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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Dubbi sulle amplificazioni
  2. Revox B225, 226, ecc.
  3. Cavi vari
  4. Stereofonia
  5. Considerazioni varie
  6. Feedback
  7. Nuovi diffusori
  8. Sistema di diffusori per 800 €
  9. Consiglio su amplificatore
  10. Upgrade casse

Dubbi sulle amplificazioni
Egregio Direttore,
Mi scusi se la disturbo. So che è molto impegnato perchè risponde sempre a tantissime mail e porta avanti una rivista come TNT trovando comunque un grosso spazio di tempo per la sua famiglia.
Come ogni altro appassionato mi capita spesso di volerle porre dei quesiti ma indugio sempre cercando di risolvere i miei dubbi spulciando qua e là la posta del vostro sito.
Stavolta purtroppo non posso farne a meno e spero che lei sia tanto cortese da volermi concedere un po' del suo prezioso aiuto. Vengo al punto. Io sono un reduce dall' Home Cinema che grazie a voi ha scoperto le grandi emozioni che riesce a infondere la stereofonia. Una parte dopo l'altra ho sostituito le parti dell'impianto arrivando oggi ad avere una componentistica di questo tipo:

Per la sostituzione dell'amplificatore, ho deciso di acquistare nell'usato e proprio oggi ho acquistato su Internet una coppia Pre Finale Rotel (RC960BX + RB960BX) in perfette condizioni e un Finale Dynaco ST-35 (con trasformatori Z 565) anch'esso in ottime condizioni in modo da sostituire l'inadeguato amplificatore Yamaha, che mi ricorda ogni volta che mi siedo ad ascoltare musica quanti soldi ho buttato al vento perdendo tempo dietro all' Home Theatre.
  1. Potrebbe dirmi se l'accoppiata Rotel è stata una buona scelta da abbinare al resto dell'impianto?
  2. Il Dynaco può avere dei problemi a pilotare i miei diffusori da 4 ohm 89 dB?
  3. I TNT Triple T posso continuare ad usarli con entrambe le amplificazioni?
  4. Il pre Rotel può andar bene per pilotare il Dynaco o è meglio usare l'uscita variabile del mio Yamaha che si dice abbia uno stadio d'uscita che funziona in pura classe A?
Spero abbia la possibilità e la pazienza di rispondermi.
La ringrazio anticipatamente per l'aiuto che ci offre.
Cordiali saluti e ringraziamenti,
Tiziano Di Natale - E-mail: dinatiz@libero.it

LC
Caro Tiziano,
ottima la scelta dei Rotel ed un po' insolita (visto l'impianto) quella del finale Dynaco. Ho detto insolita, non "sbagliata". Il pilotaggio delle tue Chario non dovrebbe essere un problema, comunque, magari il carattere morbido del Dynaco potrebbe non essere ideale per queste torri...ma si tratta di verificare "in pratica".
I cavi di potenza Triple T li puoi usare senza problemi coi Rotel, usa invece un po' di cautela col Dynaco, potrebbe non gradire carichi fortemente capacitivi in uscita.
Infine, lascia perdere l'uscita variabile dello Yamaha ed usa il pre Rotel per pilotare tutto.
A presto!
Lucio Cadeddu

