Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 19/11/2016 - 26/11/2016

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  1. Scelta e realizzazione nuovi diffusori MTM o 2.1?
  2. Scelta pre-phono
  3. Nuovi diffusori con 500€
  4. Upgrade sorgente digitale
  5. Pochi bassi
  6. Consiglio diffusori
  7. Re: Piccoli diffusori autocostruiti
  8. Re: Upgrade diffusori
  9. Contatti amplificatore
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Scelta e realizzazione nuovi diffusori MTM o 2.1?
Salve Direttore, Le scrivo questa mail perché ormai da tempo seguo TNT e adesso che è arrivato il momento di cambiare i diffusori sono un po' indeciso. Premetto che la mia passione per l'Hi-Fi è ripartita, dopo qualche anno di fermo, proprio leggendo la Sua recensione del
T-Amp.
Il mio primo impianto è nato con un LYM Audio 1.0T+Indiana Line Diva 255+Marantz CD 6005. Da questa situazione che comunque non mi dispiaceva, ho cercato di alzare l'asticella, implementando il tutto con l'inserimento dell'ascolto in cuffia (di livello abbastanza alto). In questo momento il mio impianto è costituito da un Preamplificatore/Amplificatore cuffie della AUDIO-GD l' NFB 1-AMP, che pilota delle HIFIMAN HE-560, e preamplifica un GAINCLONE costruito veramente molto bene da un collega che condivide con me questa passione.
Come fonte (CD) e Diffusori sono rimasto fermo a quello che ho precedentemente descritto. Proprio perché ho inserito il Gainclone e ho a disposizione più potenza avrei voglia di sostituire le piccole DIVA255 con qualcosa di più "definitivo". Avendo la possibilità (ho un amico falegname) nonché la passione per il DIY ho ricercato in rete dei progetti che potessero fare al caso mio.
Il mio ambiente d'ascolto non è molto grande quindi mi sono orientato su diffusori di medie dimensioni. Girando un po' per i siti che offrono la possibilità di prendere un kit e assemblarlo da soli mi sono imbattuto nelle SATORIQUE 2 di INTERTECHNIK.de (Audiokit è il rivenditore italiano); un 2,5 vie in configurazione d'Appolito con reflex anteriori che monta come midwoofer dei bellissimi SB-ACOUSTICS SATORI MW16P-8. Fin qui tutto bene se non fosse che a me piace complicarmi la vita. Leggendo qua e là in più di un articolo si afferma che in un ambiente piccolo si possono ottenere risultati molto buoni con diffusori in configurazione 2.1 - satelliti più subwoofer. In campo HiFi non si tiene molto in considerazione l'idea del SUB ma da tempo ho questa, come dire, ossessione, di abbinare un bel progetto fullrange ad un sub attivo; ad esempio un paio di BK-12 con FOSTEX 108 sigma/sol + un SUB attivo con ampli Hipex ds4.0 e qualsivoglia driver, in rete si trovano kit di ogni genere.
La soluzione appena descritta di fatto verrebbe incontro a diversi problemi dell'hifi dibattuti ormai da tempo, ossia: sorgente puntiforme che riproduce "quasi" tutto lo spettro di frequenze udibili, dimensioni contenute del driver per una minor distorsione, ASSENZA di crossover tanto detestati dagli audiofili, riproduzione delle frequenze più basse affidata ad un driver e un amplificatore all'uopo progettati e costruiti. Le mie domande quindi sono: perché questa soluzione, apparentemente risolutrice di non pochi problemi in campo audio non viene quasi mai tenuta in considerazione per l'hifi? L'interfacciamento risulta veramente così difficile fra satelliti e Sub?
Ha avuto qualche esperienza di questo genere, in effetti anche sul sito TNT vengono proposti progetti per la realizzazione di SUBWOOFER? In questa recensione di 6moons, http://www.6moons.com/audioreviews/ringaudio2/1.html, si possono vedere dei diffusori che di fatto rispecchiano, seppur in maniera "esotica" la configurazione da me descritta di un 2.1 con larga banda + sub, allora non è poi così assurdo??
C'è qualche oscuro complotto che tende a nascondere a noi poveri "Audiofili non tecnici" una soluzione definitiva a tutti i nostri problemi? :-)
Le considerazioni che ho precedentemente riportato, a favore della configurazione 2.1, di cosa non tengono conto?
Ma soprattutto alla fine cosa mi consiglia di costruire?
Colgo l'occasione per farle le mie congratulazioni.
Cordiali saluti,
Fabio - E-mail: fabio79g (at) gmail.com

LC
Caro Fabio,
la soluzione 2.1 non è per forza un ripiego, specie se gli ingombri possono rappresentare un problema. Tutto ruota, a mio parere, intorno al fatto che se i satelliti devono essere veramente tali le loro dimensioni dovranno essere ridotte all'osso. Questo rende difficile l'abbinamento con un subwoofer che possa definirsi tale. Infatti, affinché questo possa non essere localizzato all'ascolto dovrà riprodurre frequenze al di sotto dei 100Hz, meglio ancora se 80. A questo punto, i satelliti sarebbero obbligati a riprodurre frequenze dagli 80 Hz in su, compito molto difficile a meno di non disporre di altoparlanti di buone dimensioni posizionati in cabinet sufficientemente ampi.
