TNT-Audio - Lettere alla Redazione
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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Bassi troppo in evidenza
  2. Nuovi diffusori per sostituire le Kan
  3. ALTA FEDELTA', asciutta o bagnata?
  4. Scelta amplificazione a valvole
  5. L'Insulto Finale
  6. Dubbio analogico
  7. Nuova amplificazione con 2000 €
  8. Upgrade con 2500 €
  9. Dubbi su giradischi
  10. Un impianto per le Parva con 700 €

Bassi troppo in evidenza
Gentile direttore,
è passato molto tempo da quando ci siamo sentiti la prima volta, in questo periodo ho seguito con molto interesse tutte le uscite settimanali di TNT-Audio. Torno a disturbarla per chiedere alcuni consigli su come ottimizzare il mio impiantino, dopo avere effettuato un deciso upgrade, composta da:

Avendo ancora sia il Rotel che il Marantz sto facendo anche dei confronti di ascolto e devo dire che ho riscontrato gran parte dei pregi evidenziati dalle vostre recensioni. Con delle piccole Dynaudio Audience 42 con cui ho ascoltato gli A.Analogue il suono era molto morbido, dettagliato ma scarso nelle frequenze basse in un salone grande, nel mio ambiente il suono risulta sempre morbido e di classe ma con i bassi troppo in evidenza specialmente su registrazioni molto piene in cui il suono risulta come dire "impastato".
Il problema presumo sia da identificarsi con il posizionamento dei diffusori nel mio ambiente non ideale: dimensioni della stanza 4x4.
Volevo gentilmente chiedere il suo parere sulla disposizione descritta ed eventualmente se ritiene possibile una ottimizzazione, eventualmente anche inserendo dei cavi di segnale/potenza più analitici.
La ringrazio per la sua sempre impareggiabile disponibilità,
Cordiali saluti.
Basilio - E-mail: solong (at) inwind.it

[Piantina]

LC
Caro Basilio,
la disposizione non mi pare così drammatica, le proporzioni del disegno sono probabilmente errate, visto che dovrebbe trattarsi di un quadrato. Mi auguro che le casse non siano davvero così vicine l'una all'altra come sembrano. Comunque sia, forse la geometria della stanza è ben più colpevole della disposizione dei diffusori.
Fossi in te proverei a posizionarli sull'altra parete, ai lati della finestra. Sembrerebbe ci sia più libertà di "movimento". Il punto d'ascolto andrà, di conseguenza, sulla parete opposta, davanti alla porta.
Prova diverse angolazioni dei diffusori verso il punto d'ascolto e differenti distanze dalla parete di fondo. Qualcosa dovrebbe/potrebbe migliorare. Dalla pianta non si intuisce la presenza di tappeti o di elementi assorbenti (poltrone, cuscini etc). Un tappeto davanti ai diffusori è comunque quasi obbligatorio. Il suono che definisci "impastato" potrebbe anche essere dovuto ad una stanza poco assorbente.
Potresti pensare anche ad un trattamento acustico, sia fai da te che professionale, prima di cambiare elementi dell'impianto.
Non conosco i cavi Accord, mi pare di ricordare siano di uso car-audio. Non so, potresti provare anche qui con qualcosa di autocostruito (TNT Piano 6 o Piano 1, ad esempio).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori per sostituire le Kan
Gentilissimo direttore,
sono un appassionato di musica, e possiedo da qualche anno un impianto formato da un amplificatore Rega Brio, un piatto Thorens TD 166 IV, un lettore cd Maranz cd4000 e un paio di diffusori Linn Kan appoggiati su stand ed addossati al muro, il tutto posizionato in un locale di 6 metri per 5 circa.
Il suono che ottengo è, per le mie orecchie, ottimo e preciso per voci e piccoli "insieme strumentali" ma lo trovo un po' carente di presenza e impatto (mi mancano termini più specifici, ma credo di essere chiaro) nella musica di grandi orchestre e nel rock "possente".
Ho ascoltato in un negozio delle Alya e delle Jura, ma pilotate da un Rega Mira (non aveva a disposizione il modello inferiore) e ho trovato che entrambe avessero quello che a me manca. Vorrei sapere se lei ritiene che, con il mio integrato (che per un fatto economico preferirei tenere) e nella mia stanza (un po' più grande di quella del negozio) otterrei le stesse soddisfazioni.
Le chiedo infine se lei pensa che sia normale che al volume minimo un canale emetta suono mentre l'altro no.
E' sicuramente a causa dell'amplificatore perché ho provato ad invertire i canali e il problema si è ribaltato. La ringrazio molto e la saluto.
Giovanni - E-mail riservato