Revox B225, 226, ecc.
Carissimo Lucio,
vorrei aggiungere un mio commento e qualche notizia in più alla tua ottima recensione di quella gloriosa macchina che è il
Revox B226. Ho posseduto per qualche tempo un B225, quello a 14 bit, ora ho un B126(16 bit), che utilizzo in un secondo impianto antico/moderno molto azzeccato; oltre al Revox suddetto, un mitico integrato Pioneer SA 7500 e diffusori B&W CDM1 SE (questi non hanno bisogno di presentazioni).
A mio parere, il B225, suona un pochino meglio dei successivo B126 (non ho però mai ascoltato il B226 della tua recensione, anche se l'amico con cui ho effettuato lo scambio tra i due cdplayer Revox, ha avuto il B226S e dice che è sostanzialmente simile al B126).
Il B225 era una versione "da corsa", del Philips CD100 e dell'omologo Marantz CD63(da non confondere con il lettore audiophile di qualche anno fa con la stessa sigla, si parla della macchina del 1984!!!). Invece ho dato un'occhiata all'interno del B126, e sono abbastanza sicuro che usi la CDM4 e non la CDM1, come dici tu del B226; dando uno sguardo in giro, mi sembra che anche il B226S usi la CDM4.
Però il tuo esemplare (pardon, esemplari) forse è antecedente al mio, almeno a giudicare dalla forma dei tastini-funzione. D'altra parte mi sembra proprio che i cugini CD960/CD94, che giustamente hai citato, usassero la CDM1, quindi boh?
Non so nemmeno se il B126 sia uguale al B226 con solo alcune funzioni in meno, oppure abbia componentistica (operazionali, condensatori, ecc.) più economica. Il B225 è una macchina con una gamma medio/alta più ariosa e raffinata, mentre il B126 per contro suona più gonfio in gamma bassa ed un po' piu freddo in gamma acuta; anche il microcontrasto è inferiore, mentre la dinamica totale è forse superiore.
Quindi dal punto di vista dell'ottimizzazione hanno bisogno di cavi di segnale di caratteristiche abbastanza diverse; non tutti vengono "accettati", ma solo quelli con connettori abbastanza "magri"; sono contrario alla limatura del coperchio posteriore di una vecchia signora come il Revox...Comunque entrambi sono tuttora un ottimo acquisto, in alternativa ai soliti lettori cd da 400/500 euro.Cedono abbatanza nettamente dinanzi ad un "mostro sacro" come l'YBA CD1 (il mio peraltro è particolarmente messo a punto ed è allo status ultimo di upgradings Silco, quindi occhio!!!), ma il B225 in un confronto in negozio ha "steso" in modo piuttosto macroscopico due lettori molto quotati dal punto di vista "audiofilo", di prezzo compreso tra i 3 ed i 5 milioni di vecchie lire, in due impianti molto diversi fra loro...se permetti nomi e cognomi non ne faccio, per non gettare nello sconforto gli eventuali possessori :-)))
Infine vorrei mettere in guardia eventuali acquirenti dagli speculatori che sostengono la sostanziale identità del Marantz CD94 e del Revox B226S con tale Marantz CD7, venduto al prezzo di 12 milioni di lirette...è vero, in parte condividono meccanica e convertitore, ma il CD7 ha un telaio più robusto (oltre un'estetica più moderna...), e ben altra alimentazione e stadio di uscita...il prezzo giusto è quello che ho citato prima, qualcosa in più per un B226S.
Grazie, e continuate così!!!
Andrea Armaroli - E-mail: superarmy@jumpy.it

LC
Caro Andrea,
credo che la Revox abbia usato, durante la produzione delle macchine citate, un po' quello che mamma Philips al momento le metteva a disposizione. Quindi CDM 1 o CDM 4, TDA1541 normali ed S1...secondo la logica delle "caratteristiche che possono variare senza preavviso".
A quanto ne so, il 126 era un 226 semplificato ma, credo, elettronicamente equivalente per le parti che ci interessano di più.
La quotazione che citi collima con quella che ho indicato io, con l'eccezione dell'E-Bay tedesca dove - a costo di qualche rischio in più - si possono spuntare prezzi più favorevoli (però poi trasporto e money transfer incidono un po').
Sul suono non posso che concordare con te, può essere imbarazzante per più di una macchina moderna.
Revox uber alles, dunque!
Lucio Cadeddu

Cavi vari
Caro Lucio,
questa dovrebbe essere la mia quarta lettera. Innanzi tutto il mio grazie più sincero per la "dedizione alla causa", nel senso che io non avrei la costanza di rispondere tutte le settimane a tutte queste lettere. Fortunatamente non sono tutti come me.
Brevissima cronostoria del mio impianto hifi/ht: compattone aiwa, diffusori sonus faber gran piano home, solo home, concerto home, gravis, pre naim 42.5 con snaic grigio, ampli naim nap180 cavi di potenza naca5, lettore naim cd5, ampli ht rotel rsx 972, TNT Flexy con barre di acciaio, sottopunte in ottone e piani in vetro.
Anzitutto, sperando di fare cosa gradita a te ed utile ad altri, voglio portare la mia esperienza di acquisto hifi usato. Premetto che non sono tutto rose e fiori, nel senso che il mio primo affare è stato un "affare" solo per il destinatario dei miei soldi.
Direi che, per il resto, mi sono imbattuto in diverse tipologie di persone, dal riccone che dava via gli scarti, al genio che vendeva i pezzi perchè era passato allŽautocostruzione, al professore audiofilo sempre e solo tutto naim, al negoziante che aveva ritirato naim da un tizio al quale la neo moglie lŽaveva costretto a comprare Bang & Olufsen perchè "più belli", al pensionato intrallazzone con lŽamico negoziante tedesco che gli manda i pezzi da smerciare.
La conclusione è che ci sono tante persone oneste ed appassionati sinceri e che, con qualche precauzione, è possibile fare buoni affari. Oltretutto anche fare la conoscenza di persone così diverse e con esperienze così lontane ti lascia sempre qualcosa di positivo. Niente a che vedere con lŽandare in un luminosissimo e caotico centro commerciale dove il commesso meno competente ti tesse in pochi minuti le lodi dellŽoggetto più anonimo.
Ma veniamo al motivo della lettera. Cercando di essere il più conciso possibile:

  1. cavi di potenza per impianto ht.
    devo passarli dentro forassiti sottotraccia, per cui non ho lo spazio ne' per lo star ne' tantomeno per i tripli T. Ho trovato dei cavi OFC 2x5 con oltre 300 trefoli per cavo. Ce ne sono modelli delle stesse dimensioni con meno trefoli. Possiamo dire, in via teorica, che un tipo è meglio di un altro? Oltre alla sezione, di quali altre caratteristiche è importante tener conto? Le eventuali ferriti sono utili solo ad inzio e fine cavo?
  2. Cavi di alimentazione hifi/ht.
    il cavo di alimentazione TTS deve avere una certa lunghezza così come descritto sul sito. Per evitare di avere troppi cavi lunghi, è possibile fare una ciabatta col cavo lungo e da lì i pezzi corti per i singoli componenti? Volendo inserire un fitro di rete (TNT Filter) ne basta uno sulla linea prima della ciabatta e ne va messo uno per ogni componente?
Grazie di nuovo,
Claudio - E-mail: claudiocamarotto@libero.it

LC
Caro Claudio,
per i cavi sottotraccia non so bene che dirti, diciamo che l'importante, in applicazioni così "costrette", è non scendere al di sotto di un certo valore di sezione (2-2.5 mmq). Per le ferriti, come ho scritto anche la settimana scorsa (ma la leggete la posta?) esse possono essere benefiche oppure no a seconda dei casi. Bisogna provare. Comunque, una all'inizio ed una alla fine del cavo è la pratica più comune.
Per quanto riguarda l'alimentazione, puoi anche costruirti una ciabatta con TTS e poi ripartire da lì con altri spezzoni. Il filtro lo puoi mettere a monte della ciabatta. Fai prima qualche esperimento con le elettroniche Naim, non è affatto sicuro che gradiscano cavi d'alimentazione speciali e/o filtri a monte (vedi anche lettera successiva).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Stereofonia
Caro Lucio,
volevo spezzare una lancia a favore degli impianti HT a x.y canali: infatti, credo che in tutta la storia dell'hi-fi non ci sia stata invenzione che più di questa possa aiutare a diffondere la voglia di un buon impianto a due canali!

Ebbene si, come avrai capito sono un pentito del 5.1; fino a un anno fa ero un felice (?) possessore di un impianto HT (tutto sommato anche decente, intendo dire non uno di quegli scatolotti all-in-one con cassettine-ine-ine di plastica), poi ho iniziato a leggere tnt-audio, come primo effetto collaterale ho ricominciato ad ascoltare musica (almeno ci ho provato: ascolto un po' tutti i generi, soprattutto jazz, classica e pop/rock, ma alcuni è proprio impossibile ascoltarli con l'HT) e insomma per farla breve dopo un bel po' di ascolti presso alcuni rivenditori ho da pochi giorni sostituito l'HT con un impianto composto da:

Praticamente sto riscoprendo tutti i miei cd (in ognuno dei quali sembra che qualcuno si sia messo pazientemente ad inserirci qualcosa che prima non c'era...) e mi sa che ci ho guadagnato anche con la maggior parte dei film.
Cosa posso aggiungere: grazie, grazie e ancora grazie a te e ai tuoi collaboratori per il meraviglioso lavoro che svolgete e che è stato fondamentale per questo "cambio"; mi auguro che anche la semplice testimonianza di persone come me possa essere motivo di soddisfazione per voi e di ulteriore meditazione per i possessori (o potenziali acquirenti) di impianti HT incerti se dare retta ai tuoi consigli (andate ad ascoltare un impianto due canali appena decente e vedrete che i dubbi vi passeranno in 10 secondi!).
P.S.: per motivi indegni, ho momentaneamente piazzato le elettroniche su alcuni viprapod dei poveri, ovvero "morsetto gomma per tubi - diametro 26/30", un affare trovato nel settore idraulica del brico a euro 1,36 l'uno (i piedini upim non li ho trovati e allora ho inventato); non sono certo in grado di dirti se e quali ripercussioni hanno sul suono dell'impianto, però ve li segnalo, così se non volete aspettare me e vi viene voglia di provarli... (sia chiaro che se sono delle ciofeche io non ne so niente!).
Silvio Scotti - E-mail: silvio.scotti@dside.it

