Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 9/12/2017 - 16/12/2017

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  1. Acquisto amplificatore e lettore CD
  2. Consiglio speaker entry-level
  3. Classe A, A+B, D...
  4. Re: abbinamento ampli per CM8
  5. Re: Informazioni per un impianto vintage
  6. Double stack
  7. Consigli su NuForce
  8. Re: Ampli per testina MC
  9. Upgrade giradischi - ne vale la pena?
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Acquisto amplificatore e lettore CD
Egregio Signor Cadeddu,
sto valutando la sostituzione del mio lettore cd e dell'amplificatore e avrei piacere di conoscere il suo parere in merito. Attualmente ho un lettore cd Nad 546bee e un vecchio amplificatore Yamaha Dsp 1000, oltre a diffusori Chario Delphinus. Vorrei fare un acquisto per migliorare il mio impianto, il budget a disposizione è di circa € 2500/3000. L'ambiente in cui ascolto musica è di circa 20 mq. Potrebbe essere valido valutare l'acquisto di apparati Yamaha, Denon, Atoll o mi consiglia apparati di altri marchi?
Nell'attesa di una Sua risposta, La ringrazio per l'attenzione e porgo distinti saluti.
Paolo - E-mail: paolovianello10 (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
in tutta sincerità lascerei al suo posto il buon lettore NAD 546BEE, è un ottimo CD player, pure abbastanza recente e appartenente alla fascia media, quindi può tranquillamente svolgere il suo compito anche in previsione di upgrade significativi del resto dell'impianto. Di sicuro, con il budget a disposizione, penserei a un upgrade di diffusori e amplificazione. Quest'ultima, ora di tipologia home theater, dovrebbe lasciare il posto a un integrato solo stereo due canali, ad esempio un NAD C316BEE oppure un più raffinato e potente D3020, fino al C338 o C356BEE. Tutto il resto del budget lo dedicherei a dei nuovi diffusori, possibilmente torri da pavimento, visto l'ambiente di 20mq. Potresti ancora stare in casa Chario, per non discostarti troppo dal “family sound” oppure andare a valutare le proposte di altri Costruttori come Opera, Sonus Faber, KEF, Duevel, Elac...
Qualora invece fossi vincolato alla tipologia da scaffale, valuta dei modelli di livello più elevato rispetto agli attuali Chario Delphinus.
Se posso darti un consiglio: punta la tua attenzione più sui diffusori che sull'amplificazione, entro certi livelli di spesa la parte del leone la fa sempre un buon paio di casse. Ascolta il più possibile, meglio ancora se a confronto coi tuoi diffusori attuali.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio speaker entry-level
Buongiorno Lucio, sto costruendo un impianto hi-fi entry level. L'amplificatore è il Denon pm720ae, mentre la sorgente è una Chromecast Audio. Il mio dubbio è sulla scelta dei diffusori da scaffale, la mia stanza è un rettangolo 5m x 3m e i diffusori saranno sul lato corto. Ascolto principalmente rock, blues, talvolta metal e in generale musica dove la chitarra, sia elettrica che acustica, è molto presente. Non mi piacciono i toni troppo brillanti. Le opzioni che ho valutato finora sono:

Preferirei restare sul nuovo e in circa 200 euro di budget. La ringrazio in anticipo per i consigli e ne approfitto per complimentarmi per questa bella rivista.
Michele - E-mail: hsutile (at) tuta.io

