Il TeddyDAC VC di Teddy Pardo

[Vista frontale del TeddyDAC VC di Teddy Pardo]

Fiduciosa autorevolezza

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Prodotto: TeddyDAC VC
Produttore: Teddy Pardo - Israele
Prezzo: 905 sterline per il DAC, 150 sterline per l'USB asincrona, 50 sterline per le XLR opzionali - Convertitore di valuta
Recensore: Maarten van Casteren - TNT UK
Data: Maggio, 2014
Traduttore: Roberto Felletti

Teddy Pardo è conosciuto negli ambienti hi-fi soprattutto per i regolatori di tensione e per gli alimentatori; solo di recente ho scoperto che, in realtà, produce anche amplificatori, preamplificatori e DAC. Questo ha senso, in quanto preamplificatori e DAC, di solito, utilizzano regolatori di tensione nella sezione di alimentazione; inoltre, la progettazione di un amplificatore non è poi tanto diversa da quella di un regolatore. Lo scorso settembre, in occasione del National Audio Show, ho avuto modo di ascoltare l'impianto completo di Teddy, diffusori compresi, restando veramente colpito dalla limpidezza del suono.

Il Teddy DAC VC (Volume Control, controllo del volume) è un componente relativamente semplice, racchiuso in un case compatto. Malgrado l'aspetto un po' dimesso, in realtà è costruito molto bene, dà veramente l'idea di essere un prodotto di una certa consistenza e fa uso degli eccellenti connettori RCA WBT NextGen, tanto per fare un esempio. La versione VC di questo DAC possiede un'uscita variabile, di tipo single ended, che ne permette il collegamento diretto con un finale, caratteristica che mi piace proprio. In questo modo, il DAC può essere usato senza bisogno di un preamplificatore, il che lo rende, dal punto di vista economico, una soluzione molto efficace. Il modello in prova disponeva anche di uscite bilanciate (opzionali), dal livello fisso, che richiedono l'uso di un preamplificatore. Gli ingressi sono di tipo ottico, coassiale e USB asincrono (opzionale anch'esso). Sul pannello frontale sono presenti soltanto un controllo del volume e un selettore degli ingressi; tutto qua. Bello e semplice, proprio come piace a me. È disponibile anche un telecomando, solo per il volume.

Il DAC accetta tutte le frequenze di campionamento più comuni fino a 192 kHz, anche attraverso il collegamento USB. Il chip convertitore è un Wolfson Micro WM8741, mentre il ricevitore digitale è un WM8804. Teddy sostiene che il jitter clock sia molto basso e che un filtro digitale sia in grado di prevenire il pre-ringing. Gli stadi d'uscita sono completamente a componenti discreti, di tipo JFET, per cui non si sono utilizzati operazionali. Inoltre, Teddy fa un uso massiccio del suo famoso regolatore di tensione: due terzi della scheda sono dedicati all'alimentazione che comprende, nientemeno, undici SuperTeddyRegs. Dichiarazioni simili sono piuttosto degne di nota, certamente in rapporto al prezzo, relativamente accessibile, di questo DAC.

[Vista posteriore del TeddyDAC VC di Teddy Pardo]

In funzione

Ha funzionato tutto bene, senza problemi. Ho collegato le uscite variabili direttamente ai miei diffusori attivi Unity Audio Rock, con un risultato assolutamente buono. Ho anche collegato le uscite bilanciate del DAC al mio preamplificatore passivo Django e al preamplificatore a trasformatore AMR-S, che quindi pilotavano i diffusori tramite le uscite bilanciate di questi ultimi e, anche in questo caso, è andato tutto bene. Con il TeddyDAC non ho avuto problemi, né con i collegamenti digitali né di altro tipo. È silenzioso, non scalda e, molto semplicemente, fa il suo lavoro.

Il suono

Devo essere onesto e ammettere che il TeddyDAC non mi ha impressionato subito. L'ho lasciato in rodaggio per circa un giorno prima di ascoltarlo seriamente, giudicando il suono poco corposo e privo di interesse. Poiché possiedo altre due sorgenti digitali che mi piacciono molto, un OPPO BDP-105 da me modificato e un lettore cd Astin Trew At3500+, nelle settimane successive ho preferito ascoltare con queste, evitando il TeddyDAC. Teddy Pardo, però, aveva manifestato un po' d'impazienza visto che la cosa stava andando per le lunghe, quindi sono stato costretto ad ascoltare il DAC seriamente per poter completare la recensione. Non saprei dire cosa fosse successo ma, quando mi sono apprestato ad un ascolto serio, mi sono trovato di fronte con quella che, probabilmente, potrei definire la migliore esperienza di suono digitale che abbia mai sperimentato nel mio impianto! Come posso averlo giudicato così malamente? In realtà non saprei dirvi. Probabilmente il TeddyDAC ha bisogno di parecchio rodaggio (è stato acceso e collegato all'OPPO tutto il tempo, per cui aveva accumulato molte ore di funzionamento) oppure i primi giorni non sono stato sufficientemente attento, chi lo sa.

Comunque sia, il punto fondamentale è che si tratta di un DAC assolutamente brillante. La prima caratteristica che ho notato è stata la sua eccezionale limpidezza, non solo in gamma media e alta, ma più in particolare per quanto riguarda il basso, secco ma profondo nonché preciso, con un'eccellente articolazione. Gli estremi in gamma alta sono più frizzanti di quelli del mio OPPO e, all'inizio, ho pensato che fossero un po' taglienti, ma in realtà sono solo molto nitidi e rivelatori. Il palcoscenico è più largo che profondo, molto ben focalizzato, con un'eccellente separazione. Il suono proveniva da dietro i miei diffusori Unity Audio "The Rock", con una buona disposizione dei piani sonori. Cosa ancora più importante, non ho riscontrato problemi di alcun tipo né carenze di minor importanza. Quindi, molti punti di forza e nessun difetto, fatto che in realtà è notevole, persino per un DAC attuale!

