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Prodotto: Testina Shure V15 V con puntina Fritz Gyger
Produttore: Andre Hanekom - Blue Angel Audio (Città del Capo, Sud Africa) - testina Blue Angel Mantis
E-mail per contatti: blueangelaudio@telkomsa.net
Recensore: Chris Templer - TNT Sud Africa
Data della recensione: Gennaio, 2016
Traduttore: Roberto Felletti
Questo articolo è più un confronto tra puntine piuttosto che una prova dettagliata della testina in sé, della quale potete leggere, qui su TNT-Audio, la particolareggiata recensione che Geoff Husband scrisse nel 1999.
Poiché un mio amico mi aveva inviato una testina Shure V15 V con uno stilo di tipo III (spedirla all'altro capo del mondo, in Sud Africa, è stato facile benché costoso!), l'ho provata passando in rassegna la mia collezione di LP. Un aspetto importante di questa testina è venuto alla luce non appena lo stilo ha toccato il disco per la prima volta: il rumore di superficie, paragonato a quello di molte altre testine che ho posseduto o utilizzato, era diminuito piuttosto drasticamente!
Come estremo tentativo, avevo contattato Blue Angel Audio, a Città del Capo, chiedendo se ci fosse la possibilità di ristilarla montando uno stilo Gyger. Come risultato, avevo ottenuto una testina Shure V15 III con corpo in legno e puntina Gyger; Andre Hanekom aveva già realizzato qualcosa del genere, tempo fa.
Come si può vedere dalle immagini, la presentazione del prodotto è d'impatto e la qualità della realizzazione, da sola, dà una certa idea di quanta attenzione sia stata dedicata alla testina, il cui corpo è stato ricostruito in legno.
Con il rifacimento, Andre ha praticato delle filettature sul corpo della testina, la qual cosa rende il montaggio una passeggiata. La foto sopra mostra la puntina Gyger e il cantilever. Quello originale, di tipo III, è molto più spesso e, confrontandolo, sembra quasi malfatto.
Gli opuscoli illustrativi Shure affermano che le differenze tra i tipi III, IV e V riguardano solo lo stilo; confrontando il tipo III e il tipo V (dal sito wajonaudio.webs.com/ del mio amico, che utilizza entrambi gli stili), personalmente non ho riscontrato differenze all'ascolto, tranne quelle derivanti dall'uso di puntine diverse. Anche Andre di Blue Angel non è stato in grado di percepire differenze tra le due versioni. Ciò ha reso abbastanza semplice (e molto più sicuro) passare dall'una all'altra scambiando i porta-testina anziché gli stili.
DIFFERENZE TRA VERSIONI DELLA TESTINA SHURE V15 |
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1973 - V15 tipo III |
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1978 - V15 tipo IV |
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1982 - V15 tipo V |
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Questo, per quanto può valere, è ciò che posso offrirvi, poiché in rete c'è molto poco riguardo le puntine Gyger.
Un punto che devo menzionare è l'impianto utilizzato per l'ascolto, oltre a una lista piuttosto dettagliata di LP (troppo lunga da scrivere in questa sede); alcuni commenti saranno sufficienti. Come amplificazione ho usato dei monoblocco a triodi SE 300B, con preamplificatore valvolare, costruiti, qui in Sud Africa, da Alan Hobkirk sulla base degli standard più elevati, con il solito corredo di cavi in argento, condensatori Cerafine e stravaganti trasformatori d'uscita. Come diffusori ho impiegato sia i Goodmans Axioms, in cabinet provvisti di sbocco reflex, sia dei Tannoy Monitor Gold da 12" con caricamento posteriore a tromba. Come giradischi mi sono avvalso di un EMT 948, con braccio standard, unitamente a uno stadio phono Jolida. Come cavi ho attinto esclusivamente a progetti fai-da-te oppure, come nel caso dei cavi di potenza, ho preso grossi spezzoni di cavo, poiché non sono un seguace del cablaggio feticista.
La Shure gode della ben meritata reputazione di avere una risposta “precisa al millimetro” e lo dimostra. Con lo stilo di tipo III, il suono è dettagliato e musicale (nel senso che il timbro degli strumenti è corretto e molto piacevole da ascoltare). Generalmente parlando, nulla da dire sul tracciamento, sebbene con alcuni LP ci siano stati lievi segnali che hanno indicato come l'insieme non fosse del tutto soddisfacente.
Inevitabilmente, questi LP, a parte essere vecchi ed essere stati ascoltati parecchio, sono registrazioni di corno francese, tuba o basso profondo per organo. Lo stilo con puntina Gyger ha tracciato gli LP senza problemi e, finora, senza alcun segno di errato tracciamento. Inoltre, la Gyger conferisce un aumento abbastanza evidente del dettaglio e perfino un minore rumore di superficie. Questa combinazione funziona così bene che ho venduto la mia testina Benz Micro e ho messo nel cassetto le altre che possiedo.
Ascolto molta musica per organo, orchestra, ottoni e alcune cose molto strane, tipo gli organetti da luna-park e gli organi da cinema (usati all'epoca dei film muti - NdT), i primi esempi che mi vengono in mente, e l'accoppiata Shure/Gyger ha riprodotto tutto bene. In tutta onestà, tranne con alcune testine high-end molto costose, non credo che questa in esame possa essere sconfitta tanto facilmente. C'è stata solo un'altra testina, tra quelle da me ascoltate o possedute, dal suono così piacevole e, aspetto importante, che mi ha fatto desiderare di riascoltare gli LP; e anche quella proveniva da Andre.
© Copyright 2016 Chris Templer - chris@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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