LC
Caro Michele,
qualora veramente avessi trovato una coppia di
Elac Debut B5 a soli 200€ prendila al volo! In genere si trovano per circa 300€. Le altre due alternative sono comunque molto buone, non ti deluderebbero in ogni caso, ma le B5 sono un gradino sopra e hanno proprio quel carattere che mi sembra tu prediliga. Più le ascolto e più mi piacciono, sono davvero sorprendenti per quel che costano, in particolare in gamma bassa.
Il tuo amplificatore Denon non avrà difficoltà alcuna a pilotare questi diffusori, visto che non si tratta di un carico difficile e comunque la potenza a disposizione del PMA720 è più che sovrabbondante in 15 mq! Cura con attenzione il posizionamento in ambiente, perché le elevate prestazioni di questi diffusori si palesano quando è tutto curato con attenzione. Suonano molto bene anche buttati alla meno peggio su una parete attrezzata ma diventano “altra cosa” quando posizionati su supporti adeguati, a distanza dalle pareti circostanti, come ogni buon diffusore che si rispetti. Il prezzo basso non deve far pensare che non meritino di essere trattati come diffusori di alto livello.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Classe A, A+B, D...
Gentile Direttore, approfitto della sua competenza per chiederle, se possibile, di spiegarci quali sono le differenze sostanziali (nel caso vi siano e siano udibili) tra le varie classi degli amplificatori. I produttori danno per scontato che l'acquirente conosca il significato di Classe A, piuttosto che Classe D: così non è, e il dubbio che tali classi rappresentino specchietti per le allodole, sorge spontaneo.
La ringrazio,
Maurizio - E-mail: mauridoc2799 (at) icloud.com

LC
Caro Maurizio,
le diverse classi di funzionamento degli amplificatori non sono specchietti per allodole ma tipologie circuitali ben precise e codificate. Quel che è “per allodole” è l'uso distorto che si fa di questa informazione, come se dalla classe di funzionamento si potesse evincere qualcosa circa la qualità o la tipologia di impronta sonora dell'amplificatore. Io sono fermamente convinto che la classe non si senta e sfido chiunque a riconoscere, bendato, la classe di funzionamento di un amplificatore.
Ciò premesso, in maniera un po' semplicistica, perché una spiegazione dettagliata implicherebbe conoscenze di elettronica che immagino esulino dal tuo bagaglio culturale (altrimenti non avresti chiesto ma sapresti già!) potrei dirti quanto segue: quasi tutti gli amplificatori in commercio sono in classe AB, ovvero gli stadi finali lavorano con una corrente di polarizzazione abbastanza alta per la prima manciata di watt e poi switchano in classe B (polarizzazione più bassa) per raggiungere potenze più elevate. I classe A pura, di fatto, sono rarissimi, scaldano come stufe e consumano enormi quantità di energia: questo perché i dispositivi finali lavorano sempre come se dovessero esprimere il massimo della potenza e delle prestazioni. Ecco perché il calore elevato: se la potenza espressa non si trasferisce sul carico (i diffusori) essa viene dissipata in calore. Questo, ovviamente, implica anche dimensioni “importanti”, lo smaltimento del calore necessita di ampie superfici radianti.
Qualcuno sostiene che proprio perché i dispositivi finali lavorano sempre a pieno regime il suono è migliore, ma è una tesi tutta da dimostrare. Esistono eccellenti classe AB che non hanno niente da invidiare ai classe A Pura. Poi esistono varie sigle commerciali tipo Classe AA, Classe A dinamica etc. che non sono altro che trovate di marketing per i più comuni schemi in classe AB. Si narra che i Naim fossero dei Classe B pura ma in realtà sono dei Classe AB con una corrente di polarizzazione molto bassa.
Infine, esistono i classe D e questi sono un mondo completamente a parte, consumano pochissima energia e sono molto efficienti, in pratica i dispositivi finali switchano tra gli stati acceso/spento diverse migliaia (o centinaia di migliaia) di volte al secondo. Per questo motivo in genere scaldano pochissimo e riescono a esprimere potenze molto elevate con ingombri e pesi ridottissimi. Qualcuno sostiene che i Classe D siano molto precisi e trasparenti ma “freddi” e, come al solito, si tratta di facili generalizzazioni. Di sicuro esistono classe D che suonano all'opposto di questo cliché (es. Hypex).
Consiglio finale: ascolta e giudica con le orecchie, non con le chiacchiere dei vari imbonitori di turno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: abbinamento ampli per CM8
Buongiorno Direttore,
dopo un altro annetto dall'ultimo upgrade dell'impianto sono qui a chiederle un altro prezioso consiglio. Ascoltando molto l'analogico, vorrei capire se introdocuendo un buon pre-phono nel mio setup composto da Rega RP6 con Exact e ampli MA 6400 ci sono margini per ottenere un sensibile miglioramento del suono. Mi sono fatto una mia idea (ad alto rischio di essere sbagliata) circa la possibilità che ciò possa avvenire prendendo uno di questi apparecchi: REGA ARIA, EAR834P o GOLD NOTE PH10 e mantenendo per ora l'attuale testina. Ovviamente i suoi suggerimenti su eventuali altri modelli in questa fascia di prezzo sarebbero benvenuti se ritiene logica la mia premessa, ovviamente.
Certo, in futuro posso prendere in considerazione di cambiare giradischi e testina (passando ad una MC) per qualcosa di migliore ma il budget sarebbe molto superiore a quello necessario per uno dei tre pre-phono citati.
Grazie in anticipo per la sua attenzione e complimenti reiterati per la Rivista. Cordiali Saluti,
Claudio - E-mail: cldtr2 (at) gmail.com

