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Sintonie 2005

Lanciano, 22-23 Ottobre 2005


Reportage: Fabio Egizi - TNT Italy
Data pubblicazione: Novembre 2005

Due piacevoli giornate all'insegna della musica (riprodotta :-))

Eccoci anche quest'anno (ogni promessa è debito del resto) a riportarvi quanto abbiamo potuto ascoltare alla VIII edizione di Sintonie, la rassegna organizzata da Angelucci hifi. Per coloro (i pochi) che non lo conoscessero, stiamo parlando di uno dei punti vendita più apprezzati dagli audiofili italiani in materia di alta fedeltà presenti nel territorio abruzzese. Anche quest'anno la rosa dei partecipanti era nutrita e addirittura aumentata rispetto alla scorsa edizione. Infatti, a fronte di qualche marchio assente le novità sono state molteplici e degne di nota, contribuendo ad innalzare il livello qualitativo della rassegna. Forte della familiarità acquisita con l'accogliente ambiente dell'Hotel Villa Medici, anche quest'anno ho il piacere di farvi da cicerone tra le venti salette che hanno ospitato la manifestazione. Posso quindi, senza ulteriori indugi, passare ad illustrarvi quanto ho avuto modo di vedere nel corso delle due giornate.

La hall, come lo scorso anno, è occupata dagli espositori di Sound & Music, Blue Press, Red Records e dallo stand dedicato alla promozione del CD "Sintonie", già presentato nella passata edizione e che ancora oggi ascolto spesso e volentieri. Nel corridoio centrale compaiono le prime due novità della presente edizione: lo stand dell'etichetta Foné di Giulio Cesare Ricci e, di fronte, quello di Jupiter Distribuzione. Nello stesso corridoio espongono anche la Egea, Cultura Musicale, Tektron Italia, gli analogisti di Top Knot e il simpatico sorriso di Pierre Bolduc che annuncia la presenza di Audiophile Sound.

Nella sala Valeriano, la più grande, Audio Reference sfoggia quanto di meglio offerto dai marchi da loro distribuiti. Date uno sguardo alle foto e giudicate: le elettroniche Griphon a pilotare le ProAc Response D Thirty Eight. Nello specifico si tratta del finale stereo in pura classe A Antileon Signature Series in grado di erogare 150W, del preamplificatore dual mono Sonata/Allegro e del lettore CD Mikado.

[Elettroniche Griphon]

A queste si alternano le elettroniche di Nelson Pass serie X che pilotano le ProAc Response D 100.

[Elettroniche Nelson Pass]


Naturalmente la sorgente analogica Clearaudio nulla ha da invidiare al resto dell'impianto.

[Clearaudio]

Non pago, lo staff della Audio Reference ha messo in bella mostra un Mitchell e alcuni Clearaudio.

[Audio Reference]

Uscito ancora frastornato per l'imponente spiegamento di forze, mi sono diretto verso la sala di B&B: le luci soffuse e l'ambrato suono (mi si passi l'abusata sinestesia) dell'impianto contribuivano a rendere calda l'atmosfera. La configurazione era simile a quella della passata edizione: diffusori Triangle Magellan ed elettroniche Moon. L'unica novità è rappresentata dal lettore CD Andromeda con alimentazione separata.

[Il lettore Moon]

Anche nella sala PFA2 suonano apparecchi nuovi e già visti:

[PFA2]

Le sale del piano terra sono solo quattro, ma valgono bene un viaggio fino a Lanciano. Nell'ultima caratterizzata dal luccichio delle cromature, infatti, suona un impianto interamente a marchio Burmester e ad accogliere i molti visitatori si trova il papà delle apparecchiature: Dieter Burmester in persona! Eccolo immortalato mentre ascolta attento il risultato delle sue fatiche.

[Mr Burmester]

Ed ora, a seguire, un piccolo saggio dello sfavillio dei prodotti Burmester.

[Power Amp 909]

Tutte le apparecchiature che compongono l'impianto appartengono alla serie Reference: il lettore CD 001, il preamplificatore 808 MK5, il finale 909, i diffusori B 100 e per concludere il condizionatore di rete 948. Nella foto una visione panoramica dell'impianto.

