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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. Boston Man
  2. Dubbi amletici su diffusore definitivo
  3. Un upgrade per un impianto vintage?
  4. Posizionamento impianto
  5. DAC a valvole?
  6. DAC low-cost
  7. Per chi comincia
  8. Suono più corposo
  9. Re: Misteri italiani
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Boston Man
Ciao Direttore,
ti scrivo per complimentarmi con te per l'assertività con cui hai
risposto al sig. "So_tutto_io_voi_non_capite_niente" malato per le Boston (???). Io, francamente, non sarei riuscito a controllarmi così bene.
Seguo il tuo sito da sempre (essendo del '64, siamo quasi coetanei) e da sempre ritrovo in TNT-Audio lo stesso buonsenso, la solita pacatezza, la medesima cordialità nei confronti di chi scrive per chiedere consigli. Io stesso ho approfittato varie volte della tua cortesia e disponibiltà. Insomma ... ogni volta che provo la sensazione di essere "tra amici" che hanno la stessa passione.
Il solo fatto che in TNT-audio non ci sia pubblicità, dovrebbe spingere tutti gli appassionati ad essere oltremodo rispettosi. Mi sembra il minimo! Il "nostro" sito non ha bisogno di ragazzini presuntuosi e maleducati (il tono della mail di "Bostonman" è assolutamente irrispettoso e maleducato) che scrivono mail ... per provocare.
In ogni caso, ancora una volta, bravo Direttore!
Carlo - E-mail riservato

LC
Caro Carlo,
francamente non credo sia il solo gusto di provocare a spingere certe persone a scrivere determinate cose. Io credo che, semplicemente, Internet stia funzionando da valvola di sfogo psicologico per tanti: nascosti dietro il monitor sentono di poter esprimere concetti che, magari, nella vita reale non avrebbero il coraggio neppure di pensare.
In più, c'è l'effetto visibilità e la sensazione di onnipotenza che trasmette il poter trattare da proprio pari chiunque, coi toni ed i concetti che più aggradano. Spesso si tratta di audiofili bastonati su qualche forum che vengono a sfogarsi su questa Rubrica. Pubblicare certi deliri, ogni tanto, può essere un esercizio divertente perché, come ho sempre sostenuto, l'arma migliore contro questo genere di persone è lasciarle parlare (o scrivere), si fanno del male da sole, si coprono di ridicolo nel goffo tentativo di ricoprirsi di gloria e notorietà.
E' una mentalità figlia dei nostri tempi, quella per la quale, pur di farsi notare si va in TV a dir parolacce ed a produrre rumori corporali d'ogni fatta ed altre cosucce ...che si taccion per lo migliore come diceva Boccaccio nel Decameron. E' il trionfo del nulla e della volgarità contro la sostanza. Io ho imparato da piccolo a misurare le parole ed a rivolgermi con rispetto a chi ha più esperienza di me. Quantomeno, lo si fa per evitare qualche probabile brutta figura, se non altro. E' questo tipo di educazione che ormai è del tutto assente.
Le risse sui forum di HiFi si sprecano proprio per questo motivo: la rete livella tutto, esperti ed ignoranti, persone per bene e malandrini, tutti possono e devono esprimere la propria opinione, possibilmente urlata, così si è certi di avere l'attenzione degli altri. E', purtroppo, la peggiore televisione trasformatasi in web.
Da questo punto di vista il nostro Forum di discussione è quasi un'oasi felice. Tanti partecipanti ma non troppi e, soprattutto, mancanza dell'effetto visibilità pubblica globale, visto che le discussioni non sono visibili ai non iscritti. Questo fatto da solo, credimi, aiuta a far fuori i più malati ed i più malintenzionati che, ovviamente, cercano sempre la platea più visibile ed indicizzata da Google. Non sempre riusciamo nel nostro intento, ogni tanto qualcuno vi fa capolino ma, da quel che vedo in giro, mi paiono fenomeni abbastanza isolati.
Grazie per l'attestato di stima, mi auguro sempre di poterne meritare così tanta.
Lucio Cadeddu

Dubbi amletici su diffusore definitivo
Ciao Lucio,
dovendo cambiare ambiente d'ascolto (dal salone passerò ad una stanza-studio di circa 4x5), ho deciso di comprare dei mini diffusori di buona qualità (anche eventualmente usati, se in ottime condizioni), da accoppiare ad un pre e finale Dynaco a valvole (Pass 2 e ST70). Dal momento che non sono un fissato della timbrica radiografante, privilegiando piuttosto un ascolto raffinato, setoso, ma allo stesso tempo che sia sufficientemente adatto a tutti i generi musicali, compresa la classica e il rock dei Rolling Stones o Iggy Pop, vorrei che mi indirizzassi verso uno dei seguenti diffusori, che potrebbero fare al caso mio. Tieni presente che vorrei orientarmi verso un diffusore DEFINITIVO (con tutti i limiti del senso attribuito a tale termine), nel senso che vorrei un mini diffusore di pregio da tenere senza rimpianti per parecchio tempo.
L'alternativa (sempre considerata la nuova stanza d'ascolto) sarebbe una sola: KLIPSCH CORNWALL, che immagino tu riterrai senz'altro non paragonabili a qualunque altro mini-diffusore. Ti chiedo, ovviamente, solo un giudizio di compatibilità -per quanto ti è possibile in base ai "paletti" da me fissati- tra ampli a valvole e mini-diffusore o CORNWALL, dati anche i limiti della stanza. Quindi, in definitiva, o CORNWALL o uno dei seguenti diffusori:

