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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 12/2/2011 - 19/2/2011

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  1. Re: Upgrade per l'analogico
  2. Vinile moderno
  3. Re: Lavaggio estremo per vinile
  4. Upgrade per un impianto vintage
  5. Tutto da buttare?
  6. Vinile che suona peggio del CD
  7. Felicità dal primo impianto ma grossi problemi nel setup
  8. Upgrade incerto
  9. Suono poco coinvolgente
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Re: Upgrade per l'analogico
Ciao Lucio,
Buon Anno (meglio tardi che mai).
Ti aggiorno sulla
vicenda diffusori: ho provato anche le Spendor A5, le PMC, le Toy Tower, le Transmission Audio (non ricordo il modello - più care, ma comunque non mi hanno fatto sussultare) oltre alle Sttaf e le ProAC Studio 130.
Alla fine un rivenditore mi ha fatto provare (ovviamente sempre con i miei due fidi Quad) le Audio Physic Sitara: è stato un colpo di fulmine. Onestamente non le conoscevo ed è stata una piacevole sorpresa. Morale: le ho comprate.
L'unica cosa che in questo momento mi lascia un po' dubbioso è che ho provato le Sitara, i due Quad con un Rega P5 dotato di cartridge ZYX RS10-a2 (low output) ed il tutto era fantastico...
Tu mi hai continuamente detto che è meglio cambiare i diffusori prima (e l'ho fatto, e sono stra-contento), poi le elettroniche (e qua è un ostacolo duro da digerire per me) ed alla fine l'analogico.
Tu pensi che il P5 con la ZYX (decisamente alta di prezzo) sia sproporzionato alle Sitara ed ai Quad?
Potrei risolvere la questione diversamente? Sostituire la Denon DL103 dell' SL1200 con la Zyx sarebbe come mettere un motore Ferrari su una Fiat 500?
Grazie per la tua pazienza.
Saluti,
Gianpiero - E-mail: gianpiero.ferrara (at) telenet.be

LC
Caro Gianpiero,
sono contento che abbia trovato dei diffusori che ti soddisfino così tanto, come vedi andare ad ascoltare di persona non è mai tempo perso, e non mi stancherò mai di ripeterlo: negozi, mostre del settore, case di altri appassionati...bisogna che l'orecchio impari ad ascolare e, soprattutto, conoscere tanti approcci sonori diversi.
Permettimi di insistere sulla necessità di migliorare prima l'amplificazione, anziché pensare a tutto il resto. Continuo a credere che la coppia Quad 34/306, ancorché onesta e performante, sia ora un piccolo collo di bottiglia per le prestazioni del tuo impianto: sorgente e diffusori meritano qualcosa di più: un buon integrato (Naim, ad es.), un'altra coppia pre/finale, magari restando in casa Quad, se vuoi, ma devi provare a fare un passo avanti in questa direzione. Il Rega P5 con la Zyx sarebbe un passo avanti, certo, ma il collo di bottiglia resterebbe tale e quale e l'eventuale differenza di raffinatezza della nuova sorgente passerebbe quasi del tutto inosservata.
Quindi: armati nuovamente di santa pazienza e comincia ad ascoltare delle possibili alternative.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Vinile moderno
Ciao Lucio!
Ti scrivo per la prima volta, anche se da molto tempo seguo TNT-Audio e cerco di applicare almeno alcuni dei suoi consigli circa l'ottimizzazione dell'impianto ahi-fi. Con questa mia (at) mail vorrei contribuire alla riflessione corale sul tema "vinile moderno", che, anche recentemente, ha preso corpo sulla rubrica della posta di TNT (
Vol. 566). In merito, vorrei riportare una mia recente esperienza di acquisto, che mi ha lasciato gradevolmente sorpreso. In questi tempi di delusioni e locupletazione, mi sembra quasi doveroso lanciare un messaggio di speranza.
Recentemente mi sono trovato in un negozio di musica per acquistare l'ultimo album di un autore da me amato, infastidito dalla consapevolezza che di tale lavoro erano state concepite almeno tre versioni (cd, cd special edition, lp - parlando di supporti fisici) e dal conseguente timore d'imbattermi in un prezzo proibitivo per il formato analogico, da me preferito per una ragione banalissima: il mio piatto è migliore del mio cdp.
E' a questo punto che accadde il miracolo: il vinile costava 20 € esattamente quanto il cd, ed esattamente quanto costa ancora oggi su Amazon.it od Amazon.co.uk. Già di per sè soddisfatto, scopro che nel prezzo rientrano anche:

  1. un poster della band del succitato autore (uomini orribili, per altro);
  2. un librettone con testi e bellissime illustrazioni;
  3. un vinile da 180 grammi che giace perfettamente piatto sul giradischi (circostanza rara, da non sottovalutare);
  4. il cd dell'album in bustina di cartone, il che è una figata (e pazzesca, molto comodo avere entrambi i formati).
Non voglio soffermarmi troppo sulla qualità sonora (il suono, pur bello, è concentrato in una striscia di 50 cm posta all'altezza dei tweeters, tanto che sembra di stare dietro una di quelle feritoie che servivano per monitorare gli esperimenti nucleari), ma porre in evidenza che talvolta basta un po' di buona volontà per offrire, allo stesso prezzo, un prodotto decisamente più ricco. A questo punto sono io stesso a cambiare il colore dei miei caratteri e a dire "Caro Riccardo, ma se quei soldini fossero stati spesi per migliorare la qualità della registrazione, non sarebbe stato ancora meglio? Sei uno di quegli allocchi che si giggioneggiano dietro agli optionals?" Hai ragione Lucio, sarebbe stato meglio. Non so quanto quel suono sia parto di una scelta artistica consapevole, ma so che mi sono imbattuto in un tentativo di rimediare all'insoddisfazione diffusa tra i superstiti di coloro che acquistano la musica, e mi ha fatto piacere.
Un saluto e tantissimi complimenti, allora. A presto.
Riccardo - E-mail: r.martini (at) sssup.it

LC
Caro Riccardo,
l'idea di disporre di CD e vinile in uno stesso package o, come ha fatto Costello, vinile e codice per il download del file musicale liquido, è un'opportunità da considerare con la dovuta attenzione. Che sia un segnale di una nuova politica discografica? Speriamo. Certo, se il tutto suonasse anche bene non ci dispiacerebbe troppo...ma facciamo un passo per volta, le Case discografiche non brillano per reattività e prontezza di riflessi.
Quanto ai contenuti extra del pacchetto che hai acquistato c'è poco da aggiungere: i poster e i testi erano un vezzo abbastanza diffuso in passato, col vinile, insieme alle bellissime copertine apribili (es. la mia copia di TDSOTM dei Pink Floyd). Tuttavia, in luogo di un poster di uomini orribili, come dici tu, ti consiglio il vinile (copertina apribile e mega poster incluso) di My body, the hand grenade, una compilation/testamento delle Hole, uscito del 1997, che giace qui a fianco a me in questo momento. È dedicato alla memoria di Kurt Cobain (Nirvana) da parte della moglie/vedova Courtney Love. La Musica potrebbe anche non essere il tuo genere ma tutto il resto merita :-P
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Re: Lavaggio estremo per vinile
Ciao Lucio, un saluto dal profondo gelo che in questo periodo attanaglia quasi tutti gli Stati Uniti. Adesso sì che sono utlilissime le amplificazioni a valvole! Come tutti sanno, scaldano moltissimo!!
Ho appena letto la tua
risposta al lettore Andrea sull'uso di una strana pozione per ripulire approfonditamente i dischi in vinile. Siccome sono un, chimico, e per di più esperto di polimeri, mi permetto alcuni commenti. Comincio con la descrizione delle proprietà dei materiali usati per produrre i dischi e quelle delle varie sostanze contenute nell' agente pulitore.
Come tutti sanno, i dischi sono fatti di "vinile". Questo è un termine molto generico che accumuna una vastissima classe di materiali polimerici. Volendo approfondire, come descritto nel brevetto US 4,283,315, i dischi sono prodotti utilizzando un copolimero di vinil cloruro e vinil acetato. Dunque, in vinil cloruro è un polimero industriale molto duro ma estremamente fragile e che può essere usato in moltissime applicazioni (posate monouso, bottiglie, sacche plastiche, contenitori etc.) solo in congiunzione con elevate quatità di plasticizzatori per renderlo molto più flessibile e resistente.
Al contrario, il vinil acetato è un materiale morbido e flessibile, adatto come ricoprente e collante per materiali porosi (colle per legno e carta). Quindi una composizione legata a livello molecolare (copolimero) di questi due composti avrà proprietà intermedie fra questi due estremi dipendenti dalle proporzioni dei due componenti. Si capisce quindi perché questo copolimero, tenace ma flessibile, resistente all' abrasione ma sufficentemente scorrevole, sia, di fatto, un materiale ideale per la produzione di dischi audio, una volta opportunamente additivato (nero fumo, surfattanti etc.) Riguardo alla composizione del prodotto di pulizia, BIALCOL, che tu Lucio, gentilmente hai fornito, possiamo dire il seguente:

Consultato il "Polymer Handbook" 4th edition, un librone in cui si riportanno le caratteristiche chimicofisiche di tutti i polimeri esistenti, ho trovato che alcuni di questi componenti sono riportati come solventi o agenti rigonfianti per i polimeri sopracitati, capaci quindi di renderli almeno parzialmente solubili e sicuramente meno adatti a supportare i notevoli carichi meccanici e la frizione inerente alla lettura di un microsolco da parte di una puntina audio Sulla base di quanto sopra (e non per esperienza personale, fortunatamente...) mi sembra sconsigliabile trattare dischi in vinile con il sopracitato intruglio pena un ammorbidimento della superficie e conseguente erosione non solo durante la lettura. Il grumo di sporco che il lettore Andrea rileva sulla puntina al termine della lettura, molto probabilmente non è "sporco" ma si tratta di materiale asportato dai microsolchi.
A conferma di questo, mi aspetterei di ottenere dal microsolco un segnale di qualità progressivamente peggiore, privo di alte frequenze mentre, anche se i "pops & clicks" potrebbero diminuire causa l' effetto solvente di questo prodotto.
Difficile, a questo punto, determinare l' effetto sulla puntina, ma viste le considerevoli proprietà solventi di questa miscela, anche in questo caso non mi aspetterei niente di buono...
Spero questa mia dissertazione non abbia annoiato i lettori di TNT Audio, ma che possa contribuire ad evitare di danneggiare le collezioni di dischi (e di ricordi...) ancora in possesso di molti audiofili e non.
Saluti dagli USA!
Antonio - E-mail: Moronia.geo (at) yahoo.com

