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[CES 2002]

CONSUMER ELECTRONICS SHOW, CES 2002

HIGH-END AUDIO, LAS VEGAS, NEVADA, USA

[English version]

La(e) Mostra(e)

Ancora una volta, Las Vegas ha ospitato il Consumer Electronics Show (CES) del gennaio 2002. La maggior parte dello show era concentrata sull'impressionare i media ed il pubblico con gli ultimi gadgets. Dai forni che "sanno" quando un piatto è pronto, dai telefoni che usano il GPS per dirti dove sei, agli impianti mobili di intrattenimento per automobili che includono sistemi radio DVD/VCR/satellite, il CES aveva tutto. Una piccola parte del CES ospitava il mercato high-end audio: uno spazio per mostrare e dimostrare le ultime novità di impianti audio progettati per esaudire la promessa del nirvana per gli audiofili.

Gli espositori audio high-end erano divisi in due mostre su tre sedi: il CES era diviso tra il Las Vegas Convention Center (LVCC) e l'Alexis Park Resort; l'Home Entertainment Show (T.H.E. Show) era al Tuscany Hotel. La divisione tra il CES ed il T.H.E. Show è stata necessaria perchè molti espositori audio high-end hanno creduto che la Consumer Electronics Association (CEA) non avesse tenuto in conto adeguatamente le necessità uniche della loro parte di mercato. Alcuni espositori hanno comunque avuto stands in entrambi gli show. Erano presenti centinaia di produttori da ogni parte del mondo. Come al solito, solo alcuni verranno ricordati in questo breve reportage.

La maggior parte dei venditori Home Theater erano nell'LVCC con alcuni dei più grandi produttori audio. Questi comprendevano sia nomi del grande mercato come Panasonic, Toshiba e Sony sia produttori, più piccoli, di apparecchi di maggior qualità, incluso Linn, Denon e Klipsch. A causa dell'elevato livello di disturbo in sottofondo, non c'è stata nessuna dimostrazione audio high-end all'LVCC.

All'Alexis Park Resort ed al Tuscany Hotel, i produttori avevano stanze o suites dove mostrare i loro apparecchi. Anche se questa sistemazione aveva delle limitazioni acustiche imposte dalle dimensioni e dalla forma di ogni locale, era comunque di molto superiore agli stands aperti o semi-aperti nel caos dell'LVCC.
Le mostre all'Alexis Park ed al Tuscany erano invece tranquille e rilassanti, tali da permettere alla gente che le affollava di prendere un respiro e divertirsi ad un ritmo più piacevole. Nonostante i problemi acustici delle suites, la maggior parte degli espositori ha mostrato e dimostrato i propri impianti nella maniera più favorevole possibile.

In un caso, è successo anche che un impianto molto impressionante e ben sistemato fosse completamente oppresso dal vicino espositore home-theater dove bassi martellanti e prepotenti sembravano essere l'unico parametro di valutazione. Giovedì 10 gennaio, poi, è stato molto frustrante per tutti a causa degli aeroplani che dal vicino aeroporto McCarran ci volavano sopra la testa ad intervalli di pochissimi minuti, aggiungendo la loro inevitabile firma sonora allo show.

Gli Impianti

Uno dei più interessanti nuovi amplificatori visti allo show è costruito dalla canadese Phoenix Acoustics. Il SE15 Revelation è un ampli monoblocco SET che utilizza uno stadio d'ingresso 6922, un 6N1P Svetlana che pilota un 6C33C russo in modo triodo, e un trasformatore d'uscita polarizzato di loro brevetto per rilasciare 15 watts di pura Classe A ai diffusori. I medi chiari e naturali per cui gli ampli SET sono così famosi sono presenti in abbondanza, così come bassi potenti, veloci e superbamente controllati. Ad un prezzo stimato di 10000 dollari la coppia, il SE15 non è economico, ma invece di essere semplicemente un gioiello audio costoso o un'altra variazione su di un tema abusato, questi ampli sono unici e sembrano avere un grande potenziale sonoro.

La danese GamuT, famosa per la sua eccellente linea di amplificatori, presentava due lettori CD. Il CD-1 è un CD-player di alta qualità con un DAC a 24-bit/96KHz. Il CD-3 è molto simile, ma con un'alimentazione più semplice e meno costosa. I prezzi di queste due unità sono, rispettivamente, di 2995 e 2295 dollari.

[Kora Model 'Galaxy']

L'azienda francese Kora aveva diversi prodotti in mostra, incluso il pre a valvole Eclipse, ed il Galaxy, un ampli a triodi, da 50 watt x 2, ottimamente progettato e squisitamente costruito. C'era anche il suo gemello, il monoblocco Cosmos da 100 watt.