I Fostex 108 sono piccoli, ma a fatica arrivano a 80Hz quando installati in cabinet di grandi dimensioni. Dei piccoli satelliti con questi driver avranno grosse difficoltà a riprodurre un basso accettabile, rendendo necessario alzare il taglio del subwoofer, col probabile risultato di un certo scollamento tra sub e satelliti, oltre che una facile identificabilità della provenienza dei suoni del sub. Non a caso il sistema basato sui Fostex 108, quello recensito da 6moons che hai linkato, fa riferimento a un diffusore a tromba molto grande, aiutato in basso da un sub. A questo punto il problema degli ingombri diventa serissimo!
Secondo me, se l'ambiente è piccolo, anche due snelle torri da pavimento possono svolgere un compito ottimale, senza i problemi di scollamento di cui sopra.
Anche se non proprio snelle, le torri del progetto SATORIQUE 2 che hai citato credo possano andare più che bene. Qualora invece insistessi per un sistema 2.1 ti consiglio di rivolgere la tua attenzione verso qualcosa di già “finito”, in quanto certamente ottimizzato in sede di progetto.
Lucio Cadeddu

Scelta pre-phono
Caro Lucio, dall'ultima volta che ti ho scritto (
Vol. 771 “Scelta amplificatore”) la mia preferenza è andato sull'ottimo Norma revo ipa 70b e dopo 4 mesi di rodaggio devo considerarmi pienamente soddisfatto, le mie Proac D15 finalmente hanno dei bassi controllati e la gamma media molto più dettagliata. Nel versante analogico, come descritto nell'ultima mail, vorrei regalarmi un pre-phono che sostituisca il mio buon Audio Analogue Aria. Considerando che il piatto è un Project Extensio 9 Evolution con testina Ortofon Quintet Black, avevo preso in considerazione i seguenti pre-phono:

Considerando che la mia Ortofon è una mc con uscita 0,3 volt, quali dei pre-phono si interfacciano meglio? Nella lista sono consapevole che ci sono unità phono che si differenziano tra loro di qualche centinaia di euro, ma cercando nell'usato spero di trovare l'occasione buona, basta che l'upgrade sia significativo se così non fosse mi terrei il mio Audio Analogue e aspetterei momenti migliori.
Per questo motivo sono qui ancora a chiederti consigli come mi hai dato da 10 anni a questa parte, e per questo ti sono infinitamente grato.
Un saluto.
Stefano - E-mail: stab62 (at) libero.it

LC
Caro Stefano,
sono felice che la nuova amplificazione abbia portato un miglioramento sensibile nel suono del tuo impianto! Evidentemente il carattere deciso e rigoroso del Norma aiuta nel tenere a bada le generose ProAC. Per quanto riguarda la tua voglia di upgrade della sorgente analogica credo che un Lehmann Black Cube Decade o un Trichord Dino possano essere dei passi avanti significativi rispetto al tuo pur ottimo Audio Analogue Aria.
Tutti i pre fono che hai elencato si interfacciano bene con una MC con un'uscita di 0.3 mV, che è una tensione tutt'altro che bassa e pertanto per niente problematica. Per quanto riguarda l'adattamento dell'impedenza, le specifiche tecniche della tua Ortofon Quintet Black dichiarano essere richiesta un'impedenza di carico superiore ai 20 Ohm, pertanto tutti i pre fono non avranno alcuna difficoltà a soddisfare questa semplice richiesta.
Il Trichord Dino, ad esempio, consente tre livelli di carico per l'ingresso MC: 33, 100 e 1000 Ohm. Pertanto, avresti due valori coi quali sperimentare (33 e 100), visto che entrambi rispecchiano da vicino la richiesta della tua testina. Il Black Cube invece ti consente due carichi fissi (100 e 1000) più uno slot libero per un carico “custom”. Anche gli altri pre fono, comunque, sono di alto livello, dovessi riuscire a reperirne qualcuno usato a un prezzo conveniente non esitare a prenderlo in considerazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori con 500€
Caro direttore,
le faccio i miei complimenti, le sue recensioni sono brillanti ed esaurienti e le seguo sempre con interesse. Vorrei un consiglio vista la sua vasta esperienza. Ho acquistato un Marantz pm 6005 e lo ascolto con delle vecchie casse RCF br 26 con max 35 watt. Vorrei aggiornare con casse da pavimento o libreria e mi serve un consiglio spassionato. Ascolto rock prog e non disdegno jazz e classica. Ho discrete quantità di vinili (ELP, GENESIS,GENTLE GIANT, KING KRIMSON, YES) e un ambiente 6 x 10 m. Quali diffusori mi consiglia fino a 500 euro?
La ringrazio ed aspetto un suo graditissimo consiglio.
Anonimo - E-mail: piapie (at) libero.it

LC
Caro Anonimo,
non sarà difficile migliorare la tua situazione attuale in quanto le RCF BR26 hanno fatto decisamente il loro tempo e, in più, avranno le sospensioni degli altoparlanti deteriorate o comunque indurite. Oggi, con 500€, si possono acquistare ottimi diffusori da pavimento. Scelte abbastanza sicure in questa fascia di prezzo sono rappresentate da Wharfedale Diamond 10.3, Indiana Line Tesi 560 e Tesi 542, Cambridge Audio SX80, Klipsch R24F o RP250F. Per i generi musicali che ascolti, che mi sembrano molto vari, propenderei più per Indiana Line e Wharfedale. Vedi anche qualcosa nel mercato dell'usato recente, talvolta si fanno acquisti eccellenti, in genere un usato viene venduto al 50% dell'ultimo listino disponibile, quindi potresti metterti in casa dei diffusori seminuovi che costavano, nuovi, un migliaio di euro.