[Ritratto di famiglia Burmester]

Una volta salito al piano superiore ho iniziato la mia esplorazione dalla saletta di UK Distributor, nella quale ho potuto apprezzare le opera Mini collegate all'integrato S6 e aventi come sorgente l'Unico CD. Il giorno seguente l'S6 è stato sostituito da un nuovo prodotto: l'integrato Sinfonia che può essere considerato una versione ridotta del più autorevole Performance. Infatti lo stadio di uscita è costituito da un parallelo di due KT88 e, a scapito di una minor potenza, può vantare un prezzo più accessibile al grande pubblico. In foto potete apprezzare la snella silhouette delle Opera Mini.

[Le Mini di Opera]

A seguire il Sinfonia Unison Research.

[Unison Research Sinfonia]

E per concludere qualcosa di veramente esclusivo: il nuovo diffusore a due vie di Opera con mid woofer in alluminio e tweeter a cupola in seta. Le finiture sono di alto livello come è tradizione di Opera. Il prodotto è talmente nuovo che al momento non ha ancora ricevuto un nome di battesimo!

[La nuova Opera]

Si presenta sempre con alcune novità e qualche asso nella manica, il vulcanico Mauro Mauri a.k.a. Omicron con l'accento sulla "i" come suggerito dai puristi della lingua greca:-). Quest'anno sbalordisce gli avventori con i suoi accessori posizionati nei posti più improbabili (cavo di alimentazione, ciabatta, filtro di rete, elettroniche, piedistalli dei diffusori....).

[Mr Mauri all'opera]

Un primo piano per lettore CD, pre e tavolino porta elettroniche.

[Rack Pi Greco]

E per finire una foto di gruppo per i molteplici e multifunzionali accessori. Peccato che Mauri non sia riuscito a portare a Sintonie il suo annunciato nuovo diffusore di riferimento.

[Tutti gli accessori Omicron]

Nella sala Nadir i diffusori più anticonvenzionali della mostra: il Domus 0,5 che adotta l'originale sistema Orbis. Si tratta di un diffusore a tromba a due vie in bass reflex con dispersione orizzontale di 360°.

[Un primo piano dell'Orbis]

Non passa certo inosservato il preamplificatore solo linea con alimentazione separata XT10: eccolo in posa "senza veli".

[Nadir XT10]

Il suo alimentatore:

[Alimentatore XT10]

Dopo la saletta dei progettisti laziali, si passa in quella dei marchigiani che ne evidenzia l'ingegno e la professionalità: la Astri per i suoi diffusori non poteva che scegliere le elettroniche Angstrom Research. Il modello in funzione è il Deneb che prende il nome dalla stella più luminosa della costellazione del Cigno. Il risultato è veramente soddisfacente.

[Sala Astri]

A ranghi ridotti rispetto alla scorsa edizione la sala Audio Analogue. Non ci sono il pre e il finale della linea Maestro sostituiti dal preamplificatore Bellini e dal Finale Donizetti che pilotano una coppia di ProAc. In ogni caso la prestazione è di tutto rispetto.

[sala Audio Analogue]

La giornata di sabato si conclude nel migliore dei modi con il concerto di Rita Marcotulli che duetta al piano con il bassista Lello Pareti. I due artisti regalano un'ora e mezza di emozioni in musica, corredate dall'originale performance della Marcotulli, che produce insolite note dallo strumento con un foglio di carta, una collana di perle (che rievoca il suono del mandolino) ed infine suonando con le dita direttamente sulle corde, tecnica peraltro già praticata, ad esempio, da Esbjorn Svennson degli EST. Ne approfitto per consigliarvi il loro Winter in Venice. Gran bel lavoro!

[Marcotulli Pareti]

Quella di Audio Graffiti è stata la sala che ho lasciato più a malincuore, infatti il suono del lettore SACD che diffonde le note dei Mani Padme Trio mi fa dimenticare di appuntare qualcosa in vista della recensione, ma una volta entrato in scena il Basis, sarei rimasto inchiodato alla poltrona fino a sera.

[Basis Signature Series]

Quest'anno anche la Linn propone un impianto a soli due canali con i nuovi diffusori Artikulat 350.

