Arrivano gli Ionic Originals - CD e vinile in un unico formato

Il meglio delle due tecnologie o una beffa?

Autore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Pubblicato: Giugno, 2022

[Ionic Originals]
Foto by Jason Myers via Pitchfork

Quando pensavo di averle già viste e sentite tutte, qualcosa di scioccante arriva sul mercato. Ritenete che i CD siano robusti e praticamente eterni, ma dal suono freddo? Pensate che gli LP suonino meglio, ma che si consumino solo a guardarli? Ebbene, dovreste essere felici di sapere che si sta mettendo a punto un nuovo formato audio (un altro!) che dovrebbe combinare insieme le virtù dei primi con quelle dei secondi, ecco a voi gli Ionic Originals! Si tratta di un progetto del musicista e produttore discografico T-Bone Burnett, che realizzerebbe il sogno di ogni audiofilo: un disco fisico fatto di alluminio come il CD, rivestito da un lacca particolare, con incisi i solchi, come un LP.

Questo è ciò che ha dichiarato l'inventore:

“Si tratta di qualità da “archivio”, a prova di futuro. È un prodotto unico. Uno Ionic Original non è l'equivalente di un dipinto, lo è per davvero. È lacca depositata su un disco in alluminio, con una spirale incisa contenente la musica. Questo dipinto, in più, ha la qualità addizionale del contenere musica che può essere suonata su un giradischi”.

Insomma, sembrerebbe come un disco master, quello che si utilizza per generare le copie successive dei vinili, solo che un disco master non può essere suonato su un giradischi. O è forse come un NFT (Non Fungible Token) che è stato reso...fungibile? Certamente, per me, il mistero si infittisce. Ora, probabilmente vi starete chiedendo chi sia l'inventore. Non si tratta di un oscuro e sconosciuto personaggio venuto fuori dal nulla, si tratta di T-Bone Burnett (si veda relativa pagina Wikipedia), un famoso musicista - suonò la chitarra con Dylan negli anni '70 - e produttore di grande successo, che ha lavorato per artisti come Counting Crows, Los Lobos, Sam Phillips, Gregg Allman e Roy Orbison (più tanti altri), vincitore di numerosi Grammy Awards: Producer of the Year, Record of the Year, Album of the Year, Best Compilation Soundtrack Album for a Motion Picture, Best Contemporary Folk/Americana Album e tanto altro ancora. Insomma, non è certo il solito inventore pazzo.

T-Bone Burnett non è nuovo a bizzarre avventure simili, visto che nel 2008 intraprese una nuova strada nei formati audio, chiamata Code, che aveva l'intento di unificare tutti i possibili formati in modo da avere la massima qualità possibile. Per quanto ne so, solo un album fu prodotto sotto questo standard e si trattava di “Life, Death, Love and Freedom” di John Mellencamp, proprio nel 2008.

Sembra insomma che ci stia provando di nuovo. Ha fondato, per lo scopo, una nuova compagnia, la NeoFidelity, Inc., che dovrebbe realizzare e distribuire questi nuovi dischi Ionic Originals. Potreste già aver sentito questo nome, visto che si tratta(va) di un'azienda coreana, ora sotto il nome di N CITRON, INC., coivolta nella realizzazione e vendita di soluzioni digitali per l'amplificazione. Avrebbe almeno potuto verificare che il nome non fosse già stato usato in passato...

Ora, sono tante le domande che mi frullano per la testa, ma la principale è: PERCHÉ? Considerando che la maggior parte della musica è oggi realizzata e registrata in dominio digitale, su master digitali, non sarebbe più semplice rendere disponibili direttamente questi file al grande pubblico? Fateli pagare di più, ma sono gli originali, niente può suonare meglio di questi! E se ne possono creare infinite copie tutte uguali tra loro. Oh, certo, esistono vecchie incisioni su master analogici, ma siamo sicuri che questi nastri esistano ancora e siano in buono stato? Non sarebbe meglio farne delle copie digitali utilizzando come sorgente i registratori stessi che li hanno generati? Ancora, siamo sicuri che i nostri giradischi e testine possano leggere questi nuovi dischi?

Vedete, sono tutt'altro che convinto. Sembra quasi un pesce d'aprile. L'ultima cosa della quale il mercato ha bisogno è l'ennesimo formato audio. Tra quelli fisici - senza scomodare le innumerevoli varianti di file digitali - l'ultimo è stato il SACD e tutti abbiamo visto che fine abbia fatto. Vi immaginate invece un formato audio che unisca i difetti del CD con quelli del vinile? :-)

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