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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Tante domande per comiciare
  2. Scelta diffusori
  3. Consiglio serio per acquisto serio
  4. Un altro redento sulla via di...TNT-Audio :-)
  5. Home Theater con poca spesa
  6. Riesumazione di un vecchio virus
  7. Nuovo giradischi
  8. Casse per valvole
  9. Critiche
  10. Ritorno di fiamma analogica

Tante domande per comiciare
EGREGIO DIRETTORE,
Le scrivo per la prima volta e voglio fare i complimenti a tutti coloro che collaborano a questo sito, che ho scoperto da poco.
La passione per la musica l'ho sempre avuta, insieme a quelle per la moto e la mtb, ma sono stato contagiato da un amico audiofilo che mi fece ascoltare il suo impianto, dalla sindrome da audiofilia acuta, non avevo mai sentito il suono di un impianto "serio".
Da allora ho il virus dell audio, ma premetto che sono agli inizi, e quindi ho ancora tanto da imparare anzi da ascoltare.
Il mio primo impianto l'ho acquistato 1 anno fa, quando non conoscevo purtroppo questo sito, ed è cosi composto: lettore Marantz cd 4000, ampli harman kardon hk 630, e casse b&w dm 602 s2, cavi segnale TNT Shield, cavi potenza TNT FFRC. Inoltre ho collegato un filtro di rete hf sul cd e uno all'ampli. Il mio ambiente di ascolto è 4 x 4,5mt, e uso 2 TNT Stylos alti 1.5mt e diametro 30 cm. alle spalle dei diffusori poste agli angoli, e gli stand dei diffusori sono alti 55cm.
Il mio problema è questo: ho costruito il Trentino e non so come collegarlo all'ampli. Cosa vuol dire in parallelo ai diffusori? Io l'ho collegato così: un altoparl. del Trentino in parallelo alla cassa dx, e l'altro altop. in parallelo alla cassa sx ma in controfase. Il risultato non mi soddisfa, dove ho sbagliato? Forse è un problema di sensibilità dei diffusori? Il sub non si sente proprio.
Premetto che attualmente amplifico il Trentino con 1 ampli vecchio ma da circa 30watt rms. il Trentino così combinato è un terremoto, fantastica l'estensione in basso.
Per gli FFRC ho 1 problema: nell'articolo ho letto che si devono intrecciare i cavi utp5 ogni 30 cm ma poi leggo che si può usare la struttura dei TNT TTS, che invece hanno un passo di torsione molto più stretto. Ma qual'è il giusto passo di torsione degli FFRC? E poi i TNT Triple T sono migliori?
E poi dato che ascolto musica classica, leggera, rock, pop, raggie, quale cavo si abbina meglio alle esigenze del mio impianto? Ho ascoltato gli FFRC in paragone con il mio cavo multifilare da £1500 (del tipo con la guaina trasparente ....orrore!) al metro e ho notato una maggiore distinzione tra gli strumenti a favore del FFRC e un suono più limpido (ffrc intrecciati ogni 30 cm) ma ho l'impressione che sia diminuita la profondità del palco scenico.
I collegamenti li ho fatti senza biwiring, e ho usato 1 super cd test 2 telarc, e l'ultimo di Carmen Consoli dal vivo. Il dubbio piu grande è se l'ho intrecciato col giusto passo.
Avendo a disposizione non più di 500 euro vorrei fare un upgrade, qual'è l'anello più debole della mia catena d'ascolto? È meglio cambiare il lettore cd con un Marantz cd6000 oppure decidere per l'autocostruzione di un finale valvolare? A proposito sono indeciso tra il kit di nuova elettronica (l'hai ascoltato? prometto circa 40 watt rms con le kt88 in p.pull ma chissà se ha caratteristiche veramente hi-fi ... ma sempre meglio del mio h/k), ed i kit di novarria, con le EL34 o EL84 in single end, o ancora il valvolare-ibrido ELLA (www.autocostruire.it).
In tal modo posso amplificare con l'h/k un sub Trentino o addirittura due. Lo so che forse sono un po' indeciso ma è per questioni di budget e perchè sono agli inizi e la mia inesperienza mi frega.
Quando completerò la finitura estetica del trentino e delle stylos sarò molto lieto di mandarvi le foto, adesso sto pensando ad 1 trattamento per il soffitto del mio ambiente di ascolto, con 1 spesa minima, in alternativa ai poco estetici cartoni per le uova, cioè dei pannelli in polistirolo da 2 cm ma rivestiti con un intonaco molto poroso rifinito a buccia d'arancia molto grossa, bianco naturalmente. Se pensi che sia 1 idea sbagliata dimmelo ma spiegami il perchè così posso accrescere il mio bagaglio di conoscenze.
Io ho 23 anni e vivo con i miei posso prendermi la libertà di stravolgere un po' il soggiorno ma non troppo. Ad aprile vado a Milano, per il concerto dei Cranberries e spero tanto di trovare le materie prime per costruire altri validi progetti di TNT, cavi, ecc.
Aspetto con ansia la Sua risposta e La ringrazio anticipatamente, qui ad Enna c'è un tempo meraviglioso, sembra primavera, concludo con 1 frase (non mia )...ALTA FEDELTA' LA PASSIONE CI GUIDA.
Luciano Denaro - E-mail: saldenaro@virgilio.it