Per quanto riguarda l'interfacciamento, il tuo amplificatore Marantz non avrebbe alcun problema a pilotare uno qualunque dei modelli di diffusori che ti ho elencato. L'ambiente è grande, ma tutti i diffusori hanno una sensibilità buona e l'amplificatore ha una potenza tale da consentire una sonorizzazione adeguata dei tuoi 60 mq, anche a volumi abbastanza elevati.
Semmai, dovrai preoccuparti dell'installazione in ambiente (tipicamente lontana da pareti e da angoli) e dell'acustica della sala: è molto grande e se non è suffcientemente arredata in maniera assorbente dovrai aspettarti qualche rimbombo o riflessione di troppo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade sorgente digitale
Buongiorno Direttore, mi rivolgo a lei perchè ritengo i suoi suggerimenti in materia di alta fedeltà "biblici". Il mio impianto è il seguente:

Generi dal rock al jazz. Penso che questo impianto possa suonare "meglio" e per questo, pensavo di sostituire il lettore attuale con l' Atoll 50CD SE2 oppure...con quale? Il mio budget per l'usato 350/400 euro. Ecco, pensavo ad una sorgente dal range medio basso e basso congruo avendo le Maya una mancanza di corpo e un'estensione non proprio da primato.
Grazie,
Maurizio - E-mail: prcmaurizio (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
effettivamente il lettore CD è l'anello debole della tua catena HiFi e fai bene a pianificare una sua sostituzione. Hai due opzioni: acquistare un lettore CD usato di classe superiore oppure affiancare al tuo Marantz CD57 un buon DAC esterno, vista la presenza di un'uscita digitale coassiale.
Per la prima opzione potresti valutare qualche macchina dotata di una buona gamma bassa e un'impostazione non troppo vivace, per controbilaciare il resto dell'impianto. Penso ad esempio a un Rega Planet o a qualche modello recente di NAD. Non dovrebbe essere difficile trovare qualcosa di recente per il budget che hai stanziato.
La seconda opzione, l'acquisto di un DAC esterno, è fortemente vincolata allo stato d'utilizzo del tuo lettore CD. Se la macchina e il laser fossero ancora buoni potresti decidere di tenerlo e utilizzarlo come semplice meccanica di lettura. Un DAC esterno, per la cifra indicata, nuovo o usato, potrebbe essere un upgrade ancor più significativo rispetto alla prima opzione. Pensa anche all'eventualità di espandere l'impianto verso una sorgente liquida che potrebbe funzionare benissimo con un DAC che avesse anche ingresso USB, come tutti i DAC di questi ultimi anni.
Valuta bene le due opzioni, sonda il mercato dell'usato e se, dovessi aver bisogno per decidere, non esitare a farti sentire ancora.
Prima che mi dimentichi: non cito il lettore Atoll come opzione perché non lo ritengo adatto per bilanciare il suono del tuo impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pochi bassi
Caro Lucio,
sono anni che seguo la tua rubrica con molto interesse, ma è la prima volta che ti scrivo. Ascolto soprattutto jazz e rock col seguente impianto:

Secondo quanto appreso leggendo le tue risposte, dovrebbe essere un impianto equilibrato ed, in effetti sulle frequenze medie e alte sono soddisfatto. Il mio problema è il basso (inteso come strumento): lo sento poco presente, troppo in secondo piano rispetto agli altri strumenti; ho sempre l'impulso di alzare il volume ma i rapporti non cambiano, suona solo tutto più forte, ma il basso non esce. Magari sono io che pretendo l'impossibile da questo impianto.
La mia sala d'ascolto misura 105 metri cubi (sala rettangolare 5x7x3), probabilmente un po' troppo riflettente: ci sono molti mobili (tavolo con sedie, due divani, due credenze di cui una alta con ante a vetro, libreria con due piccole ante a vetro, tappeto, tende leggere alle due finestre).
L'impianto è disposto su un lato corto, due metri tra i diffusori (ma c'è la credenza piccola nel mezzo), e un metro e mezzo tra diffusori e angoli. Presto provvederò a sostituire i quattro quadri alle pareti (tutti con vetro), con elementi fonoassorbenti dietro ed ai lati dei diffusori. Intanto ti chiedo se, a tuo parere un amplificatore più energico e più recente potrebbe cambiare qualcosa, magari mantenendo il pre puntando tutto sul finale.
Grazie infinite,
Paolo - E-mail: p.corradi (at) clca.it

LC
Caro Corrado,
niente nel tuo impianto lascerebbe sospettare una mancanza di gamma bassa, né le elettroniche, né i diffusori. La disposizione in ambiente sembra sostanzialmente corretta, deduco che sia l'acustica della sala d'ascolto a essere la vera colpevole. Prova a intervenire nelle direzioni che hai indicato, magari aggiungendo tappeti e arazzi, ove possibile. Le superfici vetrate che hai elencato certo non aiutano molto. Inoltre, temo che i quadri in tela senza vetro non saranno risolutivi. Qualcosa migliorerà, ma non in maniera significativa nella direzione da te sperata. Prova anche a modificare la posizione dei diffusori rispetto alle pareti, ad esempio avvicinandoli alla parete posteriore. Perderai un po' di immagine, ma guadagnerai in estensione e presenza della gamma bassa.
