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V Roma Audio Show

Edizione 2001

[Roma Audio Show]
Il logo ufficiale del V Roma Audio Show

Giustizia è fatta! Dopo la poco comprensibile latitanza dello scorso anno, finalmente il Roma Audio Show è tornato ad allietare gli occhi e le orecchie degli audiofili del centro Italia, che hanno così avuto l'opportunità di darsi appuntamento ed incontrarsi nella capitale presso l'Hotel Summit. Il merito dell'iniziativa va non solo all'impegno di due tra i più attivi e conosciuti punti vendita romani, vale a dire Lyrics Audio e Nabla, ma anche alla "storica" rivista italiana del settore "SUONO".

Il pochissimo tempo a mia disposizione mi ha consentito di effettuare esclusivamente una fugace visita alla manifestazione il sabato mattina, ma questo non mi ha impedito di incontrare alcuni tra i nostri lettori e partecipanti alla Mailing List di TNT Audio, nonchè di intrattenermi con loro (devo dire con estremo piacere), per discutere assieme della nostra comune passione. Altrettanto piacevole è stato incontrare gli operatori del settore, con alcuni dei quali si è parlato di prodotti vecchi e nuovi, opportunità di mercato, e così via.

Sebbene il numero di adesioni non mi sia sembrato adeguato a quanto una manifestazione di questo genere avrebbe meritato, e quantitativamente minore rispetto agli anni precedenti (a parte l'ultimo! :-), a tenere vivo l'interesse del pubblico ci ha pensato la profonda passione della maggior parte degli espositori, che era possibile percepire chiaramente sia nelle varie salette che attorno ai desk predisposti al piano terreno.

Come spesso accade in questo tipo di manifestazioni, il suono degli impianti in dimostrazione risultava direttamente dipendente dalla fortuna, dalle capacità e dal buon senso degli espositori. Fortuna, in quanto alcuni ambienti sembravano essere acusticamente più performanti di altri. Capacità, intesa come abilità nel sopperire ai difetti ambientali, disponendo impianto e correttori di acustica nel modo più opportuno. Buon senso, perchè ritengo sia davvero controproducente insistere nel voler a tutti i costi far suonare ingombranti diffusori da pavimento in luoghi in cui solamente piccoli diffusori possono esprimere al meglio le proprie potenzialità. Quantomeno curiosi alcuni abbinamenti che vedevano, a monte di diffusori di media qualità, elettroniche dal costo proibitivo. Per contro, in alcune salette era possibile riscontrare un equilibrio davvero rimarchevole, e godere di prestazioni musicali di tutto rispetto.

Alcuni mi hanno espresso il loro disappunto riguardo alla qualità del suono espressa, al software utilizzato, al disinteresse dimostrato da qualche espositore, ecc. Altri hanno invece formulato giudizi diametralmente opposti, a conferma del fatto che, spesso, le medesime situazioni, vengono interpretate e valutate in modo diverso da diverse persone. Come siamo soliti sostenere, manifestazioni di questo tipo devono essenzialmente rappresentare per l'appassionato dei momenti di incontro e confronto, e non certo costituire elementi di giudizio della qualità dell'uno piuttosto che dell'altro componente. Certo, è inevitabile, alla fine si finisce per commentare e classificare, ma è bene che tutto questo venga affrontato come un semplice esercizio, sensa alcuna pretesa di aver preso coscenza di chissà quali verità audiofile. È tuttavia altrettanto innegabile che un orecchio esperto può essere in grado di comprendere le qualità potenziali delle apparecchiature in dimostrazione, a tutto vantaggio dell'individuazione di componenti interessanti, da approfondire ed ascoltare in ambienti ed in situazioni più consone.

Ma invece di analizzare la mostra basandoci sul consueto punto di vista del visitatore, tentiamo questa volta di approfondire i significati della stessa secondo una differente prospettiva, quella dell'organizzatore/espositore. Cosa ha spinto la nota rivista "SUONO" a partecipare in prima persona all'organizzazione dell'evento, dopo il deludente epilogo dello scorso anno? Che cosa si attendevano? Che risultati hanno conseguito? Quale significato può avere il tutto in funzione dei programmi futuri? Sentiamo cosa ha da dirci il direttore della testata, Mario Berlinguer:

"Per onestà, cominciamo col dire che SUONO non è l'unico organizzatore del Roma Audio Show. L'attuale struttura prevede infatti più co-organizzatori e sponsor (Lyrics Audio e Nabla, oltre a noi), e una responsabile organizzativa nella persona di Raffaella Rossetti, che si è sobbarcata la maggior parte del lavoro. La nostra scelta di partecipare a questa sorta di comitato viene dalla consapevolezza che la capitale, anzi il centro sud Italia in generale, non poteva non avere una manifestazione di un certo livello. Roma aveva già ospitato manifestazioni storiche nel campo audio, nei tempi "eroici" del boom dell'alta fedeltà, e da allora nessuno aveva più fatto niente di significativo, fino appunto ai primi Roma Audio Show del recente passato. Per questo avevamo già dal suo nascere appoggiato fortemente la manifestazione, partecipandovi attivamente e dedicandogli svariate pagine sulla rivista. Nel momento in cui l'organizzazione delle prime edizioni si era sfaldata, abbiamo cercato di contribuire affinchè l'iniziativa non andasse perduta, collaborando all'edizione di due anni fa e a questa, e ovviamente continueremo ad impegnarci anche per gli anni a venire. Semplicemente, ci sembrava doveroso, e inoltre ci ha fornito un'ulteriore possibilità di incontro diretto con gli appassionati, siano essi lettori della nostra rivista o meno, il che è per noi di fondamentale importanza".

"La scorsa edizione è saltata per un paio di ragioni, che credo siano ormai quasi di pubblico dominio. La concomitanza con il Giubileo, che ha reso molto difficile trovare spazi disponibili. Poi, e mi duole dirlo, l'insuccesso dell'organizzazione del Top Audio, che aveva cercato di realizzare anche a Roma una mostra targata per l'appunto Top Audio. Per scelta di non belligeranza, ma anche per rispetto verso l'esperienza di chi organizza la principale mostra di settore (e quindi per garantire il miglior esito possibile alla mostra romana), l'organizzazione del Roma Audio Show si era fatta da parte dopo che il Top Audio aveva reso noto il suo interesse, visto che non avrebbe avuto molto senso organizzare due manifestazioni analoghe più o meno nello stesso periodo. Pur avendo attivamente lavorato all'iniziativa, però, il Top Audio si è a quanto pare dovuto arrendere di fronte all'impossibilità di trovare uno spazio adeguato nell'anno giubilare, e a quel punto era veramente troppo tardi per cercare di organizzare noi la mostra. È stato sicuramente un peccato, ma non è dipeso dalla nostra volontà".

"Personalmente non ho potuto partecipare in alcun modo al Roma Audio Show di quest'anno, nè ho collaborato molto fattivamente alla sua realizzazione, trovandomi all'estero. Anzi, se posso approfitto dello spazio di TNT Audio che gentilmente mi concedete per ringraziare Paolo Corciulo e Antonello Oliva, sulle cui spalle è ricaduto un peso lavorativo supplementare, oltre a tutti i nostri collaboratori che erano presenti e che hanno dato una mano (e anche due). Da quanto mi dicono i miei colleghi e alcuni lettori che mi hanno scritto via e-mail, la manifestazione di quest'anno è andata molto bene, nonostante sia stata messa in piedi in tempi assai ristretti. L'organizzazione è stata ottima, il pubblico, a quanto mi si dice, numeroso e piuttosto soddisfatto. Inoltre, la struttura prescelta si è dimostrata valida: le salette sono un pò piccole, ma è così in tutte le mostre internazionali (sono pur sempre camere d'albergo), mentre le sale grandi sono veramente ottime per i nostri scopi. La struttura si presenta interessante anche in prospettiva delle edizioni future, che potranno sfruttare ulteriori spazi in via di realizzazione, e altri che sono già presenti ma che non erano disponibili. L'anno venturo contiamo in effetti di poter organizzare la mostra con maggiore anticipo, in modo da garantire la presenza di un numero più elevato di espositori, e più salette audio per gli appassionati di musica e hi-fi. Non escludiamo poi di poter offrire al pubblico iniziative interessanti, quali incontri con esperti, dibattiti, e naturalmente qualche concerto, vista la disponibilità di grandi sale. Prepariamoci quindi a un Roma Audio Show 2002 di alto livello (n.d.r. - caro Mario, ricorda: ogni promessa è debito! :-)".

Per concludere questo atipico reportage dal "V Roma Audio Show", un caloroso invito rivolto, da parte nostra, ai tanti costruttori/distributori che quest'anno hanno disertato la mostra capitolina, perchè mostrino un maggiore interesse e partecipazione per quella che si preannuncia essere l'unica vera grossa opportunità espositiva del centro-sud per il prossimo anno!

© Copyright 2001 Stefano Monteferri - http://www.tnt-audio.com

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