La tedesca Elac aveva diverse serie dei loro diffusori high-end, tutti molto impressionanti all'ascolto. L'insolito woofer ed il tweeter wave-guide sono caratteristici dell'intera linea. Comunque, il diffusore Elac più interessante presente allo show era la serie 4Pi, che ha un tweeter omnidirezionale, brevettato, che forma una cupola metallica sul top del cabinet da pavimento.

Il produttore tedesco di diffusori ASW aveva diversi prodotti in mostra. C'era il Genius 300, un diffusore da pavimento apparentemente convenzionale, che sembrava un bel mobile più della maggior parte dei mobili. Le bellissime venature erano una festa per gli occhi. Ma, soprattutto, anche nella suite dell'albergo, suonava sorprendentemente ricco, pieno e musicale. I woofers in fibra di carbonio ed i tweeter a cupola lavoravano molto bene insieme. La serie Genius include anche due diffusori bookshelf più piccoli.

[Ars Auris 'Shine', made from Italian Marble]

Ars Auris Audio, un produttore italiano di diffusori high-end, presentava la sua linea ottimamente costruita. I diffusori in mostra andavano dal modello Do, un bookshelf a due vie disponibile in legno, MDF o marmo italiano, al veramente impressionante Sol, da pavimento, con una sensibilità dichiarata di 92dB e un range di frequenza compreso tra 25 e 30000 Hz.

Come l'anno scorso, una delle dimostrazioni più belle l'ha data l'italiana Viva, creatrice di apparecchi a valvole molto esclusivi e belli. La presentazione della Viva comprendeva una coppia di ampli monoblocco Aurora, con un giradischi Walker e preamplificatore, che pilotavano due diffusori a tromba Avantgarde Duo. Nonostante l'ambiente acusticamente povero, questa combinazione era affascinante per la sua capacità a riprodurre la musica; riusciva a convincere molto bene gli ascoltatori a fermarsi più a lungo di quanto intendessero inizialmente fare. Allo show era presente anche il loro nuovo ampli integrato Logos, da 110 watt per canale.

[U-Vola Loudspeakers]

Ancora dall'Italia, era presente U-Vola, che ha portato alla mostra i suoi unici diffusori sospesi. Questi diffusori bass-reflex a due vie hanno un cabinet a forma ellissoidale. Il design del cabinet permette di ottenere una grande rigidità grazie alla sua forma e al materiale con cui è costruito (un aggregato minerale, simile al marmo sintetico). L'U-Vola è progettato per essere sospeso come una lampada, sia per ragioni acustiche sia estetiche. Non solo sono innovative, ma suonano incredibilmente naturali.

[Niro 1000 Power Engine]

La giapponese Niro commercializza una linea di componenti audio "estremi". Progettato da Niro Nakamichi, il Niro 1000 Power Engine utilizza una topologia bilanciata in pura Classe A. La Niro afferma che il 1000 Power Engine ed il Control Engine eliminano tutto quello che potrebbe in qualche maniera degradare il segnale. Il Power Engine è un amplificatore "elettro-meccanico". Enorme e pesante, (circa 78 kg), non ha rivali sul mercato. Al prezzo di 23.000 dollari per il Power Engine ST e 20.000 per il Control Engine, il Niro non è per chi ha problemi di budget. D'altra parte, la Niro ha presentato anche l'Integrated Engine per 6990 dollari.

April Music, Inc, con sede a Seul, Corea del Sud, presentava un nuovo CD-player, lo Stella, che usa una meccanica Philips con un DAC 24/192 Delta-Sigma. Lo Stella legge CD, CD-R e CD-RW. Ha anche un'uscita bilanciata XLR oltre alla solita RCA.

[Nagra SNST-R]

L'azienda svizzera Nagra aveva in esposizione diversi prodotti, incluso il loro microscopico registratore stereo a bobine, l'SNST-R. Questo gioiellino è molto bene costruito, e la qualità dell'uscita sonora è abbastastanza sorprendente. In mostra, sempre della Nagra, c'erano anche l'ampli a stato solido MPA, l'ampli a valvole VPA e il pre a valvole di classe A PL-L.

Blueroom Loudspeakers, una nuova azienda inglese, presentava al mercato americano la sua nuova linea di diffusori Minipod e Minipod Bass Station. Il Minipod utilizza un cabinet in plastica con un crossover e dei driver di buona qualità. E' progettato per essere usato anche in sistemi multicanale. Hanno un look insolito, ma il suono da loro prodotto è sorprendentemente buono per le loro dimensioni e per il prezzo.

