DAC a trasformatori Arche Audio Opus 5

[DAC a trasformatori Arche Audio Opus 5]

Una linea diretta con i musicisti

[English version here]

Prodotto: DAC a trasformatori Opus 5
Produttore: Arche Audio - Corea del Sud
Prezzo: US$ 3.098 (Convertitore di valuta)
Recensore: Richard Varey - TNT Nuova Zelanda
Pubblicato: Ottobre, 2017
Traduttore: Roberto Felletti

Introduzione

Da anni sono affascinato dalla riproduzione musicale, di livello audiofilo, con il PC come sorgente, e ho provato un po' di tutto, dal semplice collegamento USB alla scheda audio interna, dall'esclusione della scheda audio all'utilizzo di vari DAC tra cui il Cambridge Audio DacMagic, il Lite DAC-AH modificato, lo Styleaudio Carat-Peridot e lo Schiit Modi. Ho condotto anche degli esperimenti per migliorare la qualità del segnale audio attraverso la porta USB, utilizzando dispositivi quali l'iFi Purifier e l'USB Disruptor. Recentemente, ho sostituito un lettore di rete Ethernet per evitare di usare le rumorose porte USB.

Quando mi è stato proposto di recensire un esemplare del DACT Opus 5, con la sua filosofia progettuale assai differente, ero curioso di scoprire se le sue prestazioni mi avrebbero convinto a riutilizzare la connessione USB. L'Opus 5 è progettato per permettere, a chi lo possiede, di apprezzare la vera bellezza dell'audio super high-end a fronte di un prezzo di fascia media. Dovevo capire se era vero. Conosciamo tutti il detto “il design è secondario rispetto alle funzionalità”; ma Steve Jobs, al contrario, sulla base delle sue esperienze giovanili, sosteneva che se bisogna realizzare qualcosa, quel qualcosa deve essere bello. Stranamente, in un settore nel quale lo scopo ultimo è un'ottima qualità del suono, l'aspetto estetico sembra avere un'importanza enorme, almeno per i progettisti, e noi tendiamo a dare più importanza alle apparenze che alla sostanza. Come si dice, “tutto fumo e niente arrosto”. Comunque, aprendo la scatola ero rimasto colpito - l'Opus 5 e l'alimentatore in dotazione sono una delizia per gli occhi. Con i loro robusti corpi in metallo, entrambi freddi al tatto, ottenuti dalla lavorazione di blocchi grezzi di alluminio, le finiture levigate, le insolite torri sul cabinet e gli ottimi connettori, questi apparecchi trasudano, semplicemente, qualità. Tuttavia, la placca col nome, avvitata sul frontale, non mi entusiasma.

[DAC a trasformatori Arche Audio Opus 5]

Il prodotto

L'Arche Audio Opus 5 è frutto del progetto e dello sviluppo di Pyon Sound e Hyondae Sound Equipment, aziende sud-coreane. I progettisti sostengono che questo sia il DAC dal suono migliore, in grado di offrire una musica non solo bella ma anche di estrema fedeltà, con risultati ottenibili soltanto investendo sui 10.000-20.000 dollari in apparecchiature digitali. Bene, non posso esprimermi in merito (per ovvi motivi), ma posso darvi un resoconto della mia esperienza di ascolto effettuata con i miei file audio riprodotti con questo DAC.

Il DACT (DAC a trasformatori) Opus 5 è descritto come un DAC USB dalle caratteristiche uniche, privo di coloriture da operazionali, dotato di un'uscita analogica esente da jitter e provvisto di uno stadio di uscita a impedenza costante, completamente isolato. Nella scatola troviamo il DAC, l'alimentatore esterno e un cavo USB lungo 80 cm (per il collegamento DAC-alimentatore). Il DAC misura 20 x 13 x 15 cm (circa); l'alimentatore misura 20 x 13 x 6,5 cm (circa). Il peso complessivo è 6 kg (circa).

Prima riassumerò l'alquanto differente approccio progettuale, poi descriverò le mie impressioni di ascolto. L'Opus 5 è progettato per riprodurre la musica nel modo più naturale possibile, traendo dai file audio digitali tonalità più morbide e “corpose”. Il chipset digitale per lo stadio di uscita analogico, accoppiato ai trasformatori, è stato accuratamente selezionato. L'Opus 5, per la facilità e la semplicità dell'installazione, può essere considerato veramente plug-n-play. Quando viene collegato a un music server o a un computer è automaticamente riconosciuto, senza bisogno di installare alcun software.

Nonostante stratosferiche specifiche tecniche e lunghi elenchi di comode funzioni, molti DAC USB producono un suono artificiale e povero, con tonalità esili e fredde. Spesso, queste caratteristiche sonore innaturali irritano e affaticano, scoraggiando sedute di ascolto prolungate e limitando il piacere che le accompagna. Lo scopo del progetto dell'Opus 5 si basa su queste premesse e sul desiderio di creare un DAC USB che permetta di essere ascoltato per ore, senza la fatica causata dal digitale, e che trasmetta piacevolezza, calore, dolcezza e tocco emotivo dai file audio. Grazie a prolungate sedute di ascolto, e per la sua musicalità, è stato scelto il chipset Texas Instruments PCM 2706. Le specifiche tecniche non sono state il fattore principale di scelta e, sebbene questo chipset offra una conversione D-A a soli 16 bit a una frequenza di campionamento pari a 48 kHz, il suo suono risulta naturale e caldo con una definizione accettabile.

