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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Pochi bassi
  2. Aggiornamento impianto
  3. Re: Primo impianto HiFi con 600 €
  4. Trasparenza sì, ma su tutta la gamma
  5. Entusiasmo
  6. Posizionamento altoparlanti in un nuovo ambiente
  7. Riflessioni sulla diffusione dell'HiFi
  8. Un pre o integrato di qualità
  9. Primo impianto con 1500 Euro
  10. Stato solido o valvolare?

Pochi bassi
[Piantina sala d'ascolto]
Buongiorno sig. Lucio, sono Marco di Torino. Ho ascoltato molti dei suoi preziosi consigli che mi hanno portato ad un impianto che mi soddisfa sotto molti punti di vista (tutt'altro suono dal mio precedente "compattone").
L'impianto attuale è composto da:

Vengo subito al perchè di questa mia e-mail: premetto inanzitutto che sono abituato ad ascoltare musica a volumi direi alti; questo però, in particolare con le voci femminili, porta ad un certo affaticamento dell'ascolto dovuto alle alte frequenze che sono spesso "graffianti" e aggressive.
Inoltre i bassi sono poco incisivi (però molto ben definiti, avendo eliminato con materiale fonoassorbente le rifrazioni negli angoli dietro i diffusori). Un basso, che è presente ma non come le alte frequenze che sono forse fin troppo presenti. La cosa spettacolare, che mi emoziona in questo impianto, è soprattutto la scena sonora ampia. Come generi musicali ascolto: Pop, Rock e un pochino di Jazz e Classica.
Secondo lei, vista la conformazione della stanza (di cui le allego piantina dettagliata), ed eventuali cause dovute alla sua conformazione, quali sarebbero le modifiche che potrei apportare a costi direi moderati per ottenere un rinforzo nella gamma bassa ed un addolcimento delle alte frequenze? Un venditore mi ha detto che probabilmente è colpa dei cavi di segnale della Supra, che sono troppo analitici e carenti nelle basse frequenze. Lei cosa ne pensa? Come sempre un grazie anticipato per l'aiuto concreto e spassionato che offre a tutti noi.
Marco - E-mail: bofmar (at) jumpy.it

LC
Caro Marco,
una cosa è CERTA e sono pronto a metterci la mano sul fuoco: la colpa del suono che lamenti non è dovuta ai cavi né, direi, ad altri componenti dell'impianto. Il fatto è che continuiamo a volere la Luna, acquistiamo componenti HiFi, chiediamo consigli e poi sbattiamo i diffusori come capita in sala d'ascolto, sperando che qualche intervento divino ci metta una pezza.
Come puoi pensare che due diffusori messi - se interpreto bene il disegno - a circa 4 metri l'uno dall'altro, separati da un mobile alto ed un letto ed uno di essi messo pure in un angolo appiccicato al mobiletto HiFi...possano suonar bene?
Il fatto che manchino i bassi era il minimo che potesse capitarti! Anche l'armadio alle spalle del punto d'ascolto certo non aiuta. In queste condizioni QUALUNQUE impianto, non importa quanto costoso, suonerà male, squilibrato, senza immagine (tiro ad indovinare....completamente assente, giusto?) e con pochissima coerenza.
Tra l'altro, stante la disposizione dell'arredo, non vedo molte vie d'uscita se non provare a liberare la parete di sinistra e tentare di sistemare i diffusori in maniera simmetrica rispetto alle pareti ed al punto d'ascolto.
Non sono un architetto, quindi la soluzione ottimale per la disposizione dei mobili dovrai trovarla tu, io posso solo dirti cosa c'è che non va e provare a trovare una soluzione alternativa. Di più non saprei. In ogni caso, NON CAMBIARE componenti dell'impianto, sarebbe inutile.
Ultima cosa: se i diffusori fossero nuovi lasciali rodare almeno una sessantina di ore ad alto volume e con programmi ricchi di basse frequenze.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Aggiornamento impianto
Spett. Direttore,
innanzitutto le volgo la mia più sincera stima, oltre che per la sua professionalità, per il nobile gesto di mettere a disposizione le sue preziose conoscenze a tutti noi senza scopo di lucro. Ciò a conferma, in un'era dominata dalla speculazione, di come la vera passione unita alla nobiltà d'animo porta a grandi cose (il suo sito), che dovrebbe essere un esempio sia per quei siti commerciali che in sostanza non offrono nulla ma tutto superficialmente, che per tutti noi. Grazie.
Venendo al dunque della presente le vorrei porgere un questito che mi assilla. Ho venduto quasi tutto il mio impanto e componenti vari, diffusori compresi, perchè non soddidfatto, con l'intenzione di partire da zero. Mi sono rimasti:

Volendo costruire il mio impianto un po' alla volta, partendo dai diffusori, quali elementi mi consiglia di tenere tra quelli elencati, per poi sostiturli successivamente?
Cerco un'impianto che mi dia con un ampio soundstage ben articolato nello spazio: anche nella profondità dei piani, un suono ben dettagliato ma non eccessivamente analitico rischiando un eccessivo affaticamento, quindi al contempo anche armonioso ma non morbido.
Un'altra considerazione è dal limite acustico ambientale, stanza 4,5x3,8 mt. con un lato interamente a vetro coperto da tendaggi pesanti, pavimentazione insonorizzata e parquet, grande divano a penisola, 1 mobile (lunga credenza in legno massiccio di antiquariato giapponese) ove sarà riposto l'impianto.
Considerato tale limite penso anche in un buon investimento rispetto sistemi a cuffie (privilegiando quindi la posizione del CDP dell'impianto) e presumo mi convenga rivolgermi a diffusori da scaffale su stand.
Non amo le frequenze basse eccessivamente enfattizzate ma muscolose e pulite, amo le frequenze medie ben dettagliate e armoniose (nel giusto). Ascolto in prevalenza classica (Chopin e Dvorak e sinfonca varia tra cui Requiem e Organo), ma anche musica moderna (Philip Glass, Loreena McKennit). Sarei comunque orientato su due sistemi a cuffie: STAX 4040 (con 006t); AKG 701 + Musical Fidelity X-CAN V3+XPSUV3 o Rudistor NX01 (stato solido) o Rudistor RP5 (valvolare) o Gram Slee Solo. Questo per avere due sistemi di ascolto molto differenti tra loro (che penso si compensino in generi musicali differenti).
Leggendo molto attentamente le sue recensioni, fidandomi della sua esperienza e correttezza oggettiva, sarei quindi giunto alla conclusione che le casse acustiche che cerco sono le Aliante Moda o Aliante One SW. Nell'eventalità delle One SW, particolare attenzione andrebbe quindi all'amplificazione, riuscirei a pilotarle con gli elementi che mi sono rimasti (non conoscendo il riferimento qualitativo dal Cabre rispetto ad altri).
Quale Ampli e CDP mi consiglierebbe acquistare dovendo poi sostituirlo? Il finale Cabre è un dual mono, in cui uno stadio non funzionava, ho trovato un condesatore rotto (Itelcond - AWX - 10000 MFD - 63 VDC - 8.5 A - 100 Hz -8412), mi conviene sostituirli tutti e 4?, è possibile sostituirli con qualcosa di migliore? Ho cambiato tutti i terminali di uscita/ingresso, già che effettuo la manutenzione sostituendo tutto il cablaggio interno conviene usare fili con core rigido? Dove posso reperirlo?
Quale ampli mi consiglia per le cuffie dinamiche? E che ne pensa delle AKG 701? (per quanto riguarda il soundstage) Qual'è il cavo di potenza più adatto per le Aliante? Le sarei veramente grato se mi illuminasse...
Le porgo un'ulteriore doveroso e sincero ringraziamento, con vera stima.
Cordiali saluti.
Massimiliano - E-mail: project.antares (at) virgilio.it

LC
Caro Massimiliano...quante domande! Non vedo ragione per costruire un impianto basato sulle cuffie, nel tuo ambiente una coppia di diffusori bookshelf di medie dimensioni (o anche una snella torre da pavimento) può rappresentare una soluzione praticabilissima. Se proprio desiderassi le cuffie, potrei consigliare di orientarti su Stax o Grado.
Per quanto riguarda i componenti del tuo impianto, dopo aver fatto riparare il finale Cabre in maniera dignitosa, venderei TUTTO. Al più terrei, se davvero lo usassi, il registratore per CD.
Punterei dunque sulla massima razionalizzazione, quindi una sola sorgente (CD), un ampli integrato ed una coppia di casse. Non fornisci un budget orientativo (anziché perderti in mille dettagli avresti potuto fornire quello più rilevante per orientare la scelta) quindi andrò un po' a naso. Come diffusori vedrei bene sia le Aliante One che le Diapason Adamantes, e prenderei in considerazione anche le Sonus Faber Cremona. Si tratta di ottime realizzazioni di scuola italiana, adatte ai generi musicali che prediligi. Inoltre, da quel che mi sembra di capire, il tuo ambiente è arredato in maniera particolare, quindi anche i diffusori devono fare la loro parte e questi tre citati, con stili diversi, non credo sfigurerebbero.
Come amplificatore vedrei un buon integrato a stato solido che potrebbe essere scelto tra YBA Integré, Naim Nait 5i, AudioSophia I-50jm, Audio Analogue Maestro, Pathos Classic One, senza dimenticare gli integati di casa AM Audio. Vedi cosa riesci ad ascoltare e valutare direttamente.
Per quanto riguarda il CD player potresti orientarti verso Cairn Fog + Soft, Naim CD5i (in caso di scelta del Nait 5i), Linn Genki o Ikemi, Audio Analogue Maestro (per fare il paio con l'eventuale ampli).
Infine i cavi: posto che mi farei consigliare dal negozio che ti venderà i diffusori (e/o l'ampli) ti suggerirei di non allontanarti troppo dalla "neutralità", puntando verso marchi poco caratterizzati, come Supra o JPS, ad esempio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Primo impianto HiFi con 600 €
Caro Direttore,
non posso che ringraziarla per i complimenti ricevuti, vorrei anzi cogliere l'occasione per fare una rapida puntualizzazione personale.
Dividerò questa mia in due parti, in modo da darle la possibilità di omettere le mie riflessioni e pubblicarne più comodamente solo l'aspetto tecnico. Ritengo sia doveroso per chi si definisce una persona civile ed educata rivolgersi a voi con la massima cortesia e correttezza possibile. Il servizio di informazione e consulenza che voi fornite instancabilmente ormai da più di un decennio è di livello assoluto, difficilmente riscontrabile persino nei migliori negozi di Strumenti musicali.
In un mondo dove guardare al proprio tornaconto personale è diventata la regola, dove si è riusciti a rendere sterile ed asettico un universo come quello della Musica, che personalmente ritengo essere una delle forme d' Arte più alte, in quanto dotata della rarissima facoltà di toccare nel profondo le corde più nascoste dell'animo umano, sminuendola a pura funzione commerciale; trovare un gruppo di persone che mosse dalla pura Passione mettono a disposizione di chiunque le proprie conoscenze ed il proprio tempo libero, beh, mi creda questo è veramente degno di lode e del massimo rispetto possibile.
E questa vostra passione colpisce sin dal primo sguardo alla vostra homepage: niente fronzoli, niente banners pubblicitari, né grafica da videogame: qui si fa Informazione, si parla di Musica e di come goderla al meglio delle proprie possibilità, confrontandosi con persone legate dallo stesso amore per quest' arte. Il resto lo si cerca altrove.
Detto questo, passando sul piano tecnico, volevo dirle che durante le vacanze pasquali ho riflettuto a lungo, e sono giunto alla conclusione che il budget da me preventivato (600 Euro, ricorda?) vada ritoccato. L'impianto HiFi che acquisterò sarà una soluzione a medio termine, diciamo 2/3 annetti, perciò preferisco aspettare l'inverno e ritoccare alcuni aspetti che non mi convincono, piuttosto che spendere avventatamente una cifra, che per le mie possibilità ha già un suo peso, per poi rimanere con l'amaro in bocca.
Della configurazione che le avevo proposto ho deciso di tenere solo l'amplificatore, le ricordo che la mia stanza è (ahimè!) 3,5 x 3:

