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Recensore: Arvind Kohli - TNT USA Quando iniziai ad interessarmi all'audiofilia il
formato digitale aveva già guadagnato un indiscutibile successo
commerciale e sorpassato di gran lunga come supporto sia il vinile che
le cassette. Come diretta conseguenza, i formati analogici non sono
mai entrati a far parte del mio impianto. Sono certo che questo
è avvenuto anche a molti altri giovani appassionati di Hi-Fi.
La domanda che ripetutamente tornava a presentarsi
alla mia mente era se avrei dovuto aggiungere il vinile alla mia scuderia. Una sequela di pro e contro popolava la mia mente, e
quando ne parlavo con altri appassionati o leggevo qualche articolo al
riguardo ricevevo una marea di opinioni e suggerimenti
contrastanti. Nel corso di molti mesi ho oscillato in entrambe le
direzioni e non ho trovato nessun modo semplice di prendere una
decisione.
C'era un solo modo di sciogliere tutti i miei dubbi:
avrei dovuto testare questo formato audio per un certo periodo! Per
questo ho iniziato una valutazione del formato analogico e ho deciso
di condividere con voi le mie scoperte.
Prima di tutto devo spiegarvi quali criteri
userò per capire se questo formato si adatti alle mie esigenze
musicali oppure no.
Vedo solo quattro ragioni per cui potrei
giustificare l'aggiunta del formato analogico ad un impianto audio
(altre persone potrebbero trovarne di diverse). Discuterò i
risultati dei miei esperimenti e le mie conclusioni rispetto a questi
quattro criteri:
Se sia più economico ascoltare il vinile
piuttosto che i formati digitali, assumendo che io abbia già un
lettore digitale universale da 3000 dollari (cifra da capogiro, per gente che deve far quadrare i conti al centesimo, come me).
Il mio prezzo di riferimento per CD/SACD comprati a
poco prezzo è di 5 dollari a disco (comprati usati o via
bmgmusic.com). Per cui affinché risulti essere economicamente
vantaggioso, dovrei essere in grado di comprare dischi in vinile per
molto meno considerando che devo aggiungere anche il costo del
giradischi e di tutti i componenti di contorno (testina, pre fono etc
etc). Assumiamo che il tutto sia un modello base e usato: anche
così non vedo nessun modo per cui una combinazione
piatto/braccio/testina/preamplificatore possa costare meno di 500
dollari anche se, molto più realisticamente, il prezzo
sarà intorno ai 1000 dollari.
Ora posso comprare dischi usati per molto poco (tra cinquanta centesimi e cinque dollari). Ma nello scenario più ottimistico
dovrei comprare 111 dischi in buone condizioni a mezzo dollaro ed un
sistema da 500 dollari per arrivare pareggiare l'esborso degli stessi 111 album
comprati su digitale a 5 dollari al pezzo. Ma questo scenario è
veramente inverosimile.
In uno scenario più realistico in cui i
dischi usati costino in media 4 dollari ed il sistema ne costi 1000,
il punto di equilibrio è intorno ai 1000 album. E ovviamente le
qualità sonore del mio setup analogico dovrebbero almeno
eguagliare quelle del setup digitale perché di certo non posso
giustificare l'introduzione nel mio sistema di un formato che suoni
peggio anche se più economico.
Per queste ragioni è facile concludere
immediatamente che probabilmente non sarò capace di
giustificare su base puramente economica l'aggiunta di un giradischi
in un impianto che già includa una sorgente digitale.
Terrò tuttavia questo criterio sempre sotto osservazione nel
caso in cui la realtà risulti diversa dalle mie supposizioni.
Se sia più economico ascoltare il vinile
che non i formati digitali, assumendo che io non abbia un lettore CD e
disponga di 3000 dollari da spendere tra un lettore digitale
universale ed un setup analogico. Quando si tratta di scegliere un
unico formato come sorgente, è importante capire tutti gli
aspetti riguardo alla musica disponibile in ciascun formato.
In media, guardando al mercato dell'usato, il vinile costa un po' meno degli
altri supporti, è maggiormente disponibile in grandi
città e meno nelle piccole, ed è più facile
reperire vecchie registrazioni molte delle quali non sono mai state
trasferite su digitale (e mai lo saranno).
Per quanto riguarda il nuovo, il vinile è
molto più costoso e sicuramente gli album disponibili sono
molto pochi. D'altra parte i CD sono reperibili ovunque sia nuovi che
usati.
Conosco solo una persona che ha come unica sorgente
il vinile. Ritengo che al giorno d'oggi sia impossibile non avere una
sorgente digitale a meno che non si abbia alcun interesse sulla
maggioranza delle nuove uscite. Anche se questo criterio non è
completamente realistico, servirà come un utile punto di
riferimento.
Se suoni meglio dei formati digitali (CD, SACD e
DVD-Audio).
Se il vinile suona meglio, allora, fine dei giochi
e l'analogico vince. Quindi starà ad ognuno di noi decidere se
il miglior suono vale il costo dell'aggiunta di un altro formato al
nostro sistema. Francamente questo è il punto che trovo
maggiormente interessante, mentre i primi due sono solo puri esercizi
di stile.
Se dovete avere registrazioni che non sono
disponibili su supporto digitale. Questo criterio si applica agli
audiofili nel senso stretto del termine. Loro, che sono amanti della
musica, hanno già la risposta: è imperativo avere un
giradischi analogico per poter ascoltare tutte quelle registrazioni
che non sono disponibili su formati digitali.
Alla fine di questa serie di articoli, vi
dirò se mi è capitato di incappare in qualcuna di quelle
registrazioni e se questo criterio ha veramente un qualche senso.
Ed ora, che lo spettacolo cominci...
Pubblicato: Novembre, 2006
Traduzione:Roberto D'Agosta
LA DOMANDA
I CRITERI
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