[Linn]

Un impianto tutto Mark Levinson con diffusori Psb nella saletta Definitive Audio.

[Mark Levinson Psb]

La Pixel Engineering si presenta così: elettroniche Meridian con lettore CD G08, preamplificatore G02 e finale G57; diffusori Dali Helicon 400 con due tweeter, uno a nastro e uno tradizionale. Diffusori veramente interessanti così come il loro prezzo.

[L'impianto della Pixel Enginereeng]

Un'altra sala meritevole di considerazione, come di consueto, è quella di North Star-Extreme Audio. In particolare quest'anno la novità è costituita dai diffusori Elyss presentati al Top Audio e dai finali monofonici da 100 watt (i primi 10 in classe A). Le Elyss possono essere richieste in due configurazioni: da stand o con l'aggiunta del modulo ED che si occupa della gamma bassa delle frequenze facendo arrivare la risposta in frequenza fino a 30 hz.

[Elyss]

Ecco l'impianto al completo. Non passa inosservato lo zampino di Omicron.

[l'impianto North Star]

Da DML Audio un impianto 3D Lab-Spendor con correttori Baset-Toni.

[DML Audio]

La saletta di Grandinote propone l'amplificatore A Solo famoso per la tecnologia Magnetosolid: si utilizzano componenti a stato solido per restituire controllo e precisione uniti a dispositivi ferromagnetici che conferiscono calore e naturalezza.

[Grandinote]

Particolarmente affascinanti le elettrostatiche QUAD della saletta Nagra, SAP Audio, Audio 4. A pilotarle le elettroniche Nagra.

[vista d'insieme]

Un primo piano delle elettroniche e della sorgente Linn.

[elettroniche]

Il personale di HiFi United ha allestito un delizioso impianto costituito da sorgente e elettroniche Exposure (il CD XXII e l'integrato XXV) e i mitici diffusori Harbeth Ls3/5A.

[HiFi United]

Dp Trade sfoggia un mastodontico impianto interamente Balanced Audio Tecnhology (lettore VK-D5SE, preamplificatore VK-31SE, finale VK-55) con diffusori Kharma Ceramique 2.2. In mezzo ad una tale imponenza di apparecchiature l'integratino collegato sembra stridere con l'insieme, salvo poi restare a bocca aperta quando lo si sente pilotare con autorevolezza le 2.2. Sto parlando del Leben CS300X, con una potenza di appena 15 watt per canale ottenuti dalle EL 84 Mullard. Eccolo a confronto con i suoi compagni di scuderia.

[Il Leben Cs-300X]

Termino la lunga (forse eccessiva) carrellata di salette con quella in cui ho trovato un prodotto che mi è piaciuto particolarmente. Da Solosuono l'alta tecnologia di cui è capace una multinazionale come la Fujitsu Ten prende corpo nel diffusore Eclipse Td. Si tratta di un monitor monovia nato in primo luogo per il mercato professionale ed utilizzato in numerosi studi di registrazione e solo in seguito approdato al mercato consumer. Gradevole esteticamente, adotta alcune soluzioni tecniche che ne fanno un oggetto interessante. Originale è la forma ovoidale, ma non convenzionale è anche l'altoparlante, o per meglio dire il modo in cui esso è ancorato al cabinet. Quest'ultimo, poi, è flottante e quindi isolato rispetto all'esterno.

[l'Eclipse TD712z]

In conclusione due belle giornate trascorse tra quelli che rappresentano i nostri sogni spesso irrealizzabili.

A questo punto sono d'obbligo i ringraziamenti all'organizzatore e l'augurio che le prossime edizioni siano dello stesso livello (e perché no anche migliori) di quella appena terminata. Da ultimo un suggerimento a tutti coloro che hanno avuto la pazienza e l'audacia di leggere fino alla fine questo lungo resoconto: se ancora non ci siete stati fate una capatina in quel di Lanciano, magari con gli amici che condividono la nostra passione, sono sicuro che non rimarrete delusi. Ci vediamo a Sintonie 2006!

© Copyright 2005 Fabio Egizi per TNT-Audio - www.tnt-audio.com

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