Il motivo che mi ha spinto ad optare per un lettore DVD è la sua compatibilità con il formato Super Audio CD, che è davvero rara da riscontrare in un lettore CD entry-level. Cosa ne pensa?
La ringrazio nuovamente e spero di ricevere una sua risposta sul nuovo numero della posta!
Alessandro - E-mail: folettialessandro (at) yahoo.it

LC
Caro Alessandro,
grazie per le belle parole. La compatibilità col formato SACD non mi pare una cosa fondamentale, visto che tale "esperimento" commerciale non mi sembra stia riscuotendo il successo che si pensava (basta vedere i dati ufficiali RIAA). Checché ne dicano alcuni (riviste commerciali in primo luogo) il formato SACD, ad anni dalla sua introduzione sul mercato, non ha fatto molti passi avanti sul piano della diffusione sul mercato.
Sono aumentati, è vero, i titoli e le macchine, ma la reperibilità del software è scarsa e la penetrazione del mercato di massa è praticamente pari a zero. Si provi a chiedere ad un qualunque appassionato di Musica (non audiofilo!) se sa cosa sia il SACD...
La presenza di formati concorrenti, poi, non ha certo aiutato il nuovo formato ad affermarsi. Pertanto, non direi che un DVD compatibile SACD sia per forza una scelta "conveniente". A mio parere meglio una macchina semplice che sappia fare bene una cosa sola che un multiformato che dichiara di saper fare tutto.
Seconda osservazione, non abbinerei le B&W all'ampli Yamaha. Se non ti ho proposto tale opzione per i diffusori nella risposta precedente a questa evidentemente avevo le mie buone ragioni :-)
Se proprio desideri B&W prendi un modello di costo inferiore ma abbinaci un ampli più adatto, ad esempio un NAD C320. Resto comunque dell'idea che in una stanza di 10 mq anche il piccolo T-Amp possa rappresentare una validissima alternativa (e potresti acquistare diffusori MOLTO migliori...).
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Trasparenza sì, ma su tutta la gamma
Egregio Lucio,
ti scrissi qualche tempo fa, quando il mio impianto era ancora a metà strada dall'essere completato. Ti dissi che avrei acquistato delle ProAc D15, ma successivamente mi sono imbattuto in una coppia di Thiel 2.3 (usate) e non c'è stata battaglia: verificato con soddisfazione che i miei NuForce non fanno alcuna fatica a pilotarle, ho posto fine a mesi di ricerche.
Ti chiesi inoltre consiglio su cavi di fascia medio-bassa, ma poi mi sono lasciato ammaliare dagli Audio Tekné ARC-500, ottenendo un miglioramento sbalorditivo in termini di dinamica e profondità di immagine, con una spesa non piccolissima ma tutto sommato affrontabile.
Ecco dunque la mia attuale configurazione:

Inizialmente entusiasta del risultato raggiunto, dopo aver ascoltato parecchi CD è emerso un fastidioso... "tarlo". Pur non accusando fatica d'ascolto, con alcune registrazioni avverto una mancanza di corpo in gamma medio bassa, con uno sbilanciamento verso le medio-alte, che penalizza l'impatto sonoro complessivo.
Le basse estreme invece, dove ci sono, fluiscono poderose e precise come devono essere (e.g.: sulle registrazioni Blue Note di Jimmy Smith, le note della pedaliera dell'Hammond escono proprio come dal mio Leslie. Incredibile! Quale prova migliore che un raffronto con un vero Hammond ?).
Non credo che quello che ho definito "sbilanciamento" sia imputabile ai NuForce, né alle Thiel, né agli Audio Tekné: ho ascoltato ognuno di questi componenti in catene di vario tipo, riscontrandovi sempre un comportamento equilibrato e lineare. Mi sbaglio?
Devo dunque concludere che questa impressione dipende solo dalla scorrettezza di tante registrazioni che, precedentemente, conoscevo solo attraverso una catena entry-level? Oppure dovrei indiziare il Meridian 506? O sospettare del piccolo preampli Radii, che è stato forse l'acquisto più impulsivo?
O magari meditare sui cavi di potenza che ho definito "artigianali"?
Mi sono stati regalati da un rivenditore e progettista, che afferma essere "ispirati" agli Audio Tekné. A caval donato non si guarda in bocca, ma... non escludo ci sia margine di miglioramento. Lungi da me il voler "compensare" squilibri di altri componenti della catena con cavi fortemente equalizzanti. Come dire: se pensi che il collo di bottiglia sia il preampli, sii schietto, e dirigerò lì i miei sforzi.
Tuttavia, volendo investire tra i 250 e i 500 euro su un cavo, a giusto completamento degli sforzi fatti finora, vorrei che fosse dolce in gamma media e alta, senza penalizzare l'ariosità, e senza limitazioni in gamma medio-bassa e bassa.
Insomma cerco un carattere "tondo", qualcosa di opposto alla brillantezza di Kimber o YBA, per non esasperare il carattere già abbastanza asciutto e controllato delle Thiel. Mi pare di aver trovato queste caratteristiche nelle recensioni degli HiDiamond Power + 2. Ma ho anche letto (riporto testualmente) "con ampli freddi può generare fatica di ascolto". Ho notato che questa abnorme enfasi sulla trasparenza in gamma alta si legge in tutte (ma proprio tutte!) le recensioni di cavi. Non è che la "moda" spinge i produttori a progettare cavi ultra-radiografanti?
E che dici dei famosi MIT Avt3? O meglio Avt1? Su questo marchio il mondo si divide fra esaltatori e detrattori, senza vie di mezzo, mah...
Ogni tuo consiglio per eliminare il mio "tarlo" sarà come sempre ben accetto.
Purtroppo non ho amici audiofili che possano prestarmi cavi, il che complica ulteriormente la decisione.
Quindi mi congedo da te con un'ultima specifica domanda: secondo te, a Milano e dintorni (la provincia è spesso più ricca di scelta e gentilezza della città) quale rivenditore/i dispongono di una discreta gamma di marchi/modelli nella mia fascia di prezzo e, soprattutto, sono disposti al prestito a scopo di comparazione, prima di sganciare i sudati Eurini?
Mi scuso per la lunghezza della missiva, e ti saluto.
Con grande stima,
Paolo - E-mail: pa_gho (at) hotmail.com

