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Sintonie 2009

Lanciano, 17-18 Ottobre 2009


Reportage: Fabio Egizi - TNT Italy
Data pubblicazione: Novembre 2009

Sintonie d'Abruzzo

Ancora una volta le cime della Maiella hanno fatto da cornice alla dodicesima edizione della manifestazione abruzzese. Quest'anno l'associazione Aspam ed i fratelli Angelucci, che hanno organizzato l'evento, sono riusciti ad attrarre gli amanti del buon suono, ma soprattutto della buona musica, puntando su un ospite veramente straordinario. Gli audiofili lo conoscono bene, non fosse altro perché incide per Naim, un'etichetta che sicuramente non ha bisogno di presentazioni. Sto parlando del virtuoso chitarrista di origini molisane Antonio Forcione. Al suo fianco si è esibito il contrabbassista Raffaello Pareti, che, nella sua invidiabile carriera, vanta collaborazioni con artisti del calibro di Stefano Bollani ed Antonello Salis e che è già stato protagonista di un'altra edizione di Sintonie con Ada Montellanico.

Siamo stati in molti a partecipare al concerto infatti alle ore 17 del sabato i parcheggi messi a disposizione dall'hotel Villa Medici erano inesorabilmente al completo. Il colpo d'occhio che si aveva entrando nella hall dell'albergo non lasciava dubbi: non si era mai vista una tale affluenza a Sintonie. Approfittando dell'immancabile ritardo per l'inizio del concerto, ho potuto dare un'occhiata in giro.

Come da consuetudine ormai collaudata, a riceverci è Giuseppe Angelucci con le hostess, che ci invitano a compilare il talloncino di registrazione. A sinistra si trova l'inconfondibile stand di Sound & Music croce (per le cifre da capogiro che si rischiano di spendere) e delizia (il materiale a disposizione è tantissimo e di ottima qualità) di noi audiofili.

Sul lato opposto incontriamo Andrea Bassanelli, editore della Blue Press e il suo staff. Al loro fianco l'esposizione dei cavi Soul Cable e nello stesso settore quella dei dischi Abeat Record che, al prezzo di 12€, risultavano i più economici della mostra. Red Records e Musa Hi Fi, specializzata nella vendita di valvole Nos, completavano gli spazi espositivi all'ingresso. Tra gli espositori della galleria dell'hotel una menzione particolare merita, a mio avviso, Gong Dischi, negozio storico di Pescara (se capitate da quelle parti fateci un salto non resterete delusi). Da qui in poi si accedeva alle forche caudine formate da Foné, Velut Luna, Moonlight Records, Musica e Libri, Top Knot ed infine Audiophile Sound. Come riuscire a passare indenni senza portarsi a casa il disco che da tanto tempo cercavamo? Io non ci sono riuscito:-)).

Una volta entrato nella sala allestita per il concerto ho pensato tra me:" ma allora gli audiofili oltre agli impianti amano anche la musica!". Erano infatti presenti più di cento persone: un numero decisamente considerevole per la manifestazione frentana. Purtroppo non sono mancati i fastidiosi squilli di cellulare, il chiacchiericcio di sottofondo e molesti rumori di sedie spostate. Ad ogni modo il concerto ha ampiamente ripagato gli spettatori. Forcione ha iniziato con il brano Tears Of Joy tratto dall'omonimo album (è un disco molto bello, da inserire nella vostra wish list). È seguito un omaggio a Django Reinhardt (waltz for Django). L'elemento che traspare sin dai primi brani è l'evidente empatia tra i due musicisti: bastano pochi sguardi e cenni d'intesa per tessere intensi e cromatici tappeti sonori. Ad un certo punto Forcione ha voluto ragalare al pubblico un saggio della sua bravura con la steel guitar che ha suonato, utilizzando la tecnica slapping. Al termine del concerto, i fratelli Angelucci hanno annunciato che il prossimo anno è prevista la presenza di Paolo Fresu. Audiofilo avvisato.....

[Antonio Forcione e Lello Pareti]

La giornata successiva l'ho dedicata all'ascolto degli impianti. A piano terra era possibile ascoltare un impianto monomarca Burmester allestito dal distributore AdeoGroup. Elementi di spicco dell'impianto erano il CD089 come sorgente, il Pre 088 e la nuova versione dei diffusori B30.

[Burmester]

Qualche fortunato ha avuto la possibilità di ascoltare le Thiel 3.7, le creature di punta del compianto Jim Thiel, scomparso recentemente.

[Thiel 3.7]

Nelle vicinanze gli Angelucci avevano sonorizzato un salone con un impianto ad alta efficienza costituito da elettroniche Zanden (in particolare i finali monfonici Model 9600) e diffusori Cessaro modello Alpha.