LC
Caro Giovanni,
poverine le Kan, costrette a sonorizzare 30 metri quadri con un ampli non esattamente "forzuto"! Ci credo che non senti l'impatto! Visto che vuoi tenere l'ampli, credo che le Jura possano darti qualcosa in più proprio nella direzione da te sperata. Anche l'ampli ringrazierà, credo. Appena puoi, prendi un lettore CD migliore, il 4000 è troppo al di sotto della classe del tuo impianto. Visto che il resto dell'impianto sarebbe Rega....una buona scelta potrebbe essere il solito Planet, magari usato.
Infine, per quanto riguarda il leggero sbilanciamento tra un canale e l'altro che hai riscontrato nel tuo ampli ebbene, è tutto assolutamente normale. Credo ne sia affetta la stragrande maggioranza degli amplificatori integrati (o dei preamplificatori) esistenti sul mercato. E' un problema del potenziomentro di volume che, per forti attenuazioni, presenta sempre un certo sbilanciamento tra i due canali. Il tutto si "linearizza" per posizioni della manopola relative ad attenuazioni inferiori. Non ha alcun effetto all'ascolto, di norma.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ALTA FEDELTA', asciutta o bagnata?
Egr. Direttore,
Siamo in presenza di similitudini meteorologiche! La valutazione di un impianto di "alta fedeltà" si potrebbe ridurre a questa comparazione: Asciutto è l'impianto che tende a scomparire per lasciar posto alla più esatta possibile rappresentazione dell' evento "dal vivo", non riprodotto. Bagnato è l'impianto per ascoltare l'evento riprodotto, senza distorsioni, pulito, dinamico, insomma, inteso soltanto dal punto di vista dei parametri tecnici e che fa la differenza rispetto ad un ascolto televisivo monofonico o all'audio Am della radio (con tutto il grande rispetto), ma che al tempo stesso contiene una miriade di "informazioni" in più che tendono a modificare pesantemente il suono iniziale.
Esiste, inoltre, un problema legato all'oggettività (ma forse non esiste od è difficile da raggiungere) ed alla soggettività della valutazione che sono a loro volta correlate con modelli di ascolto ricavati da esperienze dirette in teatri, sale da concerto, concerti all'aperto, (nonchè da numerosi ascolti di impianti "casalinghi") con una ulteriore distinzione tra musica eseguita con strumenti acustici o con strumenti elettrici.
L'aspetto emozionale dell'ascolto di un impianto di alta fedeltà, tuttavia, può sovvertire lo spirito di valutazione quando ci troviamo in presenza di eventi fatti apposta (o meglio, inevitabilmente) per essere ascoltati in maniera colorata: in questo caso siamo ancora in presenza di alta fedeltà bagnata od anche in questo caso si può parlare di asciutto?
Insomma questo, credo, sia un argomento che abbia tormentato e tuttora tormenta moltissimi audiofili. Oggi difficilmente troveremo sul mercato degli "impianti" che emettono "alti trapananti" (termine molto in voga negli anni 70/80) , "bassi slabbrati" od amplificatori che non reggono nemmeno le "casse" dello stereorama! oggi il materiale c'è ed in abbondanza. Sarebbe solo questione di "sfumature"!! Ma le sfumature costano.
Anche se io protendo per l'asciutto, Vorrei porti questa domanda: se ascolto un brano di musica rock con un impianto con due diffusori, ad esempio Cerwin Vega con woofer da trentotto con a monte un cd da 500 euro ed un integrato giapponese commerciale (kenwood, etc) da 150 watt a canale che mi fa "godere", pur in mancanza di orizzonte, di verticale e di profondità e con il suono che mi salta addosso, sono in presenza di alta fedeltà, e se no, cosa è? Lo stesso dicasi per un brano si musica classica o lirica che mi fa "godere" per il suo impatto dinamico, e basta!
Grazie, cordiali saluti.
Mario - E-mail: labasch (at) virgilio.it

LC
Caro Mario,
l'argomento è stato affrontato in un editoriale di qualche mese fa, più precisamente quello di
Maggio. Confesso di far fatica a capire la tua distinzione tra asciutto e bagnato. Per me un impianto ad Alta Fedeltà è quello che mi fornisce la migliore illusione. Questo può essere l'unico parametro possibile di valutazione, dato che NON CONOSCIAMO cosa ci sia inciso sui dischi. Quindi, sia che la musica riprodotta sia "live" o da "studio" quel che conta è l'emozione, l'inganno dei sensi, l'illusione di assistere a qualcosa di "reale" e non di artificialmente creato e riprodotto.
Per questa ragione, ben venga l'impianto che hai descritto tu se è l'impatto quel che cerchi. Se per te l'illusione del reale è data dall'impatto...e basta, hai trovato la strada giusta. Per altri l'illusione può fare a meno di questo e non può prescindere da una corretta e credibile immagine tridimensionale, ad esempio. Per altri può essere la massima correttezza timbrica e così via.
Io credo che ogni genere musicale faccia caso a sè. Ad esempio, è inutile cercare l'immagine da incisioni mediocri di dischi rock. Non c'è e basta. E' per tutti questi motivi che ognuno di noi è soddisfatto da certi impianti e non da altri. Questa "soddisfazione", poi, muta nel tempo col maturare dell'esperienza d'ascolto. Così, persone che erano partite con minidiffusori di altissima qualità per avere immagini olografiche e correttezza timbrica ai massimi livelli poi si scoprono amanti dell'impatto e del basso profondo...e cambiano strada drasticamente. O viceversa. Normalmente questi cambiamenti radicali avvengono in soggetti che paranoicamente inseguono la perfezione di pochi parametri della riproduzione sonora, a scapito degli altri. Così, l'amante dell'impatto e del basso devastante ad un certo punto scopre la magia dell'immagine...il maniaco della timbrica scopre la dinamica etc etc.
Personalmente, cerco sempre il miglior compromesso, senza sacrificare troppo un singolo parametro a discapito degli altri. Questo, mi rendo ben conto, potrebbe portare a non aver MAI perfettamente ottimizzato ogni singolo parametro.
Lucio Cadeddu

