[Panasonic SH-ALL1C]

AVVENTURE

NELLO STREAMING AUDIO VIA RETE A BASSO COSTO

[English version here]

Recensore: Andy Norman - TNT UK
Pubblicato: Febbraio, 2019
Traduttore: Roberto Felletti

Avventure nello streaming audio via rete a basso costo: Seconda Parte

Questa è la seconda parte del mio viaggio nell'hi-fi via rete. La prima parte è qui.

Ho riconosciuto il reale beneficio dello streaming audio quando ho provato a trasmettere musica dal PC, nello studio, all'impianto, in soggiorno, dimora dello stereo migliore. Per fare ciò, utilizzando l'I-East Soundstream, è stato necessario impostare il PC come server. Questo non è riportato nelle istruzioni del Soundstream e sembra complicato, ma, a dire il vero, è piuttosto semplice. Probabilmente, per i PC Windows il modo più facile è usare Windows Media Player (WMP). WMP è migliorato molto rispetto alle prime versioni e sarebbe servito allo scopo se la mia collezione musicale non fosse stata strutturata nel modo in cui è strutturata. Io conservo la musica in una gerarchia di cartelle suddivisa per genere e artista. Questa disposizione va bene per collezioni scrupolosamente indicizzate, che usano solo MP3 o altri tipi di file gestibili tramite i “tag”. Invece, WMP si aspetta di vedere metadati coerenti e appropriatamente aggiornati, per cui ho avuto difficoltà a vedere la mia musica nel modo al quale sono abituato.

Normalmente uso Foobar 2000 come lettore e gestore di file, perché ha sempre avuto il supporto per i file lossless, perché funziona bene con più driver di uscita e perché riesce a gestire il mio sistema di archiviazione. Le funzionalità base di questo programma possono essere estese aggiungendo ulteriori moduli, chiamati (prevedibilmente) “estensioni”. C'è un'estensione che trasforma Foobar in un server, rendendo così visibile la sua libreria e permettendone l'accesso a lettori audio o ad altri dispositivi facenti parte della medesima rete locale. Quindi, ho scaricato e installato l'estensione, ho rilanciato il programma e tutto era pronto all'uso. All'inizio la cosa ha funzionato bene e ho trascorso alcune ore liete a giocare con l'impianto e la musica immagazzinata nel computer, selezionandola e controllandola tramite l'app sull'iPad. Pensavo proprio di avere trovato la soluzione giusta!

Poi, dopo il successo iniziale, ho scoperto che passando all'app sull'iPad mi aspettavo di vedere e di essere in grado di ascoltare la libreria di Foobar; però essa era scomparsa. A questo punto, mi sono reso conto di quanto sia complesso individuare un problema in un sistema che ha così tante possibili fonti di errore. Dopo aver ripetutamente riavviato il computer (operazione che a volte risolve i problemi), cambiato router e provato differenti app sull'iPad, alla fine ho provato a usare MediaMonkey anziché Foobar, come server sul PC. MediaMonkey dispone di una funzione server integrata, che basta attivare nella schermata delle opzioni. Questo ha risolto il problema e da allora lo streaming musicale nella rete è affidabile.

Lo svantaggio di questo sistema è che è necessario lasciare il PC sempre acceso se voglio ascoltare la musica immagazzinata negli hard disk. In un mondo ideale avrei potuto risolvere l'inconveniente collegando una porta USB al router Wi-Fi, che sembra essere stato progettato per questo scopo. Se avesse funzionato, i dischi sarebbero stati accessibili permanentemente come NAS (Network Attached Storage). Tuttavia ho scoperto che, nonostante le apparenze, in realtà il “BT Smart Hub” non è equipaggiato per fare questo e l'altro mio router, un TP Link Archer VR600, funziona ma mostra soltanto il primo paio di cartelle presenti sull'hard disk. Così, dopo alcune altre ore perse a fare ricerche e a sperimentare, ho rinunciato a questa possibilità.

Malgrado la delusione con i router, con MediaMonkey in funzione sul PC e usando il software i-East sull'iPad avevo ottenuto un sistema ben funzionante. Pertanto, era ora di giocare un altro po'!

Questo tipo di rete utilizza un paio di protocolli per garantire la compatibilità tra i dispositivi. I principali sono il DLNA e l'UPnP. Rispecchiando questi standard, gli app store di Apple e Google offrono una buona scelta di lettori software con funzionalità di rete, i quali possono essere usati come alternativa a quelli dei produttori di hardware. Tutti offrono funzionalità leggermente diverse (molti sono più specifici per lo streaming video verso la TV) e hanno livelli di integrazione diversi con i servizi di musica online. Dopo averne provati alcuni, mi sono orientato su un paio che funzionano bene con la mia configurazione e che vale la pena provare, se state esplorando questo mondo. Il più interessante di questi prodotti è un'app per iPad che si chiama Creation 5. Originariamente, l'app era stata sviluppata per Bang & Olufsen, per cui è progettata a livello professionale ed è orientata all'audio. L'app integra il servizio di musica online Deezer e una selezione di Internet radio.