[Zanden-Cessaro]

In un'altra saletta l'espositore PFA2 aveva optato per le piccole Maggies 1.6 pilotate da Preamplificatore CT5 e finale di potenza LP66S della prestigiosa Conrad Johnson. Come sorgente digitale ho ascoltato l'ottimo Lector 7, ma purtroppo il giradischi AVID veniva utilizzato solo come portaciddì (come visibile dalla foto).

[PFA2]

Al piano superiore le salette erano di dimensioni inferiori, trattandosi di camere riadattate a sale da musica. Non di meno si è avuta la possibilità di fare ascolti interessanti.

DML Audio aveva allestito addirittura due sale. Nella prima erano protagoniste le Spendor Sp100r2, diffusori diretti discendenti dei monitor S100. Infatti dimensioni e proporzioni ricordano molto un diffusore di cinquanta anni fa, ma il suono esibito non ha età. La foto è piuttosto esplicativa: si tratta di un diffusore a tre vie con accordo reflex anteriore. La novità principale rispetto alla versione precedente è rappresentata dalla componentistica rinnovata: un woofer da 30cm; un midrange da 18cm e un tweeter da 22mm. A pilotare le Spendor il preamplificatore a valvole Talia e i finali monofonici a stato solido Janus da 150Watt del marchio Absoluta Sound and Space.

[DML1]

Nella seconda saletta occupavano la scena le ultime Triangle insieme all'amplificazione EAR.

[DML2]

In questa edizione, Suono e Comunicazione divideva la sala con Rany HiFi dando in tal modo la possibilità di ascoltare il nuovissimo preamplificatore Parsifal del dott. Klimo (con il suo impressionante alimentatore Atlas) abbinato al muscoloso finale Karan Acoustics S450, che pilotava le Marten Design modello Miles 3. Ho avuto modo di ascoltare questo impianto sia con la sorgente digitale Naim 555 sia con quella analogica Klimo Lancelot, che montava quattro diversi bracci contemporaneamente. Ho potuto apprezzare particolarmente la sorgente analogica per aver assistito alla dimostrazione offerta da Giulio Cesare Ricci delle sue ultime realizzazioni in vinile. Nello specifico io e gli altri presenti abbiamo avuto l'opportunità di ascoltare i vinili ad alta qualità di Pino Daniele, Paolo Conte e Ornella Vanoni. Soprattutto il disco Sona Mo, che l'artista partenopeo ha registrato dal vivo a Cava De' Tirreni nel 1993, ha manifestato un realismo tale da discernere nettamente i diversi piani sonori.

[Suono e Comunicazione]

Una saletta che ogni anno, a mio avviso, riesce a mantenere sempre le aspettative è quella della Horn Audio Amplifiers di Fossacesia. Questa volta il marchio abruzzese proponeva le sue elettroniche: il preamplificatore Marsis F16 Reference ed il finale di potenza dual mono in classe A A900. In uso vi era una coppia di diffusori Von Shcweikert VR5-SE dalle dimensioni forse un po' eccessive rispetto a quelle della sala d'ascolto e a monte della catena un lettore digitale Playback Designs modello MPS-5. Tutto l'impianto era cablato Neutral Cable, marchio del romano Fabio Sorrentino.

[Horn Audio Amplifiers]

L'espositore che vado ora a introdurre era alla sua prima partecipazione alla manifestazione, ma sicuramente non è passato inosservato. Sto parlando del distributore Esperienze Audio che proponeva le elettroniche serbe NAT (Nikic Audio Team) abbinate ai diffusori Zingali. Nello specifico, gli amplificatori monofonici Magma, equipaggiati con un particolarissimo triodo in grado di erogare un potenza di 150 Watt, erano collegati ai diffusori 1.12 del costruttore laziale. Completare l'impianto il preamplificatore Plasma R ed il condizionatore di rete Xenon, del catalogo Nat.

In questa saletta ho assistito ad un simpatico fuori programma: un avventore audiofilo ha proposto all'ignaro espositore, che ha accettato la sfida, un disco test della Telarc zeppo di effetti, esplosioni e rumori. Dopo circa 10 minuti di vera tortura per le nostre povere orecchie, il buon espositore si è rivolto con aria soddisfatta al proprietario del disco, il quale ha dichiarato con nonchalance che le casse erano "andate in tilt". Allo sguardo incupito e offeso dell'espositore l'audiofilo ha replicato, nel tentativo di porre un argine alla propria gaffe, che almeno a lui andava ascritto il merito di non aver interrotto la prova come era invece avvenuto con altri suoi colleghi. È proprio vero che gli stereotipi che riguardano audiofili e operatori di settore non sono poi tanto distanti dalla realtà! Il disco in questione è quello che si intravede nella foto. Se volete sperimentare........