LC
Caro Claudio,
secondo me sì, un passo avanti sensibile lo otteresti utilizzando un pre fono esterno come quelli citati, cui aggiungere un quarto incomodo come il classico Lehmann Black Cube SE (o superiore). Non ha importanza che la testina sia MM, non è obbligatorio passare a una MC per poter apprezzare i vantaggi provenienti dall'utilizzo di un buon pre fono esterno. Tenendo conto della testina attualmente in uso forse il Rega Aria sarebbe la scelta più sinergica, ma valuta ovviamente anche gli altri, tutti ottimi. Il Rega Aria possiede anche un ingresso MC “dedicato” che potrà seguire un'eventuale evoluzione in tal senso del tuo set-up analogico.
Ovviamente, qualora avessi la possibilità di confrontare questi apparecchi in casa tua, nel tuo sistema, potresti essere ancora più consapevole dell'entità del miglioramento che potresti ottenere. Io sono certo che sarà tangibile ma purtroppo l'entità del “quanto” dipende dalla tua sensibilità, dal tuo sistema e, perché no, dalla tua idea di quanto sia necessario pagare una certa differenza in meglio. Ognuno di noi assegna valori economici differenti alle differenze percepite all'ascolto.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Re: Informazioni per un impianto vintage
Spett.le Direttore L. Cadeddu
Innanzitutto grazie per la veloce ed esauriente
risposta ai mie quesiti e dubbi. Per quanto riguarda il DBX 118 e l'equalizzatore JVC SAE 70 seguirò il suo consiglio, cercherò di venderli se ne sarò fortunato e investirò su qualcosa di più utile (tanto ho anche un D.S.P. SH-GE90 della Technics all'accorrenza per l'uopo) e farò riparare senza alcun dubbio il finale HCA-7500 MKII quanto prima.
Per quanto riguarda le casse acustiche da collegare dal NAD 3020e (e nella occasioni anche dal pre/finale HITACHI dopo la riparazione) volevo una ulteriore diritta e conferma per l'acquisto natalizio - per me vale molto visto la sua immensa esperienza. Su quali diffusori mi devo orientare tra queste tre coppie...volevo un ulteriore conforto.

O addirittura le Scythe Kro Craft (ho letto la sua recensione) che le danno a 50,00 euro circa nonostante le consigliano per uso PC e i coni siano sprotetti il davanti ? (ma il gioco ne varrebbe la candela ? anche se 50,00 sono quasi nulla ai tempi d'oggi).
Grazie tante ...la saluto anche se,... virtualmente!
P.S. dimenticavo....per il vinile ho un Pioneer PL-L800 che negli anni 80' con puntina MC della stessa Pioneer che mi costò il tutto 600.000 del vecchio conio.
Pietro - E-mail: fpietro.6491 (at) alice.it