LC
Caro Luciano,
fai un respiro profondo e rilassati, non è questo il modo giusto per approcciare l'HiFi. L'Alta Fedeltà (e l'autocostruzione) devono essere un divertimento, quando diventano paranoia è meglio andarsi a fare un giro in bici. Ti dico questo perchè, francamente, in un impianto come il tuo, la lunghezza del passo di intreccio di un cavo è l'ultimo dei problemi e sono sicuro che farai molta fatica a sentire la differenza. In sostanza, il problema non sussiste. Non c'è un "passo giusto", passi diversi danno luogo a risultati appena diversi, tutto qua.
Per quanto riguarda la differenza tra l'FFRC ed il tuo cavo economico...faccio molta fatica a credere che tu abbia percepito minore profondità del palcoscenico. Semplicemente, con un lettore CD economico, la profondità della scena (anzi la scena stessa) non esiste.
Temo sia stato colpito dalla sindrome da recensore e credi di sentire cose che in realtà, nel tuo impianto, non esistono. Può essere, tuttavia, che la maggiore apertura dell'FFRC porti le frequenze medio-alte più avanti, con risultato di un suono un po' più "in faccia"...ma da qui a parlare di profondità dello stage ce ne passa.
Confronto Triple T - FFRC: sono due cavi diversi, la risposta migliore che ti posso dare è: provali entrambi e decidi quello che meglio si adatta al tuo impianto ed ai tuoi gusti.
Per quanto riguarda il Trentino, hai sbagliato. I due woofers interni DEVONO essere in opposizione di fase (uno spinge, l'altro tira - push-pull, appunto) ma i collegamenti esterni devono essere in fase (ed in parallelo) coi diffusori principali.
Questo porta direttamente ad una risposta sulla opportunità di costruire un finale valvolare: se hai problemi a collegare un sub semplice come il Trentino, forse è meglio lasciare le valvole dove stanno. Col Trentino non rischi la vita, con le valvole si.
Upgrada, semmai, la sorgente, magari con un 6000 OSE o KIS da cercare nell'usato.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Scelta diffusori
Buongiorno ed ancora una volta complimenti per la franchezza con la quale trattate gli argomenti.
Con questa mia, sono a richiedere un parere che sicuramente non ha una risposta assoluta e definitiva ma che però mi potrà forse aiutare a trovare una soluzione.
Possiedo un impianto composto da Lettore Marantz CD 17 pre ed ampli Audio Analogue Puccini e Donizetti, Cavi Van Den Hul di segnale e cavi in argento di potenza di cui (orrore) non ricordo il nome.
Per quanto riguarda i diffusori possiedo due book shelf di una marca inglese che si chiama Promenade su stand Target Audio he vorrei sostituire in quanto troppo piccoli per l'ambiente che è di circa 5,5 x 5 x 3,4 m non avendo una risposta sui bassi abbastanza ricca e veloce per i miei gusti pur con una buona ricostruzione scenica e chiarezza sui toni alti.
Ho sentito suonare le Sonus Faber Grand Piano Home che mi sono piaciute anche comparate con delle Pro Ac 150.
Sono ben conscio del fatto che ogni orecchio ha le sue preferenze ma sono anche convinto che l'esperienza permette di dare qualche suggerimento non potendo, almeno io, provare ogni coppia di diffusori che potrei prendere in considerazione come possibile soluzione.
Inoltre non mi dispiacerebbe risparmiare anche qualche cosa qualora fosse possibile (non deve comunque essere a discapito della qualità), ma comunque il mio budget è di circa 2500 Euro.
Ti chiedo quindi di darmi qualche idea alternativa alle Sonus Faber al fine di restringere un poco il mio spettro di ricerca di questi diffusori.
Spero di averti fornito dati adeguati per una valutazione ed anche di non proporti un quesito "stupido".
Grazie comunque per la disponibilità.
Stefano Schrievers - E-mail: Stefano.Schrievers@RoloBanca.it

LC
Caro Stefano,
insieme alle Sonus Faber Gran Piano Home potresti ascoltare: Opera SP2 (2000 Euro) o le SP3 (2500), Diapason Nux (1800), AM Audio RM 4, giusto per stare in Italia con ottimi prodotti, pur ognuno con le sue caratteristiche peculiari.
Cerca di ascoltare almeno con la tua amplificazione, anche se l'ideale sarebbe poter disporre di alcuni di questi diffusori direttamente nella tua sala d'ascolto.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Consiglio serio per acquisto serio
Sono un audiofilo di 43 anni "suonati". Desidererei un cortese parere su un impianto stereo che vorrei acquistare. Premetto:

Il modesto budget a mia disposizione è di circa 700 Euro. Ho due "quasi" certezze: Per i diffusori ho invece alcuni dubbi tra: Ho avuto la possibilità di ascoltare la Chario e la Kef per alcuni minuti con alcuni miei CD in un negozio; propendo per la Chario che mi sembra molto più pulita, dettagliata e con dei bassi molto più precisi e morbidi (la Kef mi sembra un po' "nasale", con i medi troppo in evidenza a discapito del resto della banda); le Tannoy non le ho ascoltate, ma il rivenditore, che non le aveva disponibili in quel momento, me ne ha parlato in modo entusiastico (sarà perchè forse costano più delle altre?); arriverebbero in una settimana circa.

Mi piace il suono caldo, non molto aggressivo, passo molte ore con la mia musica preferita e non vorrei un diffusore che stanchi all'ascolto prolungato; preferisco i bassi profondi e morbidi agli alti squillanti ed invadenti; non amo sentire "a tavoletta" ma piuttosto a basso volume mentre lavoro.

Non so se sono sufficienti queste mie spiegazioni; vi sarei grato se voleste rispondere a questa mia lettera al fine di consigliarmi la giusta scelta e, magari, indicarmi le caratteristiche timbriche e di ascolto delle tre coppie di diffusori.
Credo che un giudizio definitivo su un diffusore lo si possa dare solo dopo molte e molte sedute di ascolto e con molti generi musicali diversi; non ho questa possibilità prima di acquistarle; quindi mi affido a dei veri esperti quale siete Voi.
Vi ringrazio anticipatamente e spero vogliate rispondermi all'indirizzo di posta elettronica sotto indicato o sul Vs sito (sono senza impianto da quasi un mese e non ce la faccio più ad aspettare).
Grazie e saluti.
Aldo Donfrancesco - E-mail: animamundi59@yahoo.it