LC
Caro Silvio,
grazie per la preziosa testimonianza e per il tweak suggerito!
Proprio in questi giorni sto cercando di convincere un amico ad abbandonare la strada dell'HT per un più ben suonante due canali di pari costo. Magari ne approfitto per fargli leggere questa tua testimonianza.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Considerazioni varie
Caro Direttore, mi chiamo Giuseppe e Le scrivo dalla "vicina" Muravera. Tralascio i (meritati) complimenti per esporle alcune considerazioni alle quali mi piacerebbe volesse replicare. Coltivo la passione dell'alta fedeltà da circa 12 anni e quella della musica (suono basso e chitarra) da più di 30. Non sto a descriverLe il mio impianto, che comunque è di livello medio alto, e vengo alla prima questione: Ascoltare la Musica o Ascoltare l'impianto?
Diverse volte ho letto le Sue idee in merito ribadendo il concetto che l'impianto è funzionale alla musica e non viceversa - ("si concentri sulla musica" è la risposta più gettonata).
Potrei essere d'accordo con Lei, ma questa mi sembra una maniera semplicistica e generalizzante di argomentare. Un appassionato di alta fedeltà "gode" del modo in cui gli apparecchi riproducono il messaggio sonoro (valutando i noti parametri dell'ascolto) senza per questo dover necessariamente apprezzare il contenuto musicale. Non ci trovo nessuna aberrazione in ciò!
Io stesso ascolto la mia musica preferita con un impianto di qualità indiscussa, ma Le assicuro che provo le stesse emozioni e sensazioni (intendo quelle generate dalla musica) anche quando ascolto Mozart, Mahler o gli Yes su un "radione" da supermercato. Trovo altrettanto emozionanti la scena, la dinamica, il timbro e tutte le altre belle cose che un impianto di qualità può offire; ma è una emozione legata solamente all'alta fedeltà, non necessariamente alla musica che in quel momento viene riprodotta.
Quando un impianto riesce a dare il meglio di sè, risulta coinvolgente anche l'ascolto di musica che solitamente non piace. Ancora un pensiero; premetto che non mi convertirò tanto presto al SACD o DVA-A, ma noto una sorta di avversione da parte Sua verso questi formati (so già la risposta che mi darà : - )). Perchè si vuole vedere i nuovi formati solo come multicanale? Io credo che, tralasciando il multicanale (al quale non credo neanche io), l'aumento della risoluzione e della freq. di campionamento possa sortire effetti benefici per l'ascolto a due canali.
Spero di non averLa annoiata e le mando cordiali saluti.
P.S. Lei sta facendo un lavoro egregio, continui così.
Giuseppe Dessì - E-mail: giusepped@tiscali.it

LC
Caro Giuseppe,
mi permetto di insistere sul concetto "prima la Musica, poi l'HiFi" perchè troppo spesso ci si lascia trascinare dagli oggetti e non dal loro fine ultimo. Sul fatto che un impianto HiFi sia in grado di farci apprezzare meglio la Musica, anche generi che non ci sono familiari, concordo in pieno! Grazie all'HiFi ho scoperto dischi che probabilmente non avrei mai acquistato :-)
Per quanto riguarda il digitale ad alta risoluzione posso anche essere d'accordo con te, purtroppo tutta la manovra non mi convince affatto (per tutte le ragioni già esposte in passato su questa stessa Rubrica).
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Feedback
Caro Direttore,
le ho scritto poco tempo fa per chiederle un consiglio per la costruzione del mio primo impianto (ambiente piuttosto ampio e asimmetrico, abbinamento con un lettore Technics SL-PS770A preesistente, budget massimo 2000 € e... nessun ascolto all'attivo) e lei mi aveva orientato all'ascolto di diffusori a torre (Opera Platea/Terza, Sonus Faber Gran Piano prima serie, KEF o Monitor Audio) in abbinamento ad ampli Rotel, chiedendomi di tenerla al corrente sulle impressioni che ne avrei ricavato.
Sperando di non essere troppo prolisso, ora ho il piacere di esaudire la sua richiesta.
In due diverse sessioni di ascolto (eseguite durante il corso della stessa giornata), presso due rivenditori della mia zona, sono riuscito ad ascoltare quanto segue.
Primo ambiente (classico 4x4, adeguatamente trattato):