Scelta amplificazione a valvole
Egregio Direttore,
Ho scoperto per caso la Vs rubrica "posta TNT-Audio" e da allora mi ha appassionata, per la Sua concretezza e la sua obiettività . Premetto che ascolto preferibilmente musica Jazz in una piccola stanza di circa 16 metri quadrati e che il mio impianto attualmente è così composto:

Gentilmente le chiedo quale amplificatore (Finale e/o integrato) adotterebbe, tenendo altresì presente che preferisco il suono degli amplificatori valvolari e che dispongo delle seguenti valvole e che vorrei utilizzarle: 4 - (EL 34) Philips Miniwatt "xf2" e 2 - (ECC83) CV4004 KQDD/K.
Infine le chiedo se secondo Lei al fine di ottenere una migliore qualità del suono (trasparenza-dettaglio etc) per la scelta di un amplificatore (finale e/o integrato) è meglio che la tensione sia raddrizzata a valvole o a diodi?
Lara - E-mail: lara.gigio (at) aliceposta.it

LC
Cara Lara (???)
se, anzichè elencare in dettaglio le valvole in tuo possesso, avessi indicato la cifra massima che sei disposta ad investire per l'amplificazione, mi avresti aiutato molto, ma molto di più.
E' curioso come il parametro più importante (la cifra max da spendere) sia così spesso dimenticata da chi chiede consulenza su un acquisto, come se il "consigliere" avesse doti divinatorie e potesse leggere nel vostro conto in banca.
Stando così le cose e considerata la composizione dell'impianto, posso solo fare qualche tentativo. Due integrati valvolari di buona qualità che potresti considerare sono il Conrad Johnson CAV 50 (5000 €) e l'Audio Research VSI55 (circa 4000 €). Hanno una buona potenza, necessaria per le tue Studio 20, e sono oggetti di indiscussa qualità. Più esotico potrebbe essere il Manley Stingray (4400 €). In Italia, potresti fare un pensierino all'Unison Research S8 (circa 5000 €).
Non ti fornisco alternative pre-finale perchè il campo si allargherebbe troppo e, senza una chiara idea del budget, si rischierebbe di fare solo un lungo elenco di coppie in ogni fascia di prezzo.
Se, invece, volessi utilizzare quelle valvole per COSTRUIRE un'amplificazione "in casa" beh, credo che la rete brulichi di progetti d'ogni fatta. Purtroppo, al di là di quelli proposti da noi, temo di non poterti essere di grande aiuto in merito. Si fa già tanta fatica a star dietro ai continui aggiornamenti dei cataloghi dei costruttori ufficiali, figuriamoci cosa significa rincorrere tutti i progetti DIY che si trovano in giro!
Per quanto riguarda la rettificazione della tensione di alimentazione - per mezzo di diodi o di valvole - credo che ormai la maggior parte dei prodotti sia orientata verso la soluzione a stato solido. Le rettificatrici hanno un loro fascino ma impongono soluzioni complesse e costose. La leggenda urbana vorrebbe gli stadi d'alimentazione a tubi più "morbidi" ed eufonici rispetto a quelli a diodi...io invece credo che si tratti sempre e comunque di una questione di come si implementano le diverse tecnologie.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