LC
Caro Aldo,
certo che la tua situazione logistica è un vero disastro: qualunque diffusore, posizionato (anzi, violentato) in quel modo suonerà male, diciamo al 20% del sue possibilità. Se proprio non puoi fare di meglio...almeno evita i diffusori con sbocco reflex posteriore (fuori discussione le Tannoy R1, ad esempio)!
Aggiungi alla lista anche Polk Audio RT 35i o 55i, dotate di reflex anteriore. La scelta di ampli e lettore CD, visto che sembri fidarti ciecamente del marchio, non è malvagia. Opta magari per il più recente PM 4200, già che ci sei. Una possibile alternativa, già che ami il suono caldo, è il Cambridge A 300 (vedi la prova del fratello maggiore
A 500 qui su TNT-Audio).
Ti propongo anche qualche alternativa, più economica, per il lettore CD: Philips CD 753 o JVC XL-Z 232. Data la sfortunata situazione "logistica" ogni Euro risparmiato è meglio che sia destinato ai dischi.
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Un altro redento sulla via di...TNT-Audio :-)
Caro Direttore,
dopo anni di ascolto distratto (dal lavoro, dalla famiglia, dalla passione per i computer e per il calcio), reso ancor meno appagante da un orrido mini Aiwa full opscional, a quarant'anni ho riscoperto il piacere di ascoltare musica grazie allo studio della chitarra e, più di recente, grazie alla piacevolissima e casuale (cercavo in rete informazione su un cavo Monster per la mia Fender) scoperta della Sua rivista, di ottima fattura e - dote rara - capace di affrontare anche gli argomenti più ostici con un linguaggio non solo per iniziati.
Disperato a causa delle prestazioni (eufemismo) del succitato Aiwa, ho riesumato un mesozoico ampli Technics SU-Z11 (se non ricordo male venne acquistato nel '77), un piatto del pleistocene Technics SL-B21 e un paio di altrettanto vetusti diffusori RCF BR1024, che temo abbiano urgente bisogno di una riconatura (ne vale la pena?), mentre il lettore CD è un meno obsoleto Pioneer PD-102 SR. Come può ben immaginare, le mie orecchie sono tutt'altro che soddisfatte dell'attuale configurazione audiofonica.
Con il consenso della consorte, insindacabile revisore dei conti, ho così deciso di intaccare i risparmi e destinare 1.300-1.500 euro per l'acquisto di un nuovo impianto, da inserire in un salotto di circa 6x5x2,80, aperto su due rampe di scale, una che scende verso la taverna e l'altra che conduce alla zona notte.
Il locale, con una sola finestra e due porte-finestra, è arredato in maniera spartana o, se vogliamo essere più trendy, minimalista: un televisore Panasonic da 32 pollici con impianto dolby sorround, un acquario collocato sulla parete più corta, un grande divano angolare, un tavolino di legno e una piccola libreria. Il pavimento è in ceramica; niente tappeti e tendaggi di cotone leggero.

La domanda sorge dunque spontanea: con questo budget, su quali diffusori (preferirei una soluzione da pavimento), amplificatori, lettori CD e cavi (importantissimi, da quel che ho capito leggendovi) mi posso orientare, posto che i Suoi preziosi consigli costituiranno il punto di partenza per il giudizio finale affidato ai miei padiglioni auricolari? È forse preferibile puntare subito sull'accoppiata casse-ampli e rimandare l'acquisto della sorgente?
Ho inoltre una discreta collezione di LP, che mi piacerebbe riascoltare acquistando un piatto serio: qualche suggerimento? E ancora: non avendo alcuna conoscenza di elettronica, è da escludere a priori l'acquisto di un kit o il ricorso ai progetti di autocostruzione illustrati dalla Sua rivista?
Per finire, i miei gusti musicali: classica, rock, blues, ma con una particolare predilezione per Pink Floyd, De Andrè e Gershwin.
Grazie per l'attenzione. E continuate così!
P.S.: nel frattempo, mi sono iscritto al Forum. Come diceva il maestro Manzi (se lo ricorda? Tv anni '60), non è mai troppo tardi per imparare. Basta applicarsi. Rodolfo Parietti - E-mail: rpariet@tin.it

LC
Caro Rodolfo,
sono felice che TNT-Audio abbia in minima parte contruibuito a convincerti che il compattone con la Musica non ha niente a che vedere. Ebbene, il tuo impianto giurassico potrebbe essere salvato e destinato alla vendita. Riconare i diffusori potrebbe non convenire, visto che non li rivenderesti ad una cifra molto superiore alla spesa. Non è escluso però che non riesca a spender meno sostituendo in toto i woofers con altri, anche se non originali (se lo scopo è rivendere ad una cifra simbolica, va bene tutto).
Potresti tentare la sorte vendendo il "blocco" (giradischi, lettore CD, ampli e casse) ad una cifra intorno ai 250 Euro a voler esagerare.
Fatto questo, ti ritroveresti un budget un po' più consistente per il nuovo impianto. In ogni caso, ti consiglio qualche soluzione possibile che contempli anche un nuovo giradischi: come ampli starei sui classici entry-level audiophile: Rotel 921, NAD C300, Proton AM-S1 o S2, Cambridge Audio A 300 o A 500. Per il lettore CD anche: Philips CD 753, Teac 1120 o superiori, JVC XL-Z 232. Per il giradischi la scelta è praticamente obbligata, a meno che non voglia avventurarti nell'usato: Project Debut (o Debut II). Resta il problema diffusori a torre da pavimento.
Qui la scelta si fa un po' più ampia, visto che del budget stanziato avanzerebbero circa 700 Euro. Qualche modello: Polk Audio RT 600i, Aliante CNM Tower, Chario Syntar 100T, Kef Cresta 3, Chario Ref Syntar 100T... molto dipende dai tuoi gusti personali e da quel che riesci a trovare in negozio. Piuttosto fai attenzione ad un fattore: il tuo ambiente è spoglio e molto riflettente, quando ascolti le casse in negozio cerca di prediligere quelle che suonano più calde e morbide...diffusori troppo vivaci a casa tua potrebbero mettersi a strillare come aquile.
Infine, lascerei perdere l'autocostruzione, lasciandola ai cavi, di segnale e di potenza, che non richiedono alcuna capacità specifica per poter essere realizzati.