LC
Caro Paolo,
Thiel e NuForce sono un'accoppiata che concede molto poco all'eufonia fine a se stessa. Pertanto, se ci sono carenze nella catena o nel software, queste non vengono mai nascoste. Purtroppo non conosco il tuo preampli e non posso esprimermi a riguardo in maniera compiuta. Anche sui cavi "autocostruiti" non posso dire molto, non so che materiale sia, bisognerebbe sentirli. Una cosa è certa: finali e casse meritano (ed esigono) una catena al di sopra di ogni sospetto, per poter esprimere tutta la enorme "trasparenza" della quale sono capaci.
Quel che mi sembra strano è che a Milano e dintorni tu non conosca un negoziante o un appassionato in grado di darti una mano facendo delle prove comparative prima di acquistare. Basterebbe anche solo una richiesta d'aiuto sul nostro
Forum per trovare qualcuno in zona in grado di darti una mano in tal senso. Provaci!
Per quanto riguarda la tendenza "radiografante" dei cavi moderni, come dici tu, io francamente non la definerei tale. Tieni conto che un cavo può solo sottrarre qualcosa dal segnale, mai aggiungere. E, ne converrai con me, meno sottrae e meglio è!
Se ti capita, prova a sentire qualche cavo JPS, Cardas o Audioquest, qualcosa che fa al caso tuo c'è di sicuro nel catalogo di questi Costruttori. Non disdegnare l'usato, sui cavi è una scelta molto conveniente!
Ultimo ma non ultimo...l'ambiente. Lo definisci "mediamente riflettente"....potrebbe non essere del tutto ininfluente! Hai provato ad angolare i diffusori verso il punto d'ascolto, anche di 45 gradi? Qualcosa dovrebbe cambiare e la gamma medio-alta dovrebbe attenuarsi.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Entusiasmo
Carissimo Lucio,
ti seguo ormai da molti anni, anche io sono un appassionato di Alta Fedeltà e oggi ho testato il Class T AMP 2020, ci ho collegato 2 Klipsch RF25 con un lettore Denon 1450 AR, voglio sottolineare che l'Amplificatore in mio possesso è un Puccini 70 dell'Audio Analogue, che ritengo uno dei migliori come rapporto qualità prezzo nella sua fascia di appartenenza, ebbene, il piccolo ha letteralmente "devastato le mie certezze!!", già dopo 1 ora di rodaggio a volume ben elevato (alimentatore da 60 A della Microset...sono un radioamatore per quello tengo in casa una bestia del genere), il mostriciattolo ha iniziato ad anellare una serie di performance da far paura!!!
Ti volevo ringraziare e farti i complimenti per quanto ti sei esposto....non deve essere stato facile!
Per tutti quelli che hanno storto il naso davanti a questo autentico "prodigio", ricordagli che negare l'evidenza non li farà rientrare in possesso dei soldi spesi per amplificatori da 2-3000 euro che non suonano, ripeto NON SUONANO come questo.
E te lo dice uno che come te è un audiofilo da quando aveva 10 anni, quando ho costruito con il babbo il primo ampli a BJT con un kit della nuova elettronica, passione sfociata in un diploma in elettronica e successivi impieghi in informatica ed elettronica.
Adesso per paradosso lavoro presso la Questura di Torino.......ebbene si...con l'audio non c'entra, ma arrivando a casa la voglia di ascoltare "BENE" è ancora piu forte.
Saluti cordiali e... grazie ancora, sei l'unica voce fuori dal coro di un mondo che se non fosse per quelli come te, rimarrebbe solo un'isteria di pochi nostalgici con le orecchie devastate da certezze che non esistono.
Massimiliano - E-mail: maxlandi (at) email.it

LC
Caro Massimiliano,
grazie per il feedback! Ti sei lasciato un po' trascinare dall'onda dell'entusiasmo. Per poter affermare che il piccolo suoni meglio di ampli da 2000-3000 euro....bisognerebbe averli ascoltati tutti a confronto, cosa che non possiamo fare neppure noi. Più corretto sarebbe dire che il T-Amp può suonare - coi suoi limiti di potenza - meglio di alcuni (o tanti) ampli di fascia media (che è poi quello che abbiamo detto noi :-)). Gli estremismi, in un senso o nell'altro, non aiutano mai l'affermarsi della verità.
E' un piccolo miracolo, non c'è dubbio...ed il suo successo planetario (basta leggere un po' di Forum - HiFi o no - sparsi in tutto il mondo) ne è la testimonianza più convincente. Ora ha pure una pagina tutta sua sull'enciclopedia virtuale Wikipedia! E' il modo più "democratico" che conosciamo per sbirciare nell'universo high-end, almeno relativamente ad alcuni parametri audio (trasparenza, dettaglio, immagine).
Poi, certo, in Italia - per ragioni abbastanza ovvie - si è formato il "partito" di quelli che sostengono che sia una porcheria, spesso senza aver fatto prove serie, magari solo per andare contro il mainstream o (sic) per andar contro quel che diciamo noi.
Va benissimo anche così, in ogni caso noi siamo contenti di aver fatto capire a MOLTI che si possa ascoltare Musica in maniera più che dignitosa anche senza spendere cifre folli, concetto che, guarda caso, è da sempre alla base della nostra "mission".
C'è voluto del coraggio, certo, ma ce ne vuole altrettanto per affermare che il nanerottolo suoni male, credimi. O coraggio o...disonestà intellettuale ;-)
Buon ascolto,
Lucio Cadeddu