[O'Heocha D2-Iso5]

All'Alexis Park Resort era presente l'irlandese O'Heocha. La serie D1 dei loro diffusori hanno una forma elegante ed una bellissima finitura. Frontalmente sembrano sottili rettangoli; dall'alto hanno invece una forma semi-ellissoidale per ridurre le onde stazionarie interne. Se ci fosse stato un premio per il diffusore dal look più insolito, avrebbero dovuto darlo alla serie D2 della O'Heocha.
Questi diffusori infatti sarebbero stati bene sul set della saga Guerre Stellari. I D2 sono notevoli, non solo per la loro forma innovativa, ma anche per la qualità costruttiva. Il che è reso ancor più evidente dal bellissimo cabinet in alluminio e dalla brillante lucidatura a mano.
Nonostante l'aspetto insolito, o forse proprio a causa di quello, i D2 sono molto accattivanti anche nella qualità dell'uscita sonora. Malgrado l'alto livello di disturbi in sottofondo alla mostra, il dettaglio era superbo e l'imaging ben definita.


[Avid Volvere turntable]

L'inglese Avid Audio Company ha presentato un giradischi high-end "abbordabile" per integrare il loro stimato Acutus. Anche se non ottimamente rifinito come quest'ultimo, il nuovo Volvere ne condivide molte caratteristiche progettuali, e, ad un prezzo più basso, è bene considerarlo. La Avide in mostra aveva anche il nuovo Isochelf, un tavolino per audio con ripiani isolati da molle per migliorare l'isolamento dalle vibrazioni dei componenti.

La britannica Rega aveva a disposizione molti pezzi della sua gamma. Uno dei più interessanti era il CD-player Rega Planet completamente riprogettato. Il nuovo Planet incorpora molte caratteristiche progettuali dello Jupiter, incluso il case estruso simile ed una meccanica di trasporto con caricamento dall'alto, ma al prezzo del Planet. Infine, Rega ha riprogettato il Planar 9. I dettagli non erano disponibili, ma hanno promesso che si tratta di qualcosa di cui rallegrarsi.

L'americana Music Hall ha messo in mostra l'MMF-7. Disponibile solo recentemente, incorpora alcune delle caratteristiche uniche dell'MM-5, come la base divisa. Nuove caratteristiche, incluso un motore a cinghia esterno con l'alimentazione esterna, il braccio Project Nine, e una testina Goldring Eroica a bobina mobile, portano la performance di questo giradischi a livelli sorprendenti, ad un prezzo di listino di 999 dollari. Dall'altra parte della scala c'era il nuovo MMF-1, un giradischi entry level completo e pronto per suonare al prezzo di 199 dollari!

[Outlaw Audio Model 950]

L'azienda americana Outlaw Audio produce diversi apparecchi innovativi ed economici. Forse quello più interessante presentato al CES è stato il processore/preamplificatore 950. E' un preamplificatore e processore digitale a 7.1 canali con ingressi per DVD e satellite e uscite per ampli multipli in un impianto audio HT o multicanale. Diversi altri produttori, incluso Marantz e McIntosh hanno mostrato prodotti con caratteristiche simili. Quello che rendeva unico l'Outlaw Audio 950 era il suo prezzo: il solo processore/preamplificatore 7.1 a meno di 3500 dollari (prezzo di listino 900$).

L'azienda di diffusori high-end Thiel (Kentucky, USA) aveva alla mostra una gamma molto impressionante. C'erano anche due nuovi arrivati, il subwoofer SW1 e il CS 1.6. Secondo Thiel, il progetto delle CS 1.6, dal suo cabinet di minimo ingombro ai suoi altoparlanti innovativi (il woofer e' un sei pollici e mezzo con la bobina da 3 pollici) e' volto a fornire un segnale d'uscita completamente coerente, in tempo e fase.

Il meglio dello Show

Mentre erano molti gli espositori divertenti e ricchi di informazioni, ce n'erano due che si distinguevano per la qualità sonora, nonostante le limitazioni ambientali:

[Halcro DM68]

L'australiana Halcro esponeva al Tuscany Hotel i loro ampli monoblocco DM68 Super Fidelity. Con una potenza nominale di 225 watts per canale, ma con una headroom senza rivali, il DM68 è stato progettato per pilotare ogni diffusore presente sul mercato. Le specifiche sono impressionanti, incluso una distorsione armonica totale dello 0,000001% e l'alimentazione in grado di lavorare con tensioni da 85 a 270 V senza deviatori interni od esterni. Comunque, le specifiche non raccontano tutta la storia. Il range dinamico ed il bilanciamento tonale sono superbi. Soprattutto, la musica entrava nella stanza ed avvolgeva l'ascoltatore in maniera coinvolgente e toccante. Cosa potreste chiedere di più? Se solo l'audio multicanale potesse circondare con la musica chi ascolta alla stessa maniera di una coppia di monoblocchi Halcro DM68. Alla mostra c'era anche il DM58, una versione leggermente meno potente dello stesso progetto, con una qualità sonora quasi altrettanto buona.