Il maestro Manzi aveva ragione, non è mai troppo tardi per imparare. All'epoca, però, ero poco più che bambino...l'ho conosciuto dopo in una delle tante retrospettive della TV.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Home Theater con poca spesa
Caro direttore, questa è l'ennesima mail da neofita in piena confusione. Ho deciso di pensionare il mio sofisticato impianto "low-fi" della prima comunione (con effetto fruscio integrato nei controlli... ) a favore di qualcosa "che si possa ascoltare".
Ho sempre pensato di potermi accontentare di impianti mediocri, tanto di musica ne ascolto poca. Poi ho sostituito l'autoradio ed ho scoperto, con mia grande sorpresa, che la qualità invoglia nel senso che forse di musica ne ascolto poca perchè ho sempre avuto impianti mediocri...
Vorrei assemblare un impianto stereo che abbia possibilità di home theatre (perdono!!!), cominciando da sintoampli e altoparlanti. Così ho cominciato a fare ricerche in rete e un giorno sono "approdato" sulle pagine di TNT-Audio. È stato amore a prima vista: non è semplice per degli esperti rivolgersi a chi non ne capisce niente e riuscire a farsi intendere.
Proprio per la "digeribilità" dei tuoi articoli ho deciso di rivolgermi a te, stanco anche di incontrare schiere di presunti guru del settore che vomitano consigli nel migliore dei casi inutili, e in realtà conoscono bene solo i listini.

Vengo dunque al mio problema. Quando ho bisogno di un'automobile (e questo è un esempio che fai spesso...) non vado nelle concessionarie a chiedere una prova su strada degli oltre 2500 modelli e relative versioni importate in Italia. Prima mi documento e seleziono un certo numero di alternative.
Questo è quello che vorrei fare anche con l'hi-fi, quindi ho cominciato a scaricare depliant informativi dei modelli che ho ritenuto di prendere in considerazione. Quasi tutti i produttori riportano il parametro THD (distorsione armonica totale, giusto?) e, a istinto, mi sembra che sia qualcosa di importante. Questo parametro va dal 10% allo 0,06% tra i candidati che ho selezionato: un gap di tre ordini di grandezza! Poi ho notato che uno dei modelli riporta due valori per questo indicatore: 0,06% in modo stereo e 0,7% in un'altra modalità che non ho capito bene.
A questo punto la mia confusione è totale: che cos'è il THD e che peso è giusto assegnargli nella scelta di un amplificatore?

La stessa opera di selezione ho fatto per i diffusori: ho raccolto informazioni sui vari kit (hai storto il naso, ti ho visto!) e al momento di confrontarle mi sono accorto che un costruttore riporta un'efficienza, (anzi "sensivity") di 89 dB/ 2.83 V/m. Questo cozza con ciò che ho letto nella sezione "scelta dei diffusori". Perchè i Volt stanno al posto dei Watt e cosa c'entra il 2.83?

Per la terza domanda sono costretto a fare nomi, cosa che fin'ora ho accuratamente evitato. Uno dei candidati è un kit Yamaha composto dal sinto-amplificatore htr-5440 e diffusori nsp-320. Il sinto è massiccio, ha una potenza relativamente bassa (allo stesso prezzo si trovano dei 5x100W), il che dovrebbe indicare una qualità costruttiva maggiore, i diffusori principali sfiorano i 2 Kg e hanno dimensioni per cui si può cominciare a parlare di diffusori (140x300x167 mm), il sub, attivo, ha una potenza di 50 W (nemmeno questa mi pare eccessiva). Ho ascoltato questo kit in una versione con diffusori più piccoli e sub identico (nsp-220). Il suono è metallico ma il temuto scollamento non l'ho avvertito. Sono in attesa poi di provare quello da me scelto.

Sono molto orientato verso questo kit perchè ho sempre ritenuto che Yamaha fosse un'autorità nel campo dell'alta fedeltà, e qualitativamente superiore agli altri grandi costruttori. Allo stesso prezzo potrei acquistare altra roba (per esempio sinto Kenwood krf-v4550d + kit cinemauno Indiana Line, produttore che, mi è sembrato di capire, tieni molto in considerazione).
Però io non ho ascoltato come te centinaia di amplificatori e diffusori, cosa posso pretendere dal mio orecchio? Credo di aver capito che l'accozzare dei buoni componenti non sfocia sempre in un buon impianto, come non si può servire lo champagne con l'arrosto, indipendentemente dalla qualità dello champagne e dell'arrosto. Rischierei di commettere una serie di errori da principiante quale sono.
Per questo preferirei affidarmi all'esperienza dei tecnici di una casa affermata, pur essendo consapevole che le loro scelte non possono che essere il frutto di un compromesso tra qualità della riproduzione e ragioni di mercato. Sulle pagine di TNT-Audio, però, di Yamaha si parla molto poco. La mia stima per questo produttore ha ragione d'essere?
Ha senso che a parità di prezzo, mi ostini a preferire questo kit, o è soltanto un "pregiudizio" infondato?
Luca Zeffiri - E-mail: luca.zeffiri@libero.it