Il software più flessibile che ho trovato si chiama MConnect. Questo software vi permette di ascoltare musica dal vostro server con la stessa interfaccia di Tidal e Qobuz, oppure di fare streaming dai servizi di cloud Dropbox o OneDrive. Non ho provato l'integrazione con il cloud, ma si tratta di un prodotto orientato all'audio che funziona molto bene con la mia libreria sul server e con Qobuz. Non l'ho provato con Tidal, ma dovrebbe funzionare altrettanto bene. Spotify “vede” i dispositivi di streaming nella sua stessa interfaccia e può inviare a essi la sua musica all'interno del suo stesso ambiente software. Tuttavia, va fatto notare che nessuna delle soluzioni proposte permette la riproduzione senza pause. Anche quando questo è possibile via software, non è supportato dall'hardware e io ritengo che non faccia parte del protocollo DLNA. Per me non è un vero problema, ma per qualcuno potrebbe essere molto irritante.

[Panasonic SH-ALL1C - Vista posteriore]

Cercando un modo per fare streaming verso il mio DAC con i brani a risoluzione maggiore, mi sono imbattuto nel Panasonic SH-ALL1C. Il prezzo di listino è 199 sterline, ma un negozio locale ne aveva uno “aperto” (perché era stato restituito da un cliente) che veniva venduto per meno di 50 sterline. Anche in questo caso il prodotto ha ricevuto recensioni contrastanti dai clienti, sui principali siti, ma principalmente queste riguardavano problemi che ho cercato di risolvere con il Soundstream. L'ALL1C ha capacità e connessioni simili al Soundstream, ma sotto molti aspetti è un'apparecchiatura di qualità superiore. Fa parte di una linea di prodotti apparentemente pensata come concorrente della Sonos, consistente principalmente in diffusori di rete amplificati. Poiché utilizza protocolli di rete simili, questo dispositivo serve ottimamente allo scopo.

Fisicamente, è più grosso del Soundstream; la sua dimensione è all'incirca quella di uno spesso libro in brossura. L'alimentatore è integrato, collegato tramite un cavo a forma di 8, anziché esterno, come l'alimentatore “da parete” del Soundstream. Dispone di un'uscita S/PDIF ottica, che può essere impostata per flussi di dati a risoluzione standard oppure alta. Con l'impostazione “standard”, le frequenze di campionamento più elevate sono ridotte a 44 kHz (presumibilmente per permettere una più ampia compatibilità). I valori più elevati sono accessibili cambiando la modalità, operazione che richiede il tocco di pulsanti a sfioramento sul frontale. Tuttavia, non c'è praticamente bisogno di usare l'uscita ottica, perché il DAC produce un suono degno di nota anche dall'uscita RCA. Non è buono quanto il Marantz, essendo privo del peso e dell'immagine spaziosa che il Marantz offre, ma per il prezzo che ho pagato è eccezionale. Probabilmente, resterebbe competitivo anche al suo prezzo originale, ma la mancanza di ingressi fisici implica che non può essere usato come DAC a se stante, a meno che l'utilizzatore non voglia usarlo solo per fare streaming audio. Sebbene non sia il mio caso, posso immaginare uno studente, o chiunque viva in una piccola stanza, usare questo dispositivo insieme a un portatile, a un economico amplificatore digitale, a diffusori di sensibilità elevata e a un abbonamento a Spotify Premium (o servizi analoghi) come soluzione a basso costo per assemblare un impianto ben suonante collegato a un catalogo musicale praticamente infinito.

Dopo aver installato il Panasonic, ho spostato il Soundstream in un'altra stanza, per avere anche lì funzionalità di streaming. In teoria, ho la possibilità di veicolare l'audio a uno o a entrambi gli impianti, serviti sia dalla musica presente sull'hard disk del PC sia da Spotify (la mia sorgente musicale abituale in Internet) o Qobuz, che sto provando di nuovo. Non sono sicuro, personalmente, che la spesa richiesta per il servizio ad alta risoluzione di Qobuz sia giustificata, però posso affermare che il suono è fantastico attraverso lo streamer Panasonic e convertito dal DAC Marantz. Nel breve tempo trascorso da quando l'ho fatta funzionare, questa è diventata la mia configurazione d'ascolto principale, specialmente perché sto facendo ricerche musicali per vari progetti e ho apprezzato davvero tanto la varietà di musica con qualità elevata disponibile online.

Ho dovuto faticare un po' per far sì che i vari elementi del mio impianto audio di rete funzionassero bene insieme, ma devo dire che ne è valsa la pena. Sono fortunato ad avere il tempo per giocare con questi dispositivi e di poter provare e sbagliare per riuscire a farli funzionare come voglio. In questi articoli ho parlato dell'hardware e del software che ho incontrato strada facendo. Ce ne sono tanti altri che non ho provato, per cui non dirò che sono i migliori nella loro fascia di prezzo o cose simili; la vostra esperienza può essere diversa. Ma, in conclusione, posso dire che il networking offre una serie di possibilità che, se implementate con successo, rappresentano un ottimo modo per ascoltare musica in alta fedeltà, che poi è lo scopo di questo nostro hobby. E questo può essere ottenuto spendendo così poco che l'idea è anche intrigante per un pubblico più ampio.

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