Ribadisco: diffusore definitivo per ascolto di alto livello adatto a TUTTI I GENERI MUSICALI.
Grazie in anticipo e ti prego di non liquidare la mia domanda (apparentemente banale o pretenziosa) con una risposta di due righe. Prenditi il tempo che desideri oppure, se preferisci, ignora il tutto e cestina impietosamente. Ovviamente ascolterò attentamente tutti i diffusori in esame (o altri che vorrai consigliarmi).
Salvatore - E-mail: salazar25 (at) libero.it

LC
Caro Salvatore,
chi ti ha detto che in una stanza da 20 mq (dico VENTI metri quadri) sia obbligatorio metterci dei minidiffusori? Vedessi cosa ci tengo io in una stanza di dimensioni analoghe!!!! :-)
Credimi, ci puoi mettere quasi tutto quello che ti pare. Non lasciarti ammaliare dalla sirena dei minidiffusori, sarebbe una scelta che con quell'aggettivo definitivo che hai usato avrebbe molto poco a che fare. Si può rinunciare ai bassi per qualche anno ma alla fine il cervello e l'orecchio non tollereranno questo imbroglio ad oltranza. Non solo, ma non riesco a capire perché l'alternativa sarebbero soltanto le Cornwall. Stai forse pensando che hai solo due angoli liberi ed allora le Cornwall sarebbero ideali? Non è esattamente così, perché tutto dipende da quanti bassi vuoi ottenere: molti bassi = diffusore in angolo; meno bassi = diffusore in posizione tradizionale. Ciò vale anche per le Cornwall, nate come diffusore centrale full-range da abbinare ad una coppia di Klipschorns (centrale nel senso della stereofonia allargata di P.W. Klipsch, l'HT non c'entra niente).
Questo significa che se ci puoi mettere una coppia di Cornwall ci puoi mettere qualunque altro diffusore. Il fatto che tu abbia citato queste storiche creature del Colonnello mi fa pensare che tu le conosca bene. Se così è, e ti piacesse il loro suono, fossi in te correrei ad acquistarle. Altro che minidiffusori!!!
Tra l'altro, andrebbero a meraviglia coi tuoi Dynaco a valvole.
Inoltre, se vuoi ascoltare classica (sinfonica) e rock anche duro temo proprio che coi minidiffusori saresti molto lontano dall'obbiettivo "definitivo" che ti sei posto.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Un upgrade per un impianto vintage?
Gentile Direttore,
Le faccio innanzitutto i miei complimenti per il sito TNT-AUDIO, che mi sembra ben fatto e soprattutto condotto da persone competenti della materia. Le scrivo per chiedere un consiglio. Posseggo un impianto così composto:

A parte il lettore CD e la testina (acquistati negli anni '90), tutti gli altri componenti sono stati acquistati nel 1978.
Detto questo, vengo alla mia domanda: i componenti dell'impianto funzionano tutti correttamente, ad eccezione dell'amplificatore, che da qualche settimana funziona solo con un canale (quello destro); inoltre, la manopola del volume gracchia appena la si tocca. Da inesperto della materia, non ho ancora deciso se acquistare un nuovo amplificatore o far riparare quello che ho. Qualora decidessi per la prima soluzione (acquisto), potrebbe gentilmente indicarmi alcuni apparecchi che siano al livello degli altri componenti dell'impianto?
Le vorrei porre un'altra domanda (anche se già immagino la Sua risposta), e cioè se continuare ad usare il mio equalizzatore ADC 500, oppure metterlo in soffitta?
Un grazie anticipato e di nuovo complimenti per il sito.
Angelo - E-mail: angelo.mantineo (at) keyclient.it

LC
Caro Angelo,
che bei ricordi mi hai riportato in mente con il tuo impianto jap-vintage! D'istinto (senza usare la ragione, quindi) ti consiglierei di restaurare il tuo ampli Technics. Il modello SU8080 non era il solito ampli giapponese di poche pretese ma qualcosa di più solido e consistente. Si diceva, al tempo, che fosse pure molto ben suonante rispetto alla media della concorrenza jap. Incorporava già delle soluzioni che oggi si chiamerebbero audiophile come l'accoppiamento in continua di tutti gli stadi e l'eliminazione dei condensatori sul percorso del segnale.
Poi aveva alimentazione sdoppiata per ogni canale, con due trasformatori, una capacità di filtro pari a 40.000 uF, resistenze a strato metallico a bassa tolleranza...insomma, proprio quel che oggi si direbbe un amplificatore costruito con tutti i crismi. Pertanto devi assolutamente cercare di rimetterlo in funzione. I problemi che riferisci sono, molto realisticamente, dovuti all'ossidazione di qualche contatto e del potenziometro del volume. Basterebbere aprirlo e spruzzare sui contatti uno spray riattivante, idem sul potenziometro del volume. Talvolta può essere sufficiente una ripetuta azione meccanica sui selettori degli ingressi per smuovere la patina di ossido. Qualora non te la sentissi di far da te (è più facile di quel che sembra, vedi l'articolo delle nostre
FAQ sull'argomento) potresti chiedere ad un qualunque tecnico riparatore che esegua il tagliando al tuo posto. Se è onesto bastano 30 minuti e max 50 € di lavoro.
Per quanto riguarda l'equalizzatore secondo me ne puoi fare tranquillamente a meno. All'inizio è difficile abituarsi ad un suono lineare e non corretto, col tempo si capisce che è quello più naturale. Prova a staccarlo per un po' di tempo, poi prova a reinserirlo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Posizionamento impianto
Caro direttore,
ho un accoppiata NAD ampli 355 + lettore 542, cavi Mit avt 1 e Z-Cord II, tavolino Flexy e sto per trasferirmi nella nuova casa, la cui piantina le allego in pdf.
La mia idea è di posizionare l'impianto nel soggiorno (o al più nella stanza da letto angolare). Ho molte perplessità su come posizionare le casse anche a causa della colonna posta (evidenziata in piantina con un quadratino) verso il centro del soggiorno.
Premetto che non ho ancora le casse (ascolto con cuffie) e che dopo averle sentite pensavo a delle ProAC Studio 140.
Lei che ne pensa?
Nel ringraziarla per la sua gentilezza, le invio cordiali saluti.
Alessandro - E-mail: aColella (at) KStudioassociato.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Alessandro,
non è facile per me scegliere una stanza ed una posizione d'ascolto, a meno che tu non possa costruire l'arredo della nuova casa in funzione dell'impianto (e, chissà perché, ne dubito :-)). Faccio un paio di considerazioni generali:

