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Filtri di Rete BlackNoise

[Filtri di Rete Systems and Magic]

Il Vecchio ed il Nuovo

[English version]

Nome prodotto: Filtri di Rete BlackNoise V2
Produttore: Systems & Magic - Italia
Prezzo approssimativo: 600,00 Euro (Extreme V2) - 750,00 Euro (BlackNoise 2500) YMMV)
Recensore: Andy Norman - TNT UK
Data recensione: Novembre, 2011
Traduzione: Daniele Arculeo

INTRODUZIONE

System and Magic ha appena lanciato una nuova versione dei suoi prodotti di trattamento dell'alimentazione di rete per impianti HiFi. I filtri originali erano stati recensiti su TNT Audio nel 2008. Gentilmente, il produttore ha fornito campioni di entrambi così che noi potessimo fare confronti fra i filtri vecchi e quelli nuovi, anche se tali confronti sono quasi impossibili, dato che bisogna balzare in piedi e scambiare le spine al volo.
Ciò, in aggiunta al fatto che i filtri di rete sono notoriamente variabili nei loro effetti - in dipendenza dalla qualità della corrente, ora del giorno, elettroniche coinvolte e così via - ha costituito un compito potenzialmente arduo. Quindi la prima attività è stata quella di valutare i filtri singolarmente, cioè di vedere quale differenza, se ce ne fosse alcuna, producessero nel mio sistema e, successivamente, confrontare il vecchio al nuovo.

SYSTEMS AND MAGIC

Prima di cominciare con i test di ascolto, diamo un'occhiata alle unità in esame. System and Magic è una società Italiana con sede a Roma dove si produce una gamma di filtri con diverse specifiche per differenti applicazioni. Dopo aver parlato dell'insieme del mio sistema, mi hanno fornito la versione nuova e le vecchie versioni del modello 2500 e le varianti Extreme. Ognuno di questi ha due attacchi, con una scelta fra prese EU o US anche se non è disponibile la versione UK. Il 2500 gestisce un carico massimo fino a 2300 W mentre l'Extreme è ottimizzato per dispositivi meno affamati di corrente e gestisce fino a 230 W (230 V).
Ci sono anche versioni fino ad otto prese con vari valori di assorbimento massimo. Non è necessario avere un filtro separato per ogni assorbimento ma ci sono dei potenziali vantaggi di performance. I filtri forniscono sia il filtraggio che la protezione da sovraccarico. La nuova variante offre una maggiore protezione contro i picchi di corrente - come quelli causati da tempeste elettriche - ma noi non l'abbiamo testata. Sembrano eccezionalmente ben costruiti, solidi, con un robusto contenitore in metallo e sostanziose prese in plastica. I componenti sono immersi nella resina per minimizzare qualsiasi vibrazione e sono effettivamente silenziosi durante il funzionamento.
Sono forniti con un regolare ingresso IEC, così da poter usare il cavo di corrente di vostra scelta per connettere i filtri alla presa di rete. Io ho usato cavi generici regolari. Sfortunatamente, dal momento che sono negli UK e non ero preparato a cambiare le spine della mia apparecchiatura, è stato necessario usare degli adattatori per realizzare le connessioni ai filtri. Questo mi ha limitato ad usare una spina per ogni unità visto che gli adattatori che ho usato io rendevano le spine troppo larghe da poter essere infilate bene una accanto all'altra. Naturalmente, per un uso più a lungo termine, avrei potuto cambiare i capi usando spine Shuko.

DISCUSSIONE OBBLIGATORIA SUL FILTRAGGIO DELLA CORRENTE DI RETE

Anche se non l'ho mai misurata, presumo che la mia alimentazione di rete sia abbastanza buona - vivo in un ambiente semi-urbano, non troppo lontano da una stazione metro e abbastanza lontano da una qualsiasi zona industriale. E' una casa moderna con impianto elettrico decente e la sala d'ascolto è sulla sua stessa linea (anche se lo stereo condivide la corrente con la TV e il kit DVD) e, usualmente, connetto anche il mio netbook come sorgente.
Certamente abbiamo anche tutti i soliti gadget e dispositivi disseminati per casa - essi sono raramente meno di tre computer che prendono energia dalla rete insieme ad un frigorifero e così via, quindi c'è certamente un po' di inquinamento elettrico. Ho usato un filtro Tacima per un po' ed ho recentemente aggiunto un Belkin PF30 ma nessuno dei due fa molta, se non alcuna, differenza sul suono. Per questo motivo non mi aspettavo un gran che dal kit System and Magic. Infatti mi chiedevo se non stessi perdendo il mio tempo (poche storie - non era così)!