LC
Caro Pietro,
ottima idea vendere tutto il surplus e semplificare l'impianto al massimo. Sono sicuro che qualche appassionato collezionista pagherà cifre non trascurabili sia per il DBX che per il JVC SAE 70, erano bellissimi apparecchi degli anni '70, inizi '80. La coppia pre-finale Hitachi sarà un'altra perla abbastanza ricercata in ambito vintage, dovresti ricavarci un bel po'.
Per quanto riguarda i diffusori, vedrei benissimo le Elac (specie le B6) ma il prezzo che indichi non mi sembra corrisponda a quello di mercato, è troppo basso. Verifica che non si tratti del costo di un singolo diffusore. Lascerei perdere le Scythe KroCraft, sono miracolose e imbattibili per quel che costano ma le Elac sono un altro mondo e così pure le Klipsch che hai elencato.
Bellissimo, infine, il tuo giradischi Pioneer, anche questo potrebbe spuntare qualche buona valutazione nel mercato del vintage recente. Pur non essendo ricercato come il fratello maggiore PL-L1000 è pur sempre un bel “pezzo”. Personalmente ho sempre amato quella serie di componenti Pioneer (era chiamata Communication Components). A mio parere un giradischi tradizionale moderno, pure non costoso, suona meglio, ma questo conserva un fascino del tutto particolare, per via della serie cui apparteneva e per il braccio tangenziale.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Double stack
Caro Lucio, anni fa le ho scritto chiedendo aiuto nella ricerca di un paio di finali misteriosissimi a valvole chassis nero bucherellato a forma tronco-piramidale da 100W che potevano essere o Lumley o Manley con i quali le mie LaScala volavano letteralmente, purtroppo non sono mai riuscito a venirne a capo e maledetta quella volta che ho esitato ad acquistarli (il proprietario purtroppo non c'è più e il fratello non sa bene chi fu l'acquirente). Ma non perdo le speranze...
Oggi invece le scrivo perchè con mia grande sorpresa leggo sulla rete l'esistenza di questo termine "double stack" per l'uso contemporaneo di due coppie di altoparlanti. Quando lo feci anni fa accoppiando le mie LaScala con un paio di Gale 401A tutti i miei amici mi dissero che non capivo nulla di hi fi, che non si fa ecc ecc, ma il risultato mi entusiasmava. Regolavo separatamente le due coppie fino a compensare i rispettivi limiti cercando il più possibile di coprire buchi o carenze di ognuna. Analiticità e impatto mi sembravano abbastanza ben mescolati, perchè considero le due coppie proprio agli antipodi. Vorrei chiederle, che ne pensa di questo sistema double stack?
Oggi ho delle elettroniche diverse da allora (pre e finale Metaxas per le Gale idrovore di corrente, un paio T-amp adoperati con cavetto mono per le LaScala o un 2900+2200 della SAE).
Al posto dei Metaxas oggi ho un Perreax sm3 + 3150 che terrei per le Gale, per le LaScala invece oltre ai due mostriciattoli con cavetto mono, per non mandarli in ponte e perchè mi piace l'idea del volume separato, ho recuperato un pre passivo della Digitex di Firenze e un bel Fidelio P16 Royal Rose sempre della Digitex 16+16 messo a puntino da un mio amico mago valvolaro con Mullard e Fivre nos. Ho parlato col progettista del Fidelio e mi ha detto che non è mai andato in produzione e che ne esistono si e no 10 esemplari come prototipi, suona bene, scena e dettaglio non gli mancano ma per i Led Zeppelin non è il massimo. Ho ancora poi il 2900+2200 SAE.
Le sorgenti sono: per il vinile un Walker J55 con braccio Mission e Denon mc 300, per il cd un Pioneer dv747 (con uscita rca doppia...) e un Philips 303 (che dopo la modifica di un paio di operazionali e poco altro fatta da un amico suona davvero bene) e un Traxdata Audio 900 col quale a volte copio su cd gli lp più rovinati e rari.
Ascolto davvero tutta la musica buona, per me davvero il requiem di Mozart o Little Wing o Naima pari sono, ma in prevalenza il jazz tutto e il rock (specie quello compreso tra il '60 e il '75), l'ambiente di ascolto è una stanza di 5x4 ma nella quale trova posto anche vario mobilio perchè in tutto la casa è di 40mq. Spero di non essermi dilungato troppo e sarei felice di ricevere dei consigli oltre al "double stack" anche su eventuali miglioramenti da poter apportare all'esistente.
Grazie dell'attenzione e complimenti sinceri a TNT che raccomando da molti anni a tutti i miei amici musicisti e amanti della musica.
Massimo - E-mail: delriomassimo (at) gmail.com