Della stanza angolare mi piace molto la forma e quella parete posta a 45° sembra fatta apposta per posizionarci i diffusori! In alternativa, se questa dovesse essere la stanza matrimoniale, l'altra stanza da letto andrebbe ugualmente bene, non è un cubo ed ha dimensioni accettabili.
Il soggiorno ha, secondo me, troppi vincoli di arredo e la parete sinistra, che inviterebbe a piazzarci l'impianto, temo sarà occupata da altri arredi. Non solo, ma il punto d'ascolto si troverebbe, in tutti i casi, in una zona di passaggio, un po' brutto a vedersi e decisamente scomodo.
Per la scelta dei diffusori, aspetterei la decisione su quale stanza utilizzare per l'impianto. In ogni caso una coppia di diffusori da pavimento la puoi mettere in programma. Bene le ProAC Studio 140 o altri prodotti analoghi, se ti piacciono le sonorità tendenzialmente poco aggressive di NAD e ProAC.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

DAC a valvole?
Spett.le Lucio Cadeddu,
con la mole di risposte che scrivi settimanalmente non pretendo che ti ricordi di me, ma io certamente il tuo nome l'ho stampato in mente. Se da qualche tempo ho rispolverato il gusto di ascoltare musica e di adoperarmi per migliorare (o anche solo tentare di farlo) il mio impianto, lo devo all'attenzione che mi riservasti quel giorno.
Da anni ero fossilizzato su apparecchi entry-level quali JBL TLX6, Luxman LV111 e Yamaha CDX-450E con scarsa soddisfazione e delusione dalla mancanza assoluta di negozi specializzati in zona. Scrivendoti mi consigliasti, fra l'altro, le Aliante Tower CMN dicendomi che i diffusori erano l'anello più debole della catena. Assecondando il tuo consiglio feci un notevole passo in avanti, passo che poi è stato seguito dalla sostituzione del lettore CD con un vecchio, ma più performante, Teac VRDS-10 trovato usato in ottime condizioni.
Col tempo, come si dice in Romagna, "mi è salita la carogna" ed ho cominciato a lavorarci sopra. Sono comparsi cavi autocostruiti TNT Shoestrings, un tavolo TNT FleXy a quattro piani (ringrazio Mimmo Cacciapaglia), correttori d'acustica TNT Stylos, punte e sottopunta vari.
Quando finalmente ho deciso di buttarmi alla grande ne è venuto fuori un ampli integrato valvolare OTL autocostruito che .... che dire ? .... suona a meraviglia!
So di non essere obiettivo, l'otl che uso attualmente è una mia realizzazione, la prima, e ... più delle orecchie è il cuore che comanda (tanto che il Luxman è scollegato ma presente sull'ultimo ripiano del Flexy), con le sue 16 valvole accese sembra la quint'essenza dello spreco d'energia elettrica, una stufa !! Ma mi piace ! Mi piace guardarlo ed ascoltarlo, paragonandolo al Luxman sono convinto di avere perso forse qualcosa in "velocità" ma credo di aver guadagnato, e parecchio, in soundstage e dettaglio (sempre che il cuore non abbia foderato anche il cervello).
Ultimamente leggendo la recensione dello Yarland di Nick Whetstone ho seguito il suo link al DAC
MHDT Havana e ne sono rimasto favorevolmente impressionato.
Mi chiedevo se, rimanendo in tema DAC con stadio valvolare, non avessi qualche dritta su modelli accessibili a prezzi umani, tenendo sempre conto (il tempo non ha cambiato le cose) che dove risiedo la possibilità di vedere ed ascoltare è pressoché zero.
Grazie per tutto quello che fai.
Corrado - E-mail: paracorrado (at) logicamail.it