LC
Caro Antonio,
grazie per la dotta dissertazione, che purtroppo conferma i miei timori circa gli effetti di queste sostanze sul vinile. A questo punto non ho più remore nello sconsigliare il Bialcol come liquido di pulizia del vinile, ancor meno come bagno di lettura mentre la puntina passa nei solchi! Ne approfitto per invitare tutti gli appassionati a pensarci non una ma cento volte prima di inventarsi metodi di pulizia del vinile fatti in casa, dall'esito dubbio. Meglio affidarsi a ricette provate sul campo da generazioni di vinilisti, oppure affidarsi a qualche buon prodotto commerciale.
Grazie per il contributo!
Lucio Cadeddu

Upgrade per un impianto vintage
Buongiorno Direttore, volevo complimentarmi per i contenuti del sito e per i preziosi consigli che è possibile trovare. Ho un impianto "vintage" così composto:

Dopo tanti anni di onorato servizio si è rotto il vecchio lettore CD Pioneer multidisc venticinquennale, per cui ho deciso di acquistare un lettore Musical Fidelity M3 costo circa 1.000 euro ed un V-DAC stessa marca. Complessivamente rispetto al precedente lettore il salto di qualità è stato evidente. Entrambi gli apparecchi sono stati collegati con cavi Supra EFF-I.
Non avendo la possibilità di ascoltare i componenti audio nella zona dove abito, la scelta è stata dettata dalle caratteristiche lette qua e là in rete, purtroppo l'apparecchio in questione non risulta recensito su TNT Audio, e dalla indiscussa qualità Musical Fidelity. Timbrica all'inglese abbastanza dettagliata, per nulla squilibrata, se non forse leggermente sulle medie alte frequenze rispetto alle basse frequenze, stesso discorso per il V-DAC, ma il problema è proprio questo. Con l'aggiunta dei cavi Supra si è verificato un ulteriore taglio sia pure leggero sulle basse frequenze. Ho provato seguendo i suoi consigli a spostare i diffusori: a pavimento si incrementano i bassi con fastidiosi rimbombi, per cui ho optato per l'appoggio su altri due diffusori che fanno da stands e sistemati, come da piantina, negli angoli della stanza ad una altezza tweteer di circa 1,20 m. Che dire, le basse frequenze non risentono di rimbombi o ritorni rilevanti, ma mancano della giusta profondità, non ho effettuato misurazioni, non essendo in possesso di adeguata strumentazione, ma credo che non raggiungano la soglia dei famosi 50 Hz.
Forse complici di questa situazione sono anche l'inefficienza dei diffusori e la vetustà dell'amplificatore. Di qui la decisione di rinnovare dopo circa trent'anni l'impianto.
Ora, prediligendo quasi tutti i generi musicali eccetto classica e metal, Le vorrei chiedere cortesemente un consiglio circa un amplificatore e diffusori da abbinare al lettore ed al DAC Musical Fidelity, che come detto esaltano le frequenze medio alte. Vorrei ottenere un suono caldo e dettagliato, ma con un po' più di dinamica (meno telefonico di quello attuale) e una esaltazione delle basse frequenze che attualmente mancano della giusta profondità. La ringrazio in anticipo per la cortese attenzione prestata e per i consigli che vorrà darmi.
Un saluto affettuoso.
Massimo - E-mail: maxemme (at) hotmail.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Massimo,
è abbastanza normale che dei componenti di pregio possano dare l'impressione di suono più vuoto in basso, perché semplicemente riproducono molte più informazioni in gamma medio-alta: l'orecchio, spesso, percepisce questo dettaglio come un impoverimento della gamma bassa. In secondo luogo, mai e poi mai (ma non l'ho già scritto la settimana scorsa?) metterei dei diffusori su altri diffusori: rimbombi, risonanze, cancellazioni...si otterrebbe tutto ciò che invece non dovrebbe far parte di un suono considerabile HiFi! I diffusori devono essere messi in grado di esprimere soltanto ciò che esce dai loro altoparlanti, niente altro. Piuttosto che su altri diffusori, sistema il tutto su pile di libri o su dei mattoni! È materiale acusticamente abbastaza inerte, che dovrebbe mettere i tuoi JBL in condizioni ottimali. Solo a questo punto sei in grado di sentire davvero ciò che c'è e, eventualmente, ciò che manca.
Volendo operare un upgrade sul tuo impianto io al momento terrei la coppia pre-finale Sansui e penserei, se proprio necessario, a una coppia di moderni diffusori da pavimento, dalla impostazione ben generosa in basso. Penso a ProAC, Chario, KEF, Opera...ma non indichi una cifra neppure orientativa, è difficile dare indicazioni più precise. Eventualmente dai una rapida lettura ad altre lettere analoghe alla tua una volta che avrai deciso il budget. In certe fasce di prezzo e per certe esigenze i consigli sono sempre gli stessi, in fondo.
In ogni caso, tieni conto che il suono telefonico che senti è dovuto in gran parte all'ambiente che, se è spoglio come sembra in pianta, farà suonare allo stesso modo qualunque diffusore tu intenda acquistare. Prima, quindi, penserei a riempire un po' con arredi o complementi che rendano l'acustica della sala appena più assorbente. Intervenendo bene potresti anche renderti conto che i diffusori non meritano affatto di essere sostituiti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tutto da buttare?
Buonasera direttore,
da qualche tempo seguo la sua rubrica della posta di TNT-Audio e trovo che sia uno strumento fantastico per orientarsi nel mondo dell'alta fedeltà. Le scrivo perchè, dopo più di un decennio di onorato servizio, stavo pensando di dare nuova linfa al mio fidato impianto audio che oggi è così composto:

La scelta del sistema sub + satelliti a suo tempo (ahimé) era stata dettata dall'impossibilità di sistemare nell'ambiente di ascolto dei classici diffusori a scaffale, certo oggi vorrei orientarmi su qualcosa di diverso, ad esempio delle piccole torri. La domanda è presto fatta, volendo upgradare il mio impianto è proprio tutto da buttare oppure posso salvare qualcosa?
So che il marchio Sony molte volte è trattato con diffidenza e vorrei gentilmente un suo parere su una eventuale sostituzione o conferma delle mie elettroniche. Magari in un primo tempo, se la qualità non fosse così pessima, pensavo alla sostituzione dei diffusori e dei cavi con qualcosa di ben suonante (budget 500-1000 euro) per poi magari mettere mano anche all'ampli ed al lettore CD (qui avrei già un'idea il Rega Apollo che ho sentito suonare accoppiato al Rega Brio 3 e alle divine Sonus Faber Toys) (budget 1000-1500 euro per entrambi).
Quindi mantenendo eventualmente le mie elettroniche quale modello di diffusore si interfaccerebbe meglio? E successivamente acquistando il Rega Apollo quale ampli potrei scegliere? Tenga presente che io ascolto principalmente musica rock in tutte le sue sfaccettature ma non disdegno il jazz e la musica elettronica, il mio ambiente di ascolto è una stanza (soggiorno) di 3,60 x 4,80 metri, arredata con mobili in legno e con un tappeto pesante davanti al punto di ascolto (divano).
Momentaneamente non ho un giradischi ma in un secondo tempo vorrei aggiungerlo al sistema per poter usufruire dei miei vinili Floydiani....
Spero di averle fornito tutti i dati necessari per potersi fare un'idea dell'ambiente e della musica che andrei ad ascoltare con il "nuovo" impianto.
La ringrazio fin d'ora per il tempo dedicatomi.
Cordialmente.
Gabriele - E-mail: gabriele.colognesi (at) gmail.com

LC
Caro Gabriele,
le tue elettroniche, dignitose esponenti di certa HiFi made in Japan, non sono da buttare o, almeno, non subito. Mi concentrerei, per ora, sui diffusori. Se ti piacciono così tanto i Sonus Faber Toy perché non prenderli? Il tuo amplificatore riuscirebbe a pilotarli senza grossi problemi e te li potresti comunque godere fintanto che non avrai fondi sufficienti per un'amplificazione di qualità superiore. Il tuo Sony è comunque un integrato a mosfet di ottima potenza, non vedo come possa sfigurare con i Toy, che non sono certo diffusori schizzinosi, essendo pensati come primo gradino per il dorato mondo Sonus Faber.
Una volta che avrai imparato a conoscere i nuovi diffusori potrai programmare un upgrade più oculato delle elettroniche: un'accoppiata Rega o Naim (magari usate) potrebbero essere due valide opzioni da valutare. La stanza non è grande, non è pertanto necessario puntare a chissà quali alte potenze.
Per quanto riguarda infine il vinile, a costo di ripetermi, ti dirò che non vale assolutamente la pena acquistare un giradischi per sentire un paio di dischi dei Pink Floyd, visto che con una spesa molto inferiore puoi riacquistare tutti i titoli in CD o, se vuoi, chiedere a qualcuno che trasferisca su CD-R i tuoi LP. Sacrilegio? Ma quando mai! Intanto bisogna vedere COME sono stati ascoltati quegli LP: se su giradischi di fortuna, senza grande cura per la pulizia e con settaggi sbagliati, non credo sia rimasto molto dentro quei solchi. In secondo luogo si tratta sempre e soltanto di Musica e questa, comunque sia, prescinde dal supporto sul quale è stata incisa.
Nel caso ci tenessi davvero tanto a sentire questi benedetti vinili, prendi un giradishi entry-level, così ti togli lo sfizio senza investire insensate quantità di denaro...anche perché non è tutto oro ciò che luccica (vedi lettera successiva).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Vinile che suona peggio del CD
Gentile direttore, sono da qualche mese un assiduo lettore di TNT, per cui non posso che complimentarmi con lei. Leggo spesso che il suono del vinile è superiore rispetto a quello cd. Purtroppo nel mio impianto composto da:

le cose non funzionano così: il suono dei cd è più ricco e dettagliato e avverto anche una certa tridimensionalità non riscontrata sul vinile. Quindi mi domando:
  1. Piatto e testina sono tarati a dovere?
  2. Occorre sostituire la Grado Black magari con una Gold?
  3. E' il Thorens a non essere all'altezza?
La rigrazio per la sua disponibilità.
Sergio - E-mail: ergius (at) tiscali.it

LC
Caro Sergio,
intanto bisognerebbe capire in quale modo tu esegua il confronto: sugli stessi titoli o su dischi diversi? E già, perché nel secondo caso i risultati avrebbero una valenza estremamente limitata. Potrebbe anche essere che i vinili siano sporchi, rovinati o suonati da un giradischi non perfettamente tarato. L'ho scritto tante volte e lo ripeto: il vinile e l'analogico sono un mondo a parte, affascinante, dalle grandi promesse e potenzialità ma anche estremamente complesso. Non è che sia sufficiente un giradischi purché sia e un LP come capita e magicamente si entra nel mondo dell'analogico. Non è così che funziona. Come ho già detto altre volte, spesso il vinile suona proprio MALE: distorto negli ultimi solchi, graffiante e monocorde. Solo quando tutte le condizioni al contorno sono soddisfatte si può cominciare a parlare di vero suono analogico. Nel tuo caso specifico: mi chiedi se il piatto e la testina siano tarati a dovere. Questo lo puoi sapere solo tu, abbiamo degli
articoli qui sul sito che insegnano come eseguire alla perfezione tutte le regolazioni, immagino li abbia letti. Il giradischi e la testina, in particolare quest'ultima, sono oggetti entry-level, non è che ci si possa aspettare prestazioni mirabolanti. Bisognerebbe anche verificare la qualità dell'ingresso phono del tuo Aeron (qualità che ignoro).
Potresti tentare un upgrade della testina, giusto per capire dove stia il problema, ma prima rivedrei passo passo tutti i settaggi del braccio e del giradischi. E già che ci sei, controlla anche che il giradischi sia posizionato su un supporto adeguato, anche questo è un aspetto che influisce molto sull'esito finale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Felicità dal primo impianto ma grossi problemi nel setup
Carissimo direttore, sono uno studente di 28 anni che da poco è entrato a fare parte della famiglia degli audiofili felici :-) Abito in Svezia e leggo la Vs illuminante rivista quotidianamente. Poco prima di scoprire la Vs rivista ho incominciato ad acquistare i miei componenti HIFI e purtroppo da autodidatta quale ero ho commesso vari errori...
Il primo è stato acquistare dei diffusori senza averli sentite suonare per bene (ero troppo euforico), ma per il momento sono contento della mia scelta (suonano bene per il mio modesto parere di neofita), il problema è che adesso nel mio nuovo (ma provvisorio) ambiente non riesco a fare suonare bene nulla.
Il problema che mi si pone è il seguente: quando vivevo in DK avevo una bella stanza 6 X 5 dove l'immagine del soundstage e le basse frequenze erano molto ben suonanti, ora nel mio attuale ambiente non riesco + a riprodurre un soundstage benché minimo e sono disperato c'è una qualche soluzione che mi può consigliare per migliorare un poco la situazione?
La mia stanza è cosi composta: 17mq arredata con libreria (di traverso rispetto alle casse) un monitor/video 46" di fronte al punto di ascolto (ma dall'altra parte della stanza) pavimento in linoleum niente quadri alle pareti ma solo foto incorniciate senza vetro, ambiente abbastanza caldo alla fine senza risonanze e vibrazioni strane, tutto il vibrabile è stato da me o incollato o assicurato per bene.
In questi 17 mq (stanza quadrata) i diffusori sono disposti vicino alla parete 40 cm (troppo vicini ma se li allontano di + me li trovo in bocca durante le fasi di ascolto) e tutti e due in angolo difatti dalla posizione delle casse al punto di ascolto ci sono solo 2mt scarsi e non posso fare niente altro perché non posso inglobarmi nel muro, so che in queste condizioni non potrei fare suonare bene niente ma questa per adesso è la mia condizione.
Passo adesso a elencarLe la mia prima catena:

Il tutto poggiato sopra un tavolino porta elettroniche di qualita media. Ascolto generi musicali molto differenti tra loro che spaziano dalla Lirica all'Heavy-Metal.
Per favore mi aiuti a trovare una soluzione con la quale possa di nuovo ritrovare un po' di profondità di scena.
P.S. Spero di non avere tralasciato niente di importante e colgo anche l'occasione per ringraziarla e per farle gli auguri alla rivista e alla sua famiglia, oltre a tutti gli appassionati che, contro tutti gli altrui pareri si fanno etichettare come pazzi solo per ascoltare come si deve la loro musica preferita ;)
Pierluigi - E-mail: infopierlu (at) gmail.com