Tutta la discussione che avevo letto circa i filtri di rete trattava il tema di quanto la corrente fosse un fattore determinante. Si dice che se la vostra corrente di rete è abbastanza buona allora non avrete alcun beneficio da un filtro. Ci può essere una qualche verità in questo ma mi sembra che questa sia solo metà della storia. E' una cosa che ha anche a che fare con quanto buono è il filtraggio all'interno delle apparecchiature che connettete.
Potrebbe benissimo essere che se la corrente fosse perfettamente filtrata dal vostro amplificatore e dalle vostre sorgenti non ci sarebbe beneficio derivante da un filtraggio separato. D'altra parte, se la vostra apparecchiatura avesse delle debolezze in quest'area allora ci potrebbero essere vantaggi al filtraggio anche se la corrente di rete fosse ragionevolmente buona. Fatto sta che un filtro serio di corrente non è una opzione esattamente economica per cui è più indicata per sistemi che sono sostanziamente abbastanza rivelatori da evidenziare le differenze relativamente sottili.

IL SUONO

OK, poste tutte quelle condizioni, la differenza che i filtri Black Noise hanno mostrato nel mio sistema, comparata alla connessione diretta a rete non è stata davvero così sottile. La natura della differenza è stata molto coerente con le recensioni che il kit ha ricevuto quando è stato lanciato.
Non ho mai notato molto, se non alcun, rumore così che i filtri non hanno avuto molto da fare in questo senso. Detto questo, non c'è stato, per me ovviamente, alcun nero più profondo. Quello che ho ottenuto semmai è stato un miglioramento nella definizione della scena sonora e degli strumenti all'interno di essa. Ciò è parso dovuto a una migliorata trasmissione del dettaglio, producendo un accresciuto senso di realismo. Ha anche ammorbidito una certa asprezza che occasionalmente si presenta nei medio alti del mio sistema, rimuovendo, per esempio, la lievissima grana metallica del flauto di Sharon Bezally sulle registrazioni BIS SACD dei concerti di Mozart per flauto.
L'impatto sulla scena sonora è stato esemplificato nell'album del Buena Vista Social Club. La separazione sulle traccie vocali è stata più chiara. E' stato proprio un po' più facile rendersi conto del mix e il modo in cui gli strumenti ci si sono calati. Sono stato un po' ad ascoltare le prime tracce dall'abum di debutto di Maeve O'Boyle che presenta una voce di fronte a svariate chitarre distorte. In questo caso specifico, il suono con il filtro è molto più ascoltabile. Senza, c'è un ritorno di un contorno lievemente innaturale sulle chitarre di tanto in tanto.
Non è una differenza dal giorno alla notte - mia moglie non è venuta nella stanza e ha gridato "Wow! Ti prego compra subito uno di questi!" (hmmmm, magari!) ma nella maggior parte del tempo c'era una differenza apprezzabile. E' anche utile menzionare che non ho avuto alcun problema di dinamica compressa con il fitro in tensione (talvolta questa è una critica frequente ai prodotti di questo tipo).
Prendete, per esempio, l'album "Come as You Are" di Rachel Z. Questo mostra delle percussioni davvero potenti e dei piatti sbalorditivamente ben registrati. Mi stavo quasi aspettando una riduzione nell'impatto da essi ma non ho notato alcuna compressione anche in ascolti ripetuti.

VECCHIO contro NUOVO

La notizia è che questa versione migliorata avrà raggiunto il mercato mentre starete leggendo. E' il primo cambiamento ai filtri in otto anni così da riflettere un bel po' di esperienza e sviluppo - questo non è un mero restauro cosmetico. Le difference visibili sono poche. L'involucro è un grigio leggermente più scuro e adesso sfoggia una placca con il logo "AEterès".
Il nuovo stile riflette il fatto che molti cambiamenti risultano dalla collaborazione fra System and Magic e AEteres, una nuova società, descritta come esperti in gestione ambientale e controllo degli effetti elettromagnetici. Il loro sito web non è eccessivamente trasparente riguardo al contributo portato da AEteres ma è certamente stato efficace. La nuova edizione del filtro aumenta l'effetto, facendo un altro salto nella definizione e nell'ampiezza della scena sonora. Mi stavo godendo, per esempio, la recente cover di John Scofield della vecchia traccia dei Beatles "I Will" e ho trovato che mostrava più definizione nei contorni del suono della chitarra e un lievemente migliore senso dello spazio.
Benchè l'entità della differenza non fosse così grande come fra corrente filtrata e non filtrata essa era sicuramente palpabile nel mio sistema. Ho cambiato i filtri diverse volte nel corso del tempo che ho speso con i prodotti e mi sono accorto che ho lasciato i nuovi filtri suonare più a lungo degli altri - essi sembravano infatti dare un maggior senso di facilità di emissione del suono che veniva prodotto dal mio impianto prncipale.