Se anche in questo modo non dovessi raggiungere l'obbiettivo sperato forse dovresti pianificare la sostituzione dei diffusori, probabilmente troppo “francesi” per i tuoi gusti :-)
Nel caso, valuta modelli da pavimento di KEF, ProAC, Opera, Tannoy...potresti trovare un equilibrio timbrico più “solido” e meno vivace in gamma medio-alta.
Esiste, naturalmente, una soluzione più semplice ed economica: provare il correttore ambientale
DSpeaker Antinode 2.0. Ti consente di correggere gli errori in ambiente e di riallineare l'emissione della gamma bassa secondo il tuo gusto. Costa poco per quel che fa, funziona benissimo e, pur non facendo miracoli, sistema tantissime falle ambientali.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio diffusori
Salve, mi chiamo Alessandro. Sono di Napoli, ho appena compiuto 22 anni e mi sto per laureare in statistica ed informatica. Sono appassionato di musica (soprattutto classica) e della riproduzione musicale da molto tempo ormai. Seguo da molto la vostra rivista; vorrei complimentarmi e ringraziarvi.
Vi scrivo per avere un consiglio sull'acquisto di un paio di diffusori da scaffale. Sarò breve e conciso: sto realizzando un nuovo impianto per ascolto di musica classica. Inoltre io suono un po' la tromba e non mi dispiace ascoltare a volte anche musiche di artisti come chet baker o kenny dorham. In generale vorrei però che l'impianto sia polivalente e adatto a un po' tutta la musica perchè non sono l'unico in casa che usufruirebbe dell'impianto.
Io prediligo la gamma media, adoro il dettaglio, la morbidezza e la naturalezza nella gamma medio-alta, non sono estremamente interessato alla gamma bassa. La mia camera è circa 55 m^2, è in una mansarda ed è di forma rettangolare col tetto tipico delle mansarde che scende verso il basso. L'impianto giace nella parte bassa (dove il tetto scende praticamente) ed è nella parte centrale di un lato lungo. Il punto di ascolto è ad un metro e mezzo (quando sto al pc) e l'altro a tre metri sul divano della parete di fronte. Mi piace ascoltare musica ad un volume sostenuto a volte.
Ascoltare una bella orchestra e non poter alzare più di tanto il volume è deprimente. Ma comunque non chiedo cose pazzesche da discoteca. Per "volume alto" io intendo una media di circa 90 decibel. Questo sarebbe ottimo. Vorrei dei diffusori che siano anche carini esteticamente, poco ingombranti e soprattutto equilibrati. Passo all'impianto che è molto semplice ed è per questo che lo adoro. Ho un Nad D3020 "amplificatore digitale" con dac integrato e aptx bluetooth. Ascolto l'amplificatore collegandolo direttamente al Mac tramite usb e uso come streamer spotify premium.
Preferirei usare sempre file lossless ma non ho trovato ancora il metodo più pratico, semplice e comodo per farlo. Innanzitutto visto che ci siamo intanto le chiedo cosa ne pensa di questo amplificatore e se può darmi qualche dritta per farlo funzionare al meglio. Io comunque lo adoro, l'ho provato con le BeW 685 s2, con le epos ELS 3, con le epos epic1, e andava bene. Le epos a mio orecchio erano superiori delle Bowers and wilkins seppure costando meno. Tutti questi diffusori mi sono stati prestati dal rivenditore per provarli. Non sono miei. Al momento non ho ancora acquistato nulla e l'ampli sta nello scatolo :(. La potenza è di 30 watt ad 8 ohm.
La mia indecisione è tra le q acoustics 3020 (o qualcosa di simile) e tra la costruzione del progetto fostex ff165wk. Una inglese l'altra giapponese ma entrambe di costruzione cinese o mi sbaglio? Le fostex grezze verrebbero a costare circa cento euro in più (senza contare il tempo e la manodopera che devo metterci) rispetto alle prime che costano circa 280 euro la coppia. Ma non ho idea di come suonino entrambe. Notoriamente so che le fostex dovrebbero essere un prodotto di fascia superiore ma non le ho mai sentite e sul web né sui giornali ci sono recensioni (se non della serie fe che ha avuto tanto successo ma è molto più complessa la realizzazione).
Il mio interesse cade sulle q acoustics per le tantissime recensioni positive che ci sono e per i tanti premi che hanno vinto. L'interesse per le fostex semplicemente è per la fama della casa giapponese, per la qualità costruttiva e le specifiche tecniche brillanti degli altoparlanti. Per la buona efficienza e per la tenuta in potenza di giusto 30 watt. E questa cosa mi stuzzica. Così come mi stuzzica che le q acoustics si chiamano uguale al mio ampli. Coincidenze intriganti. Se si chiede perchè non prendo un paio di epos o BeW che ho già ascoltato, è perchè non mi hanno convinto a sufficienza. Suonavano bene, molto bene, ma non erano adatte al pianoforte e non rendevano la scena molto reale e viva. Le BeW al mio orecchio sono pessime. E io mi baso sulle note riprodotte direttamente dagli strumenti musicali che suono o ascolto da amici. Spesso leggo di presunti "audiofili" (una parola che quasi quasi non so nemmeno come si scrive) che i loro impianti sono perfetti e poi non sanno neanche riconoscere una nota da un'altra. Un violino da un violoncello.