LC
Caro Corrado,
sono felice di sapere che qualche mio piccolo consiglio ti abbia regalato così tanta soddisfazione. Dopo tutti questi cambiamenti, probabilmente anche abbastanza ravvicinati nel tempo, forse sarebbe il caso di prenderti una pausa di riflessione per metabolizzare meglio un po' tutti gli effetti. Prova anche a ricollegare il vecchio amplificatore ed ascoltalo per qualche giorno, poi torna al nuovo. Solo in questo modo puoi capire i pregi ed i difetti dell'uno e dell'altro.
Per quanto riguarda l'idea di acquistare un DAC esterno, tenuto conto del tuo Teac VRDS10, sono sostanzialmente d'accordo. Qualunque DAC tu scelga ci sono alte probabilità di migliorare globalmente le prestazioni sonore della sorgente. Si intuisce che la sezione DAC del Teac VRDS10 non mi ha mai convinto troppo? :-)
L'Havana DAC non l'ho ascoltato, ma mi fido dei giudizi del nostro Nick Whetstone. Certo è che acquistare un prodotto di difficile reperibilità (e, quindi, rivendibilità) è sempre un rischio ed in questo caso specifico la cifra da investire non è esattamente trascurabile. Se non avessi fretta (e rinnovo il consiglio a non averne) ti consiglierei di attendere ancora un po', abbiamo in arrivo un DAC che promette molto bene a prezzi invero molto bassi. Rischiare per rischiare, meglio spendere il meno possibile. In alternativa, qualora ti sentissi abbastanza sicuro delle tue capacità di autocostruttore...potresti prendere in considerazione la costruzione del nostro DAC Convertus...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

DAC low-cost
Gent.mo Lucio, torno a scriverti con l'impegno di non rubarti troppo tempo, per porti una domanda molto semplice. Il mio impianto è così composto:

Ad oggi come sorgente digitale uso o la Playstation 3, o un Dvd recorder commerciale (Samsung) o, soprattutto, il computer, uscendo dalla line out (rca) di una scheda audio Terratec dmx fire, che finora si è dimostrata la soluzione qualitativamente migliore. Secondo te un DAC può migliorare in maniera percepibile il tutto? Ma basterebbe un modello low cost come come il Super Pro 707 usb? Non vorrei spendere molto più di 100 euro..., e l'importante è che abbia non solo l'ingresso usb ma anche l'ottico/coassiale.
Ti ringrazio come sempre per la competenza che metti al nostro servizio, sono ormai un assiduo lettore della tua rivista, una mosca bianca in un mondo in cui la pubblicità sovrasta l'informazione.
Cordialmente,
Marco - E-mail: signorelli.marco (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
l'uscita della scheda audio del PC, per quanto buona, è in genere peggiore di una conversione esterna fatta con un buon DAC USB. Tuttavia, senza fare una prova diretta (non conosco la scheda in questione) è difficile per me formulare un giudizio sensato e definitivo. Dal punto di vista della S/PDIF non credo che andresti a migliorare moltissimo sull'uscita della PS3, secondo me sarebbe più che altro un side-grade e, comunque, i miglioramenti eventuali non è detto che sarebbero percepibili con il tuo impianto. Sarebbe forse più sensato puntare a qualcosa di più o, meglio ancora, attendere tempi migliori. Nel frattempo, piuttosto che utilizzare tre sorgenti cercherei di ridurre tutto al solo PC, pian piano, in maniera da dotarti di un'unica sorgente di alta qualità quando avrai il budget sufficiente per un DAC USB di livello più elevato.
D'altra parte, mi dirai, la cifra da investire per il Super Pro è così bassa che si può anche tentare comunque. Sono circa 100 € più eventuali spese di sdoganamento. Trattandosi di un valore basso e di oggetto di piccole dimensioni potrebbe anche darsi che alla fine passi liscio attraverso le maglie dei customs italiani.
Non so, pensaci un po' e decidi, poi ricordati di tenerci aggiornati sull'esito, nel caso lo acquistassi. Sono certo che la tua esperienza diretta potrebbe essere utile a tanti in situazione analoga.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Per chi comincia
Ciao, mi rivolgo a te per un aiuto fondamentale. Stanco del CD vorrei tornare ad apprezzare il suono del vinile. Sono capitato casualmente sul tuo sito e subito ho capito che ero nel posto giusto per chiedere informazioni.
Il vinile: suonando da 15 anni qualcosa di musica ne capisco ma questo ambito è un mondo per ora sconosciuto, per questo chiedo il tuo aiuto. Vorrei iniziare non spendendo una follia ma non so da dove partire, avevo pensato ad un classico Technics sia per l'amplificatore che per il giradischi ma noto che il 90 % sono considerati delle ciofeche dagli esperti del settore. Ti chiederei quindi una serie di modelli e marche di casse, amplificatori e giradischi da reperire nel mondo dell'usato e che mi permetteranno un ascolto decente dei vinili che possiedo.
Un piccolo suggerimento per il tuo sito: sarebbe bello avere una tabella con 3 o 4 marche e modelli di ampli, casse, giradischi che accoppiate consentirebbero un buon ascolto del vinile ai neofiti come me!!!
Grazie per il tuo prezioso suggerimento!
Marco - E-mail: marco.dugnani (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
da un lato comprendo che piacerebbe, specie a chi comincia, una sorta di tabella di buoni e cattivi per iniziare a muovere i primi passi. Da sempre noi abbiamo preferito lasciare la lavagna dei buoni e dei cattivi ai tempi della scuola dell'obbligo ed a chi pensa che gli aspiranti audiofili siano da trattare alla stregua dei bambini delle elementari, proviamo invece a far ragionare le persone con la propria testa. E' un percorso più faticoso, ma più sicuro (per chi legge) e più appagante (per chi scrive). Infatti, preferiamo di gran lunga aiutare le persone a formarsi, inizialmente magari con una piccola guida (a questo servono le
FAQ e la nostra, seppur vecchiotta, Guida all'acquisto di HiFi usata). Sul lungo periodo questo sistema aiuta le persone a scegliere da sè, consapevolmente. In alternativa o ad integrazione di ciò, se vuoi, c'è questa Rubrica della Posta. Secondo me è sufficiente usare bene il search interno al sito e/o leggere gli ultimi, facciamo, dieci volumi di Posta per avere un'idea di come cominciare a muoversi.
Ciò premesso, prima di tutto occorre stabilire una cifra di massima, descrivere l'ambiente d'ascolto ed i generi musicali preferiti, almeno.
Nel tuo caso specifico, visto che hai omesso tutte le informazioni utili, posso solo provare a darti consigli molto generici. Ti serve un amplificatore con ingresso phono, quindi ad esempio gli apparecchi da cercare usati potrebbero essere dei NAD, dei Rotel, degli Arcam o dei Cambridge di qualche anno fa. Il giradischi sarebbe meglio acquistarlo nuovo, con 200 € circa prendi un ProJect RPM1 o Debut III, così sei sicuro che sia in perfette condizioni ed abbia una testina nuova.
Per i diffusori la scelta è molto più vasta, partendo da Indiana Line, Wharfedale, KEF, tanto per citare marchi che hanno delle ottime soluzioni economiche sia da pavimento che da supporto/libreria.
Se vuoi, dai un'occhiata al mercato dell'usato e sentiamoci di nuovo per restringere la rosa dei candidati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suono più corposo
Buongiorno signor Cadeddu, le riscrivo dopo tanto tempo perché voglio ancora approfittare dei suoi preziosi consigli. Il mio impianto attuale è così composto:

L'impianto mi soddisfa molto, ma sento l'esigenza di un suono più "corposo". Sto valutando - per la verità un po' a malincuore, le Maggies mi hanno regalato molte emozioni - l'idea di cambiare i diffusori; ho già in mente qualche nome tipo Proac, Tannoy e WLM "Diva" che ho sentito di recente. Lei cosa ne pensa?
E se cambiassi invece l'ampli per passare all'integrato Mc 7000? Forse anche così risolverei il mio problema.
Un bel dubbio.
Potrebbe darmi qualche suggerimento?
Grazie e cordiali saluti.
Francesco - E-mail: calcaterra.francesco (at) alice.it

LC
Caro Francesco,
se neppure con l'MA 6900 il suono ti sembra sufficientemente corposo significa che, probabilmente, ti sei stancato del suono bello, trasparente, musicale ma un po' esilino delle Maggies (sparate pure, la penso così). E' una tappa normale nell'evoluzione di ogni audiofilo, ne prendo nota in continuazione: si inizia con suoni precisi, analitici, asciutti e controllati e si finisce per prediligere, ad un certo momento, concretezza e sostanza il che significa, tradotto in altri termini, diffusori con dei veri bassi, potenti, profondi ed articolati. Il perché accada questo ha una sua possibile spiegazione: chi comincia ad ascoltare Musica, magari senza impianto HiFi, è colpito dai bassi e dagli alti: più ce ne sono e meglio è. Ad un certo punto si matura e si inizia a capire, complice magari l'acquisto del primo vero impianto HiFi, che c'è dell'altro: gamma media, realismo, trasparenza e...immagine sonora. Ed ecco che fanno la comparsa i minidiffusori, vera summa di ascolto audiophil-chic di un certo tipo. In alternativa, planari e/o largabanda. Dopo qualche anno, e magari un bel po' di frequentazioni di ascolti dal vivo, pian piano il nostro cervello si accorge, sempre di più, che manca qualcosa. Manca il basso. Il corpo, la presenza fisica, il pathos che solo una gamma bassa profonda riesce a creare. Così, si torna al diffusore da pavimento, generoso in basso ma, visto che la lezione si è imparata per bene, anche preciso, trasparente e dotato di una buona immagine stereofonica. Non dico che questo sia il percorso di tutti, ma - a giudicare da quel che leggo e dalle richieste che mi arrivano - certamente lo è di tanti. Anche per te, dunque, è arrivato quel momento. E non dev'essere un caso che abbia citato tre marchi che, in modi diversi, fanno della sostanza uno degli aspetti più rappresentativi della loro filosofia costruttiva. Non so consigliarti uno dei tre, deve essere il tuo gusto a decidere. I due approcciwww.tnt WLM e Dual Concentric di Tannoy hanno, evidentemente, molto in comune. Ho ascoltato, non in condizioni controllate, diversi diffusori WLM e sono rimasto piacevolmente colpito, mi sembrava che tutto puntasse nella direzione del coinvolgimento e della sostanza. Se l'ambiente ed il budget dovessero consentirlo anche un bel Dual Concentric di generose dimensioni potrebbe essere una bella scelta. Forse meno a rischio e di più facile interfacciamento/inserimento in ambiente potrebbe essere una ProAC serie D o Response.
Prova ad ascoltare ancora un po' in giro e cerca di farti un'idea più precisa...ma ormai alea iacta est!.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Misteri italiani
Egregio Direttore,
Mi trovo obbligato a scriverle questa mia abbastanza amareggiato dalla
risposta ad una lettera di un lettore che riguarda l'argomento Grundig/CCI trovando sinceramente deprecabile per un giornalista dare giudizi pubblici come quelli da lei attribuiti alla mia persona (dandomi implicitamente del "fattucchiere") senza che noi ci si sia mai conosciuti!
Se mi permette provo a rispondere alla sua lettera sperando (nel caso sia possibile nei confronti di una mente aperta, come lei si ritiene, e poco condizionabile) di far fugare qualche condizionamento che a me sinceramente pare presente. Vorrei capire: lei ha parlato in modo entusiastico del T-Amp...e a fronte di cosa se non dell'ascolto? Cosa avrei fatto io di diverso con Grundig? Al pari suo ho consigliato alcuni apparecchi che non vendo (e se lo dovessi fare stia certo che per me sarebbe un danno e NON un vantaggio visto gli occhi giustizialisti "all'italiana" che ho normalmente puntati contro...).