[Avantgarde Duo]

Il mio espositore high-end preferito ha dimostrato quanto completi ed espressivi possano essere degli ampli SET e dei diffusori a tromba ben accoppiati. Avantgarde USA, il distributore USA dei famosi diffusori a tromba tedeschi, ha ora a disposizione un'eccellente gamma di ampli e pre a valvole progettati dal dr. Eduardo de Lima e prodotti dalla brasiliana Audiopax. L'esposizione combinava una coppia di monoblocchi SET Audiopax Model 88 con un paio di Avantgarde Duos. La combinazione era sbalorditiva, non solo per aver riprodotto la musica in maniera convincente, ma per aver permesso a chi ascoltava di sentire ogni sfumatura e di sentirsi completamente coinvolto e totalmente circondato dalla musica. L'Halcro DM68 è riuscito ad suonare in maniera simile usando senza sforzo potenza ed alta qualità; l'Avantgarde/Audiopax lo ha fatto con finezza e delicatezza. E' stato facile farsi rapire dal suono di questo impianto; costringersi a venir via per vedere altro assolutamente no.

Conclusioni

Girando tra le centinaia di espositori, ho avuto modo di osservare tre tendenze che probabilmente potrebbero avere un certo impatto sul mercato audio. Le prime due sono abbastanza importanti. La terza, anche se interessante, potrebbe rivelarsi solo una moda.

La prima è molto ovvia: la maggior parte dei progettisti e produttori di impianti audio sembra voler saltare sul carro del multicanale. Aziende che per lungo tempo sono state riconosciute come leader nel settore a due canali, come McIntosh, Klipsch, Marantz, e Thiel aveva in esposizione sistemi multicanale e home theater. Addirittura McIntosh aveva una grande sala conferenze separata per i suoi sistemi HT high-end. Una dimostrazione, messa a punto dalla Thiel, usava un sistema 5.1 con un lettore SACD della Sony come sorgente. I diffusori usati erano cinque dei nuovi Thiel CS 1.6. Mentre i diffusori erano tecnicamente interessanti, il setup multicanale aveva un sacco di problemi. Sedendomi nel miglior posto che sono riuscito a trovare, sentivo che un'apparente distorsione di fase tra un diffusore frontale ed uno posteriore causava una rottura dell'imaging, con conseguente distrazione dalla musica che veniva suonata; il tutto risultava in una pessima esperienza audio. Ci è sempre stato detto che per settare appropriatamente un impianto stereo, ci sono solo due problemi - il canale sinistro e quello destro. Con i multicanle, i problemi non sembrano moltiplicarsi, ma crescere esponenzialmente. Forse l'anno prossimo ci sarà una dimostrazione audio che proverà il vantaggio degli impianti multicanale. O forse no.

Secondo, era apparente il declassamento della progettazione e della tecnologia. Questo è un trend molto diffuso laddove una società riprogetta i suoi componenti più prestigiosi. Le caratteristiche progettuali di alto livello presenti nei componenti più prestigiosi ma obsoleti vengono così incluse nella riprogettazione di componenti meno costosi. Gli audiofili con problemi di budget hanno buone ragioni per sorridere.

La terza tendenza osservata riguarda l'apparente abbandono, da parte di molti progettisti, delle classiche forme rettangolari dei diffusori. Il concetto è quello di evitare che le onde stazionarie e una possibile risonanza del cabinet interferiscano con l'uscita degli altoparlanti e la qualità generale del suono. E' già stato dimostrato che casse rettangolari ben progettate e costruite lavorano bene. Tuttavia, hanno alcuni problemi acustici che possono essere superati usando componenti di alta qualità. Nessuno che ha mai sentito suonare i diffusori Splendor può affermare che la cassa rettangolare di cui sono fatti li fanno suonare male! Cabinet non rettangolari comprendono tantissime forme, dal non-proprio-rettangolare, all'ellissoidale, fino all'extra-terrestre. Ma le nuove forme aiutano la qualità del suono? In alcuni casi, la risposta è "sì". Un breve ascolto alla gamma B&W Nautilus o ai diffusori a forma di tamburo della nOrh ne dimostrano il potenziale. Ma cabinet dalla forma stravagante non possono sostituirsi a driver e componenti di buona fattura o alla qualità costruttiva.

La caratteristica determinante dell'audio high-end al CES 2002 è stato lo spirito incredibilmente innovativo degli amanti dell'audio. Non vedo l'ora che arrivi il CES del prossimo anno.

Le fotografie usate in questa recensione sono tratte dal materiale pubblicitario fornito dagli espositori.

© Copyright 2002 Richard George & Deborah George - http://www.tnt-audio.com

Traduzione italiana: Gianluca Lozza

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