LC
Caro Pierluigi,
ho dato un'occhiata alla foto del tuo impianto, foto che mi hai chiesto di non rendere pubblica. Ebbene, con due diffusori così grandi messi a meno di un metro l'uno dall'altro e a 40 dalla parete posteriore...ti aspetti pure l'immagine tridimensionale??? No, dico, scherziamo? Ricominciamo da capo, visto che mi pare ti manchino i fondamentali.
L'immagine stereofonica, per ricrearsi, oltre ad aver bisogno di dischi che ne contengano qualche traccia :-) necessita di diffusori posizionati almeno decentemente. Se li attacco l'uno all'altro, li ascolto da vicino e poi li accosto agli angoli e alla parete posteriore il minimo che mi devo aspettare è...un disastro. Lo dici tu stesso "so che in queste condizioni non potrei fare suonare bene niente" e allora? Devo imporre le mani al tuo impianto in maniera tale che dai tweeter inizino a sgorgare lacrime di sangue, così da poter vedere finalmente i musicisti materializzarsi nella tua stanza? :-)
Purtroppo temo non ci sia niente da fare. Non è l'impianto a essere sbagliato, visto che nella sala precedente suonava, a tuo dire, molto bene. L'unica cosa che puoi tentare, per recuperare aria e spazio è passare a due piccoli diffusori da supporto (i bassi non li hai comunque), più facili da inserire in ambiente e meno esigenti di due torri grosse come le tue (diffusori che non conosco e che non risultano neppure nel catalogo Vincent...).
Infine sì, conosco i cavi Supra Ply, visto che sono stato il primo al mondo a recensirli, Tommy Jenving di Supra mi inviò, bontà sua, i primi metri di Ply 3.4S appena sbobinati dalla macchina che li realizza. In questo contesto, purtroppo, i cavi non possono fare molto.
E neppure io posso, purtroppo! Occorre probabilmente ripensare la stanza in altro modo, così da recuperare spazio vitale per l'impianto. Parli, mi pare, di un ambiente provvisorio: se hai previsto un cambio di stanza in tempi ragionevoli potresti anche aspettare un po' per vedere come evolve la situazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade incerto
Egregio Direttore,
ho scoperto Tnt-Audio grazie ad un amico/collega audiofilo (a mio modestissimo avviso amante più degli apparati che dell'ascolto ma tant'è...) che ringrazio ancora poichè, parlandomi prima del suo impianto, poi della possibilità di riaccendere l'antica passione grazie a cosucce (!) come il T-Amp e del sito in questione riuscì effettivamente nel suo intento (missione non impossibile peraltro). Frequento abbastanza Internet e devo dire che, in generale, non è facile trovare siti come TNT-Audio, davvero complimenti!
Ed ora la(e) domanda(2), ho un impiantino dotato di Allison One anni '70 riconate 7 anni or sono ed apparentemente in eccellente stato, Cd player Technics Sl-PG4, Trend 10.1, Pre-Phono Tcc-754, Cavi TNT TripleT (quanta fatica districarsi tra le decine di microcavettini!!) e Project-Debut III per riascoltare gli antichi LP (King Krimson, Pink Floyd, Gentle Giant ecc.). Le casse sono posizionate come da suggerimenti di Mr. Allison e della logica sul lato corto di un ambiente 6,5 x 4,5, con divani, tappeti etc.
Il Trends è arrivato dopo alcuni mesi di T-Amp e come alternativa ad una coppia SAE 2200/2800 coeva della Allison (il tutto arrivato nel 2003 per una fortunata coincidenza). Con il tempo ho scelto definitivamente il Trend dando via i SAE essenzialmente per racimolare qualche soldino (pochi, purtroppo) da "reinvestire" nell'impianto. Le chiedo: volendo migliorare l'impianto, da dove cominciare?
Ero propenso, fino a pochissime settimane fa, di dotarmi di un DAC Usb Super Pro per ascoltare musica liquida e migliorare la qualità del CD ma da qualche tempo mi stanno intrigando i valvolari cinesi low-cost (ma davvero low....) come i Dared VP16 o gli Aria Mini P14.
Un commento e qualche suggerimento (senza pietà...anzi no, almeno un po' di pietà... :).
P.S.

