All'interno dei locali, si poteva godere di ottima musica, con un livello di emissione acustica moderato e molto ben bilanciato, che solamente l'esperienza di chi, in modo estremamente intelligente, è consapevole di quanto sia adiacente il vicinato (leggi collega espositore di turno, che deve oltretutto gestire le medesime problematiche), può tarare in modo appropriato.
Non parliamo poi delle argomentazioni, sensate ed intelligenti, tramite le quali i preparatissimi ospiti intrattenevano i visitatori, presentando le loro soluzioni in modo imparziale, contribuendo in modo determinante al diffondersi della vera cultura HiFi, erudendo ed appassionando alla materia i numerosissimi visitatori che, molto educatamente, attendevano il loro turno di ascolto e ringraziavano cortesemente prima di accomiatarsi.
Ad aumentare la credibilità e la serietà degli operatori e dell'Alta Fedeltà tutta, contribuiva in modo determinante l'evidenza di un rapporto qualità/prezzo correttissimo, assolutamente lecito ed oggettivo, ad alimentare un mercato finalmente uscito dal tunnel, in forte crescita culturale e di vendita.
Come sembravano lontani i tempi in cui per le medesime componenti elettroniche e meccaniche, pur collocate in involucri diversi, venivano richieste cifre maggiorate secondo percentuali assurde!
La diatriba HiFi e HT? Solo un ricordo, vista l'ormai perfetta sinergia tra i due mondi, realizzata coniugando in modo esemplare la qualità ed quel buon senso che solo una consapevole cultura musicale può offrire.
Semplici attenzioni, come quelle di portare in dimostrazione apparecchiature sufficientemente rodate, sembra che, in qualche caso, richiedano un eccessivo impegno. Anche l'ottimizzazione del bilanciamento acustico tra i canali sembra, talvolta, richiedere eccessiva fatica (!).
Cosa dire, poi, di talune argomentazioni
di carattere talmente poco serio e credibile (la qualità di un lettore
CD misurata esclusivamente in termini di quantità di bit) da risultare
quasi un'offesa nei confronti della comune intelligenza...
Veramente incredibile, trattandosi di una ostra di Alta Fedelta ed Home Video, il limitato numero di espositori , ancora più, di apparecchiature audio (oltretutto *replicate* in più di una sala)!
La limitata affluenza di pubblico (perlomeno nella giornata di sabato), non ha poi certamente contribuito al successo della manifestazione, che alla fine ha lasciato, perlomeno in me, una certa sensazione di tristezza e poche certezze riguardo al futuro.
Questo tipo di manifestazioni, di carattere sociale e divulgativo, rappresentano iniziative veramente lodevoli ed estremamente importanti, e devono essere a mio avviso sostenute con forza ed impegno sia da parte degli operatori del settore, che devono intervenire in modo sinergico e professionale, sia da parte del pubblico appassionato, che può e deve essere il principale divulgatore della causa del "buon suono" (portate amici, parenti, mogli, fidanzate, e chi più ne ha più ne metta...), ad alimentare un mercato (ed una passione) che ne ha quanto mai bisogno.
A conferma di come nel mondo dell'HiFi sembra che quasi si subisca tale situazione in modo passivo, il commento di uno degli operatori del settore. Avendo saputo della presenza di visitatori romani, sottolineava sorpreso: *Ma come mai siete qui? A Roma a febbraio c'è l'Audio Show!*.
Altrettanto eccellente, facendo le dovute proporzioni, il magico suono profuso con opportuno senso di misura dal sistema Pearl Celesta + Conebass a dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, di come sbaglino (e di grosso!) coloro che ritengono che un sistema composto da satelliti e subwoofer non sarà mai in grado di suonare in maniera decente!
Lasciamo pure le certezze a chi crede di averne, e parliamo un po' della gentilezza con cui siamo stati accolti all'ingresso dell'Albornoz Palace Hotel di Spoleto (splendido scenario per ospitare una manifestazione di questo tipo, con salette ben lontane dal risultare scatole da scarpe), dove ci è stata consegnata ed illustrata la mappa degli espositori con tutte le indicazioni necessarie, con una (peraltro non richiesta) curiosa indicazione di quali fossero le sale più *importanti* da visitare (!).
A parte qualche caso di ingenuità, cui si è già accennato in precedenza, un po' tutti gli espositori risultavano gentili e disponibili. Peccato solo per quell'approccio, visitatore ed espositore, nella maggior parte dei casi un po' introverso, quasi cupo, caratterizzato dalla mancanza di una spiccata propensione al saluto reciproco ed al ringraziamento (confesso che neanche io ne sono stato del tutto immune, con il risultato che, le volte in cui mi ricordavo di ringraziare l'espositore, percepivo nello stesso un'evidente senso di sorpresa!).
Un ultimo accenno alla sala AV Vidikron, lodevole esempio di audio/video in stereofonia pura, con però la curiosa e persistente sensazione di *scollamento* tra l'immagine reale trasmessa dall'impianto video e quella virtuale ricostruita da quello audio!
E' assolutamente necessario credere in queste forme di comunicazione, ci vuole maggiore presenza, magari *alleanze* strategiche con altri settori dell'industria dell'intrattenimento, al fine di richiamare l'attenzione di un pubblico con interessi eterogenei, per poi poterlo accompagnare alla scoperta di questo nostro magico mondo dell'HiFi!
In ogni caso, grazie a tutti coloro che, visitatori ed espositori, hanno voluto essere presenti e partecipare all'iniziativa!
© Copyright 1998 Stefano Monteferri
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