LC
Caro Luca,
l'ho già spiegato tante volte: il fatto che un marchio non appaia nelle nostre pagine non è un automatico attestato di demerito (o di merito): noi proviamo (quasi) tutto ciò che, in un modo o nell'altro, riusciamo ad avere. Talvolta sono i costruttori stessi a farci avere il loro materiale in prova, altre volte i distributori, più raramente gli amici.
D'altra parte il nostro interesse verso l'Home Theater è prossimo allo zero e, a parte una piccola monografia (scritta giusto per evitare le domande più banali e frequenti) e qualche consiglio qui sulla Rubrica della Posta, noi ci occupiamo esclusivamente di stereofonia. Questo significa che molto di rado capiterà di leggere prove di apparecchi "dell'altra sponda" e quando questo sarà fatto avverrà solo in modalità 2 canali.
Vengo alle tue domande: le misure, quelle dichiarate in particolare, lasciano il tempo che trovano. Ti consiglio di non considerarle. Ad esempio, non è importante la percentuale di distorsione armonica totale (THD) quanto piuttosto la distribuzione spettrale della stessa e, in ogni caso, tra 0,05 e 0,01 non c'è differenza riconducibile all'ascolto, specie se tali numeri non vengono messi in relazione precisa l'uno con l'altro.
Inoltre, tassi molto bassi di THD suggeriscono la presenza di forti tassi di controreazione nell'apparecchio (parlo degli ampli, ad esempio) e non sempre un eccesso di controreazione porta buoni risultati all'ascolto.
Il discorso dei 2.83 Volt è invece più semplice: quella tensione, applicata su un carico di 8 ohm equivale ad un watt di potenza, sostanzialmente. Però, c'è l'inghippo dei dati dichiarati: raramente l'efficenza o la sensibilità dichiarate nei depliant corrispondono al vero, un po' come i fantasiosi consumi dichiarati delle automobili.
In definitiva: fidati solo di quel che sembra dirti l'orecchio.
Ma, visto che chiedi il mio parere, personalmente sarei più a favore del sistema Indiana Line. Anzi, personalmente non sono a favore per alcuno dei due, visto che preferirei di gran lunga (e preferiresti anche tu, se avessi voglia di ascoltarmi e di ascoltare per tuo conto) un sistema ampli stereofonico + 2 casse ANCHE per l'audio del video. Meglio 5 casse scadenti o 2 decenti? Lascio decidere a te.
Secondo me, meglio, molto meglio, un semplice ampli a 2 canali e due casse da pavimento. Pensaci.
Lucio Cadeddu

Riesumazione di un vecchio virus
Egregio direttore
mi permetta di manifestare tutta la mia stima per la passione e la pazienza con la quale erudisce noi poveri comuni mortali. Da qualche mese che vi ho scovato e avete subito riesumato un virus, che due splendide pesti ed un mutuo immobiliare, credevo avessero stroncato.
I primi sintomi mi hanno imposto di leggere le lettere che sono una vera miniera di consigli, subito dopo l'acquisto dei piedini upim, seguita dalla necessità di comperare un saldatore per sostituire i cavi rossi e neri di segnale con il Piano 6.
Per finire ho realizzato il cavo Star per provare le eventuali differenze rispetto al Monster Cable original. Devo onestamente ammettere che piedini e Star hanno manifestato differenze udibili da subito.
I piedini mi sembra, abbiano migliorato la scorrevolezza della musica, mentre lo Star ha evidenziato un basso profondo ed articolato sconosciuto al monster. Il Piano 6 è andato migliorando progressivamente e mi sembra che abbia eliminato un po' delle asprezze dell'estremo alto, quasi più rifinito? Boh, mi avete suggestionato?
Devo scusarmi ma un quesito devo comunque porlo. Dovendo riacquistare un ampli audiophile entry level, so che suggerisci per il nuovo Nad, Rotel 931, Proton e per l'usato il sempre verde NAD 3x20 ma, c'è sempre un ma, perchè non menzioni mai come usato, i vari Nad 302/4/6 ed Audiogram mb1/2, che spesso il mercato dell'usato offre. Non sono particolarmente validi?
Forse sono stato troppo prolisso, comunque grazie.
Paolo - E-mail: desapa@tiscalinet.it

LC
Caro Paolo,
sono felice che TNT-Audio abbia riacceso in te la Passione per la Musica ben riprodotta e che i nostri semplici "tweaks" ti abbiano permesso qualche miglioramento con poca spesa. Riguardo ai Piano 6, hai ragione, un po' di rodaggio non fa mai male, così pure per gli FFRC e i aTTT.
Per quanto riguarda l'ampli usato, vanno benissimo anche quelli da te citati, più facili da trovare i NAD, un po' più rari gli Audiogram. Dello stesso periodo (a cavallo tra metà degli 80 e metà dei 90) trovi anche i Rotel (a partire dall'820 in su) ed i Proton (anche qui, dall'820 in su)...solo che sono decisamente più rari.
Tengo sempre d'occhio il mercato dell'usato, quello inglese in particolar modo, e dopo tanto tempo ho visto un solo Rotel 820. Per queste ragioni tendo a consigliare prodotti un po' più facilmente reperibili.
Per quanto riguarda il confronto dei NAD che citi tu (302/4/6) col vecchio "capostipite" devo dire che questo, pur essendo meno dinamico, meno potente ed un po' più "chiuso" mostra, a mio avviso, una musicalità (inteso nel senso di godibilità generale della musica) ancora insuperata.
Proprio questa settimana pubblico due lettere sulla
rubrica della posta internazionale, di due soddisfattissimi possessori di 3020.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo giradischi
Gentilissimo Prof. Cadeddu,
Le scrivo per chiedere consiglio riguardo all'imminente acquisto di un giradischi. Dopo varie ricerche (nonchè dopo aver ascoltato il suo parere in una e-mail precedente), opterei per l'acquisto di un Pro-ject 2.9 wood (costo 630 euro). Volevo chiedere consiglio prima di tutto sull'ubicazione.
Attualmente dispongo solamente di un mobile piuttosto pesante in legno, di altezza 70 cm e di lunghezza 2,5 m. Un unico piano in legno truciolare laccato corre lungo tutto il mobile. Sul mobile stesso è presente il televisore. Ho verificato e, purtroppo, il piano non è perfettamente in bolla.
Il pavimento della stanza è in parquet, e il mobile stesso poggia su dei feltrini (in teoria si potrebbe portare in bolla il piano aumentando lo spessore di tali feltrini).
È corretto porre il giradischi (a telaio fisso) su di un tale piano?
È possibile porre perfettamente in bolla il giradischi semplicemente agendo sui suoi piedini di appoggio?
È utile sostituire gli stessi con delle punte? E quali altri interventi? (Es blue tac sotto i piedini ecc.).
Chiedevo inoltre consiglio su quale fonorivelatore abbinare, stando su una cifra attorno ai 200 euro, e quali cavi per un apparecchio del genere. Ascolto esclusivamente musica "classica".
Quanti dubbi, per un neo-appassionato di 23 anni.
Spero di non avere esagerato con le richieste, ma lo ho fatto perchè confido nei suoi sempre precisi e preziosi suggerimenti.