Nel complesso, la prestazione è stata pulita, chiara, dettagliata e veloce, ma non nel senso di "frettolosa". In realtà, il TeddyDAC suona in modo alquanto tranquillo e autorevole, senza imporre mai il suo carattere sulla registrazione. Il ritmo è eccellente, ben calibrato e molto ben controllato, tanto da affrontarne le complessità senza problemi. I transienti sono gestiti brillantemente, con il pianoforte e la batteria che suonano netti e precisi, con grande impatto. Questo potrebbe portarvi a credere che il DAC enfatizzi il momento iniziale di un suono; in realtà è pressoché vero il contrario. Non che questo aspetto sia gestito male, semplicemente una delle caratteristiche rilevanti di questo DAC è il modo in cui i suoni persistono. Mi viene in mente l'effetto dei regolatori Belleson sui miei diffusori Rock: tutti i suoni sembravano durare più a lungo e gli strumenti parevano suonare più di prima. Il TeddyDAC presenta la stessa caratteristica, a cui si aggiunge un suono rifinito e vellutato che semplicemente si rifiuta di diventare aggressivo. Questa sensazione di persistenza può essere dovuta all'interazione di un rumore di fondo molto basso con un'eccellente ambienza. Una simile estensione dinamica rende più intelligibili gli strumenti sullo sfondo, anche se quelli in primo piano sono predominanti. Aspetti quali il parlato dei pianisti o il canto dei bassisti diventano più evidenti, ma senza che l'attenzione si concentri su di essi.

Per inciso, quando parlo di basso rumore di fondo non voglio dire che il DAC sia silenzioso in assenza di segnale; ovviamente lo è. Ogni DAC almeno decente deve essere silenzioso quando "riproduce" il silenzio. Qualsiasi amplificatore o DAC può essere considerato un rubinetto, chiuso in assenza di suoni e aperto quando si ascolta musica. Quando è aperto, entra anche il rumore insieme con il segnale sonoro, e proprio questo è il problema. Per la maggior parte, esso è coperto dalla stessa musica, quindi difficile da percepire come segnale indipendente; ciononostante, la sua presenza può influire molto. Grazie ai suoi regolatori di alta qualità, il TeddyDAC è molto silenzioso in fase di ascolto, oltre ad avere un indice di distorsione molto basso, anche in presenza di pieni orchestrali. Ciò significa che il segnale sonoro è riprodotto tale e quale, indipendentemente dal livello. Credo sia questo il motivo per cui questo DAC suona in modo così naturale, creando quella spiccata sensazione di persistenza; l'attacco di un suono, quando l'intensità è massima, risulta meno distorto e quindi meno "forte", mentre quando il volume scende la coda del suono è meno affetta da rumore e, di conseguenza, il suono stesso risulta più pulito.

Prima che pensiate che si tratti di un DAC tendente all'analitico voglio dire che anche dal punto di vista armonico è eccellente, con una grande separazione degli strumenti e persino delle singole note di un accordo. Nel complesso non si può dire che sia particolarmente caldo, ma le voci e gli strumenti hanno comunque un'intensità particolare che ne accentua i toni, conferendo loro una maggiore corposità, caratteristica molto piacevole da non confondere però con la colorazione; in questo caso, significa soltanto che il TeddyDAC è in grado di riprodurre il timbro degli strumenti in modo naturale. Anche la gamma alta ne trae giovamento, per cui i piatti suonano più corposi e squillanti. Ad esempio, il brano "Ray of Light" di Madonna suona in maniera chiara e profonda, senza pregiudicare l'effetto "Wall of Sound" (particolare tecnica di registrazione della musica pop/rock - NdT), mentre la tromba di Miles Davis ha il corretto timbro metallico, tagliente e brillante, senza perdere sostanza, dettaglio o espressività musicale. Un'altra caratteristica di questo DAC che mi ha colpito è la capacità di suonare bene e in modo soddisfacente a basso volume, motivo per cui non si sente il bisogno di alzarlo. Credo che ciò sia dovuto alla limpidezza e alla buona risoluzione del basso, il che si traduce in una complessiva facilità d'ascolto che non necessita di elevate pressioni sonore.

Il TeddyDAC sfoggia una fiduciosa autorevolezza, ha un suono consistente e si rifiuta di inasprirsi o di impastarsi quando le cose si fanno difficili, non perdendo davvero mai l'autocontrollo, neanche in presenza di strutture musicali complesse. Semplicemente presenta le due principali dimensioni sonore, l'escursione dinamica e l'ampiezza di banda, in modo corretto, quasi fosse una finestra spalancata sulla registrazione; in definitiva, tutto quello che ci si può aspettare da un DAC. Aggiungete un suono ricco e soddisfacente e il TeddyDAC ne esce vincitore indiscusso.

Conclusioni

Questo DAC è meraviglioso, uno dei migliori che abbia mai provato. È altamente definito senza essere analitico, è dolce ma al contempo frizzante e veloce, suona in modo naturale senza ammorbidirsi e in modo dinamico senza gridare, canta senza urlare. Dev'essere qualcosa che dipende dall'alimentazione e dalla conseguente pulita precisione del segnale; qualunque sia la causa, si tratta di un DAC di alta classe a un prezzo (più o meno) accessibile, specialmente quando è collegato direttamente a un finale. Assolutamente consigliato.

© Copyright 2014 Maarten van Casteren - maarten@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com


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