LC
Caro Massimo,
in generale sono contrario anch'io all'idea del double-stack per una lunga serie di ragioni tecniche che posso riassumere così: la sorgente audio ideale è puntiforme, più ci si allontana da questo ideale e più innaturale è il suono dell'impianto. Già dobbiamo fare i conti coi centri di emissione distanziati di woofer e tweeter, figuriamoci se dovessimo aggiungere altri woofer e tweeter sopra a quelli principali! La coerenza di emissione andrebbe a farsi benedire e così pure l'immagine sonora. Al posto tuo io eliminerei TUTTO, terrei le La Scala e le alimenterei con un bell'amplificatore a valvole di buona potenza, che possa darti dolcezza e forza bruta quando necessario. Le complicazioni inutili allungano il percorso del segnale, lo snaturano e lo sporcano. Stai sul semplice e vedrai che il tuo impianto rinascerà a nuova vita.
In alternativa vendi tutto, prendi una coppia di Klipschorn cui abbinare un amplificatore con le 300B. Ti dimenticheresti della voglia di upgradare, modificare e sostituire e ascolteresti solo tanta bella musica! Idem dicasi per le sorgenti digitali: tienine una, la migliore, e vendi il resto. Oppure vendi tutto e acquista un lettore di qualità ancora superiore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consigli su NuForce
Gentilissimo Direttore ciao e buon pomeriggio,
mi permetto di darti confidenzialmente del "tu" in quanto puntuale lettore fin dalla nascita di TNT-Audio e quindi... ormai sei di famiglia! Ti scrissi alcuni anni or sono in merito ad una ipotesi di bi-amplificazione passiva con una coppia di Beard BB100 che, a ragione e rispondendomi molto cortesemente in privato, mi stroncasti sul nascere consigliandomi invece di cambiare tipologia di amplificazione per quelli che allora erano i diffusori dell'impianto, delle Magneplanar MG12.
Così feci e... felicemente, direi. Da allora è passata parecchia acqua sotto i ponti, come si dice, e "navigando" sulla stessa acqua sono approdato, con soddisfazione e pace dei sensi (fino a pochi mesi fa) ad una catena Classè Audio, seguendo i tuoi consigli sulla sinergia tra componenti dello stesso marchio e quindi ... CP-500, CA-2100 e CDP-102, diffusori Magneplanar 1.6 QR.
Ho la fortuna di avere avuto lo spazio, il consenso in famiglia e la passione per l'arredamento che mi consentissero di "allestire" una sala, sebbene non dedicata, decisamente ben suonante ed equilibrata dal punto di vista riflessioni / assorbimento, che "ottimizzo" leggermente quando ascolto, chiudendo le seconde tende, coprendo la tv a muro, di 2,5 cm di spessore con una coperta di media pesantezza, e distribuendo cuscinoni in giro per la stanza.
Ed ora veniamo al succo del discorso che, ovviamente, se riterrai questa mia di interesse generale per la pubblicazione in rubrica, puoi tagliare alla grande. Solamente pochi mesi fa e sempre grazie a te, o meglio dovrei dire a causa tua, visto gli oneri economici che avrei deciso di sostenere, sono rimasto affascinato dalla classe D, dapprima acquistando un Dayton DTA100a ed in seguito un Nuforce STA100 ed ora...., beh ho messo in vendita pre e finale e vorrei sostituirli con una accoppiata (o meglio "tricoppiata") Nuforce.
Non avendo però ancora trovato la possibilità di ascoltarli vado un po' alla cieca, i candidati sono finali Ref9 V3 SE con pre P9 che dovrei riuscire ad acquistare a circa 3.000,00 Euro o finali Ref18 con pre P20 a 4.500,00 o ancora, la possibilità di "mischiare" le suddette coppie. I diffusori per il momento rimarrebbero le 1.6, ho cercato e mi sono informato per un upgrade alle 3.6 ma le informazioni che ho ricevuto ed elaborato sono che le 3.6 sono veramente mooooolto impegnative da pilotare, posizionare ed ottimizzare, diventare pazzi per farle suonare a dovere perdendo di vista il fine ultimo di ascoltare musica non ha senso e, purtroppo, non ho trovato tra diffusori dinamici o elettrostatici antagonisti sufficientemente validi per le mie 1.6, almeno di prezzo umano ed ovviamente per il mio orecchio, assuefatto e deliziato dal suono dei pannelli (che fra un po' proverò ad integrare con un subwoofer REL).
Ti chiederei pertanto consiglio su come operare, "parto" con l'accoppiata più economica o il livello qualitativo di quella superiore giustifica ampiamente il maggiore esborso? Potrei acquistare Ref18 e pre P9 o quest'ultimo è molto inferiore al P20?
Ti ringrazio per la compagnia e la soddisfazione che mi trasmette il leggere le Tue pagine tutte le settimane, per le informazioni e la passione che trasmetti e per la Tua consueta cortesia.
Con stima,
Luca - E-mail: msopro (at) tin.it