Proprio per evitare segreti ne ho (così come per il T-amp) pubblicato anche la risposta in frequenza su carico reale in quanto spesso dietro performances "particolari" sta proprio una mancata linearità di risposta... Mi si rimprovera forse il fatto di fornire consigli precisi anziché quelli generici che spesso i guru del settore offrono senza mai sbilanciarsi troppo per poter restare sempre "autorevoli" anche a distanza di anni?
Sono sempre stato propenso (anche qui non differentemente da lei...) a consigliare in primis la verifica all'ascolto con le proprie orecchie e senza pregiudiziali e a tal fine organizziamo, nell'ambito del forum da me fondato, divertenti quanto interessanti meeting in tutta Italia. O forse mi rimprovera il fatto di aver progettato anche alcuni apparecchi miei non in commercio che sfruttano i medesimi accorgimenti di Grundig?
Mi dica: in quanti al posto mio avrebbero divulgato "l'affaire" Grundig beccandosi sberleffi e pomodori (virtuali per fortuna ma ampiamente previsti) e non invece IN SILENZIO ne avrebbero approfittato sfruttandone i segreti e fondando un nuovo ed esoterico marchio? Ha mai pensato che l'amore per la verità e l'onestà intellettuale possa portare a risultati percepiti addirittura come opposti quando vanno contro al "credo" popolare? O pensa che abbia la fila fuori dalla porta per avere gli LT??
Le persone, giustamente, si affidano a marchi commerciali di cui possono (o almeno hanno l'illusione) sempre fare affidamento in tema di assistenza nonché trovare un mercato che ne recepisca l'usato e...stia tranquillo...questo capita anche verificandone la peggiore qualità all'ascolto al confronto diretto.
Ora: mi indica per cortesia i metodi che "si avvicinano ad una setta religiosa" quali sarebbero? I nostri meeting sono occasioni di incontro aperti a tutti che dovrebbero da voi (e da lei) essere semmai incoraggiati ed incentivati in quanto permettono l'ascolto libero IN PRIMA PERSONA e senza vincoli di alcun genere (se non quello temporale); o forse non è questo il vostro reale interesse...vi interessa VERAMENTE (al di là delle parole di raccomandazione...) che le persone abbiano un minimo di indipendenza mentale per valutare con le proprie orecchie? O forse è la cosa che più spaventa i recensori che si troverebbero senza un pubblico?
In caso contrario perché questa alzata di scudi nei confronti di Grundig da parte, non solo dell'alta fedeltà tutta (a ragion veduta dato il danno economico che ciò comporterebbe), ma anche da chi come lei si ritiene persona appassionata, di ampie vedute e di indipendenti valutazioni? Fino a che punto mi chiedo? Fino a che queste possono risultare credibili ai suoi lettori? O è terrorizzato nel verificare la fondatezza di quanto scritto sul mio sito e si rintana anche lei in questa facilissima retorica giustizialista che considera un gruppo di 600 persone come una "setta" ? Tutti sordi e plagiati? Non le sorge il benché minimo dubbio a riguardo? O peggio ancora è irrilevante per lei?
E ancora non le da alcuna indicazione che un lettore sfegatato "tifoso" del classe T si prenda la briga di scriverle a seguito di una pulce nell'orecchio che gli ronza da quando ha partecipato ad un nostro meeting?
Qui non si tratta di misteri (più o meno dichiarati e più o meno verificabili di cui è PIENA l'alta fedeltà) ma di verificare il suono di apparecchi che un appassionato VERO (cioè non condizionato dalle mode tecniche o di mercato) avrebbe (dato il costo irrisorio degli stessi) fatto da tempo. Non si tratta di avere Ambrosini tra la lista dei simpatici o degli antipatici ma di amore VERO per la verifica della verità. O anche lei è disposto ad ammettere SOLO ciò che è già stato spiegato (o meglio...di cui è stata fornita una spiegazione plausibile) da altri?
A proposito di verità vera: il lettore che le ha scritto ha omesso di dire che è stato l'unico su circa venticinque persone presenti ad un nostro meeting (molti dei quali senza impianti CCI in casa) a non aver sentito l'effetto rivista sull'ampli...potenza del condizionamento che ci fa sentire solo quello che vogliamo sentire e di cui riusciamo a darci una razionale spiegazione...
La mente libera da pregiudizi (citando la sua risposta) implica appunto il non effettuare pre-giudizi e cioè NON giudicare fatti e persone senza minimamente conoscere né gli uni né le altre...
Cordiali saluti,
Massimo Ambrosini - E-mail: motxam (at) interfree.it