  1. Dopo tanto rock di qualità oggi ascolto soprattutto classica con qualche divagazione Jazz
  2. Senza essere fanatico del tum-tum discotecaro mi pare che dall'insieme facciano fatica a fluire i bassi mentre, alle mie orecchie non particolarmente esperte, sembrano eccellenti le frequenze medie e alte.
Mario - E-mail: mario.sabbini (at) fastwebnet.it

LC
Caro Mario,
ci sono due cose che non mi convincono nel tuo impianto: il lettore CD e l'abbinamento Trends Audio - Allison One. Il primo è un lettore CD davvero inadeguato al resto dell'impianto mentre l'abbinamento tra quell'amplificatore e i diffusori è una bella forzatura: il TA 10.1 non ha energia sufficiente a far suonare come si deve le Allison, diffusori grandi, esigenti e poco sensibili, che sonorizzano pure una stanza molto grande. Gli amplificatori valvolari che hai indicato non riuscirebbero a fare di molto meglio, avendo una potenza analoga a quella del TA 10.1. Temo ti serva qualcosa di più generoso e potente. Visto che ti è piaciuta la Classe D potresti valutare i soliti Virtue Audio oppure attendere ancora un po' perché abbiamo in serbo un paio di sorprese niente male (buona potenza, basso costo).
Per la sorgente, invece, qualunque lettore entry-level di NAD, Rotel o Cambridge Audio ti farebbe fare un bel passo in avanti. In alternativa potresti sfruttare l'uscita digitale ottica del tuo lettore per connetterlo a un DAC esterno che possa accettare anche l'ingresso USB.
Per quanto riguarda i bassi latitanti, questioni di inadeguata amplificazione a parte, io penserei anche allo stato di funzionamento delle Allison: se la riparazione dei woofer è stata eseguita con materiali di elasticità diversa dall'originale (molto probabile) sarà difficile che le Allison suonino con l'equilibrio che dovrebbero avere. Purtroppo l'operazione di ribordatura dei woofer, ancorché obbligatoria in casi come questi (vecchie glorie del passato) è sempre un terno al lotto come risultato finale. Prova, magari, a spostare i diffusori in posizioni diverse, magari nel tuo ambiente la posizione classica suggerita da Allison non è ottimale, fai qualche esperimento in merito.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suono poco coinvolgente
Caro Direttore,
buona sera. Dopo un certo periodo di "sonnolenza", anni durante i quali non ho più seguito il mercato HI-FI, ho ricominciato ad apprezzare la musica ben riprodotta, in casa. Ho quindi, direi naturalmente, desiderato ringiovanire un po' il mio impianto. Ho iniziato con i diffusori, che in effetti avevano iniziato ad avere problemi (per inciso, li ho fatto "riconizzare", come credo si dica e li ho trasferiti in un'altra stanza, ottima soluzione!).
Di fatto, avevo due Electrovoice Interphase Beta, che ho sostituito con due Dynaudio Excite X36 dopo aver comparato in negozio Kef e B&W di pari fascia di prezzo. Anche i cavi sono nuovi: 200 euro per 9+9metri, certo niente di speciale, considerati i prezzi che ho visto, ma nettamente migliori dei precedenti.
Non sono soddisfattissimo dell'acquisto: ottime le frequenza medie, buone le alte, molto piatte e poco definite le basse. Ascolto un po' di tutto: jazz, rock '70 a volte, molto blues, jazz ladies tipo billie holiday, ella, dinah., chopin, liszt. L'ambiente è ampio: forma ad L, circa 60mq, io ascolto in fondo all'estremo lungo della L, al vertice di un triangolo con lati 2 e 2.5m fino alle casse, che sono distanti tra loro quasi 5m; non è l'ideale, ma è il meglio che mi è stato "consentito" di fare.
Mi sono sempre piaciuti i diffusori neutri, ma le mie Dynaudio mi sembrano veramente poco coinvolgenti ed emozionanti. Sono ancora in rodaggio, spero (un centinaio di ore). Che possa migliorare la performance agendo sull'amplificatore? Si tratta di un Onkyo A803, vecchiotto anche lui e, se ricordo bene, non di fascia eccelsa (60+60 RMS a 8ohm).
Fornito qualche elemento di valutazione, ecco il quesito: il cambio dell'amplificatore potrebbe instillare un po' più di vita ai miei diffusori e renderli più coinvolgenti ed emozionanti, oppure le loro caratteristiche sono "strutturali" e così resteranno?
Spero che l'argomento del messaggio possa essere di interesse, la ringrazio in anticipo della risposta, mi scuso per un linguaggio molto poco tecnico e per la lunghezza forse eccessiva. Le sarò infine molto grato se potesse, nel caso lo ritenesse utile e considerando un budget di 1000 euro, consigliarmi alcune alternative per l'amplificatore.
Cordiali saluti,
Alessandro - E-mail riservato