LC
Caro Luca,
vedo con piacere che la Classe D colpisce ancora, anche quando si tratta di apparecchi molto economici come il Dayton! Approvo il tuo proposito di passare a un'amplificazione più “seria” e confermo che l'accoppiata Magnepalanar / NuForce sia “made in Heaven” come si dice. A mio parere non è assolutamente necessario puntare ai top di gamma attuali, l'accoppiata P9 + Ref9 V3 SE è già di livello elevatissimo e capace di star dietro a diffusori di qualità ben più alta dei tuoi attuali Magneplanar. Anzi, ti dirò di più: questa coppia (trittico) di elettroniche potrà fare da fulcro sul quale imperniare la crescita del tuo impianto verso livelli molto, molto elevati.
Potrebbero pilotare, senza alcun problema, delle Maggies più grandi e difficili, questo è sicuro, ma anche diffusori dinamici dall'impedenza assassina. Quindi, pollice su per la scelta NuForce mentre per i diffusori ti consiglierei qualche prova casalinga, onde valutare se questa difficoltà a far suonare bene le 3.6 sia concreta o, come penso io, la solita esagerazione di qualche audiofilo. Non mi è chiaro come sia strutturato il tuo ambiente e che dimensioni abbia, ma non credo che una 3.6 sia una scelta così complicata.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Ampli per testina MC
Caro direttore, a seguito del tuo prezioso
consiglio mi sono fatto un giretto su ebay, ed in Inghilterra avrei trovato un ampli Rotel ra r960 bx, abbinato ad un lettore cd Rotel 930 ax, ad un prezzo molto buono. Che mi dici dell'amplificatore, andrà bene con la testina Denon DL - 103 ? Il lettore potrei venderlo o tenerlo sostituendo un Denon DCD 560 che ho, giusto per fare l'accoppiata Rotel. Le casse per il momento sono delle Indiana Line X-55, ed il piatto un Techincs sl 1200 mk2.
L'ampli Rotel 820 che ho semmai lo venderò in seguito.
Grazie e come sempre complimenti.
Roberto - E-mail: roberto.laus (at) hotmail.it