Posizionamento altoparlanti in un nuovo ambiente
Caro Lucio, mi permetto questa confidenza perché, devo dire con franchezza che con la Vs. comunità mi trovo proprio a mio agio. Da quando qualche mese fa ho scoperto casualmente questo sito, nel corso di una banale navigazione con un motore di ricerca, è stato tutto un susseguirsi di piacevoli sorprese.
Non sto a dire che grazie a Voi ho ripreso ad ascoltare musica con piacere, perché probabilmente è successo il contrario (voglio dire che avendo ripreso ad ascoltare musica mi sono imbattuto nel Vs sito) ma solo che, a seguito di questa mia "rinnovata" esperienza ho derivato tutto un crescendo di soddisfazioni.
Penso che dopo questa premessa un minimo di presentazioni sia doveroso: sono un ingegnere cinquantenne appassionato fin da giovane di musica jazz (dal vivo e riprodotta), passione che avevo per qualche lustro tralasciato preso da altri "casi della vita" ma che ho da qualche mese nuovamente riscoperto con grande entusiasmo ed appagamento.
L'occasione che mi ha spinto a scriverti è che, a seguito dello spostamento in altri ambienti della camera dei Ns figli, stiamo mettendo in cantiere la ristrutturazione di parte della Ns. casa, con la previsione anche di significativi lavori nella stanza dedicata alla musica. A questo punto capirai che sentire il parere particolare di un esperto è, quantomeno, doveroso in quanto i consigli generici che nel sito si leggono al riguardo non sempre soddisfano particolari esigenze.
Permettimi di allegarti una piantina con la soluzione che vorrei perseguire: la stanza è abbastanza regolare (circa 5 x 6 mq con h = 4,25) e normalmente arredata (pavimenti in parquet e null'altro di particolarmente assorbente, se si eccettua il vecchio soffitto in travi e panconcelli di legno che andrebbe opportunamente controsoffittato) ma con una serie di aperture in tutte le pareti, che non permettono di allocare il punto di ascolto dove la "buona tecnica" avrebbe indicato.
La mia idea, per non ammassare gli altoparlanti negli angoli, o peggio il sx in un angolo ed il dx quasi a metà parete, sarebbe quella di posizionarli, più o meno nella zona in cui li ho disegnati, ai lati del tavolo, con il subwoofer (che utilizzerei solo per l'HT) posizionato dietro al tavolo stesso.
Pensi che sia praticabile o, per la tua esperienza, la mia idea ti pare un po' bislacca (in vero a me non è mai capitato di ascoltare posizioni "angolari" degli speaker). Tieni presente che il rombo tratteggiato al centro della stanza rappresenta un disegno nel controsoffitto da cui (dal lato opposto al punto d'ascolto) potrebbe venire giù uno schermo di proiezione.
Hai qualche idea migliore da suggerirmi (tenendo presente che gli altoparlanti sono delle torri, da me realizzate una quindicina di anni fa con coni Peerless su progetto di una nota rivista del settore (il resto dell'impianto è abbastanza sui generis: amplificatore principale NAD 3020 d'annata e sorgenti fondamentalmente digitali –computer e lettore CD della Technics-), che la qualità percepita è soddisfacente e che il cinema per me rappresenta solo un sottoprodotto rispetto all'ascolto della musica?
Ti ringrazio fin d'ora per il tempo che mi dedicherai.
Ciao,
Carmine - E-mail: carminedimaio (at) fastwebnet.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Carmine,
senza spostare i mobili è obbiettivamente difficile trovare soluzioni alternative a quella da te individuata. Non è certamente ortodossa ma almeno ha un minimo di simmetria! Le pareti posteriori sono comunque vicine e la presenza del tavolo tra i diffusori certo non aiuta, soprattutto dal punto di vista dell'immagine. Si potrebbe sfruttare la parete di sinistra, magari spostando un po' il mobile, ma resterebbe un angolo un po' troppo vicino. Se quel mobile non ci fosse...saresti in una situazione curiosamente MOLTO simile a quella della mia precedente abitazione (stessa disposizione degli arredi, delle porte e delle finestre...). L'impianto era così posizionato sulla parete di sinistra, completamente libera (e forse un pochino più lunga, però). Purtroppo, temo che quel mobile non possa essere eliminato, giusto? Se fosse un mobile basso, ci si potrebbe lavorare ancora un po', comunque. Ad esempio, si potrebbe avanzare ed arretrare i diffusori in posizione ideale tutte le volte che fosse necessario (operazione che richiederebbe pochi secondi). Pensaci!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Riflessioni sulla diffusione dell'HiFi
Buongiorno Direttore,
o preferisci Lucio forse, dalla risposta che ho ottenuto quando t'ho chiesto un consiglio sul mio primo approccio al mondo hi-fi mi sembravi più propenso all'uso del tu; utilizzerò quest'ultimo dunque, sperando di non aver interpretato male...
Ricapitolo un attimo chi sono, visto che sicuramente non ti ricorderai di me, Roberto 25 anni, della provincia di Venezia e t'avevo chiesto dell'Audiodigit in classe T in abbinamento temporaneo a lettore dvd e casse del compattone. Dunque accantonando un po' la sensazione del cretino che mi pervade ora (che mi scaturisce per il commento ad un editoriale di 3 mesi fa) vorrei dirti la mia da appassionato di musica.
Dunque la situazione così com'è è frutto di molti fattori credo, l'ormai famigerata torre d'avorio credo sia stato l'elemento scatenante o comunque la più grande responsabile della diffusione.
Probabilmente durante l'avanzata delle truppe dell'elettronica di consumo gli abitanti della torre erano troppo impegnati a giocarsi la nazional briscola con i datasheet degli amplificatori... o che so io, fatto sta che il "culto della musica" s'è perso nel culto della "roba" del Verga...
Almeno presumo fosse "culto della musica" un tempo, potendo valutare per sentito dire e non in prima persona data la mia età.
A parte l'ironia sulla briscola, non si può dar tutta la colpa agli audiofili, o comunque recapitare tutte le lamentele all'indirizzo della loro torre. Credo ci siano molte torri e molti responsabili per il mutamento di una mentalità in generale, non solo in ambito hi-fi. Anche nei rapporti intrapersonali le persone son attratte più dalla quantità piuttosto della qualità (quante volte si sente giudicare una persona per la camicia che indossa o per la macchina che possiede?).
Chi può far qualcosa? E chi può farlo senza essere additato come pazzo? Non che mi preoccupi l'esser giudicato come tale ma suppongo che tanto si può essere superficiali nel giudicare da quanti "watt" tanto si può credere nella pazzia di una persona che ti dice che con 17 vivi meglio! Finendo così per ottenere l'effetto contrario (chi seguirebbe un pazzo dichiarato?)
La disponibilità dei negozianti, una cosa della quale t'ho spesso "sentito" parlare e del non approfittarsi di loro e della loro disponibilità. Beh se ce ne fossero veramente così tanti e tanto disponibili probabilmente una parte delle persone che ora comprano compatti per ignoranza sarebbero dei felici amanti della musica (basta etichettarli "audiofili", che son degli alieni!? Hanno la rabbia o qualche malattia contagiosa?!)
I prezzi poi, io capisco che ci sia una certa ricerca dei componenti e dell'innovazione... certo il mercato è quello che è ed è di nicchia... numero di vendite e basso e per garantire un guadagno i prezzi devono necessariamente salire... però veramente anche il solo avvicinarsi al mondo hi-fi da molto l'idea del pagamento in donazione organi!
Nel tuo editoriale poi fai cenno all'ascolto della musica mentre si fa dell'altro, che so in macchina o quando si utilizza il pc... "Tutto il mondo ora sembra avere una gran fretta, ricordo che quando ero giovane io credo di aver visto due automobili, ora sono ovunque" (giusto per citare un'altro capolavoro dell'arte... cinematografica in questo caso).
E' molto difficile ritagliarsi un angolo a misura d'uomo nel mondo del fast-food, fast-quà, fast-là, non è un bell'approccio a mio modo di vedere di certo però non ci si può sedere sulla sedia e vivere fuori dal mondo (torre d'avorio).
Tutto questo poema per dir cosa? Che forse l'intelligenza delle persone è l'unica cosa che ha senso invocare, accompagnata da piccoli gesti da parte di tutti come suggerisci tu dicendo di strappare l'amico dal compattone.
Spero di non essere stato troppo lungo/noioso vista la tua allergia alle missive troppo lunge..... :-D
Ciao,
Roberto - E-mail: tassadar81 (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
concordo con molte delle cose che scrivi, tranne che sull'ultima. Non è vero che siamo condannati a vivere e pensare "fast". Tutt'altro. Chi vive bene riesce a ritagliarsi il tempo per sè, per gli altri e per le proprie passioni. Si tratta di riscoprire il giusto valore delle cose, indipendentemente da quello che fanno gli altri. Così, anche se la maggior parte delle persone ascolta MP3, io scelgo la qualità e mi accontento del formato non compresso, se non posso ascoltare vinile (es. in auto). Così, sarà pur vero che il vino più venduto è quello in brik, ma mi consentirai che una bottiglia di Brunello o di Barolo d'annata sono altra cosa. E si potrebbe andare avanti con esempi di questo tipo, all'infinito. Si tratta di riscoprire il piacere per le cose belle, per la qualità vera, dimenticandosi di ciò che sceglie la massa.
Tra l'altro, e consentimi un'osservazione che mi viene spontanea dalla mia esperienza professionale, non mi pare che questa "fast-life" consenta di fare chissà quante cose in più. Anzi. Quel che si sperimenta, stando a contatto con le nuove generazioni, è un progressivo impoverimento culturale, sia di conoscenze specifiche che generiche. In poche parole: se si vivesse "in fretta" per riuscire a fare più cose nelle canoniche 24 ore...io sarei pure d'accordo! Il problema è che non è così. A me pare - e corro il rischio di essere accusato di qualunquismo - che si impari di tutto un po', giusto un'infarinatura - spesso fatta di concetti sbagliati - e niente si conosca in maniera approfondita.
Per tornare nello specifico del nostro topic: l'MP3 aiuta la diffusione della buona Musica? Può darsi, ma temo ciò avvenga in rarissimi casi. La maggior parte delle volte gli MP3 servono per fare compilations delle hit del momento. Non mi sembra una gran cosa, in fondo.
E' la cultura dell'usa e getta. Noi siamo lontani anni luce da questo concetto ma, attenzione!, questo non ci rinchiude automaticamente in una torre d'avorio. Siamo ben attenti a come evolve il mercato e con esso le esigenze delle persone (dovrebbe essere il contrario...ma andiamo avanti). Non ci trinceriamo nelle nostre posizioni, ma cerchiamo di dialogare e di offrire, con semplicità, una visione DIVERSA. Un modo diverso di fare informazione, di avvicinarsi alla Musica, di ascoltarla nel migliore dei modi. So far, so good, direbbero i nostri amici anglosassoni. Ovvero: mi pare che in questi anni abbiamo avvicinato tante persone alla vera HiFi, come costantemente testimoniano le lettere che riceviamo. Non è molto, ma è già qualcosa.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Un pre o integrato di qualità
Caro direttore,
vorrei intento complimentarmi con te per l'assiduo impegno che metti nell'aggiornamento del sito, tra tutti i molteplici impegni che hai non so come fai comunque ancora complimenti.
Circa un anno fa ho sostituito la coppia pre e finale con un T-Amp base che è ancora inserito, con mia grande sorpresa e soddisfazione, nella catena hi-fi del mio impianto che è così composto:

Prima, al posto del T-Amp, avevo un pre SAE P102 di scarsa qualità che faceva suonare male anche l'amplificatore finale, questo presumo di ottima qualità, un MF P180 con stadi finali a mosfet e alimentazione a trasformatore toroidale separata.
Purtroppo il T-Amp comincia a dare i primi segni di stanchezza e usura. Il potenziometro "gratta" quando lo si gira; inoltre, pur svolgendo un onorevolissimo lavoro, il T-Amp notoriamente non và molto in profondità con i bassi e ha poca potenza (anche se per il prezzo che ha e per il pur ottimo suono mi rendo conto benissimo che non si può chiedere la Luna).
Allora mi sono chiesto: perché non recuperare l'ottimo MF, magari comprando un preamplificatore degno (penso ad esempio alla fascia di prezzo degli AM-AUDIO entry level: ingegnerizzazione impeccabile, prezzo tutto sommato onesto, con il non trascurabile svantaggio che si comprano solo su internet e quindi difficili da ascoltare)?
Oppure: sostituire pre e finale con un integrato (sempre tipo AM-AUDIO entry level)?
Mi aveva incuriosito il Lehmann DAC 24 bit con pre minimale, ma non è più in produzione ed è difficilmente reperibile anche nell'usato, perché aveva le due caratteristiche che, almeno nella recensione di TNT, più m'interessano: riproduzione del palcoscenico ampia nelle tre dimensioni e suono molto dettagliato. Questo perché il Marantz e il MF a mosfet tendono, per loro natura, ad "arrotondare" il suono e renderlo molto musicale, che per carità è piacevole, ma magari un po' più di suono dettagliato non mi dispiacerebbe, anzi.
Detto questo potresti consigliarmi un buon pre da accoppiare al MF o, in alternativa, un buon integrato da inserire tra Marantz e B&W?
Grazie.
Un saluto e un augurio di continuare sempre così.
Francesco - E-mail: francesco.di_santo (at) tin.it