La ringrazio per la disponibilità, e faccio i miei più sentiti auguri per la "rivista" on-line più dettagliata ed esauriente che sinora abbia mai visto.
Federico Visconti - E-mail: federicovisconti@hotmail.com

LC
Caro Federico,
immagino tu abbia già letto tutti gli articoli dedicati alla scelta, alla manutenzione ed alla regolazione dei giradischi analogici, articoli presenti sulle nostre
FAQ. Se non l'avessi fatto, male, fallo subito! :-)
Il mobile sul quale vuoi posizionare il giradischi non è il massimo, voglio sperare che abbia una seconda scelta. Un tavolinetto "ad hoc" sarebbe l'ideale.
Per la messa in bolla puoi usare i piedini del giradischi, se regolaboli in altezza, altrimenti degli spessori possono fungere allo scopo. Questi tuttavia devono essere abbastanza rigidi, altrimenti la "messa in bolla" la perdi facilmente causa deformazione degli stesso sotto il peso (non bilanciato) del giradischi.
Per ora non fare modifiche ed impara a capire il suono del giradischi così com'è, poi si vedrà.
Per la testina, prova a vedere una Grado Platinum o una Goldring 1012 GX. Per i cavi, dipende molto da quanto puoi spendere e se puoi (oppure no) autocostruire. Nel secondo caso un cavo come il TNT Shield può andar bene per cominciare. Nel commerciale, prova a vedere Supra EFF, ottimo come cavo phono per i bassi valori di capacità, ma anche un Van den Hul 102, entrambi recensiti su TNT-Audio...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Casse per valvole
Gentile Direttore,
Mi scuso inanzitutto se magari le chiedo delle cose che ha già spiegato milioni di volte, però purtroppo non ho la possibilità di seguire con costanza la vostra mail box.
Sono in procinto di cambiare i miei attuali diffusori, B&W CDM SE1, con dei diffusori da pavimento (ascoltando con un mio amico le sue Snell, non ricordo il modello, con il mio amplificatore sentivo un suono molto più pulito e brillante, mentre le mie B&W il suono è più "pastoso" e meno limpido nei medio alti) da abbinare con un amplificatore a valvole, una copia del Quad II Replica.
Le volevo chiedere - e questo è il mio dubbio - i valvolari hanno bisogno di diffusori con caratteristiche particolari (es. con più dinamica, con un'alta sensibilità ecc.. ), informandomi nei vari negozi "specializzati" della zona e ovviamente ognuno la pensa in maniera diversa, creandomi ancora più confusione sulla scelta da fare.
In questo momento ho cercato di scremare il più possibile le cose, tenendo come metro di misura ovviamente il prezzo e cercando dei marchi comunque di un certo valore, sperando di aver scelto bene, pensavo alle B&W CDM 9NT o Jm Lab 926 o Zingali 2 - 3B o infine le Jamo D870 perchè mi sembrano delle casse neutre con un po' tutti i tipi di musica.
Purtroppo non ho avuto il modo di ascoltarle assieme in un unico negozio e quindi fare un confronto alla pari, potrebbe aiutarmi a valutarne le caratteristiche musicali e ovviamente anche consiglirmi su come basare le mie scelte di acquisto, mettendo in conto magari anche di aver sbagliato tutti e 4 i tipi di diffusore.
N.B. Il mio cd è un Denon ma vorrei cambiarlo al più presto facendo un passo alla volta.
Grazie a presto
Simone - E-mail: trevipet@libero.it

LC
Caro Simone,
io andrei su casse tipo le Tannoy Definition D500 (se riuscissi a trovarle), Triangle Lyrr 222 o Snell E .5 mkII. Tra quelle che hai elencato tu la mia preferenza per questa particolare applicazione va alle JM Lab. Molto, naturalmente, dipende dal suono che stai cercando, dal tuo ambiente e dal tuo modo di ascoltare. La cosa più importante è poter ascoltare le casse che sceglierai con la tua amplificazione....qualcosa che suona benissimo in negozio con un altro ampli potrà rivelarsi così così col tuo e viceversa.
Quando fai le varie prove, portati appresso quanto più "impianto" possibile :-)
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Critiche
Capisco che il vostro lavoro sia del tutto gratuito e disinteressato, ma non per questo ritengo giustificabile, dal mio punto di vista, un certo atteggiamento nei confronti dei vostri lettori.
Intendo dire che molte delle raccomandazioni e proposte da voi fatte, in merito ai quesiti che vi vengono settimanalmente rivolti, sono solo delle opinioni personali su alcuni apparecchi, peraltro, a mio parere, assolutamente non supportate da un ascolto critico degli stessi.
Ritengo inopportuno citare quali siano gli apparecchi ascoltati su cui cade il mio disappunto, ma permettetemi di affermare che le mie prove non sono viziate da fantomatici problemi di ambiente ne' tantomeno di cavi o impianto in genere. È ovvio che l'ascolto vada fatto in un ambiente adeguato, che peraltro non può che essere una normale stanza di medie dimensioni con un minimo di arredamento.
Chiunque abbia provato ad entrare in un salone vuoto, magari col pavimento di marmo, o nel bagno piastrellato della propria casa, avrà sicuramente notato il forte riverbero e rinforzo di ogni rumore, sicuro ostacolo ad un qulsiasi ascolto oggettivo (ed infatti questi ambienti tornano utili per un utilizzo creativo dell'acustica, ovvero l'antitesi dell'alta fedeltà).
Per il resto non è la stanza il fattore determinate dell'ascolto, anche se è sicuramente possibile migliorarla, ma l'utilizzo di un impianto di buon livello. Ciò purtroppo significa un investimento non così contenuto come si vuol far credere e idee chiare sul suono della musica dal vivo. Con certi tipi di apparecchi, sicuramente i più economici ma, a volte anche quelli più costosi, non si ottiene l'alta fedeltà ma solo una serie di colorazioni più piacevoli di altre.
Non cito nessun tipo di apparecchio ne' marchio, non solo perchè non voglio fare pubblicità, ma anche perchè lo ritengo controproducente su quello che deve essere un percorso personale sulla base dell'esperienza dal vivo (anche in una birreria, non solo alla scala).
Infine preciso che tutto questo rappresenta una criticabilissima opinione personale. Ho solo preferito precisarlo in chiusura piuttosto che appesantire il testo, già troppo lungo, con continui "a mio parere".
Distinti Saluti
Roberto Brignoni - E-mail: cedar74@hotmail.com