LC
Caro Massimo,
se lei si fosse limitato a promuovere vecchi apparecchi Grundig in base all'ascolto e basta credo che avrei avuto ben poco da obiettare. Ad ognuno il suo, giustamente. Il problema è che, sia dalla lettura del suo sito, sia dalle sue e-mail spedite ai vari gruppi di discussione sia da quelle dei suoi aficionados (posso chiamarli così?), è abbastanza evidente come ci sia dell'altro.
Tanto per cominciare c'è il "mistero" sulla questione CCI, mai svelato perché frutto di non so quali ricerche ventennali (???). Se aspettassimo ancora un pochino diverrebbero trentennali! Di quali ricerche parliamo? Se sono risultati originali li pubblichi su una rivista scientifica, se teme le vengano rubati, li brevetti invece. Il fatto è che di brevettabile non c'è niente, visto che si tratta di soluzioni tecniche adottate 30 anni fa dai progettisti Grundig.
La sua posizione nei confronti del mistero è diametralmente opposta al nostro consueto modus operandi che è poi quello condiviso dalla comunità scientifica internazionale: ogni volta che scopriamo qualcosa che ci sembra funzioni particolarmente bene (caso T-Amp, Oppo etc.) lo mettiamo sotto la lente d'ingrandimento, lo smembriamo e analizziamo spingendoci fin dove si può (si veda anche il caso dei lettori Oppo, messi ai raggi X da Giorgio Pozzoli per la parte tecnica e da Geoff Husband per uno spietato confronto). Cerchiamo PRIMA di capire e poi di DIVULGARE. Questo perché amiamo la verità e detestiamo i misteri. Se anche lei avesse fatto lo stesso oggi non esisterebbe questo mistero che aleggia intorno alla fantomatica circuitazione CCI dei suoi amati Grundig. Metta tutto in evidenza in pubblico e sarò ben lieto di rivedere la mia posizione sul suo operato, mi creda. La giustificazione da lei addotta e cioè che l'HiFi sarebbe piena di altri misteri non fa altro che peggiorare le cose. Sarebbe come dire: Siccome gli altri progettisti cercano di raggirare i consumatori con tanto fumo negli occhi, che male c'è se lo faccio un po' anch'io? Non sta proprio in piedi. Semmai, da uno che propugna verità scomode mi sarei aspettato un comportamento opposto. L'unica verità che dovrebbe raccontare la tiene gelosamente per sè!!! Sono il solo a percepire quanto tutto ciò sia privo di senso?

Punto secondo, mi pare che lei progetti e realizzi amplificazioni, diffusori e modifiche a sorgenti basate sullo stesso misterioso principio. Si chiamano Linear Transfer (LT) e mi risulta che possano essere acquistati, forse brevi manu tramite vendita diretta, ma non può negarne l'esistenza ed il commercio. Sono pochi, tanti? Solo su richiesta? Non importa, esistono e sono visti, nel vostro ambito, come la naturale prosecuzione (ed upgrade) della strada Grundig tant'è che i meeting mi risultano battezzati Grundig/LT Day (mi corregga se scrivo cose inesatte).
In altre parole: si arriva a Grundig, se poi si desidera migliorare ancora o disporre di apparecchi nuovi basati sulla stessa filosofia, c'è LT. Anche questo mi pare sia difficile da smentire, basta dare un'occhiata al suo sito per rendersene conto, ci sono tutti i dettagli dei singoli apparecchi e dei servizi offerti e non può sfuggire persino la partecipazione a diverse mostre del settore. Diciamo che il contorno dell'attività commerciale vera e propria c'è tutto, resterebbe da chiedersi se ci sia anche la sostanza ovvero se gli apparecchi venduti agli amici siano corredati di regolare garanzia, scontrino fiscale, certificazioni CE e ROHS.
Come vede io non la giudico affatto, mi limito ad elencare alcuni aspetti del suo marketing che non mi piacciono e che, in grande scala, tanto male hanno fatto a questo settore, mi riferisco ai misteri, al viral marketing ed alle vendite di materiale con modalità differenti da quelle, diciamo così, usuali.
Può darsi che il suo atteggiamento sia cambiato in questi ultimi anni, non posso seguire le evoluzioni del suo gruppo, ma mi pare che il mistero sul CCI tenga ancora banco eccome, così come la produzione di materiale LT.