LC
Caro Francesco,
certo che le 805 non sono esattamente le partners ideali per il T-Amp!!! In effetti, un ampli più potente è assolutamente necessario. In tutta sincerità, vedrei meglio la soluzione "ampli integrato" piuttosto che "nuovo pre" da abbinare al vecchio finale. Non mi sento tuttavia di consigliarti un integrato particolarmente "brillante" o "dettagliato" (se ci capiamo sui termini) perché l'abbinata con le B&W potrebbe produrre un suono troppo caratterizzato in gamma medio-alta ed alla lunga affaticante.
Un integrato AM Audio ce lo vedrei bene, invece, così come un Audio Analogue Maestro, un ElectroCompaniet ECI-3 o ECI-4, qualche Accuphase, senza dimenticare delle valide alternative a valvole come Conrad Johnson CAV-50 o Audio Research VSI 55, oppure Manley Stingray e Jadis DA 50, nel caso i tubi fossero di tuo gradimento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 1500 Euro
Egregio Direttore,
dopo aver scoperto il suo ottimo sito, ricorro nuovamente ai suoi cortesi e preziosi consigli. Ho deciso di sostituire il mio impianto stereo che si trova in una stanza di circa 27mq di forma rettangolare con posizionamento delle casse sul lato più lungo e divano sulla parete opposta.
Intanto una prima informazione: il mio attuale impianto è costituito da un Kenwood coordinato ma con componenti separati; le dimensioni sono più piccole rispetto ai classici 43 cm (credo si chiami midi). Io lo definirei un "compattone" di fascia alta, concorda con questa definizione?
Le preciso, e qui forse non incontrerò il suo consenso, che almeno per ora non ho intenzione di effettuare in futuro upgrade dell'impianto che acquisterò. A me piace ascoltare bene un po' di buona musica e ciò che comprerò in questa occasione non penso di sostituirlo per una decina di anni.
Ascolto molta musica classica e poi anche musica leggera e pop; mi piace un suono caldo e armonioso con bassi corposi e con acuti ben definiti ma non eccessivamente taglienti. Mi piacerebbe sentire un suono "aperto", "chiaro" e "brillante".
Dal basso della mia (in)competenza non so se ciò che le ho detto sia coerente e ottenibile con il budget a mia disposizione. Appunto il budget: circa 1300-1500 Euro per amplificatore e casse.
Dopo aver letto i suoi consigli, mi sarei orientato verso un NAD C320 o C352 e, come diffusori, verso delle Indiana Line 4.02 o 5.20, Aliante CNM Tower, Chario Shilouette 100T, Monitor audio B4 o B6.
Le chiedo qualche consiglio sulla scelta rendendomi benissimo conto che nulla potrà sostituire la prova del mio orecchio seppur non particolarmente allenato:

La ringrazio per la sua cortesia e Le faccio i complimenti più sentiti per la serietà con cui affronta l'argomento Hi-Fi.
Giuseppe - E-mail: pino_maria (at) alice.it