Le loro tracce di Chopin sono riprodotte alla perfezione ma non si accorgono che i loro strumenti meravigliosi da migliaia di euro stanno suonando dall'inizio mezzo tono sotto e se attaccassero un vecchio metronomo capirebbero pure che c'è qualcosa che non va sui tempi. Se leggessero bene uno spartito di un pezzo che riproducono se ne accorgerebbero. A volte invece addirittura suonano meglio della realtà. Cose assurde. Questi sono capaci di "accordare" il famoso violino di Paganini.
Vabbe torniamo a noi e al mio impianto da due soldi. Che cosa mi consiglia per avere un suono accettabile senza spendere troppo e mantenermi su quelle cifre considerando l'ambiente e la mia attrezzatura? Sono a conoscenza dei limiti qualitativi. Io ero più incline alle q acoustics per curiosità e poi costano di meno, me li mangio tutti al ristorante i soldi che avanzano. Ma se secondo lei le fostex suonano davvero meglio e sono davvero un prodotto superiore e ne vale la pena spendere qualcosa in più io non ho problemi a costruirle. Magari mi arrangio un po' e mangio a casa da mamma che le faccio pure compagnia in tal caso. La ringrazio tanto anche se mi sento che la mia email non la leggerà nemmeno.
Ciaoo. :) Un saluto da un vostro giovane lettore, eccentrico, critico, ma veramente appassionato della musica.
Alessandro - E-mail: alessandrogranata94 (at) yahoo.it

LC
Caro Alessandro,
leggo e rispondo a tutte le lettere che riceviamo, magari con tempi un po' lunghi a seconda della coda da smaltire ma non ne sfugge una. E fa piacere leggere una richiesta di un ragazzo giovane e “originale” di tanto in tanto! Gli audiofili sono così maledettamente noiosi!!!
Consentimi, però, altrimenti poi se la prendono con me, di difenderli un pochino. Non bisogna essere musicisti o saper leggere uno spartito per essere appassionati intenditori di audio, sarebbe come se per saper guidare bene un'automobile (o anche solo apprezzarla) si debba essere in grado di progettarla, costruirla e ripararla, o essere intenditore di vini e abile maestro vinificatore o enologo allo stesso tempo. Magari, pensa, un ginecologo o un'urologa potrebbero persino essere dei pessimi amanti, anche perché, tipicamente, lavorano dove gli altri si divertono ;-)
Il fatto che alcuni mega-impianti suonino male non è una scusante, certo, ma son ragazzi, lasciali divertire come possono. Intanto che ascoltano l'impianto non vanno a donne, non affollano i bar malfamati, non spacciano e non vanno negli stadi.
Veniamo alla tua richiesta, semmai. Viste le tue pretese elevate e tenuto conto che mi pare non ti interessi particolarmente una gamma bassa profondissima, forse faresti bene a imbarcarti nel progetto DIY con il largabanda Fostex. Di sicuro suonerà più coerente, preciso e trasparente di un qualunque diffusore commerciale economico, magari avrà qualche limite in basso, ma assolutamente veniale. L'importante è che il cabinet sia realizzato secondo un progetto serio e fatto come si deve, senza risparmi o approssimazioni.
Il tuo amplificatore digitale NAD è un bell'apparecchio, non credo tu possa fare molto per farlo suonare “meglio”, già attaccarci due casse potrebbe essere un primo passo, però! :-)
Non dimenticare, infine, che le casse da sole non suonano. Se quella mansarda fosse vuota non ci sarebbe orecchio di musicista che tenga!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Piccoli diffusori autocostruiti
[Sala d'ascolto]
Gentilissimo Lucio,
grazie infinite per la tua
risposta, che al solito mi ha fatto riflettere e mi ha portato verso un insperato ma veramente auspicato traguardo: le mie piccole adorabili "TNT-BFB" con gli FE126EN stanno da ieri sera deliziandomi l'anima e la psiche (brividoni dappertutto!). Vorrei rispondere alle tue domande: in primis ho scelto di comprare due amplificatori per diversi motivi, il primo e più importante è che sono un appassionato audiofilo e visto il prezzo posso esaudire i miei desideri e la curiosità di paragonare i due piccoli T. Nel pratico li ho presi entrambi perchè di potenze ben differenti e temevo che il piccolino fosse troppo poco "pilotante". Tra gli FE83EN e gli FE126EN ho scelto questi ultimi perchè il magnete pesa tre volte tanto nel modello più grande ed anche la sensibilità è molto differente (ad un costo di soli 10 euro in più).
E così mi sono imbarcato nelle mie seconde little TNT - BFB per cui da ieri sera ho un sorriso fino a dietro la testa e faccio fatica ad alzarmi per andare a fare la pipì...da Petrucciani a Malia, da Jeff Buckley a Joss Stone e tanti altri tutto suona come dal vero, con quella trasparenza e quella dannatissima definizione meravigliosa che ti permette di vedere oltrechè di sentire, ed il tutto usando Spotify gratis con l'entrata anteriore del mio Dayton.
