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Ali Akbar Khan e Swapan Chaudhuri - "Indian Architexture"

[Indian Architexture]

[English version]

Artisti: Ali Akbar Khan, Swapan Chaudhuri
Genere: Classica Indiana
Etichetta: Water Lily Acoustics
Numero di serie: WLA-ES-20-SACD
Pubblicato: 2002
Formato: SACD Hybrid, LP, download in multi formato
Recensore: Arvind Kohli - TNT USA
Traduttore: Roberto D'Agosta
Pubblicato: Ottobre 2009

Questo articolo è un tributo postumo ad Ali Akbar Khan, passato a miglior vita il 18 Giugno scorso. Volevo scrivere questo articolo già da molto tempo, e infatti avrei voluto anche intervistare l'ustad. [Ustad è un titolo onorifico attribuito a quei musicisti classici indiani di tradizione islamica che abbiano raggiunto un certo livello di conoscenza della musica. N.d.T] Non ho fatto in tempo nessuna delle due cose e lo rimpiangerò per sempre.

I Musicisti

A essere onesti, mi sento un pochino stupido a scrivere di Ali Akbar Khan: la sua vita è così ben documentata da molte altre fonti che lo hanno conosciuto e che capiscono il suo talento ad un livello per me irraggiungibile. Questo articolo è solo un umile tentativo... [Ali Akbar Khan]

Nato il 14 Aprile 1922 in quella che allora era parte dello stato indiano del Bengala Orientale e che oggi è il Bangladesh, era il figlio del leggendario Allauddin Khan, maestro di molte delle stelle della musica classica indiana contemporanee incluso Ravi Shankar. Sia il padre che il figlio furono capi della Seni Maihar gharana che più o meno si tradurrebbe come scuola o tradizione di Seni Maihar la quale ha una storia di circa 500 anni. Ali Akbar fu allievo del padre da quando aveva 3 anni e imparò sotto la sua guida l'uso della voce e di vari strumenti: la sua formazione durò circa 20 anni e 18 ore di pratica al giorno erano quasi la normalità; per quanto possa sembrare strano per la persona comune, questo livello di dedizione è necessario per raggiungere la completa maturazione del musicista. Infatti, la complessità degli strumenti e delle composizioni, per non parlare poi delle pretese paterne, non permette una dedizione minore: basti pensare che il padre, dopo quei primi 20 anni di formazione continuò a insegnare al figlio ben oltre la soglia dei 100 anni d'età.

Ali Akbar Khan suonò per la prima volta in pubblico quando aveva 13 anni e subito dopo cominciò ad andare in tour e suonare in duetto con molti maestri tra cui Ravi Shankar, Nikhil Banerjee, L. Subramaniam, Vilayat Khan Alla Rakha, Yehudi Menuhin, Bola Sete, Julian Bream e John Handy. Ha dato il suo contributo a molte colonne sonore e ha fondato molte scuole, tra cui Calcutta (India), San Rafael (California) e Basilea (Svizzera) per mantenere vivo il suo gharana. Nel 1955 fu invitato a suonare negli Stati Uniti da Yehudi Menuhin e si stabilì quindi in California dove rimase per gli ultimi 40 anni.

La sua musica e la sua preparazione furono riconosciuti in diverse occasioni: ricevette il titolo di Padma Vibhushan, il secondo titolo onorifico civile assegnato dall'India; vinse il MacArthur Genius Grant e il National Endowment dall'Arts' National Heritage Fellowship e fu nominato 5 volte per il Grammy. E nella pura tradizione del subcontinente indiano, quei risultati straordinari gli valsero anche tutta una serie di titoli informali assegnati dal popolo, come Khansahib (Signor Khan) e Ustad (maestro).

[Sarod]

Preferito dell'Ustad è il Sarod, uno strumento che ha circa 200 anni e che si pensa sia un discendente del Rabab afgano, anche se Ali Akbar è sempre stato contro quella voce. Lo strumento ha una tastiera metallica e un risuonatore d'ottone che sono stati introdotti da Allauddin Khan. Le tastiere sono senza traversine e come il Sitar il Sarod ha due serie di corde molte delle qualì però non sono generalmente usate: ci sono circa 11 corde inattive sotto le 4 che sono suonate solitamente.