LC
Caro Roberto,
prendi senza indugio l'accoppiata Rotel, nettamente superiore, rispettivamente, al tuo RA820 e al lettore Denon in tuo possesso. Per la DL103 credo che l'ingresso MC del Rotel RA960 BX andrà più che bene, visto che ha una sensibilità d'ingresso di 0.25mV e la Denon DL103 ha un'uscita superiore, a 0.3 mV. La Denon DL103 sembra poi gradire un carico di 100 Ohm che è esattamente quello offerto dell'ingresso MC del Rotel RA960BX, pertanto nessun problema da questo punto di vista. In altre parole, c'è una perfetta compatibilità elettrica tra quell'ingresso phono e la Denon DL103.
Per quanto riguarda il lettore CD non avrei dubbi a utilizzarlo al posto del Denon attuale, si trattava di un'ottima macchina, dal suono ancora validissimo. Quel che mi convince meno, nell'economia del tuo impianto, è il sistema di diffusori. Conosco abbastanza bene quella serie di Indiana Line, piuttosto vecchiotta, per dirti che ora il tuo impianto meriterebbe qualcosa di più moderno. Per il momento goditi le nuove elettroniche Rotel e poi fatti un po' di conti in tasca: con la vendita del surplus e l'aggiunta di qualche risparmio potresti donar nuova voce al tuo sistema.
Riflettici e sentiamoci più avanti, per ora fai un passo alla volta!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade giradischi - ne vale la pena?
Buongiorno Direttore,
Le avevo scritto in precedenza per chiedere il suo
parere in merito all'upgrade di sorgenti o diffusori del mio impianto. Come da Lei suggerito, già da un anno e mezzo ho provveduto a sostituire le Opera III con delle ProAc Response D20 Ribbon ed il salto è stato siderale su tutti i parametri. Nonostante sia passato del tempo dall'upgrade, ancora non posso credere alle mie orecchie, ma soprattutto non credevo che le mie elettroniche a monte della catena, che reputo un gradino sopra l'entry level, fossero capaci di tali performance evidentemente soppresse dai precedenti diffusori che credevo fossero al di sopra di ogni sospetto. Anche le carenze della sorgente digitale che lamentavo nella precedente lettera sono, alle mie orecchie, diventate del tutto trascurabili in quanto, non so per quale alchimia, i nuovi diffusori sono riusciti a rivalorizzare siffatta sorgente.
Le rammento il mio impianto:

Avendo disponibilità per effettuare un ulteriore upgrade, per motivi romantici (essendo nato e cresciuto col vinile), mi verrebbe voglia sostituire l'onesto Planar 2 che ha fatto il suo tempo con un Rega RP8 (testina Rega MM Carbon). Mi chiedevo se avesse senso un upgrade del genere oppure rischio di sbilanciare troppo l'impianto a favore dell'analogico. In quest'ultimo caso, forse, è meglio investire tale disponibilità in dischi in quanto, alla fine, del mio impianto sono attualmente molto soddisfatto.
La ringrazio infinitamente.
Cordiali Saluti.
Iacopo - E-mail: iacopo.mazzoni (at) infogroup.it