CONCLUSIONE

Questi filtri producono una differenza positiva al suono del mio sistema anche se non sono consapevole di alcun grosso problema alla mia corrente. Essi hanno molto più effetto di filtri più economici che ho usato benchè, onestamente, non ho idea se essi stessero facendo qualcosa di sostanzialmente diverso. Se non altro, lo stavano facendo certamente meglio.
La versione aggiornata è un deciso passo in avanti rispetto all'originale. Se fosse per me, potrei non correre ad aggiornare dalla V1 alla V2 (sebbene, se avessi la disponibilità economica, ci penserei) ma se non li avessi provati entrambi allora la V2 darebbe una ragione in più per fare un tentativo con uno o più di questi filtri.

RISPOSTA DEL PRODUTTORE E ULTERIORE DISCUSSIONE

I seguenti commenti sono estratti dalla discussione che Andy ha avuto con Roberto della System and Magic in seguito alla pubblicazione della recensione. E' riprodotta qui perchè fornisce ulteriori riflessioni all'argomento del trattamento della corrente in generale.

"Una buona dose di incomprensione nasce da "dove" il rumore della rete elettrica si origini. Gran parte del rumore viene dalle altre elettroniche vicine, ecco perchè non importa tanto quanto è "pulita" la linea o se si tratta di una linea "dedicata" oppure no. Certo che aiuta se è più pulita e aiuta se è dedicata all'audio ma è solo una parte della storia. L'elettricità non è come un tubo che versa acqua in un contenitore dove viene consumata (e basta), piuttosto un tubo che immette in una serie di contenitori comunicanti (le elettroniche audio, ma anche qualsiasi altro dispositivo elettronico), uno che versa la sua uscita nell'altro e l'ultimo che la riporta all'inizio. E' un anello, una catena chiusa di eventi, ognuno che lascia un particolare imprinting determinato da ogni "agente" elettrico che incontra nella sua strada. Ecco perchè il dedicare filtri diversi a elettroniche diverse "scompone" questa catena in segmenti via via sempre più piccoli con risultati via via sempre migliori. Una linea dedicata evita ad agenti esterni estranei di diventare parte dell'anello più interno (eccetto, ripeto, i componenti audio stessi) ma non evita che questo anello sia parte di un anello più grande (l'ambiente domestico), o un altro ancora più grande (gli altri appartamenti o i fabbricati vicini), fino alla cabina di trasformazione a media tensione... Ovviamente, più lontano esso si trova dalla sala audio, più basso diventa questo rumore. Ecco perchè una linea dedicata aiuta a "prendere le distanze" ma è tutto qua. Accidentalmente, questa spiegazione, in maniera indiretta, aiuta a capire perchè (certi) cavi di alimentazione sofisticati funzionano, essi NON sono l'ultimo metro, piuttosto (dal punto di vista dell'elettronica audio), proprio il primo. Più il trattamento della corrente è vicino all'apparecchiatura audio, più determinante è il suo contributo (buono o cattivo) al suono."

Nella discussione Andy ha chiesto anche... "perchè il filtro produce tanta differenza mentre mi aspetterei che la sorgente e l'amplificatore modifichino la sinusoide di rete per farla somigliare all'onda sonora?" La risposta di Roberto è stata:

"Lo fa, ma cambiare la forma dell'energia elettrica non è così facile, tutto sommato. Essa procede attraverso svariate trasformazioni di "stato" prima di arrivare agli altoparlanti. Prima è alternata, poi continua, poi ancora alternata con una specifica forma sovrapposta... e, se ci pensi, nessuno assicura che lo stesso "stampo" che modellerà una (adesso) "corrente continua senza forma" non contenga già artefatti di suo! Dopo tutto, anche lo stampo è fatto di elettricità... Così un'onda particolare (il segnale, che di per sè stesso era in origine anch'esso corrente alternata... poi continua, e infine ancora alternata...) dà forma all'energia piatta (non sinusoidale, cioè) in corrente continua in una più grande e potente copia alternata di sè stessa allo scopo di pilotare gli altoparlanti... abbastanza complicato. Inoltre, sia la sorgente segnale che la sorgente amplificatore prendono l'elettricità di cui hanno bisogno dalla stessa presa, la quale non sta semplicemente versando dell'acqua, ma la cui corrente è deformata dalle stesse elettroniche che alimenta... e nel modo in cui viene deformata, essa ha anche una stretta somiglianza con il segnale audio stesso. Così le elettroniche che danno forma al segnale elettrico formano allo stesso tempo la corrente elettrica di rete usata dall'apparecchiatura audio di fianco... entrambi usando la stessa "onda"... ancora più complicato. Quello che emerge è che la linea che separa l'energia grezza da quella ripulita non è così netta da come ci immaginiamo... semplicemente immaginiamo male!"

"È tutta energia quella con cui abbiamo a che fare, sia quella che vogliamo che quella che vorremmo rifiutare, ma l'energia non lascia andare via una parte di sè stessa facilmente, e queste parti, anche quando sono "controllate", giocano un ruolo notevole (e udibile). Quindi... no, non ho una spiegazione facile, sto lavorando al mio percorso all'interno di essa ed è comunque affascinante :-)"

© Copyright 2011 Andy Norman - andy@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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