Secondariamente, lo stadio di uscita analogico doveva operare al massimo delle possibilità. L'azienda ha sviluppato dei trasformatori di uscita linea step-down 2:1 ad alta impedenza, con nucleo laminato in nickel e avvolgimenti proprietari; la loro funzione è gestire il segnale analogico ottenuto dalla conversione dei dati digitali. Questa implementazione non può riprodurre la distorsione causata dagli errori di quantizzazione caratteristici di un'onda quadra, un'onda “a gradini”, per cui l'asprezza è assente. I vantaggi di questo progetto di trasformatori si traducono in un timbro più naturale, una definizione realistica e un'impedenza di uscita costante, che permette di mantenere la medesima tonalità lungo tutto l'intervallo di frequenze.

Inoltre, l'alimentatore esterno dedicato è stato realizzato per fornire al DAC una corrente più pura possibile. C'è anche un trasformatore con filtro digitale che ha lo scopo di pulire il segnale, per offrire una migliore riproduzione musicale. L'alimentatore esterno è inserito in un cabinet compatto che rispecchia quello del DAC.

Il DACT Opus 5 utilizza due cavi USB in argento: un cavo USB solo dati e un cavo USB di alimentazione. Entrambi sono costituiti da robusti conduttori in argento 4N e impiegano una topologia costruttiva, proprietaria, a incroci multipli, nella quale vengono adottati diametri differenti per i cavi dati e per i cavi di alimentazione, rispettivamente per massimizzare il trasferimento del segnale e per ridurre al minimo le interferenze causate dal rumore esterno.

Il produttore sud-coreano utilizza una tecnologia di prim'ordine per il cabinet, allo scopo di massimizzare le prestazioni dell'Opus 5. Il blocco in alluminio assicura la massima rigidezza del corpo principale. I connettori RCA proprietari, della migliore qualità, completano un cabinet già di elevata qualità. Le finiture dell'Opus 5 sono di due colori: il corpo principale di entrambi i cabinet è rivestito in duralluminio anodizzato argentato, mentre le torri cilindriche che contengono i trasformatori di uscita hanno un rivestimento in duralluminio anodizzato 6010 non trasparente.

L'ascolto

La prova di ascolto è durata alcune settimane, nel corso delle quali ho riprodotto molti brani pressoché su base giornaliera. Ho applicato i parametri che la Chesky Records usa nel suo Ultimate Demonstration Disc relativamente all'ascolto critico, ponendo particolare attenzione sulla definizione, sulla naturalezza e sulla presenza. I produttori, dopo estese prove d'ascolto, consigliano di utilizzare file audio in formato WAV. Io ho ascoltato principalmente dei file FLAC, alcuni WAV e anche qualche MP3 320 kb/s. La qualità sonora è superba. Viste le specifiche circuitali, che sulla carta sembrano persino sorprendentemente modeste, non ero sicuro di cosa aspettarmi dai 16 bit - 48 kHz. Mi domandavo anche se ci fosse la possibilità che i file a 24 e 32 bit non venissero riprodotti dall'Opus 5. In realtà, il problema non sussiste, poiché molti lettori software, come JRiver Media Center 21 (che uso), dispongono di una funzione per convertire la risoluzione in bit, da alta a bassa e viceversa. Questa funzione può essere impostata in modo che la risoluzione del file venga convertita automaticamente a 16 bit prima dell'uscita, così l'Opus non avrà problemi a riprodurre file con risoluzioni maggiori. Un altro modo per apprezzare l'ascolto di file ad alta risoluzione è impostare l'uscita del lettore software a 16 bit e 48 kHz. In questo modo, tutti i file vengono automaticamente accettati e riprodotti dal DACT Opus 5, indipendentemente dalle loro caratteristiche originarie. Quindi, in realtà, sono del tutto d'accordo con i progettisti sul fatto che l'ascolto è chiaro e rilassato, caratterizzato da immediatezza, finezza e calore - molto musicale - e senza fatica. Posso dire che è stato il suono migliore che abbia mai ascoltato con il PC. Del resto, finora è l'opzione con il miglior rapporto qualità/prezzo che abbia ascoltato (i lettori abituali sapranno che sono un fervente sostenitore del rapporto qualità/prezzo).

[DAC a trasformatori Arche Audio Opus 5]

Conclusioni

Ora cercherò di evitare la consueta pratica di abusare della definitiva e incredibilmente sorprendente e stupefacente iperbole quando si racconta la propria esperienza di ascolto. Pertanto, non posso dirvi che questo DAC sia il migliore del mondo, ma posso dirvi ciò che ho sperimentato in termini di quello che ho visto e provato, e particolarmente di quello che ho provato ascoltandolo. Mi è piaciuto davvero tanto!

Arche Audio, con questo progetto, ha ricercato la semplicità e la purezza, e nell'intento ha creato un componente audio che riproduce la musica digitale con chiarezza e tranquilla finezza. Per me, l'Opus 5 è fantastico e riproduce la musica davvero bene; i produttori hanno realizzato un dispositivo che potrebbe essere definito una linea diretta con i musicisti, e quello che fa lo fa con un certo stile. Secondo me, l'aspetto caratteristico dell'Opus 5 è, esteticamente, un successo, probabilmente una risposta artistica all'esigenza di nascondere i particolari trasformatori impiegati. Con un cabinet progettato in base a questa filosofia, un comune apparecchio elettronico diventa un accessorio di stile.

Ringrazio sentitamente Phillip Holmes, di Mockingbird Distribution, il distributore statunitense, per aver organizzato il prestito del DACT e dei cavi, nonché John Yoon-Sung Park, di Pyon Sound, Seul (Corea del Sud), per il paziente supporto tecnico e i consigli operativi, e per la sua passione per la musica.

[Trovaci su Facebook!]

© Copyright 2017 Richard Varey - richard@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com