L'Insulto Finale
Gentile direttore,
volevo porle una questione che forse farà storcere il naso ai puristi, ma che trovo di interesse piuttosto comune e soprattutto poco trattata: mi piacerebbe raggiungere una certa qualità di riproduzione sul mio PC. Ho acquistato un integrato commerciale usato da una quarantina di Watts (Technics), come primo test, che pilota una coppia di casse autocostruite con 2 woofer da 10cm e un tweeter a cupola da 1 pollice e il
Decino di TNT in versione mono-altoparlante.
Il tutto è collegato all'uscita Line della mia Sound Blaster Audigy.
Il risultato non è malaccio, considerando i sistemi di altoparlanti nati per PC che girano nei negozi, sicuramente ha una dinamica discreta e una certa "spazialità", ma gli mancano una serie di caratteristiche tipiche delle catene di un livello appena che discreto. A titolo di esempio nella catena audio del salotto (NAD C521i, NAD C350, Coral RS2000 autocostruite, segnale e potenza autocostruiti) tutto funziona alla grande, nella catena del PC le mancanze sono evidenti.
Io credo che la catena per il PC debba avere caratteristiche differenti dalle catene "normali". Innanzitutto l'ascolto in campo vicino (60 - 70 cm) non necessita di volumi alti, poi la poca distanza tra gli altoparlanti influenza l'immagine stereofonica, infatti i diffusori vanno molto angolati, e per finire il pilotaggio da parte della scheda audio: quella in mio possesso è di qualità buona, non al livello di un lettore CD di fascia media, ma credo comunque buona.
Avevo pensato innanzitutto a un modulo amplificatore per il sub (indispensabile, credo) in modo da sgravare l'ampli da un carico non facilissimo, poi a cambiare diffusori con un progetto più "morbido" se mi passa il termine, e di restare in casa Coral data la grande soddisfazione che ho avuto dalle RS2000, e fino a qui il problema non si pone.
Per quanto riguarda l'elettronica, fermo restando la sorgente per ovvi motivi, mi sarebbe piaciuto utilizzare un finale al posto di un integrato, innanzitutto perché un integrato di un certo livello mi sembra sprecato (NAD C320, Rotel RA-01…), poi per ragioni di costo.
E qui entra in ballo l'autocostruzione: il progetto dell'Insulto Finale mi sembra molto valido, lei cosa ne pensa? I diffusori che avevo in progetto (Coral RS102) non hanno una sensibilità elevata (siamo attorno agli 87/88dB) ma i volumi che richiedo sono molto bassi, poi ci pensa il sub per le frequenze più basse; potrebbero sorgere problemi?
Clipping selvaggio al minimo transiente? Accoppiata valvolare/digitale poco felice?
Spero di non essere stato troppo prolisso, e la ringrazio moltissimo per il grandissimo servizio che dà a tutti noi con questo meraviglioso sito che è TNT.
Stefano - E-mail: s.mattiello (at) vi.artigianinet.com

LC
Caro Stefano,
la richiesta è al limite dell'off-topic per questa Rubrica ma, scheda audio a parte, il problema mi pare quello di un buon accoppiamento casse/ampli. La sensibilità dei tuoi diffusori è bassa, troppo bassa per i pochi watt dell'Insulto Finale. Diciamo che potrebbe essere sufficiente se:

Il clipping è in agguato, certo, specie nei passaggi più dinamici. Il problema è che bisogna intendersi sul termine "ascolti moderati". Ciò che è moderato per me potrebbe essere "alto" per te o viceversa. Visto che hai intenzione di acquistare/costruire un "modulo amplificatore" anche per il sub, temo che tutto il gioco non valga la candela.
Fossi in te acquisterei un integratino di buona qualità, usato, e gli farei pilotare satelliti e sub.
Qualunque cosa a partire dal solito NAD 3020 in poi potrà andare più che bene. Sto pensando ad oggetti che si trovano sui 100 euro tipo la prima serie "audiophile" di Rotel (RA 820 e successivi), il Proton 820 e fratellini vari, NAD 302, 310 e simili....insomma, con la cifra che ti serve per costruire l'Insulto ed acquistare/costruire il modulo di amplificazione per il sub avresti un'amplificazione unica, ben suonante e che ti risolverebbe tutti i problemi, senza contare il risparmio di tempo. Se acquisti su Internet, sarebbe giusto quello per sfogliare qualche sito di compravendita di usato.
Risparmieresti anche in cavi e complessità di collegamento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dubbio analogico
Carissimo Direttore,
mi trovo ancora qui a scriverti dopo pochissimo tempo nonostante gli ottimi consigli ricevuti. Ho infatti sostituito le mie ProAc Studio 125 (riferimento alla posta
vol.314, per stanza inadeguata) con un paio di Totem Arro.
Ora riesco finalmente a "vedere" a fuoco gli strumenti e ho una ottima ricostruzione scenica dell'evento, senza quei rimbombi eccessivi che mi davano i diffusori a 35 cm dalla parete di fondo. Ho perso, in verità, in raffinatezza e calore, ma guadagnato in dinamica, velocità e in coinvolgimento all'evento sonoro. Risolvendo così i problemi di cui era afflitto il mio impianto, ho anche "riscoperto" il suono che andavo cercando.
Ora veniamo al problema: dopo anni di ottimo servizio si è definitivamente rotto il mio Thorens TD145mkII che utilizzavo con braccio Rega RB-250 e testina Shure M94e. Cercando un degno sostituto (almeno da fare un minimo up-grade rispetto a prima) sono indeciso sulle seguenti soluzioni:

Il mio budget è di 200-300 euro (elevabile a 300-400 euro con la vendita del braccio Rega) e ti confesso di non essere particolarmente pratico in tarature di molle e bracci, anche se la cosa mi diverte e appassiona. Ti ricordo il mio impianto formato da: Rega Planet 2000, Micromega Minium DVD, Densen Beat B-100 (scheda phono DP-01), Totem Arro, cavi Mit Terminator 2i e 3s Bi-wire; posseggo circa 100 Lp (collezione in aumento). Successivamente cambierò anche la testina.
Capisco che la mi domanda potrà sembrarti poco lucida poichè sono elencati giradischi con caratteristiche "filosofiche" completamente diverse, ma non nascondo di essere un po' confuso... giradischi "semplice" senza problemi o complesso pieno di regolazioni?
Aspetto fiducioso un tuo riscontro. Grazie in anticipo.
Alberto - E-mail: alb.medio (at) tin.it

LC
Caro Alberto,
se finora hai convissuto senza particolari problemi con un Thorens TD145 un minimo di manualità con le regolazioni dovresti averla. Pertanto, ti consiglio di puntare senz'altro al TD 125. Dovrai solo infilarci il braccio e controllare che il resto sia tutto OK. Mi pare la soluzione qualitativamente migliore ed il prezzo non è malvagio, se è vero che le condizioni sono perfette. Tra l'altro, è una macchina facilmente upgradabile in futuro, vedi ad esempio il nostro articolo sulle modifiche proposte dalla Phonosophie proprio per il 125.
Qualora ti fossi stufato delle molle dei Thorens prendi pure il ProJect 6.1 e, se non ce l'ha, dotalo di una buona testina.
Con 280 €, considerando la rivendita del tuo braccio Rega, dovresti avere un buon margine per l'acquisto di un fonorivelatore di una certa classe.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova amplificazione con 2000 €
Caro Direttore,
i miei più sentiti complimenti per la rivista che tanto aiuta a diffondere la cultura della Musica e del saperla ascoltare. Scrivo per ottenere un suggerimento in tema di amplificazione.
Il mio impianto attuale è così costituito:

La stanza attuale è quadrata, di circa 15 Mq. ma purtroppo cambio spesso casa, immaginiamo che la stanza possa anche esssere più grande in futuro. Con l'impianto attuale sono estremamente soddisfatto dalla qualità della gamma media e alta, che a mio avviso offre una timbrica molto raffinata, ad un livello da impianto anche più costoso. Ho fatto un enorme salto avanti impiegando buoni cavi e usando valvole di buon livello al posto di quelle cinesi montate sul Jolida. Anche l'immagine sonora è abbastanza realistica. Sono felicissimo del lettore Cairn, che ho comprato dopo aver letto la prova su TNT. Lo trovo straordinario e raffinato.
Però sono scontento della gamma bassa, che rimane un po' lenta e scollata. Mi sono accorto che il mio Jolida pilota male i woofer dei miei diffusori, e con un tempismo che si sgancia dal resto delle frequenze. Ho un basso lento e ritardatario, che con la classica non guasta, ma con il rock e il jazz mi lascia davvero insoddisfatto. Di questo è un po' responsabile TnT audio e il suo direttore, che insegnano ad ascoltare la Musica e ci fanno diventare sempre più esigenti ;-) ma questo è il bello del nostro hobby.
Dato che un mio amico ha gli stessi diffusori pilotati da un Rega Mira, e ho avuto modo di ascoltare come questo amplificatore neppure troppo muscoloso produca una gamma bassa ben più robusta e veloce, ho pensato di sostituire l'ampli con un componente più adatto al resto dell'impianto, così ho pensato soprattutto ad alcuni integrati a stato solido:
  • Electrocompaniet ECI-4 - Un po' sopra il mio budget. Vale lo sforzo?
  • Nuovo Audio Analogue Maestro Settanta, sembra sia un ottimo componente.
  • Monrio MC 207, forse un side-grade? Gode di buona stampa internettiana.
Valuterei alternative, anche nel mercato dell'usato. Il mio budget va da i 2.000 ai 2.500 euro, con un po' di sforzo potrei anche arrivare oltre, ad esempio l'Electrocompaniet mi incuriosice molto ma non so se valga davvero il costo dopo che sono usciti concorrenti nuovi molto agguerriti. Inoltre vorrei evitare, con il passaggio ai transistor, di perdere la timbrica così raffinata e poco faticosa che il mio impianto mi offre nella gamma medio-alta.
Grazie in anticipo per i suggerimenti.
Fazio - E-mail: phatio (at) gmail.com

LC
Caro Fazio,
prima di aprire il portafoglio e sguainare la carta di credito chiederei al tuo amico il Rega in prova sul TUO impianto nel TUO ambiente. Devi essere sicuro che il problema del controllo e della velocità dei bassi non sia imputabile invece all'ambiente. Se così fosse, non c'è ampli che possa risolvere il problema.
Qualora la prova l'avessi già effettuata, andiamo oltre. Tra gli ampli che mi hai proposto, l'ElectroCompaniet è certamente quello più raffinato ma mi sembri perplesso per via del budget e non vorrei forzarti la mano. Il Monrio MC 207 l'ho in prova proprio in questi giorni (recensione tra breve). E' un buon integrato, dal suono assolutamente non affaticante sebbene sufficientemente aperto in gamma alta. Il basso è buono, profondo e sufficientemente controllato. Potrebbe essere una buona soluzione, certamente non perderesti in raffinatezza. Poi: chi l'ha detto che solo le valvole sono raffinate? Quante leggende metropolitane!