LC
Caro Alessandro,
comincio coll'osservare che la tua stanza d'ascolto è molto grande e i diffusori sono troppo distanti tra loro. Questi due aspetti forniscono una parziale giustificazione per il tipo di suono che senti. In secondo luogo, l'impostazione sonora generale del marchio Dynaudio tende a non sottolineare l'impatto e le basse frequenze, prediligendo, invece, la puliza, il dettaglio e la precisione delle alte frequenze. Se a questo aggiungi anche un amplificatore certamente non all'altezza, il quadro è pressoché completo.
Tuttavia, c'è qualcosa che ancora mi sfugge: come mai hai preferito le Dynaudio agli altri diffusori che hai ascoltato? Il loro carattere avrebbe dovuto essere evidente anche in quell'occasione! Un cambio di amplificazione potrebbe migliorare qualcosa ma NON trasformerà i tuoi diffusori in qualcos'altro e non porrà rimedio a un'installazione troppo sacrificata.
Come procedere? Intanto un nuovo amplificatore non sarebbe del tutto sprecato, resterebbe al suo posto anche dopo un'eventuale sostituzione dei diffusori. Con 1000 € tante sono le alternative, ma tenderei a prediligere elettroniche dai suoni caldi, morbidi e generosi: NAD e Audio Analogue in primis, ma anche Naim e Rega. Non citi la o le sorgenti del tuo impianto, qualche parte di responsabilità potrebbe esserci anche là. Nel caso, una nuova sorgente digitale da abbinare al nuovo amplificatore, sì da costituire un'abbinata monomarca di sicura sinergia timbrica ed elettrica, sarebbe a mio parere da prendere in seria considerazione. Comunque, non darti per vinto relativamente al problema dell'installazione dei diffusori: alla peggio puoi poggiarli su dei dischi in Teflon®, come
questi, per poterli spostare facilmente in posizione più consona all'ascolto di volta in volta. Non sarà comodissimo, ma è sempre meglio che ascoltare un suono che non ti soddisfa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao direttore,
ti sembrerà strano ma ti scrivo solo per salutarti e ringraziarti ancora anche se è passato molto tempo. Colgo l'occasione per informarti riguardo gli ultimi aggiornamenti del mio impianto al quale ho aggiunto il V-DAC della Musical Fidelity.
Le mie Monitor Audio RS8 volano e il mio KingRex ringrazia, si sente veramente molto molto bene.
Ecco un'altro audiofilo felice (grazie a te).
Fabio - E-mail: flovato (at) acknow.it

LC
Caro Fabio,
mi fa piacere apprendere che la soddisfazione all'ascolto sia ancora così forte, segno di un equilibrio raggiunto che ti fa pensare solo alla Musica. Deduco che, nonostante la bassa potenza e i tuoi vecchi
propositi di cambiare amplificazione per avere qualche watt in più, alla fine il KingRex ti è sufficiente nonostante le Monitor Audio non siano particolarmente sensibili (91 dB). Questa è l'ennesima prova che, nella stragrande maggioranza dei casi, vuoi perché non si ama ascoltare ad alto volume, vuoi perché i condomini sono sempre più intolleranti, una decina di watt per canale sono sufficienti per un ascolto domestico a livelli sonori più che accettabili. Pubblico queste lettere anche col preciso scopo di far capire che a tanti audiofili quella potenza, che sembra così bassa, è in realtà sufficiente. Altri in condizioni analoghe potrebbero trovare questo tipo di testimonianze piuttosto utili.

Questa settimana l'umore non è dei migliori e non posso non ricordare l'improvvisa e recentissima scomparsa, ad appena 58 anni, di Gary Moore, talentuoso chittarrista (ex Skid Row, ex Thin Lizzy) e songwriter ispirato. È mancato all'affetto dei suoi cari e dei suoi fan il 6 Febbraio. Mi piace ricordarlo con un brano che avevo già sfruttato come colonna sonora di un editoriale recente, quella bellissima ballata di quasi 14 minuti intitolata Business as usual, una sorta di testamento dei ricordi di Gary Moore. Ne esiste una versione live, su YouTube che pubblicai qualche mese fa, poi il video fu rimosso, ora è nuovamente disponibile, ma la qualità audio e video è peggiorata. Questa versione che metto embedded invece proviene direttamente dal disco in studio (Dark days in paradise, 1997), è priva di immagini ma la qualità audio è accettabile. Ascoltatevi anche la versione live, comunque, perché merita: il crescendo del lunghissimo assolo finale, a partire dal minuto 8:38, è comunque imperdibile.
Il testo merita ancora di più, soprattutto alla luce degli ultimi tristi avvenimenti. Buon ascolto e buona lettura.

The pink crucifix with the ivory Jesus I wanted
The man with the blood on his hands as I ran from the river
Kissing my cousin, before they took her to the graveyard
Trembling at night from the violence I heard from my bedroom

These are my memories
These are my memories, coming home

Called up at school 'cause my hand wasn't there to say "present"
Running the gauntlet outside the Club Rado at dawn
Rory and me without a spare string between us
Catching the last bus halfway through "I'm so glad"

These are my memories
These are my memories, coming home

Philip and me and "the brush" riding round in a transit
The Bailey, the Strangley's, the smoke and the speed and the acid
I lost my virginity to a Tipperary woman
A heart that was broken, but it wasn't the first or the last time

These are my memories
These are my memories, coming home

Under the wings of the man they called Green, I found freedom
Three children, one wife, a twist of the knife and a scandal
Divorce, separation, some kind of salvation came lately
So many have gone, but I know it's just business as usual

These are my memories
These are my memories
These are my memories
These are my memories
These are my memories
These are my memories, coming home

These memories keep coming back
These memories keep coming back
All those years ago
All those years ago

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