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Rossana Casale - "Jazz in me"

Divertirsi con classe

[English version]

Artista: Rossana Casale (sito ufficiale)
Dettagli dell'album: "Jazz in me" - 1994 CGD - 4509 96615-2
Genere: classici del jazz
Etichetta: CGD - Time Warner
Costo approx.: 5 € (anche online)
Stampa CD: tedesca
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Luglio, 2004

[Jazz in me]
Rossana Casale - "Jazz in me" (1994)

Per il grande pubblico, soprattutto per quello più giovane, Rossana Casale è una cantante italiana che ha svolto il ruolo di "maestra di canto" nel programma televisivo "Operazione Trionfo", condotto qualche tempo fa su Italia1 da Miguel Bosé. Molti la ricorderanno anche attrice cinematografica e televisiva.
Quelli con un po' più di anni alle spalle, invece, certamente ricordano la Rossana Casale "pop leggera", quella delle canzoncine di SanRemo, una biondina tutta ricci con una voce particolarissima, dai registri piuttosto alti.
Per altri, un po' più attenti alla sostanza che alla forma, Rossana Casale è anche e soprattutto una "donna di jazz" (anche se lei rifiuta questa definizione, per eccesso di modestia), un'interprete di gran talento e classe sopraffina, evidentemente più a suo agio sui groove di Gershwin piuttosto che sul palco sfavillante ed un po' kitch della città dei fiori.
Proprio così, Rossana Casale ama il jazz, lo ha sempre amato e quando può si circonda di artisti di primissimo livello e ci racconta la sua Passione per questa Musica così intima e sensuale.

Il disco del quale sto per parlarvi, "Jazz in me", è - in pratica - il primo della serie dedicata ai classici, uscito esattamente 10 anni fa (registrazione: Giugno 1994). Dopo questo l'artista ha realizzato sia album più "tradizionali" ("Lo stato naturale" ad es.) sia tributi ai grandi della Musica. Ecco quindi l'ultimo "Billie Holiday in me" (2003) ed anche il precedente "Jacques Brel in me".

In Jazz in me la poliedrica artista reintepreta i grandi classici: Every time we say goodbye di Porter, Don't explain di Holiday, How long has this been going on, Summertime, But not for me di Gershwin, My funny Valentine di Rodgers e Heart etc. per un totale di 11 brani assolutamente deliziosi. Re-interpreta in buona compagnia, visto che si fa accompagnare da un quartetto di ottimo livello: Riccardo Zegna (Pianoforte), Luciano Milanese (Contrabbasso), Carlo Atti (Sax) e Luigi Bonafede (Batteria) più un nutrito drappello di ospiti illustri.

La voce di Rossana Casale, per chi la ricorda, è molto particolare, oserei dire unica ed inconfondibile. Chi l'ha sempre immaginata adatta alle canzoncine "leggere" da stagione sanremese dovrà ricredersi. Ammetto di averlo dovuto fare anch'io. La sua voce, carica di pathos, è una stoffa di velluto chiaro e leggero che scivola via sulle note con facilità, trascina ed emoziona, ma soprattutto fa capire che l'artista mette il cuore in quel che canta, si sente che è a suo agio in questi territori, pronta a divertirsi ed a divertire.
Il quartetto la accompagna con mestiere e professionalità e l'ensemble dà l'impressione di suonare per un ristretto gruppo di amici in un club fumoso piuttosto che per uno studio di registrazione.
Questo sospetto è poi confermato dal fatto che tutto il disco è stato registrato in presa diretta in soli 4 giorni, come se si volesse catturare ed intrappolare l'energia del momento, senza artifici o manipolazioni.
Non a caso ho scelto questo disco per questa rubrica, visto che oltre al valore artistico, doveva essere forte la connotazione "tecnica" ovvero il valore "audiophile" dell'incisione.
Forse non siamo a livello delle migliori realizzazioni Chesky o Reference Recordings, ma questo disco affascina per la freschezza e la vitalità dei suoni, sempre molto "veri", assolutamente naturali e "presenti".
Ottime le riprese di contrabbasso e batteria, bello e realistico lo sfregamento delle spazzole sulle pelli, giustamente posizionato e percussivo il pianoforte (es.: Good morning heartache) e buona la voce, catturata in tutte le sue particolari inflessioni. A volte la ripresa del cantato appare un po' ravvicinata ma si tratta di peccati veniali all'interno di una performance assolutamente equilibrata. É bello anche il sax solo in apertura del brano My one and only love. Qui il naturale riverbero della stanza (studio?) dove è stata effettuata la ripresa è piuttosto contenuto e le code si smorzano molto rapidamente.
Non siamo a livello di incisioni di riferimento, ma il risultato globale è molto naturale e godibile, vero, se riusciamo ad intenderci su questo termine così abusato. Ciò che questa incisione riesce a trasmettere è l'atmosfera quasi amichevole che il quartetto e la stessa Rossana creano nelle 11 tracce. Provate ad ascoltare il clima che si respira nel tiratissimo brano di chiusura Blue Monk di T. Monk per capire cosa intendo.
Il palcoscenico virtuale è ben definito, ogni strumento occupa una posizione stabile e facilmente identificabile nello stage e la profondità è di buon livello.
Risulta convincente il duetto voce - contrabbasso in My funny Valentine, con le note sempre ben articolate e ricche di armonici. Per la voce si poteva fare qualcosa di meglio in termini di pulizia generale, se proprio si deve essere critici a tutti i costi.

Non aspettatevi basse frequenze da seminterrato :-) o soundstage da soffitta, ma questo "Jazz in me" si lascerà ascoltare con estrema facilità, fresco compagno sia di afose serate estive che di freddi pomeriggi invernali.

Conclusioni

Liberatevi da tutti i pregiudizi, se siete amanti del jazz, e provate a dare a questa voce insolita una chance, sono certo che troverete il disco fresco e divertente. Per tutti coloro che fossero quasi completamente digiuni di jazz, questa può essere una buona occasione per fare l'orecchio a certe atmosfere e per imparare a conoscere alcuni dei brani che non possono mancare nel bagaglio "culturale" di un amante della Musica con la M maiuscola.
L'incisione è buona, in certi aspetti ottima, il CD si trova un po' ovunque (anche online) per 5 Euro... devo aggiungere altro?

© Copyright 2004 Lucio Cadeddu - www.tnt-audio.com

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