Ti allego la foto delle mie nuove piccole adorabili scatole, su diffusori TNT-Stubby, e dietro un mega TNT-FleXy, cui dopo il rodaggio del sistema, darò la giusta attenzione. Il tutto perchè volevo usare tutta la tavola di multistrato e così ho fatto :)
Solo una cosa non mi torna, e prima di scrivere a Scott se tu mi dessi il tuo parere te ne sarei grato: un tubo in pvc pieno di sabbia, con dentro una barra di acciaio da 12mm fissato alle due estremità con mostruosi dadi tirati si che tutto sia un corpo unico e solido e granitico OSCILLA? Ebbene si, soprattutto con sopra i diffusori, se toccati con decisione essi oscillano con tutto il corpo (da notare che le tre punte non si staccano dal pavimento). Scott non dice di farci una colata di cemento dentro, ma solo di riempirli di sabbia...cheddici?
P.S. Ho provato il perfetto posizionamento secondo questo schema ma poi stando seduto alla mia scrivania mentre lavoro ero fuori dal punto perfetto di ascolto, così ho avvicinato, sempre nel rispetto delle proporzioni i diffusori alla parete anteriore e non posteriore. Per me suona tutto benissimo: dovrebbe esserci qualche controindicazione a mettere i diffusori dove li ho messi?
Grazie per il tempo che vorrai dedicarmi :-)
Il sempre tuo,
Giulio - E-mail: giulio.giampellegrini (at) gmail.com

LC
Caro Giulio,
complimenti per la realizzazione e grazie per il prezioso feedback, come avrai letto anche questa settimana ci sono appassionati che vorrebbero tentare la strada del monovia largabanda! Le testimonianze di chi ha già provato questa strada per certi versi inconsueta aiutano molto gli indecisi, a mio parere.
Certo, bisogna essere ben consci di cosa aspettarsi e non pretendere la Luna (bassi da subwoofer, ad esempio).
Passo alla tua perplessità sugli stand: temo che un po' di oscillazione sia inevitabile, i materiali, anche quelli più solidi hanno una certa tendenza a flettere, non si può fare molto. O si realizzano dei supporti in metallo (e non a colonna centrale, però!) o in marmo/pietra oppure un minimo di oscillazione è da mettere in conto. Non credo sia così disastrosa dal punto di vista sonoro anche perché, in questo caso, i piccoli driver Fostex dubito abbiano la forza di spostare avanti e indietro gli stand!
Per quanto riguarda il posizionamento niente da dire, ogni punto d'ascolto fa storia a sè e così pure ogni sala. Se ti sembra di aver trovato un miglior compromesso in questo modo non vedo problema alcuno ad ascoltare così.
Grazie per il feedback e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Re: Upgrade diffusori
Caro Lucio, dopo la tua
risposta alla mia richiesta qualcosa è cambiato ed ora una splendida e musicalissima coppia di Audio Physic Spark allieta i miei ascolti musicali. So che ciò che sto per chiederti probabilmente sarà di scarso interesse per gli altri audiofili ma non avendo trovato nulla sul web mi rivolgo a te perchè so che nel tuo parco macchine hai ospitato anche un Electro ECI 2 e siccome mi piacciono moltissimo sia la musicalità che l'estetica di questi Norvegesi, sarei intenzionato a side-upgradare (forse più la prima?) l'amplificazione affiancando un AW 100 DMB ed usando, per ora, lo stadio pre dell'ECI 2 in attesa di trovare un pre coevo e bilanciato.
Però, ecco l'inghippo, non ho capito bene come collegare il finale per evitare danni: sul retro c'è l'uscita marcata pre-out ed anche il manuale consiglia di collegare qui un eventuale finale, ma ignoro l'utilizzo delle uscite/entrate marcate EXT. PROC. (in/out) e ponticellate tra loro: dovrei levare il ponticello, forse per evitare che la sezione finale dell'ECI 2 sia sempre ed inutilmente attiva, oppure lasciarlo?
Cosa andrebbe collegato, forse un pre esterno (mi sembra tu avessi collegato un Django)? Sono elettricamente confuso.
Grazie per ciò che potrai consigliarmi.
Stefano - E-mail: stevenl (at) infinito.it

LC
Caro Stefano,
sono felice che i nuovi diffusori ti abbiano dato così tante soddisfazioni all'ascolto. Per quanto riguarda l'amplificazione ti confesso di non essere molto d'accordo nell'affiancare un finale al tuo integrato, relegandolo al ruolo di preamplificatore. Raddoppieresti la potenza d'uscita ma già ora dubito fortemente tu utilizzi al massimo le possibilità del tuo ampli integrato, almeno dal punto di vista della potenza e del corrispondente volume d'ascolto. In tutta sincerità aspetterei ad avere un budget sufficiente per fare un upgrade più semplice e diretto, un ampli integrato di classe superiore, magari ancora ElectroCompaniet.
Con la vendita del tuo attuale amplificatore e con una paziente ricerca nel mercato dell'usato credo potrai effettuare un upgrade abbastanza sensibile senza investire tanti soldi. Non solo, ma il percorso del segnale sarebbe il più breve possibile, anziché passare per due apparecchi e un altro cavo di segnale.