LC
Caro Roberto,
le critiche sono benvenute ma il senso delle tue francamente mi sfugge. Ti sei tenuto troppo sul vago e non hai colpito nel segno. Vuoi dire che consigliamo apparecchi che secondo te vanno male? Può darsi, le nostre sono, come hai detto tu, OPINIONI ma, contrariamente a quanto affermi (e vorrei capire in base a cosa fai tale affermazione), sono supportate da fatti concreti. È vero che di molti apparecchi che consiglio non c'è la prova su TNT-Audio ma tieni conto che 1) Non pubblichiamo tutto ciò che ascoltiamo e 2) parliamo solo di ciò che conosciamo.
Si potrà essere in disaccordo con certe scelte (e ci mancherebbe!) ma mi concederai almeno che in ogni risposta ripeto sempre, fino alla nausea, che ognuno dovrebbe ascoltare con le proprie orecchie non solo i prodotti consigliati ma anche eventuali altri che si dovessero rendere disponibili. Quanti lo fanno per davvero?
Tieni conto poi che all'interno della stessa TNT-Audio esistono opinioni diverse e modi diversi di intendere la riproduzione della Musica. Questo pluralismo di idee aiuta a rendere ricca e varia l'informazione che cerchiamo di fare. Se esistesse una unica VERITA' alla quale tutti i redattori si debbono attenere....mamma mia che tristezza sarebbe.

L'ambiente è fondamentale, secondo me, e non poco rilevante come sostieni tu. L'impianto di buon livello pure e ti posso garantire che tutti i redattori di TNT-Audio possiedono impianti di altissima qualità. Alcuni sono resi pubblici, altri no. Alcuni di noi preferiscono non elencare gli apparecchi posseduti per evitare di fare pubblicità ai relativi marchi ed indirizzare così le scelte di lettori incauti su oggetti che potrebbero non andar bene in determinati contesti. D'altra parte, siamo stati criticati per usare impianti troppo costosi per provare apparecchi economici...come vedi non si riesce (ne' vorremmo mai!!!) far contenti tutti.
Se il nostro "atteggiamento nei confronti dei lettori" fa riferimento a questa scarsa diplomazia, beh pazienza, come già detto altre volte, questo è il prezzo da pagare per opinioni veramente libere ed indipendenti. Vedi, se la nostra attività dipendesse dai soldi dei lettori o dei costruttori il discorso sarebbe molto diverso e certamente saremmo molto più accomodanti con tutti (lettori ed apparecchi recensiti).
Per nostra fortuna così non è e quindi ci arroghiamo il diritto di trattar male chi pretende troppo e/o non rispetta il nostro tempo (libero). L'abbiamo detto sempre: non vi piace TNT-Audio? Arrivederci e grazie, dovreste essere dei masochisti per continuare a leggere qualcosa che non vi piace.

Infine, ritieni di aver scoperto una qualche VERITA' INCROLLABILE? Ovvero ritieni di avere delle cose da consigliare migliori di quelle che suggeriamo noi? Iscriviti al nostro forum di discussione, di esperti pronti a dare consigli ai neofiti (e di campane diverse) c'è sempre più bisogno. Attenzione però che mentre criticare nell'ombra ed in modo vago è facile, esporsi, fare nomi e cognomi e mettersi in discussione come facciamo noi ogni giorno potrebbe essere molto pericoloso.
Lucio Cadeddu

Ritorno di fiamma analogica
Egregio direttore,
mentirei se dicessi che vi leggo da lunga pezza ma, sin dal primo contatto, sono stato colpito dal suo approccio pragmatico ai problemi che si ncontrano esercitando la nostra comune passione e più in generale dalla impostazione inconsueta della testata.
Non avrei posto il quesito ad altra "rivista" ed avrei cercato di risolvere il problema da me se non avessi notato che, pur nella spasmodica ricerca della perfezione e piacevolezza della riproduzione sonora, lei mantiene un invidiabile equilibrio sulla questione economica.
Sarà che molti di noi appassionati non fanno tanto caso a questo aspetto, almeno finchè non si urtano i limiti "fisici" del portafoglio. Ho catalogato questa sua caratteristica, direi peculiare, come rispetto per il lavoro che c'è dietro ai soldi che poi spendiamo, e volentieri se ci sono *ritorni*, per le ns. passioni.

A causa delle varie vicissitudini della mia vita, per le quali eviterò di tediarla, mi trovo finalmente, in procinto di poter ricostruire un impianto e riabbracciare una passione mai sopita per la musica e la sua riproduzione.
Molti dei componenti (quasi tutti) che possedevo sono finiti venduti, ma ho tenuto per me il mio fidato TD125 che posseggo da quando ero ragazzo per un regalo di mio padre.
Il povero è stato conservato nel migliore modo che mi è stato possibile: gli ho evitato l'umiliazione di una umida cantina o garage piuttosto che una calda soffitta. Ciononostante la lunga inattività ha lasciato qualche segno tangibile.
Vorrei ora procedere ad una "messa a punto", non parlerei di restauro, seguendo i suoi preziosi consigli e quelli che ho potuto raccogliere sui vari link a partire dalla sua rivista.