LC
Caro Giuseppe,
la tua intenzione di non cambiare impianto per i prossimi 10 anni, contrariamente a quanto pensi, mi trova assolutamente d'accordo. Se uno è soddisfatto del risultato...perché cambiare? Il problema è che è difficile prevedere il comportamento del nostro cervello. Potrebbe essere che una volta "assaporata" la qualità superiore ne diventi dipendente e desideri sempre di più. Oppure no, vedremo :-)
Come amplificazione direi che ci siamo, meglio optare per il C320, viste le tue esigenze. Sui diffusori invece sarei più propenso a qualcosa di più "aperto" tipo B&W o Triangle, per capirci. Penso alle DM 603 oppure anche alle Triangle Zerius. Entrambe, abbinate al NAD, dovrebbero darti un suono aperto ma ancora equilibrato. Il vero problema è che bisognerebbe capire se ci si intende sui termini. Per questa ragione ti consiglierei, se possibile, un ascolto di almeno una delle soluzioni previste e/o proposte. Potrebbe essere che il suono che io intendo "aperto" e "brillante" per te lo sia troppo o non lo sia abbastanza.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Stato solido o valvolare?
Egregio direttore,
Le posso proporre il titolo, anche se banale ed alquanto scontato ma secondo me ancora attuale "Stato solido o valvolare?".
Il mio impianto sino a due anni or sono era così composto, CD Player Wadia 860, preamplificatore 2 telai Jeff Rowland Coherence One completo di stadio phono ed alimentatore separato, finali Jadis JA80, cavo di potenza Audioquest ma non ricordo con esattezza il modello, era un cavo dal diametro enorme per intenderci, cavo di segnale, e ridacci chi se lo ricorda più? diffusori Tannoy Westminster, una favola.
La stanza è trattata con 6 Tube Traps posizionati solamente nei 3 angoli disponibili della stanza del resto le Westminster non hanno particolari problemi di collocamento, se non per il fatto che sono alquanto ingombranti.
In buona sostanza ero più che soddisfatto del mio impianto. Di Jeff Rowland, ricordavo credo fosse il Model One, un amplificatore enorme ma con un suono molto simile alle valvole, ma poi Jadis mi aveva catturato e rapito.
Un bel giorno (maledetto quel giorno) ebbi tra le mani una grande occasione sul mercato dell'usato. Un bel sistema di amplificazione finale 4 telai Jeff Rowland Model 12 ad un prezzo allettante. Memore del bel suono Jeff Rowland, ho barattato i miei Jadis JA80 con i Jeff Rowland.
Ovviamente utilizzo e sfrutto le buone qualità sonore con un collegamento di tipo bilanciato. Cosa è successo?
Il mio impianto non è più il "mio impianto". Non ha più il suono che piace a me e che vogliono le mie orecchie. In particolare manca quel non so che, che le valvole attribuiscono al suono. Chiamatele come volete, euphonicità ( scritto volutamente da me così come da Euphonium strumento musicale della famiglia degli ottoni un gradino indietro al basso tuba), granulosità e quanto altro.
Così proprio non va. Sono sempre attento ad "investire" bene il mio denaro, non sono l'audiofilo dal portafoglio a fisarmonica sia ben inteso. E' lo spettro medio-alto che a me non piace è troppo freddo, troppo lucido. Quando accendevo i finali Jadis, si creava una magia che ora non c'è più. Ben convinto che i cavi posso aiutare ma non risolvere ed altrettanto convinto che non poteva essere così, prima provo e poi acquisto un nuovo cavo di segnale, il Dream G della ditta Audiosophia di Padova. Cavo veramente eccellente.
Le cose migliorano, ma di li a poco comprendo che non è la direzione giusta, manca ancora quello che voglio io. Ho provato e poi acquistato più che per un reale beneficio, per una sorta di filosofia costruttiva e di progetto, un nuovo cavo di potenza Audioquest Mont Blanc, ma le cose non cambiano, ovviamente.
Bene allora ? Siamo a punto e a capo. In questi quasi vent'anni di militanza tra le file degli appassionati del bel suono e della bella musica, avevo già vissuto l'esperienza di passaggio dallo stato solido a valvolare e viceversa: Infatti, sono passato (per farla breve) da un'ampli Yamaha a stato solido che di audiofilo non aveva un bel niente ad un valvolare QuickSilver, poi ad un Threshold a stato solido, poi a valvole Jadis, ed oggi a Jeff Rowland a stato solido.
Ma allora il suono che io ho in testa è solamente valvolare visto che ora sono in fase di ripensamento se passare nuovamente ad un finale a valvole. E pensare che sono passato allo stato solido con Jeff Rowland solamente perché oggi ho a disposizione meno tempo da dedicare all'ascolto della musica, ma a me piace decisamente di più il suono di un valvolare freddo che uno stato solido anche se caldo.
Fermo restando che le Westminster non si cambiano, troppi pregi a loro favore; facile posizionamento in ambiente, immagine perfetta, suono affascinante, alta sensibilità e chi più ne ha più ne metta. Per carità, poi se uno vuole cambiare è libero di farlo, ma a questo punto i propri cari inizierebbero a preoccuparsi, ed a prenotare sicuramente una visita da qualche strizzacervelli. Come dare loro torto?
Con il mio rivenditore che conosco da anni, e che mi ha salvato con la sua competenza e serietà da un rivenditore che riusciva a farmi cambiare sempre qualcosa del mio impianto seguendo le mode e non il mio reale bisogno, dicevo appunto ho già parlato ed abbiamo individuato alcune direzioni da seguire.
Non per mancanza di fiducia, ma solamente per confrontare le esperienze volevo avere anche un vostro parere. Io personalmente taglierei la testa al toro: un bel finale valvolare e via andare, magari riprendendomi i miei Jadis JA80, che non si capisce bene perché non li vuole acquistare nessuno come usato, tra l'altro più che garantito. Con le Westminster io ho sempre ascoltato con i finali in Stand by, per cui le valvole sono praticamente nuove.
Le proposte in buona sostanza sono le seguenti, cronologicamente:

  1. Cd Player Teac Esoteric X01 oppure X03 non ricordo
  2. Finale McIntosh modello anniversario
  3. Finale Jeff Rowland Model one (usato)
Che dite, cronologicamente è valida la strada da perseguire? Avete qualche altra proposta in merito?
Vi ringrazio per la cortese risposta, e buon lavoro a tutti.
Roberto - E-mail roberto.somboli (at) letters.it

LC
Caro Roberto,
sto dando per scontato che l'amore per il Jeff Rowland Model 1 fosse motivato da un ascolto diretto nel TUO impianto coi tuoi diffusori...altrimenti tutto il castello sarebbe senza fondamenta ed in parte si spiegherebbe il perché della delusione nel passaggio ai fratelloni maggiori. Se, ripeto, l'ascolto fosse avvenuto in casa tua, allora cercherei nuovamente un Model 1 usato e dormirei tranquillo. Se così non fosse, prova a riprenderti i tuoi amati Jadis e, credo, questo chiuderebbe la partita definitivamente. Le altre opzioni proposte (finale McIntosh e cambio di sorgente) non le prendo neppure in considerazione, a meno che tu non possa provare (di nuovo!) direttamente a casa tua per almeno una settimana.
Comunque sia, leggendo tra le righe della tua lunga missiva, mi pare di intuire una subliminale richiesta di "conforto" nella decisione di tornare ai tuoi vecchi Jadis. Mi sbaglio? Come ti ho detto, credo che tu faccia bene.
E poi, mi raccomando, solo tanta, tanta Musica. Basta coi cambi di componenti HiFi!
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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