Tutto ciò premesso, se proprio non riuscissi a resistere all'idea di abbinare un finale alla tua amplificazione attuale, potresti tranquillamente seguire il consiglio della Casa madre e utilizzare l'uscita PRE OUT per collegare un finale esterno. I connettori ponticellati EXT. PROC. (in/out) fanno riferimento al collegamento di un processore esterno di segnale, quale ad esempio un equalizzatore. Di fatto si tratta di una separazione pre/finale probabilmente simile alla PRE OUT citata prima. Non ricordo bene, ma potrebbe essere che l'altra uscita non sia asservita al controllo del volume e pertanto non dovrebbe essere possibile collegarci il finale esterno.
Non ti preoccupare, in ogni caso, se la sezione finale non ha un carico collegato (cioè i diffusori) non c'è alcuna possibilità che resti “attiva” come dici tu.
Quindi, in definitiva: tutto si può fare senza problemi, ma valuta bene la convenienza. Nel calcolo di tutto devi inserire anche il costo e la variabile impazzita di un nuovo cavo di segnale e, magari, di alimentazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Contatti amplificatore
Caro Direttore,
ho un ampli valvolare da circa tre anni, comprato usato. Già l'anno scorso mi dava problemi tipo scariche fortissime nei diffusori. Avevo letto il tuo
articolo sulle connessioni ed ho pensato di smontare le valvole, pulirle, spruzzarci il disossidante per contatti sugli zoccoli, nella manopola del volume, nel selettore d'entrata, sui connettori delle casse, negli ingressi RCA, ecc. Problema risolto. Dopo circa un anno mi si ripresenta lo stesso problema.
Ho rifatto il lavoro e tutto va bene, meglio di prima. Mi chiedo a questo punto se è corretto che debba fare il lavoro di pulizia una volta l'anno oppure se l'ampli potrebbe avere altri problemi e quindi sarebbe il caso di spendere un po' di soldi per una revisione generale, che considerato l'ampli mi verrebbe a costare davvero un bel po'.
è possibile che il disossidante abbia degli effetti collaterali sui contatti? L'ampli si trova in sala, locale adiacente la cucina, quindi devo ammettere che a volte c'è molta umidità all'interno del locale, quindi questo sicuramente non aiuta, ma vorrei capire se il problema potrebbe essere più grosso di una semplice pulizia con disossidante ed appunto se passare disossidante potrebbe avere degli effetti collaterali. Non sono un fumatore.
Ti ringrazio inanticipo per la risposta.
Saluti,
Andrea - E-mail: andreatigullio (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
per quanto sia inconsueto un trattamento disossidante di frequenza annuale, dubito che questo possa causare un qualche tipo di danno, se il prodotto utilizzato è adatto allo scopo. Se l'impianto si trova in un locale umido potrebbe essere che si formi dell'ossido in maniera abbastanza costante e frequente ma non vedo necessità alcuna di far revisionare tutto l'apparecchio se il problema delle scariche che lamenti si risolve dopo il trattamento disossidante. Potrei consigliarti di provare a utilizzare un prodotto diverso da un semplice disossidante per contatti. Sia Cardas che Caig producono dei liquidi che puliscono e proteggono, allo stesso tempo, i contatti elettrici. Anni fa recensii uno dei prodotti della Caig, il Power Booster, che oggi mi pare sia stato sostituito in catalogo da altri prodotti analoghi. Vedi ad esempio il DeoxIT Gold o il DeoxIT Shield. L'utilizzo di questi prodotti potrebbe evitarti cicli frequenti di disossidazione che, quantomeno, sono seccanti.
Di sicuro, se anche l'efficacia dei trattamenti disossidanti dovesse diminuire, potresti prendere in considerazione altre possibilità, ovvero una revisione dell'amplificatore o una sostituzione delle valvole.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Carissimo Direttore, due parole per descrivere la sua opera: incredibilmente fantastica!!! Voglio ringraziarla, di cuore, in particolare per le sue ripetute note sulla FONDAMENTALE importanza degli aspetti di acustica ambientale e del corretto posizionamento dei diffusori. Mi ero ripromesso di inviare un feed back sull'inserimento in un grande ambiente di Dynaudio dm 2/7 pilotate da NAD C352 (
volume 711).
A seguito del suo dubbio relativo al piccolo diffusore su un grande ambiente, ho scelto di posizionare l'impianto in una stanza di 14 mq dedicata alla musica facendo inizialmente qualche prova per posizionare i diffusori.
Dopo di ciò, oltre che a cercare e godermi la musica, mi sono dedicato non più alla componentistica Hi Fi ma ai fondamentali aspetti suddetti: ho studiato tutto quello che ho potuto reperire in rete (tra tutte, oltre a quanto ottimamente riportato sul sito TNT, cito solo, per la loro completezza, le pubblicazioni di Mario Bon).