Poichè mi chiedi alternative anche sull'usato, una soluzione più "coraggiosa" potrebbe essere quella di cercare una coppia pre+finale Naim usata, anche vecchiotta, tipo 72 + 140 o 180 serie olive (o NAC 32.5 + HiCap + NAP 250 serie chrome). Se è il basso veloce e controllato quello che cerchi, questa soluzione potrebbe fare al caso tuo. Scegliere Naim è comunque un passo importante, visto che poi ti dovrai adeguare ai cavi con connettori DIN ed all'uso quasi obbligatorio dei loro NACA 5 di potenza. Un vantaggio è che questa soluzione ti farebbe risparmiare un bel po' sui 2500 Euro max stanziati.
Ovviamente, il consiglio, in ogni caso, è sempre lo stesso: ASCOLTA prima di acquistare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade con 2500 €
Caro direttore,
sono un lettore di TNT-Audio e, più volte le ho chiesto consiglio sul mio impianto che le ricordo essere configurato così:

L'ambiente di ascolto è una stanza rettangolare, di 4.20x3.20 Mq. L'impianto è disposto lungo la parete lunga in posizione centrale a questa. Il punto di ascolto è a circa a 2 mt e le casse si trovano distanziate tra loro di circa 1.40mt e a 80cm dalla parete di fondo.
Le dico subito che non sono per niente soddisfatto, in particolare noto un basso gonfio invadente assolutamente poco frenato. Frequenze medie asciutte anche con generi molto caldi tipo acustica e jazz. Ho provato invano per 6 mesi a cercare di disporre le casse in modo corrette in ambiente, ma se le allontano ottengo un immagine poco profonda, una forte prevalenza delle frequenze alte e il solito basso incontrollato.
Volevo rimediare in qualche modo, e la prima cosa ovvia che mi è venuta in mente è quella di sostituire il cd perche anche se modificato, è sicuramente inadeguato rispetto al resto dell'impianto.
Sono andato in un negozio e ho fatto una prova comparativa con il Paganini e sebbene quest'ultimo sia vincente su tutti i profili, il NAD ha strappato una prestazione onorevole al punto che sto pensando che i problemi principali risiedono in un errato interfacciamento ambiente casse. Tuttavia in questa prova per me non ha avuto molto senso perchè mi sono accorto che il mio lettore era collegato in un ingresso dell'ampli con un cavo da 5€, mentre il Paganini con uno di ben altro spessore. Ah......Sti negozianti....!
Volevo un suo parere in merito, mi conviene cambiare le casse o sostituire il cd.
Per le casse avrei pensato alle Sigma Acoustic Overture, Sonus Faber Concerto H, Aliante One Zeta, Sonus faber concertino H, Opera Callas, Chario Academy millennium 1..mi consigli lei, la prego....!
Per il Cd, non ne ho idea.
Posso spendere circa 2500€
Ascolto prevalentemente Jazz, Acustica e generi tranquilli.
Sempre Affezionatissimo,
Ferdinando - E-mail: lettiero.giuseppe (at) libero.it

