posteriori, un problema poi aggravato dal fatto che la maggior parte degli utenti non ha idea di come sistemare i diffusori posteriori. Un suggerimento: teneteli vicini alla posizione d'ascolto ed orientati verso le vostre orecchie, pur mantenendo tutto il suono degli strumenti di fronte a voi...anche se non sempre esattamente di fronte.
Per quanto riguarda il Blu-Ray, è semplicemente un altro caso nel quale Sony non è riuscita a produrre un sistema che fosse in grado di vivere secondo le sue promesse tecnologiche. Il sistema Toshiba/HD era migliore ed estremamente più pratico. La grande differenza tra il sistema Toshiba ed il Blu-Ray standard poteva essere apprezzata quando le immagini venivano proiettate su uno schermo molto grande. Molti dischi Blu-Ray hanno un'immagine granulosa, come una pellicola 35 mm rovinata, un problema che non ha mai afflitto le release nel formato Toshiba/HD. Persino ora che la Sony ha forzato le compagnie cinematografiche a supportare in maniera univoca il suo formato, la media delle release in Blu-ray è piuttosto scadente. Qualcuno potrebbe vedere in tutto questo una sorta di ironica legge del contrappasso del fatto che il sistema Betamax (Sony) fu sconfitto dal suo concorrente (peggiore) VHS.

TNT-AUDIO >
Molti audiofili ritengono che la pubblicità sia il cancro che corrode sia il mercato HiFi che le pubblicazioni specializzate. Ora persino le pagine web delle testate online sono zeppe di banners pubblicitari che rendono la lettura quantomeno faticosa. Quale è la tua opinione in merito a questo argomento scottante?

Harry Pearson >
La pubblicità di per sé non corrompe. Sarebbe come dire che il denaro è la radice di tutti i mali del mondo. E' l'ingordigia quella che corrompe virtualmente tutte le testate cartacee e la situazione, se possibile, è persino peggiore online dove il contenuto è, nella maggior parte dei casi, gratuito per il lettore. In un certo senso, gli editori delle riviste cartacee fanno pagare i lettori - in parte - per il contenuto delle loro riviste sebbene molti di loro preferiscano che a pagare la maggior parte dei conti (sostenere finanziariamente, cioé) siano le inserzioni pubblicitarie. Se facessero pagare di più i lettori, gli inserzionisti avrebbero meno potere. Le recensioni ed i recensori audio dovrebbero essere al servizio dei lettori e non degli inserzionisti. Chi legge ha necessità di guide affidabili che aiutino a distinguere tra l'enorme offerta che affolla il mercato.

TNT-AUDIO >
Secondo noi, qualcosa di nuovo sta accadendo in questi anni. Nel campo dell'amplificazione gli apparecchi in Classe D stanno iniziando a suonare veramente bene sia in assoluto che in rapporto a costi e dimensioni. Nonostante ciò, diversi audiofili insistono nel sostenere che non si tratti di suono HiFi. I pregiudizi sono così duri da sconfiggere, persino ora che persino nomi importanti come Mark Levinson hanno deciso di sperimentare questa tecnologia?

Harry Pearson >
Ho ascoltato così pochi amplificatori in Classe D che, nella mia ignoranza, non riesco a trovare niente di costruttivo da dire.

TNT-AUDIO >
Come sta The Absolute Sound? Ho letto numerose voci che ti darebbero per impegnato in un nuovo progetto editoriale. E' solo gossip HiFi o c'è qualcosa di vero?

Harry Pearson >
Ho un legame profondo e romantico con le tradizioni originali di TAS, probabilmente simile a quello che ha un padre per un suo figlio, pertanto sarei estremamente riluttante a decidere di abbandonarlo. A dispetto di tutte le voci che circolano, e sono tante, al momento (oggi, 24 Giugno 2008) non ho alcun nuovo progetto editoriale in mente.

Cortesemente Harry Pearson per TNT-Audio.

Copyright © 2008 Lucio Cadeddu - www.tnt-audio.com

[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweaking | Inter.Viste ]