[NAT]

Un primo piano lo meritano anche le Zingali (oh, che ce volete fa' a me le Zingali me piacciono:-))

[Zingali 1.12]

Una sala con pochi fronzoli, ma molta sostanza era quella di Hi Fi United che esibiva un trittico di tutto rispetto che aveva nell'amplificatore integrato YBA Passion e nei diffusori Totem Forest i suoi punti di forza.

[Hi Fi United]

Il distributore Audiogamma proponeva le arcinote B&W Signature abbinate ad amplificatore Classé.

[Audiogamma]

Di notevole interesse i diffusori Odyssée Acoustic che riempivano con la loro voce la saletta allestita da Convergence, l'azienda di Franck Verove fondata nel 2001. Il distributore aveva portato con sé tutto il catalogo e non lesinava informazioni agli audiofili più interessati. I nomi di alcuni dei diffusori non erano affatto rassicuranti: Iguana, Piranha e Anaconda. L'ingegner Vincent Durozoi, responsabile della ricerca e sviluppo dell'azienda e progettista dei diffusori, si limitava a inserire CD nel lettore Northstar. Decisamente singolare, anche se ben realizzata, la finitura "a pelle di mucca" dei diffusori destinata agli audiofili più audaci.

[Odissée Acoustic]

Non ha certo bisogno di presentazioni il marchio Audia Flight che esponeva i suoi prodotti di vertice: il lettore di compact disc CD1, le elettroniche Flight Pre e il finale da 100 watt per canale. A completamento dell'impianto dal suono dettagliato, ma per nulla affaticante (secondo me caratteristica peculiare di questo marchio) c'erano i diffusori Fisher & Fisher.

[Audia Flight Music Tools]


Audio Graffiti ha portato a Lanciano i nuovi prodotti distribuiti ed ha allestito una saletta che parlava prettamente italiano: elettroniche erano le collaudatissime Northstar, mentre i diffusori erano gli eleganti Volterra di Rosso Fiorentino. Queste torri di medie dimensioni fanno uso di quattro trasduttori e sono caratterizzate da una linea piuttosto originale. Il woofer lavora in sospensione pneumatica, mentre il mid-woofer è caricato in bass reflex. Oltre al tweeter a cupola morbida è previsto come opzionale un supertweeter a cupola ceramica dedicato alle frequenze che si trovano oltre la gamma di quelle udibili.

[Sala Audio Graffiti]

Inoltre faceva bella mostra di sé, anche se un po' in disparte, il nuovo SACD della Northstar in esposizione statica.

[Il Sapphire SACD]

La saletta di UK Distribution proponeva i marchi in relazione simbiotica Unison Research e Opera. La sorgente era l'Unico CDE che utilizza una meccanica TEAC CD5010A, una unità di conversione Crystal CS4392 a 24bit/96kHz e vanta come stadio d'uscita un doppio triodo costituito da 4 ECC83. Come amplificazione c'era a disposizione l'integrato Unico 100 un amplificatore da 180 Watt su 8 Ohm progettato con tecnologia ibrida ossia con stadio d'ingresso a triodi (2 ECC83) e stadio di amplificazione a MOSFET.

[L'impianto UK Distribution]

I diffusori Grand Callas rappresentano la punta di diamante del marchio Opera. Si tratta di torri di dimensioni impegnative in sospensione pneumatica a tre vie con un sistema di radiazione posteriore. La risposta in frequenza va dai 32Hz ai 25kHz, la sensibilità si attesta sugli 89dB e l'impedenza d'ingresso dichiarata è di 4Ohm.

[Opera Grand Callas]

La sala Progetti Analogici dell'abruzzese Sgattoni è come tutti gli anni la più particolare e all'interno si respirava un'aria cordiale e di altri tempi. L'Impianto era rigorosamente analogico con prefono, amplificatore integrato a stato solido e diffusori monovia.

[Progetti Analogici]

Chiudo questa rassegna facendo cenno alla novità proposta da Pierre Bolduc: l'interfaccia USB hiFace che consente di ascoltare file ad alta risoluzione sul proprio impianto. L'interfaccia collega l'uscita USB del computer all'ingresso di un DAC, trasformando il computer nella principale sorgente del vostro impianto. La prova d'ascolto ha dato risultati che meritano di essere tenuti in considerazione e di essere approfonditi.

Degno di nota è anche lo Studer, fedele accompagnatore di Pierre nel corso delle itineranti dimostrazioni.

[Studer]

Non mi resta che congedarvi in attesa della prossima edizione, con l'augurio che un anno sia sufficiente all'Abruzzo e a L'Aquila in particolare per dimenticare la tragedia vissuta e tornare a guardare con ottimismo al futuro.

© Copyright 2009 Fabio Egizi per TNT-Audio - www.tnt-audio.com

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