Secondo ambiente (circa 4 x 7, adeguatamente trattato): Dunque, in generale ho trovato tutte le torri che ho ascoltato (economiche, le Gran Piano sono un discorso a parte di cui parlerò più avanti) sostanzialmente "asettiche": il loro suono era per la verità inappuntabile (mi vien da dire "scientifico") se si analizzano i vari aspetti (alti, bassi, dettaglio... un po' meno la scena acustica, che ho trovato deludentemente poco estesa e poco incisiva in quasi tutti i casi) ma complessivamente per nulla coinvolgenti ed emozionanti. Dopo 15 minuti di ascolto sentivo la necessità di qualcosa di più attraente! (sono perfino arrivato a pensare che quelli fossero diffusori studiati per l'home theater).
Con mio grosso stupore ho trovato piena soddisfazione nelle Concertino Home: immagine e calore nell'esecuzione e poi voci, violini, flauti e arpe riprodotti in maniera entusiasmante, quasi commovente.
Certo la gamma bassa non è quella delle torri, ma dopo poco le Concertino me ne hanno fatto completamente dimenticare il "bisogno". Ne sono rimasto assolutamente stregato! E la cosa che mi ha stupito ancor di più è che questo accadeva anche in un ambiente piuttosto ampio, proprio simile al mio! Le CM2 suonavano pù o meno con lo stesso carattere delle torri: ancora maggior dettaglio e precisione ma "algide", specialmente in basso. Alla fine ho avuto modo di ascoltare le Gran Piano: assolutamente stupende, quasi maestose a volumi medi... le vere sorelle maggiori delle Concertino (buon sangue non mente).
Per quanto riguarda le elettroniche: il Primare è stato semplicemente delizioso, il NAD molto buono, forse solo un po' troppo robusto (vigoroso forse è la parola giusta) e il Cambridge senza infamia ne' lode: semplicemente suonava con la stessa "filosofia" delle torri.
Poca differenza tra il mio Technics e il Marantz, mentre il confronto con il Rotel è stato semplicemente imbarazzante: il mio lettore sembrava addirittura difettoso (in abbinamento col Primare), tanto graffiava e arrancava nei passaggi pù impegnativi!
In sostanza, dopo aver toccato con "orecchio" quello che mi piace, la mia scelta sarebbe (anche solo per iniziare): Ampli Primare A-20, Sonus Faber Concertino Home (con relativi stand) e una 50/60 euro tra cavo di segnale e di potenza (budget completamente esaurito!).
Purtroppo non sono riuscito ad ascoltare quanto da lei consigliato ma le chiedo lo stesso, vista la mia recensione, se valga la pena continuare sulle torri (o su qualcosa diverso da Sonus Faber!) e quali, tra le elettroniche che ho ascoltato, possano essere degne compagne delle casse che intenderei acquistare. Oppure mi suggerirebbe qualcosa di diverso (anche magari solo scendere leggermente di modello col Primare A-10 per risparmiare un po')? Infine, consigli sui cavi?
Grazie molte e buone cose.
Matteo - E-mail: matteo.bottecchia@libero.it