Swapan Chaudhuri cominciò a suonare quando aveva 5 anni e appartiene al Lucknow Gharana: ha una laurea magistrale in musica e una laurea in economia.

Nella sua attività di musicista, ha suonato con Pandit Habib Khan, Pandit Ravi Shankar, Ustad Ali Akbar Khan, Nikhil Banerjee, Ustad Amir Khan, Ustad Vilayat Khan, Ustad Amjad Ali Khan e Pandit Bhimsen Joshi. Inoltre insegna agli Ali Akbar College of Music negli Stati Uniti e in Svizzera e al California Institute of the Arts in Valencia.

La Musica

Questo disco contiene 4 Raags o composizioni, ognuna delle quali dura almeno mezz'ora; di certo questo non è quel genere di musica che mettete sul vostro iPod o che ballate mentre pulite il tappeto, come probabilmente non berreste mai un buon Cognac mescolato con la Coca Cola. Se lo fate, fate in modo che non lo venga a sapere oppure potrei sentirmi in obbligo di prendervi a sberle.

Parlando seriamente, questa è musica molto complessa e il mio suggerimento è di ascoltarla in solitudine e con estrema attenzione, specialmente quella prodotta dalle corde. Ogni Raag si compone di diverse parti che generalmente cominciano con l'Alaap o preludio. Da quel punto in poi il musicista introdurrà il Raag svolgendone la struttura secondo il proprio stile. Ho ascoltato quest'album almeno una dozzina di volte e spesso mi trovo esausto anche solo a tenere dietro all'alaap e quasi mai sono riuscito ad ascoltare tutto l'album in un'unica seduta. Riprendendo l'analogia con il Cognac, in maniera simile a quel liquore questo è un prodotto talmente raffinato che non è possibile consumarlo tutto in una volta. Credetemi, non capirete nulla di questa roba la prima volta che l'ascoltate: di certo sono necessari diversi ascolti per essere in grado di seguire la profondità e la complessità di quei 500 anni di tradizione e decine d'anni di pratica.

Se avete bisogno di una visione più ampia e profonda del contenuto musicale di questo album rimarrete pienamente soddisfatti dalle note interne: Kabi Alexander della Water Lilly ha stabilito il record per i migliori libretti che mi sia mai capitato di leggere; da solo vale il costo dell'album!

Il Suono

Come tutte le registrazioni della Water Lily non potete aspettarvi nulla di meno dell'eccellenza: potrei proseguire ad nauseam a parlarvi dei dettagli e di ogni nuance, se solo questo non nauseasse me! Stringendo, posso dire che per me la qualità audio di questa registrazione è superiore di molto alla media.

Alcune settimane fa il nostro editore ha pubblicato un articolo sulla Pleasurize Music Foundation il cui scopo è di promuovere le incisioni di qualità sonora migliore. Il loro primario obiettivo è di scoraggiare la compressione dinamica e per farlo hanno pubblicato un software in grado di misurare l'ampiezza dinamica "media" di un CD. I 2 dischi in questo album sono registrati con una ampiezza dinamica eccellente, DR19 e DR20 [DR14 è considerata già una buona incisione, come riportato in questo secondo editoriale N.d.T.]. Questo credo che sia quasi il massimo! Mentre ho qualche dubbio su come quella fondazione porti avanti il suo programma (ma non ho dubbi sul programma stesso!) penso che questa misura fornisca un dato oggettivo su un aspetto della qualità di un'incisione cioè la sua dinamica. Mentre il risultato dipende anche dal genere musicale e potrei dire che la musica classica indiana di suo è molto dinamica, è piacevole sapere che questo disco rende piena giustizia al genere e agli artisti.

Conclusioni

Senza ombra di dubbio, la mia più assoluta raccomandazione.

Nota: Le copie su LP e SACD-ibrido sono attualmente in ristampa mentre il disco dovrebbe essere presto disponibile per il downolad in MP3, Redbook e formati ad alta risoluzione da HDtracks.com.

Link correlati (in inglese)

Allauddin Khan
Ali Akbar Khan
Swapan Chaudhuri

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