LC
Caro Ferdinando,
se il problema fosse l'acustica della stanza - che non descrivi - nessun cambio di componente potrà essere risolutivo. Qualora non l'avessi già fatto, prova ad aggiungere tappeti, cuscini e/o altri elementi d'arredo. Il suono che descrivi sembrerebbe quello tipico di una stanza VUOTA.
Se così non fosse, allora tenderei a scagionare il lettore CD perchè non può avere le colpe che gli vuoi addossare. Punterei il dito invece su casse ed amplificazione, per due ordini di ragioni: le prime hanno un suono effettivamente "asciutto" sul medio-alto ed anche una leggera tendenza al "brillante". I secondi forse non si trovano troppo a loro agio coi diffusori...tipicamente un basso poco controllato è il segnale che l'amplificazione non riesce a pilotare bene i woofers dei diffusori. Però: hai acquistato questo materiale, immagino l'abbia ascoltato prima di decidere. Magari in negozio suonava molto meglio....se così fosse, torniamo al primo punto e cioè l'ambiente. Se invece l'acquisto fosse stato effettuato ad orecchie "chiuse" beh, prova ad ascoltare dell'altro, sia sul fronte diffusori che amplificazione.
La lista di diffusori che proponi è interessante, ma sono tutti modelli da supporto, mentre i tuoi sono da pavimento. Effettivamente la stanza non è enorme (poco più di 13 mq) ed anche dei diffusori meno "generosi" in basso possono sonorizzarla a dovere (anzi, forse pure meglio).
Tra quelli che citi, fissa la tua attenzione su Aliante One Zeta, Sigma Acoustics Overture ed Opera Callas. Ascoltale con la tua amplificazione e nel tuo ambiente, credo che una soluzione dovresti riuscire a trovarla. Non avere fretta, si tratta di diffusori di classe che richiedono sempre un po' di tempo per essere compresi fino in fondo.
Dopo questo tentativo, se si rivelasse fallimentare, penserei all'amplificazione. Un buon integrato di alta classe potrebbe essere incluso nella lista dei desiderata.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Dubbi su giradischi
Gentile direttore,
mi sto aggirando su internet in questi giorni per cercare informazioni circa un giradischi molto economico che ho acquistato poco tempo fa, un Technics SL - BD 20. Il motivo per cui sto cercando informazioni è che vorrei sostituire il fonorilevatore perchè suppongo sia consumato lo stilo. Sono partito dal cercare dei fonorilevatori con attacco P-mount o T4P e devo dire di averne trovate diverse e di marche diverse. Alcune persone mi hanno consigliato nella scelta dicendomi che dovrei utilizzare come parametri due fattori: Channel Separation e il taglio del diamante (meglio se ellittica?).
A questo punto ho cominciato ad analizzare numerosi fonorilevatori fino a quando mi sono posto questa domanda: Ma cos'è il Channel Separation? Cosa esprime questo parametro? E la seconda domanda è stata: Quali sono i valori di Channel Separation del mio attuale fonorilevatore? (Technics originale). Le sto già riempendo questa mail di domande ed era quello che speravo di non fare in maniera eccessiva. Il mio intento sarebbe in sostanza di capire quello che devo scegliere, ma capire anche cosa ho attualmente in mano. So di non avere un giradischi definibile "Giradischi", ma piano piano il mio intento è quello di migliorare il + possibile la qualità del mio modestissimo impianto hi-fi.
Per continuare la mia storiella ieri mi sono imbattuto in TNT-Audio, ed ho avuto immmenso piacere nel trovare tante, ma tante informazioni e consigli utili riguardo gli impianti hi-fi. Ho cominciato a leggere le pagine come un bambino ansioso di conoscere fino a quando non mi è scoppiata la testa, al punto di dover pensare di analizzare piccole cose per volta.
Ho dato particolare attenzione alla rubrica riguardante la scelta e l'installazione di un giradischi analogico, ed anche quì ho cominciato a domandarmi invano: ma il mio giradischi è a telaio rigido o sospeso (suppongo sia sospeso)?
Ma la domanda che più in assoluto volevo farle è la seguente: dopo aver letto le istruzioni su come calibrare la corretta forza d'appoggio ho realizzato che il braccio del mio giradischi non dispone di scale graduate. All'estremità del braccio c'è un cilindro che contiene al suo interno una vite a molla che fa traslare un peso (suppongo) avanti ed indietro. Una volta ho calibrato la forza d'appoggio, ma non sapendo né leggere né scrivere ho portato il peso in avanti sino a quando il fonorilevatore aderiva bene sulla pista senza saltare di tanto in tanto. Invece, per quanto ho letto le tarature vanno fatte in termini di peso ed anche di gusti di orecchio. E qui sono entrato nel panico. Ora le chiedo: posso anche io permettermi di effettuare una taratura precisa sul mio braccio?
Spero che non le sia venuta voglia di cestinare questa mail, e spero inoltre nel tempo di riuscire ad acquisire informazioni riguardo il mio impianto senza scocciare chi non ha molto tempo. Il fatto è che ritengo di non essere molto acculturato nel campo poichè sto abbracciando questa PASSIONE da poco tempo.
Nel caso le dovesse interessare le elenco le componenti del mio impianto...
Ampli: Kenwood KA 300 (integrato, suppongo sia del fine 70. in ottime condizioni dopo aver controllato la sua struttura interna e dopo averlo ascoltato testandolo nei migliori modi possibili, anche con "The Fat Of The Land", il cd tester da voi consigliato. sto comunque conducendo degli studi invani per capire come suona e se è un buon amplificatore).
Lettore CD: Philips CD 650. (Non mi lamento. E' un po' delicato, ma suona bene rispetto ai lettori sentiti finora. Ha l'uscita digitale e un uscita "più calda", per come la definiscono quelli della casa. Provandola non mi pare di aver sentito delle differenze, forse perchè l'ampli e le casse fanno schifo).
Casse: Sono delle Pioneer del 1974, al momento non mi viene in mente il modello, comunque sono a due vie, hanno un foro sul pannello frontale che suppongo sia il Bass Reflex e la loro potenza di uscita è di 40W su 8ohm.) Se può, quando ha tempo (io attenderò fiducioso), darmi un po' di informazioni riguardo a quanto le ho scritto, le sarei molto molto molto grato.
Ah...dimenticavo. I miei gusti musicali: Progressiva, Dark, New wave; Elettronica, Industrial, Trip Hop; (mi ci vorrebbero due impianti diversi, vero?) Per farla breve la cosa che più mi piace sentire è la definizione del suono (chi non vorrebbe), forse sono troppo banale. Ma in realtà mi piace sentire e distinguere i tipi di registrazione adottati dagli artisti e non confondermi magari con la scarsa qualità di un impianto.
Grazie per l'attenzione.
Graziano - E-mail: grakkio (at) hotmail.com