Infine, per cortesia, non ci accomuni al suo modo di operare. Se lei avesse avuto con tutta questa faccenda il nostro VERO approccio saremmo stati ben felici di darne conto e farle tutta la pubblicità possibile (previa verifica dei fatti). Si liberi da questo alone di mistero che circonda le sue attività, si metta in regola con gli aspetti commerciali (vedi LT) e vedrà che tutto l'astio che sembra circondarla (si è mai chiesto perché? Mica solo perché scrive verità scomode, eh!) svanirà nel nulla.
L'unico problema che vedo è che forse è troppo tardi per rimediare, questo settore non ammette sconti e temo le sarà difficile levarsi quell'etichetta che a tutti i costi ha voluto cucirsi addosso caparbiamente. Veda, non è l'ascolto il problema, è tutto il contorno che proprio non convince. Lei conosce la Verità, i suoi adepti la ascoltano religiosamente. Il nostro approccio, ci faccia caso, è diametralmente opposto: non abbiamo in mano alcuna Verità, neppure con la v minuscola, abbiamo solo tanti dubbi e facciamo di tutto perché le persone trovino da sole la propria strada. Raccontiamo le nostre esperienze, ci mettiamo in discussione, talvolta non siamo neppure completamente d'accordo tra noi. Tutto questo lo facciamo non per evitare di prendere posizione (le nostre prese di posizione sono diverse e tutte abbastanza forti) quanto perché crediamo che non esista una sola verità. Tante soluzioni diverse possono portare a risultati interessanti, nessuna preclusione, nessuna strada maestra da seguire religiosamente. Solo gli ottusi vedono sempre e solo un'unica direzione. Ed in genere quella la chiamano Verità.
Quanto alle mie posizioni verso Grundig, si figuri se la cosa mi può spaventare! Andare controcorrente è da sempre stata la nostra bandiera. Non abbiamo certo interessi economici da difendere, noi. Ho ascoltato dei diffusori Grundig, non nelle condizioni tali da poter esprimere un giudizio sensato, ma abbastanza da non stimolare la mia curiosità per ulteriori approfondimenti. E, mi creda, sono curioso come un furetto quando si tratta di apparecchi HiFi diversi da quel che si vede in giro.
Grazie per le cortesi precisazioni,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
ti ringrazio per la cortese risposta e ti aggiorno sulla situazione. Ho acquistato alla cieca (non ero in grado di ascoltarla se non spostandomi un bel po' da casa) una coppia di NuForce 9, prima serie, a 900 euro. L'intenzione, come ti ho scritto, era di collegarli con le Thiel 3.6, attualmente pilotate da Spectral DMA 90. Prima di procedere con le grandi manovre (scollegare i MIT 770 UD II da sotto le 3.6, che poggiano su cubetti di grafite, non è impresa agevolissima) ho collegato i due finali alle Rogers LS3/5A del secondo impianto, sostituendo un venerando Exposure VIII super (con pre VII e 2 alimentatori VI) che ho sempre considerato fino ad ora l'ideale per i due piccoli diffusori. Non mi aspettavo miracoli dai Nuforce in questa configurazione e invece... una meraviglia!
Le due casserottole si sono come svegliate dal letargo: una dinamica inaspettata (tra i vari cd provati una "Folia de la Spagna" di Paniagua con transienti e percussioni violente impressionanti), trasparenza e definizione mai sentite fino ad ora dalle vecchie BBC, contorni strumentali nettissimi e fermi nello spazio, perfino il basso, se non più profondo, era diventato sicuramente più potente e netto. A confronto l'Exposure, che pure suona meglio di altri finali che ho finora provato con le Rogers (Quad 303, 306, 606, Sonic Frontiers SF 40), sembrava moscio e confuso. Nemmeno un cenno di stridore, nessuna esaltazione degli acuti, nessun alleggerimento della trama sonora e del corpo degli strumenti. Anche mia moglie, che mi canzona sempre dicendomi che soffro di allucinazioni acustiche, questa volta ha dovuto concordare con me.
I NuForce sono ancora lì e me li godrò ancora per un po' prima di attaccarli alle Thiel. Chissà che cosa mi aspetta, visto che già così le Rogers rivaleggiano con Spectral/Thiel nella trasparenza della gamma medio-acuta, nella velocità dei transienti e nell'immagine, anche se non - ovviamente - nella tenuta in potenza e nella profondità dei bassi.
Circa gli inconvenienti ai quali temevo di andare incontro:

  1. E' vero che i tuner si rifiutano di sintonizzare a dovere le stazioni quando i NuForce sono accesi, ma soltanto con l'antenna interna e non schermata. Se sono connessi con cavo coassiale a 75 ohm ad una antenna esterna sono totalmente immuni da interferenze (almeno i mei Revox 261 e McIntoh MR 78);
  2. Il soffio in assenza di segnale o in qualsiasi altra configurazione non l'ho rilevato; i miei NuForce 9 sono perfettamente silenziosi in ogni circostanza;
  3. L'unico piccolo fastidio è il rumore di accensione e soprattutto di spegnimento, abbastanza usuale però anche in altri finali e segnalato correttamente anche nel manuale.
In conclusione, acquisto felicissimo. Si tratta di ampificatori che segnano un progresso veramente notevole per qualità e potenza, a prezzi ancora accessibili e senza bisogno di mettersi in casa stufe di 50 chili.
Che dire in conclusione? Solo che hai confermato una volta di più l'affidabilità dei tuoi giudizi e che ti ringrazio di avermi così bene consigliato.
Ciao,
Giuseppe - E-mail: giusmarini45 (at) libero.it Marini

LC
Caro Giuseppe,
e pensare che hai preso i vecchi REF9, quelli che molti audiofili considerano i più freddi e vetrosi! A me erano piaciuti moltissimo, grandissima risoluzione, una gamma bassa semplicemente granitica e nessuna concessione all'eufonicità fine a se stessa e, nonostante ciò, assolutamente non affaticanti. Ora vai a spiegarlo a chi dice che siano digitali (nella peggiore accezione del termine), freddi, striduli, armonicamente poveri etc etc. Quanti luoghi comuni e quanti dannatissimi e stupidissimi pregiudizi affollano questo settore!
Mi fa piacere tu sia così soddisfatto, sarà difficile trovare di meglio per la ridicola cifra che hai speso (in proporzione alla qualità). Ovviamente con le CS 3.6 sarà altra cosa, nel senso che l'equilibrio è molto diverso rispetto alle calorose LS3/5A, pertanto attendo con curiosità il tuo giudizio. Una cosa però mi induce una grigia riflessione: chissà perché son sicuro che se si fosse trattato di finali Mark Levinson, Krell, Rowland etc non avresti esitato un attimo a collegarli DA SUBITO all'impianto principale. Lo so, è umano, però ci vogliamo provare, una volta per tutte, a liberarci dai pregiudizi? Si vivrebbe molto, molto meglio.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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