LC
Caro Iacopo,
sono felice nel sentirti così soddisfatto dell'upgrade dei tuoi diffusori. Per quanto mi sforzi di ripeterlo sempre, evidentemente è un concetto che fa fatica a diventare familiare nella mente degli audiofili: i diffusori sono l'anello che influenza più pesantemente le prestazioni di un impianto, insieme all'ambiente d'ascolto. Come avrai visto, le tue elettroniche stavano solo aspettando dei partners degni per esprimersi al top!
Per quanto riguarda l'upgrade analogico io credo, in tutta sincerità, che il nuovo acquisto sarebbe un passo indietro, specie se a monte di tutto c'è la testina Rega Carbon, onesta e pure sorprendente entry-level che nulla può al confronto di una bella Goldring 1042!!! Inoltre, il tuo Planar 2 ha già l'upgrade sul motore e un braccio di alto livello, onde per cui il pur ottimo P8 in versione “stock” dubito riuscirà a fare di meglio, anzi. Credo che per fare un passo avanti significativo serva dell'altro e, soprattutto, non una testina entry-level...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile dott. Cadeddu, le ho già scritto in passato e grazie ai suoi consigli ho sistemato l'impianto in maniera soddisfacente per i miei gusti e di questo la ringrazio molto! Il mio impianto non è niente di speciale, in particolare il giradischi è un Technics sl-1900 (preso per la comodità della ripetizione automatica) con testina Grado Silver e il lettore cassette un Pioneer ct-W606. Apparecchi modesti, ma comparabili come qualità credo...
Inoltre ho un equalizzatore grafico Pioneer gr-777 che uso solo per effetto “scenografico”: da ragazzo era il mio sogno proibito. Ecco, è proprio l'osservazione di quest'ultimo che mi ha fatto scattare alcune riflessioni. Ho iniziato l'ascolto (o la visione in questo caso?) comparativo di alcuni album che avevo sia su cassetta che su vinile (“Steel Wheels” dei Rolling Stone, “The Division Bell” e “The eye in the sky”) e questo oltre a confermare una superiorità nella dinamica, ha rivelato una inaspettata maggiore presenza di acuti. Quello che l'analisi grossolana offerta dall'equalizzatore evidenziava era una differenza notevole trai due formati: sia a livello di dinamica che di spettro acustico la cassetta (sopravvissuta a 30 anni di vita, di cui almeno dieci di uso mentre alcuni dischi sono nuovi) sembra contenere molte più informazioni! Non riferisco i risultati all'ascolto perchè non sono competente e potrei dare solo un'impressione personale. Stando fermo il fatto che continuo ad ascoltare i vinili per l'emozione e il rituale che solo loro hanno, mi chiedevo: ma ha senso parlare di hifi in senso stretto nel caso dei vinili?
Se si sono perse informazioni nel passaggio dal master su nastro in più rispetto alle banali musicassette, se il problema di fruscii o rumori di fondo sono intrinseci a questi supporti, se la riproduzione è talmente critica da variare sensibilmente a seconda della testina utilizzata oltre che da moltissimi altri fattori? Non è che ascoltando i vinili si cerca un “particolare suono” che per motivi personali ci sembra più eufonico, ma che non ha niente a che fare con la fedeltà al master, un po' come (del tutto comprensibilmente) c'è chi preferisce amplificatori vecchi e tecnicamente superati ad apparecchi moderni e sicuramente migliori?
Ho letto un suo vecchio
articolo in cui si scagliava contro questo supporto, però confrontando con i cd. Però mi sembra che anche gli lp abbiano le stesse mancanze nei confronti della musica digitale, in termini di inaffidabilità del supporto, unita al fatto che il “processo RIIA” manipoli pesantemente lo spettro acustico delle tracce prima in incisione e poi in riproduzione: due passaggi che dovrebbero dare lo stesso risultato alla fine ma che trovo tutto tranne che auspicabile per un audiofilo, no?
In definitiva, mi incuriosiva sapere qual è la sua opinione sul vinile, se come supporto possa essere considerato hifi (ripeto in senso stretto, letterale, per quanto questa definizione o etichetta possa valere) o sia solo una scelta emozionale.
Grazie dell'attenzione, continui così che è un punto di riferimento per moltissime persone! A presto!
Cristiano - E-mail: crismont43 (at) libero.it

LC
Caro Cristiano,
ti ho provocatoriamente inserito tra gli “audiofili felici” perché la tua difesa a spada tratta di un supporto scadente come la Compact Cassette è a dir poco commovente :-)
Non voglio farla lunga perché sull'argomento mi sono già espresso ma il divario tra un vinile e una Compact Cassette è siderale e tutto a vantaggio del primo. Se a te sembra il contrario si possono formulare un certo numero di ipotesi: se si trattasse di cassette originali è probabile che i vinili corrispondenti con i quali le hai confrontate siano distrutti, arati, maltrattati così tanto da non avere più traccia di alte frequenze (che, infatti, è esattamente ciò che riferisci). Oppure che il tuo ideale di suono corretto sia un po' da rivedere.
Quindi, per rispondere alla tua domanda: sì, ritengo il vinile un supporto assolutamente fedele, pur con tutte le sue limitazioni intrinseche. Quando è messo nelle condizioni di esprimersi al meglio regala una qualità di riproduzione, per certi aspetti, inarrivabile persino da un ottimo digitale. Il consiglio che posso darti è: recati in una mostra HiFi (o un negozio) e cerca una saletta dove abbiano voglia di farti sentire cosa possa ancora fare il buon vecchio LP. Altro che Compact Cassette! :-)

Suggerimento musicale della settimana

All'età di 74 anni se ne va anche l'icona del rock'n'roll “europeo”, una sorta di Elvis Presley del vecchio Continente, Johnny Halliday. Lo ricordiamo con questa sua travolgente “Allumer le feu”, live a Bercy nel 2006.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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