LC
Caro Matteo,
hai ascoltato delle torri ma non quelle che ti avevo consigliato io :-) Comunque va benissimo anche così. Non c'è una strada obbligata al raggiungimento della soddisfazione musicale. Quindi: OK per le Concertino, bene il Primare (anche il modello inferiore) ed ancora una buona scelta quella del lettore CD (Rotel) quando potrai permettertelo.
I cavi non sono un vero problema, visto e considerato che useresti ancora il Technics come sorgente. Potresti semplicemente affidarti alle mani del negoziante che avrà certamente qualcosa da farti sentire nell'ambito della cifra che ti sei preposto di spendere.
Non mi sento di consigliarti di ascoltare altro per evitare troppa confusione di marchi e modelli. Ripeto, la strada non è a senso unico.
Per quanto riguarda il discorso delle torri, continuo a sostenere un mio vecchio discorso: se troppo economiche qualche sacrificio in termini di raffinatezza della gamma medio-alta occorre metterlo in preventivo, per ottenere l'estensione in basso. D'altra parte, la stessa cosa può essere detta per i diffusori compatti da supporto (migliore gamma medio-alta, gamma bassa un po' compromessa, a parità di spesa). A questi ultimi occorre poi aggiungere il costo degli stand che potrebbe non essere trascurabile. Quelli della Sonus Faber, pensati proprio per le Concertino, non sono esattamente economici.
In conclusione, vorrei metterti una pulce nell'orecchio: hai provato a cercare le Gran Piano usate? :-)
Tienimi al corrente,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori
Mi trovo nella più classica delle situazioni d'imbarazzo audiofilo: sono ragionevolmente convinto che sia ora di sostituire i diffusori ma non so ancora prendere una decisione. Sommaria descrizione dell'ambiente e dell'impianto: soggiorno di 8m X 4m alta 3m con una grossa libreria sul lato corto, ad un metro circa dalla quale stanno un paio di Linn Keilidh (1992) ben distanziate dalle pareti laterali, il livello d'ascolto è quello opportuno in condominio quindi non si disdegna un ascolto relativamente ravvicinato. Rega planar 3 (1985) con rb 300, sumiko blue point, Naim cd 3.5 con hi cap, Naim nac 102 con hi cap ed alimentatore per la parte digitale, Naim nap 180 cavo nac a 5. Questa configurazione è stata raggiunta in circa 10 anni (!), con ampio ricorso al mercato dell'usato, per configurazioni Naim via via "maggiori", le Keilidh hanno validamente accompagnato il cambiamento fino ad oggi.
A proposito di Naim mi sembra che gli Hi Cap del cd 3.5 e del nac 102 non gradiscano la sostituzione del cavo di alimentazione con il TNT-TTS, mentre molto utile è stato attrezzare una buona ciabatta con il TNT-TTS.
Altro intervento migliorativo è stato l'uso dei tappi per bibite in gomma morbida, segnalati da TNT, incollati (a tenuta d'aria) con silicone su di un sottile lamina di polistirolo trasparente e posti con la parte convessa a contatto con i piedi in gomma del Rega, che riposa su di un ripiano in medite del solito mobiletto in tubo metallico quadrangolare con punte al pavimento.

Tornando a noi, fatte salve le caratteristiche Naim, oggi le care Keilidh, probabilmente, non consentono la migliore espressione di ciò che stà a monte, per quanto può valere le carenze possono essere in sintesi trasparenza, dettaglio, microdinamica. Tutto questo ovviamente dopo aver curato opportunamente la messa a punto dell'impianto e provando a spostare le povere casse avanti indietro, orientare milimetricamente, alzare su basi in legno e sughero, gomma e matonelle, sugheri da damigiana e non so più cos'altro.
Considerando che il 90% della mia musica sta tra le origini e Schomberg, comprende musica sacra, cameristica, sinfonica, che strada prendere con la pretesa di trovare diffusori che "bastino" per altri 10 anni e con 1500 € a disposizione? premesso che si parla di audio fermamente a due canali e per i nuovi formati calma e gesso, conviene tornare su modelli da pavimento di litraggio non esuberante, oppure un midi / mini diffusore con qualche limite di banda passante e l'incognita piedistallo (ma TNT soccorre....) che potrebbe essere quasi definitivo per il resto?
Accetto ogni suggerimento e concludo segnalandovi che ho trovato molto interessanti e convenienti le Epos M12 ma cercherò di sentire anche le M15, contemporaneamente però la cosa mi ha fatto pensare perchè avevo in testa altri prezzi, tipo quello delle Pro Ac Response 1 SC ad esempio se si deve andare sul definitivo, credo.
Grazie e saluti,
Alessandro Monti - E-mail: a.monti@empolese-valdelsa.it

LC
Caro Alessandro,
forse riesco a farti risparmiare qualcosa consigliandoti una delle ultime versioni delle Linn Kaber, stessa filosofia sonora Linn ma tanta raffinatezza e precisione in più rispetto alle Keilidh. Sul nuovo, potresti ascoltare le Ninka...ma credo che le Kaber siano superiori.
Qualora fossi disposto a sacrificare un po' sulla profondità d'immagine, potresti pensare ad una coppia di Naim Allae usate o di SBL. Andrebbero a nozze con le tue amplificazioni Naim.
Come bookshelf, le Pro AC Response 1s mi sembrano adattissime ma dovresti ascoltarle con attenzione, passare da un diffusore da pavimento (pure piuttosto generoso) come la Keilidh ad uno da piedistallo non è facile.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Sistema di diffusori per 800 €
Buongiorno,
le scrivo dopo un bel po' di tempo per aggiornarla sui miei recenti acquisti e per rivolgerle una nuova domanda che da tempo ricerca una risposta concreta ed efficace, così come tempo fa ne ricevetti una da lei in merito al mio precedente dilemma. Prima dell'estate dovevo acquistare un sintoamplificatore a/v ed ero indeciso tra diversi marchi, Onkyo, Yamaha, Denon ed Harman Kardon. Lei mi suggerì anche più di una volta di acquistare Harman Kardon. Bene, ho di recente acquistato, sfruttando una promozione da "ultimo pezzo esposto", un Harman Kardon AVR-3550.
Ho seguito fedelmente il suo suggerimento e con qualche euro in più ed una buona promozione ho portato a casa un pezzo di cui mi ero convinto della elevata qualità.
Ad oggi questo apparecchio è affiancato da un lettore dvd pioneer (del valore di 250 euro) con il quale ascolto i miei cd musicali e da due diffusori sony che facevano parte di un compattone riposto ora nel solaio.
Mi accingerei ora a valutare dei diffusori da sostituire ai due in uso. Ho le seguenti esigenze:

Ho qualche idea a riguardo, la prima, che lei mi scarterà subito, è rivolta al sistema Bose acoustimass 6 serie III, la seconda è rivolta al meno costoso sistema Jamo A210PDD o A310PDD e la terza ad un kit di diffusori della Pioneer che magari lei potrebbe eventualmente suggerirmi.
La ringrazio subito per la sua disponibilità e, quand'anche non riuscisse a rispondermi, per quanto in passato da lei suggeritomi,
Grazie
Massimiliano - E-mail: maxtritto@libero.it

LC
Caro Massimiliano,
già che ti sei dotato di un discreto ampli HT non vanificare l'ascolto della Musica con scelte affrettate proprio nella sezione diffusori, di gran lunga la più importante. Non mi è chiaro il concetto di "dimensioni ridotte" ma certamente scarterei un sistema in stile dadi da brodo, perchè non ha nulla a che vedere con la buona Musica.
Per la cifra che hai a disposizione, senza sacrificare troppo gli ingombri, puoi pensare al sistema Arbour Cinema di Indiana Line che è pure ben rifinito e carino a vedersi. In alternativa, potresti pensare di mettere insieme un sistema basato sui Tannoy serie Mercury (MX 2, MXC etc.). Ancora, un sistema completo Mission Cinema M72 che è però sprovvisto di subwoofer.
La tua richiesta "vorrei ascoltare il Dolby Digital" non dipende dalla scelta delle casse, ma dell'ampli, che deve avere il circuito Dolby Digital (e ce l'ha).
A tua moglie cerca di spiegare che la qualità mal si sposa con le piccole dimensioni. La prossima volta che vuole acquistare un frigorifero nuovo, comprale un modello da campeggio, vediamo se recepisce il messaggio ;-)
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Consiglio su amplificatore
Carissimo Lucio,
chi ti scrive è un altro Lucio che, grazie al sito da te diretto, è tornato da qualche tempo a godersi la musica entro le mura domestiche: essendo un musicista semiprofessionista (suono il basso elettrico e lo Stick), per troppo tempo ho pensato che fosse una pia illusione ascoltare musica in modo decente senza spendere cifre folli.
Sempre grazie a TNT, ho rivalutato enormemente l'analogico e ora mi viene da ridere pensando agli slogan quando uscì il CD audio come ad esempio: "chi possiede un CD audio in pratica possiede il master originale dell'incisione mentre sul vinile viene riversato appena il 40%…".
Comunque bando alle chiacchiere vengo subito al dunque: da qualche mese sto rinnovando in maniera graduale il mio vecchio impianto attualmente così formato:

Come immaginerai i rimasugli del vecchio impianto sono l'ampli e il DVD-CD player (che in ogni caso manterrò per vedere i film!), e secondo me è venuta ora di mandare in pensione l'Onkyo rimandando per ultimo tra qualche mese il cambio della sorgente digitale (oltre che montare qualcosa di meglio sul Pro-ject).
Disponendo di un budget di 1500 euro (anche qualcosina in più se necessario) e tenendo conto che le B&W hanno una timbrica decisamente enfatizzata sugli alti (motivo per il quale le ho scelte), ti volevo gentilmente chiedere un consiglio per un buon ampli che non enfatizzi troppo tale chiarezza dei miei diffusori.
La stanza d'ascolto è un cubo di circa 16mq, i generi che ascolto sono prevalentemente jazz fusion e rock, niente classica; ovviamente il mio orecchio presta particolare attenzione al ritmo e quindi al basso, insomma vorrei che il mio impianto rendesse una minima giustizia in termini di pulizia e velocità al pizzicato di Jaco Pastorius e allo slap di Marcus Miller!
Ovviamente girando tra negozi e sfogliando gli annuari (e TNT ovviamente!) mi sono fatto una rosa di possibili candidati (sono disponibile anche ad acquistare usato) ma prima di procedere ad eventuali ascolti volevo sapere la tua personale opinione su quali prodotti dovrei orientarmi.
Un mio collega audiofilo mi ha caldamente raccomandato un buon usato AM Audio o Electrocompaniet…