Ho lavorato per ottimizzare stanza ed impianto implementando nell'ordine: cavi di potenza TNT Star; elementi assorbenti; stand in cemento autocostruiti; posizionamento delle elettroniche a terra (pensando che fosse la posizione che dava meno vibrazioni); studio dell'acustica ambientale con calcolo del T60, progetto su carta relativo alla posizione dei diffusori e del punto di ascolto e conseguente posa in opera di elementi assorbenti per il controllo delle prime riflessioni ed abbassamento del T60 sino a valori prossimi a quello ideale; gommini sotto i diffusori; cavi di alimentazione: TTS per amplificatore, Merlino per CDP; interventi, sul lettore CD Pioneer PD 207 del 1999, come da suggerimenti TNT; infine con alcuni scatoloni in cartone e tubi in cartone ho realizzato, con discreto successo, dei risuonatori di Helmholtz per determinate frequenze che, dai miei calcoli, risultavano poco assorbite. Grazie a questo mi pare di aver ottenuto risultati di ascolto di cui mai avevo neanche lontanamente goduto e che sempre avevo sognato di raggiungere e che mai avrei sperato di ottenere con tanta, “relativa”, poca spesa, con un livello di soddisfazione molto molto alto, che ha superato , per alcuni aspetti, perfino le aspettative.
Successivamente, volendo sonorizzare anche la mansarda da cui ero partito, che nel frattempo, dopo la ristrutturazione, è arrivata a 78 mq ed è relativamente poco arredata; non volendo rischiare molto in termini di investimento, viste le carenze dell'ambiente, ho acquistato M-Audio BX8, che tra l'altro mi sono molto piaciute; questo secondo impianto assolve il desiderio dei familiari per l'audio dei film e poi lo utilizzo anche per la musica; ho dotato le BX8 di cavo Merlino e di stand in legno autocostruiti.
Mi sono poi anche divertito ad inserire gli stessi BX8 nella taverna: un ambiente acusticamente disgraziato, per la sua grande dimensione (85 mq), la sua mancanza di simmetria e la carenza di arredi ( è poco meno che vuoto); in entrambi questi due casi, agendo come sopra descritto, pur con valori di T60 molto più alti di quelli ideali, specie nella taverna, ho ottenuto con le BX8 risultati di ascolto molto molto buoni, anche a volume per me sostenuto, con una ricostruzione scenica comunque ampia, stabile, ben focalizzata e centrata; quest'ultima caratteristica la ho ottenuta diversificando opportunamente il volume dei diffusori per eliminare i problemi della mancata simmetria tra impianto e pareti laterali.
Sono probabilmente nel campo della my hifi e sicuramente i miei giudizi e la mia grande soddisfazione sono viziati poiché, metaforicamente parlando, ho sempre bevuto il Tavernello (diffusori RCF BR 26 con ampli Sony TA343 del 1980 con pessimo posizionamento dei diffusori in una stanza dalla acustica appena accettabile) ed ora anche un semplice buon Montepulciano d'Abruzzo, che pure è un ottimo vino in rapporto al prezzo, mi sembra un grande Barolo, ma tant'è ed in fondo chi si accontenta gode!
Due parole sugli elementi assorbenti da me più diffusamente impiegati: cartoni di risulta di varie dimensioni e plaid in pile Ikea (sono i materiali più economici per raggiungere lo scopo anche se il WAF è piuttosto basso !).
Ho fatto anche delle misure fonometriche, ed ho verificato che, nei miei ascolti, il livello di pressione sonora, varia da circa 40 a circa 95 dB, a seconda dell'ora e del brano, il livello preferito è comunque nell'intorno di 85 dB nel punto di ascolto.
Ho fatto le misure anche e soprattutto per verificare che il livello di pressione sonora fosse compatibile con quello massimo, riportato in letteratura, sopportabile per non compromettere il nostro preziosissimo udito con un eccesso di intensità sonora per lunghi e ripetuti ascolti; ho appurato, per fortuna, che sono, complessivamente, entro i limiti considerati di sicurezza.
Allego, per la loro eventuale condivisione, dei fogli di calcolo in Excel, da me elaborati, di cui mi sono servito; essi permettono di calcolare il T60 ottimale e stimare quello T60 reale di un ambiente; sono utilizzabili per rendersi conto del valore di partenza e di come esso si modificherà inserendo elementi di arredo/assorbenti; consentono anche di calcolare le distanze più opportune dei diffusori dalle pareti in funzione delle dimensioni della stanza, permettendo di ridurre, di moltissimo, i tentativi per trovare il miglior compromesso sul posizionamento dei diffusori stessi; veda se possono essere utili a qualcun altro o gettarli nel cestino.
Un caro, grande saluto
Gian Luca - E-mail: Gianlucavinti (at) virgilio.it

[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Gian Luca,
grazie per il preziosissimo feedback! Intervenire su posizionamento e ambiente consente di ottenere risultati assolutamente insospettabili, purtroppo tanti audiofili continuano a sostituire componenti su componenti nella vana speranza di trovare quello “magico” che metta una pezza a un'acustica ambientale disastrosa o a un posizionamento dei diffusori poco ortodosso. Purtroppo non esistono scorciatoie di questo tipo.
Grazie anche per il feedback sul livello d'ascolto misurato. Confermi ciò che vado dicendo da sempre ovvero che per ascoltare bene in ambito domestico bastano veramente pochissimi, buoni, watt. Buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Questo triste 2016 non risparmia neppure il mondo della musica classica! Pochi giorni fa è morto, all'età di 64 anni, il pianista e compositore ungherese Zoltan Kocsis, che ricordiamo in una sua bella esecuzione di questo concerto per pianoforte e orchestra di Mozart, n. 23 K488.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM

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