Il primo componente che dovrò sostituire sarà la cinghia sulla quale, aimè, il tempo si è accanito. Ho poi notato che c'è qualcosa che non va nella frizione, già non l'ho detto: è un MKII, mi dedicherò poi a verificare che il tempo non abbia spostato la taratura della parte elettronica (ho trovato della documentazione on line...).
Oltre alle necessarie lubrificazioni e pulizie qualche attenzione al mobile, credo che una buona lucidatura del legno si "dovuta", anche l'occhio vuole la sua parte.
Ma il reperimento dei ricambi mi preoccupa. E se avessi bisogno di parti della frizione? A chi rivolgersi? Mi piacerebbe ripristinare il coperchio parapolvere (mi è giunto così dato che la macchina non è stata acquistata nuova) ed i suoi cardini che risultano parzialmente mancanti. Più in particolare la molla e relativo fissagio sono presenti ma mancano gli accessori per collegare il coperchio.
Mi si disse a suo tempo che il sistema non funzionava granchè già dall'origine e rompeva facilmente il coperchio. A tale proposito accetto segnalazioni sulla modifica per superare, se esiste, questo suo piccolo difetto.

Ho notato che esistono siti tramite i quali si possono comperare le cinghie di ricambio specificando il modello che peraltro è abbastanza noto e compare come scelta specifica in tutti i luoghi visitati. Ma che dire dei prezzi: 25$ a cinghia? È questo il suo giusto prezzo? Considerano anche che vanno aggiunte le spese di spedizione da oltre oceano!
Possibile che non esista il modo di procurarsi i ricambi in Europa o meglio in Italia?
Quelle che propongono a così caro presso saranno poi originali? Dalle descrizioni non si capisce.

Sarebbe carino potersi procurare un manuale "d'officina" come ho fatto con la moto per poter fare i giusti interventi, ora ed in futuro. Ovviamente sarei disposto a pagare il suo giusto prezzo, ma quale sarà? Temo molto che in questo momento la "moda" abbia oramai agguerrito i soliti furbi ed io non vorrei contribuire ad arricchirne qualcuno, ma neppure voglio lesinare nel necessario per il ripristino.

Il braccio SME 3009 S2 IMP mi pare sia in buone condizioni dato che più in generale la macchina non ha tracce di ossidazione, ma manca del portatestina originale che non posso sostituire con altri, che pure posseggo provenienti da altri "piatti" passati per casa della mia famiglia, dato che sono tutti con foratura universale.
Come fare a procurarsene uno? Quale il suo giusto prezzo?
Ogni suo suggerimento di verifica e o di manutenzione sul braccio sarà molto gradito.
A proposito del braccio ancora un quesito. Leggo sul manuale di installazione dello SME, che ancora possiedo, che si consiglia di fissare la testina al portatestina interponendo un materiale bituminiso smorzante (fornito!). Effettivamente ciò concorda con il mio ricordo. Questo consiglio è ancora valido? Mi pareva che in questi ultimi tempi si consigliassero accoppiamenti rigidi, il più possibile, in questa zona. Sbaglio? Lei cosa ne dice?

Tenga pure presente che dispongo di una certa manualità dato che mi diletto anche di autocostruzioni elettroniche ed elettroacustiche mentre sarebbe una mia prima volta con un cinematismo così sofisticato.
Che dire della testina: l'originale Shure M95HE è andata perduta (assieme allo shell accidenti!) ma, ricordo distintamente che una delle ultime volte che l'ho ascoltato avevo montato una Stanton 681EEES, prestata da un amico, e che m'era piaciuta molto di più della mia Shure. In particolare mi pareva un accoppiamento meglio assortito anche al livello di masse e cedevolezza per via di un migliore comportamento anche con i dischi un po' ondulati.
Come fare a procurasene una? (Stanton). Capisco che la tecnica ha fatto molti passi avanti e forse le vorrà / potrà consigliarmi altre marche e modelli più moderni, pur se le assicuro che li valuterò vorrei proprio ricominciare lì da dove sono stato interrotto, è anche un fatto affettivo. Cercherei perciò una Stanton o una Grado come avevo in mente allora.

In casa ci sono circa 1200 LP tra classica e Jazz, i miei generi d'elezione, anche se col tempo ho cominciato comperare CD (da ascoltare come si poteva, sic!), di buon rock anni 60, 70.
Si tratta in larga maggioranza di buone e/o rare incisioni che per me rappresentano una valore culturale che proprio non mi và di lasciare così inutilizzato.

Mi rendo conto di aver fatto tante domande e conto molto sulla sua pazienza per una risposta privata o pubblica se ritiene che gli argomenti trattati possano essere di un interesse più generale data la diffusione larga delle macchine in questione.
La ringrazio anticipatamente e la saluto
Giampiero Spezzano - E-mail: gspezzano@jumpy.it

LC
Caro Giampiero,
mi fa piacere che apprezzi il mio approccio "pragmatico" con un occhio al portafogli. Come puoi notare (vedi lettera precedente) non tutti sembrano essere d'accordo. Va benissimo così.
Per il tuo 125 molte cose si possono fare. Intanti la cinghia originale Thorens (è quello il suo prezzo!) non è necessaria. Basta una cinghia delle stesse dimensioni. Porta la vecchia presso un negozio fornito di ricambi e componentistica elettronica e vedrai che una uguale la trovi, ci sono di tutte le misure e costano 2-3 Euro l'una.
Usato dovresti risucire a trovare anche il portatestina SME, basta fare una ricerca in rete. La testina Stanton 681 è ancora in produzione e la trovi facilmente in negozi che trattano materiale per DJ e discoteche (così anche Shure). Prova anche in Rete, magari si trova a prezzi ancora più bassi.
I manuali del 125 si trovano abbastanza facilmente, visto che ci sono numerosi possessori di questo giradischi sul nostro
gruppo di discussione al quale ti consiglio di iscriverti per scambiare pareri e cercare aiuto.
Non puoi mancare di visitare il miglior sito che conosco dedicato ai giradischi di una certa qualità (Thorens, EMT, Telefunken etc.) ovvero quello dell'amico Stefano Pasini. Stefano, grande appassionato e fine conoscitore di queste macchine, sarà certamente lieto di darti una mano.
Un discorso analogo lo posso ripetere pari pari per il braccio SME. Per quanto riguarda la sostanza bituminosa che tu citi, anch'io la trovo un'ottima soluzione (va bene anche la pastilina o il blue-tac) per migliorare il montaggio della testina.
Per il coperchio francamente non mi preoccuperei più di tanto, visto che normalmente ogni giradischi suona meglio senza (minor feedback acustico).
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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