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Recensore: Pierre lurné - TNT Francia
Pubblicato: 2020
Traduttore: Roberto Felletti
Avevo promesso che questo articolo avrebbe parlato di bracci, ma prima un sommario di dove siamo e di quali lezioni possono essere imparate da questa realtà. Quando si compra una testina l'errore di tracciamento è già nella scatola, perché nulla realizzato dall'uomo è perfetto. Qualsiasi prodotto, di qualunque genere, soffre di “tolleranze o margini meccanici o produttivi”, le/i quali influenzano la precisione della realizzazione e dell'assemblaggio; di conseguenza, non c'è assolutamente modo di conoscere l'entità dell'errore di tracciamento intrinseco della testina che avete appena acquistato!
Grande o piccolo, chi lo sa? Sul lato sinistro o sul lato destro, chi lo sa? Pertanto, l'installazione di una testina sul porta-testina non sarà perfetta; aggiungerà o sottrarrà qualcosa, chi lo sa? (Vedere i dettagli nell'articolo precedente). Inoltre, l'angolo di tracciamento riguarda soltanto il piano orizzontale e infatti questa solita e inevitabile mancanza di precisione è all'opera sugli altri due piani: l'errore di azimut sul piano laterale e l'errore di VTA/SRA sul piano verticale. I produttori fanno del loro meglio nonostante i problemi, grazie soprattutto agli strumenti di ingrandimento ottici: microscopi, proiettori di profilo, tempo, ecc. Similmente, anche gli appassionati di hi-fi cercano di fare del loro meglio con le loro dime, ma devono tenere a mente che questa regolazione non è che una guida molto approssimativa. Senza strumenti di misura adeguati, l'unica soluzione è “ruotare” la testina un po' e dopo qualche tentativo un “punto ottimale” si trova. Rilassatevi, è piuttosto facile da fare!
Il problema dell'angolo di tracciamento è uno svantaggio dei bracci a fulcro. I bracci tangenziali ne sono esenti per principio. Tuttavia, se si acquista un braccio tangenziale per liberarsi dell'errore di tracciamento si prende la strada sbagliata e si perderà tempo, perché è già intrinseco alla testina e anche maggiore di quello solito, minore, che si può avere in fase di installazione. Perciò, di nuovo, “ruotare” una testina per trovare il “punto ottimale” può aiutare. In altre parole: quando un audiofilo, in qualsiasi parte del mondo, installa una testina, si aiuta con una dima e si aspetta un errore di tracciamento residuo molto piccolo, diciamo di 1 o 2 gradi di angolo. Se lui usa un braccio tangenziale, si aspetta un valore pressoché pari a zero gradi. Entrambe le situazioni sono totalmente sbagliate, perché l'errore di tracciamento proprio della testina è molto maggiore e su di esso si è totalmente sorvolato, in silenzio, per decenni (?!). Facciamo l'esempio di una testina affetta da un errore di tracciamento di 4°, un valore medio che dipende dal vostro budget e dalla fortuna che avevate il giorno in cui l'avete acquistata (ulteriori dettagli qui). Dopo l'installazione su un braccio a fulcro, l'errore totale varierà tra circa 4+1 = 5°, se i due errori si sommano e sono sullo stesso lato, e 4-1 = 3°, se un errore è a sinistra e l'altro a destra, perché in questo caso si sottraggono. Comparativamente, su un braccio tangenziale l'errore di tracciamento resterà più o meno sui 4°.
Non discutiamo sui numeri, concentriamoci sul principio. Qualunque sia il braccio che usate con la vostra testina, a fulcro o tangenziale, l'errore di tracciamento sarà grossomodo simile! Non ha importanza il tipo di braccio utilizzato! Una Rivoluzione nel nostro Piccolo Mondo Analogico! Statisticamente parlando, il braccio tangenziale potrebbe avere un piccolo vantaggio rispetto a quello a fulcro. In pratica le cose sono differenti perché nessuno usa una “combinazione testina-braccio media”, bensì soltanto la propria particolare con i suoi difetti sconosciuti, grandi o piccoli.
Il prossimo articolo sarà intitolato: La Pura Verità sui Bracci con Cuscinetto Aerostatico.
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