Per concludere vorrei segnalare agli altri possessori del Pro-Ject RPM4 (un onesto giradischi su cui sto facendo pratica) un buon tweak a costo zero o quasi: ho ottenuto (strano ma vero) un marcato miglioramento in generale della timbrica del giradischi ponendo sotto ai suoi piedini originali dei tappi in gomma presi da contenitori in vetro di aromi per cucinare (marca Italpepe).
Ti ringrazio per l'attenzione,
Cordialmente
Lucio Abbà - E-mail riservato

LC
Caro Lucio :-)
chi ti ha consigliato AM Audio o ElectroCompaniet sa evidentemente il fatto suo. Io mi permetto di aggiungere, vista la tua voglia di articolazione del basso elettrico e di tonalità non troppo cariche in gamma alta, di pensare a Naim. Un integrato Nait 3 o Nait 5 (usati) o persino una coppia pre+finale (usata) tipo 32/42/62/72 + 140/180 possono darti esattamente quello che cerchi. Ritmo, swing, "groove" ed un'articolazione delle basse frequenze da....brivido.
Tenendo conto dell'equilibrio timbrico delle B&W li vedrei molto bene insieme. Tieni conto che sono pure dotati di ingresso fono (di livello eccellente), non tutti gli ampli modeni ne dispongono.
Ovviamente, valuta anche gli altri due nomi che ti hanno proposto ed aggiungici anche Densen.
Appena puoi, dona al tuo ProJect una testina più consona.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Upgrade casse
Caro Direttore,
ti disturbo ancora una volta per un altro consiglio. Questa volta il mio dubbio è legato all'upgrade delle casse. In particolare sto pensando di sostituire le mie attuali Sonus Faber Concertino (che sposterei sui canali posteriori) con due casse di qualità e prestazioni superiori. Intanto due dati sull'impianto:

La stanza di ascolto (dedicata alla musica) è di mt. 5.50x4. Le casse attualmente sono posizionate sul lato corto della stanza, a circa 90 cm. dalle pareti laterali e a 190 cm. dalla parete di fondo e distanti 190 cm. tra loro. Le nuove casse essendo più grandi mi costringeranno a diminuire lo spazio dalla parete laterale a circa 50 cm. (perchè dietro ho lo schermo del proiettore), aumentando quindi lo spazio tra le casse, mentre non ho problemi sul posizionamento rispetto alla parete di fondo.
Nell'ascolto in stereofonia (che è quello che più mi interessa) utilizzo la configurazione sorgente+LS15+K3 (o Dynaco)+Concertino+Gravis. Ascolto prevalentemente jazz, prediligo un suono caldo e tendo a preferire un impianto che esalti l'ampiezza e la profondità della scena sonora rispetto agli altri parametri.
In futuro prevedo di sostituire anche il finale con un Audio Research VT100 o simile. Il budget a disposizione è di circa 6/7000 €. La mia scelta è per ora (senza aver ancora fatto un ascolto approfondito), ristretta tra le Sonus Faber Cremona (come avrai capito amo il "suono" Sonus Faber) e le Thiel CS2.4. Le domande: Come vedi poche idee ma molto confuse.
Attendo i tuoi sempre preziosi consigli e ti saluto cordialmente.
Flavio Lanteri - E-mail riservato

LC
Caro Flavio,
premetto che non conosco bene le Cremona e quindi su di esse non posso esprimermi. Quello che farei al posto tuo è cercare una coppia di Thiel usate e contemporaneamente sostituire il finale. Ormai si trovano a prezzi "umani" anche le grandi CS 3.6. Con i soldi risparmiati potresti pensare ad un finale Audio Research come quello da te citato o ad altre soluzioni tipo Mark Levinson (vecchia serie 2X), Classè, Krell o Rowland.
Prima di fare qualunque mossa, comunque, vista anche l'entità del budget a disposizione, farei diverse prove d'ascolto, possibilmente nel tuo ambiente. Tieni conto che Sonus Faber e Thiel hanno caratteri piuttosto diversi, non dico opposti ma...diversi.
Se le hai citate (le Thiel) evidentemente le conosci, quindi tutto OK. Altrimenti devi ascoltarle.
Tienimi aggiornato sugli sviluppi,
Lucio Cadeddu

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