LC
Caro Graziano,
il tuo giradischi è quel che è, un trazione a cinghia a telaio rigido, molto economico e dotato di braccio per testine T4P. La "channel separation" che ti incuriosisce non è nient'altro che la separazione tra i canali (destro e sinistro). Più è alta, meglio è, almeno in via del tutto generale. Non è un parametro fondamentale per giudicare una testina, più importante la qualità dello stilo: meglio ellittico che conico, di norma. Visto che ti serve una sostituta, non guardare altro se non le Ortofon, partendo dalla super-economica OMP3 (circa 30 €), passando per la OMP 5 (36 €) per finire con la OMP 10 (57 €). Il peso di lettura dovrebbe essere intorno agli 1,5 grammi (standard, peraltro, per la maggioranza delle T4P). Alternativa, la Audiotechnica AT101 EP intorno ai 40 €. Mi pare strano che non ci sia un modo per risalire alla forza d'appoggio dalle regolazioni sul braccio. In ogni caso, una bilancina potrebbe essere utile (specie in futuro). E' molto carina quella della
Shure che abbiamo provato qualche tempo fa. Esistono anche delle bilancine più economiche (Ortofon, ad esempio).
Il resto del tuo impianto è fortemente penalizzato dai diffusori, che dovrebbero essere sostituiti appena possibile. Con poche centinaia di Euro acquisti già degli oggetti più che dignitosi, specie se cerchi anche nell'usato.
Il lettore CD può stare al suo posto, non è malvagio. L'ampli dovrà essere il secondo ad andarsene. Anche per quest'ultimo, basta poco per entrare in possesso, con l'usato, di apparecchi di ben altra levatura (NAD, Rotel etc.).
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Un impianto per le Parva con 700 €
Buongiorno Signor Cadeddu,
sono un ragazzo aspirante a capire qualcosa in più nel campo dell'alta fedeltà; vorrei più precisamente un consiglio su come impostare il mio impianto Hi-Fi. Al momento dispongo di un amplificatore Telefunken trx 2000, e di due diffusori Sonus Faber modello "Parva" i quali sono montati su eleganti piedistalli in legno, regolabili in un infinità di posizioni e con alla base due grandi basi in marmo.
L'ambiente d'ascolto non ha superficie vetrata ed è di circa 5x6m, il pavimento è in parquet. Vorrei gentilmente sapere un buon lettore cd da abbinare ai suddetti componenti e sapere se l'abbinamento da me fatto è sonoramente accettabile o è meglio considerare l'acquisto di altri componenti in sostituzione degli attuali. Quelli che ho ora sono stati ereditati dal babbo.
Come budget vorrei non superare i 700 euro (lettore cd e altri upgrade consigliabili inclusi) ascolto prevalentemente musica rock di sonorità anni 70 e non disdegno il jazz.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro, e vi ringrazio già da ora per la quantità di ottimo materiale disponibile sul sito e per la professionalità e l'equilibrio con cui ogni argomento vien trattato.
Distinti saluti,
Lorenzo - E-mail: crimsonlory (at) libero.it

LC
Caro Lorenzo,
sarò drastico: tieni e conserva gelosamente le casse (eccellenti!) e cambia tutto il resto. Con 700 €, nell'usato, entri già in possesso di apparecchi di qualità vicina a quella dei tuoi diffusori. Immagino però preferisca acquistare nel nuovo, visto che sei alle prime armi e nell'usato le disavventure possono sempre presentarsi, anche ai più smaliziati...
Ebbene, con 700 € per ampli e CD puoi pensare ad una coppia monomarca tipo: NAD C521 BEE + C320BEE (con qualche sconticino dovresti farcela) oppure Cambridge D500SE + A 500 o anche Harman Kardon HD 750 + Rotel RA-01. Dico chiaramente che le Parva meriterebbero ben di più, ma dobbiamo accontentarci visto la cifra in ballo.
Per i cavi, anche se non sei capace col saldatore, puoi pensare a qualche nostro progetto d'autocostruzione: la maggior parte richiede solo l'uso di un paio di forbici e di un po' di pazienza.
In alternativa, cerca di farti regalare qualcosa di entry-level insieme all'acquisto di ampli e lettore CD.
Nota a margine: quel che mi lascia perplesso è il SENSO dell'acquistare una cassa particolare come la Sonus Faber Parva (all'epoca il marchio era MOLTO MENO conosciuto di ora) per poi abbinarci un integrato Telefunken. Ora che ci penso bene, ricordo di aver visto un coordinato Technics compatto collegato ad una splendida coppia di Sonus Faber Electa Amator :-(
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

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