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Potranno dei condensatori esotici riscattare i crossover passivi?
&
di quanto?

[Scelte!]
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Produttore: Cicada - Taiwan
Prodotto: Condensatori Cicada per crossover
Prezzo: Dipende dal valore, dal voltaggio e dalla quantità in ordine, confrontabili ad altri in film & foglio di alta qualità
Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Traduttore: Luca Sfarzo
Pubblicato: Febbraio, 2013

Il mercato attualmente più grande per i condensatori Cicada è quello dei produttori OEM di crossover per le casse acustiche. I crossover passivi hanno bisogno di usare grossi cilindri con capacità maggiori ed in grado di gestire una potenza alta, perciò l'ESR (Serie equivalente di resistenze, ndt) smette di diminuire con la frequenza molto più in basso quando il capacitore raggiunge la sua serie di frequenze auto-risonanti. Ecco un'altra ragione per NON USARE AFFATTO I CROSSOVER PASSIVI. Comunque questo recensore deve adeguarsi all'egemonia dominante e recensire questa roba, altrimenti i crossover passivi non avrebbero spazio nella stanza di ascolto del vecchio scriba.

Fatto questo doveroso avvertimento è arrivato il momento di provare a minimizzare il danno prodotto dai crossover passivi. Il problema minore (a dispetto delle disinformate divagazioni della stampa audio) è generato dalle induttanze (o, come chiamate nei tempi antichi, avvolgimenti). Induttanze con un grosso core in aria si comportano in maniera ragionevolmente lineare al di sotto della resistenza in continua (DCR). I core in ferrite permettono induttanze più piccole, economiche ed a più basso DCR ma che sono molto meno lineari a livelli di potenza più alti. Quando il core si avvicina alla saturazione si comportano dapprima come un compressore e poi arrivando al clipping, gracchiando sonoramente in corrispondenza dei picchi. I crossover impiegati in questi test usano dei cavi litz a basso DCR avvolti intorno ad un grosso core in aria senza alcun materiale per la bobina. La sezione simmetrica del tweeter impiega resistori ad avvolgimento non induttivi ed i crossover stessi sono montati fuori dal cabinet dell'altoparlante in appositi spaziosi scatolotti, con un layout disegnato per evitare fenomeni di mutua induttanza.

Nei grossi condensatori ad alta potenza la capacità varia non solo in base al valore del voltaggio di ingresso (in particolar modo vicino al massimo voltaggio operativo) ma anche in base alla frequenza. Qualsiasi corrente in continua all'uscita dell'amplificatore avrà anche effetto sui condensatori, aumentando l'assorbimento dielettrico con qualche materiale dielettrico (ciò è stato evitato in questi test usando dei trasformatori di uscita accoppiati). Da ciò ne consegue che ogni affermazione in questa recensione dovrebbe essere preceduta dalla frase: “Preferirei separare i passabanda delle casse acustiche a livello di linea piuttosto che far questo!” .
“Ora basta!” protesta la plebe, dal lato sinistro, “Il vecchio pazzo sta protestando troppo!”

I condensatori Cicada di Tom Fung sono già stati recensiti su queste pagine, impiegati a livello di linea in vari contesti e comparati con alcuni dei riferimenti attuali. I riferimenti attuali nel campo delle casse acustiche differiscono da quelli degli amplificatori per qualche curiosa ragione. Curiosa perché se un condensatore riesce a gestire la potenza ed ha i giusti valori di capacità dovrebbe funzionar bene ovunque. L'uso delle popolari capacità per crossover della Solen nelle posizioni di bypass locale degli amplificatori a valvole (tra il carico anodico e la terra, o sul carico del piatto e la terra, se preferite dir così) ha riscosso molto successo così come è stato per i condensatori in carta ed olio nei crossover passivi, pertanto è un mistero perché i costruttori si ostinino a propinare storie trite e ritrite.

La famiglia di condensatori in film di metallo MKP/SCR/Solen/Châteauroux è stata un caposaldo nei crossover passivi ad alte performance fin da quando il vostro vecchio scriba per la prima volta saldò un crossover a scuola negli anni '70. La brava gente della Falcon Electroacoustics (poi trasferiti a Bexhill-on-Sea e, più in là, a Norfolk) erano abbastanza pazienti da spiegare l'importanza di scegliere in modo appropriato il condensatore nella costruzione dei crossover e, se i soldi lo permettevano, quelli elettrolitici non polari di colore blu brillante venivano rimpiazzati con condensatori in film metallico, ottenendo così come risultato degli importanti e sorprendenti miglioramenti. Altri marchi ben noti come i Bennic, i Wima e i Dayton, normalmente modelli in polipropilene, erano considerati come scelte consolidate di 'buon valore'. Anche questi saranno confrontati.

In realtà questo non è proprio un esperimento veramente controllato visto che alcuni dei modelli dovranno essere messi in serie/parallelo, sia per quelli di riferimento sia per i modelli Cicada. La prima cosa da osservare, ovvia e terribilmente scontata, è che TUTTI QUESTI TIPI IN FILM SONO UDIBILMENTE CHIARAMENTE SUPERIORI AI CONDENSATORI ELETTROLITICI NON POLARIZZATI IN QUALSIASI POSIZIONE IN UN CIRCUITO CROSSOVER. Anche posizioni come le reti Zobel o 'trappole' di risonanza LCR in parallelo dimostrano questa evidente superiorità dei modelli in film nei crossover passivi.

Ci sono in rete affermazioni sul fatto che i condensatori nei crossover possono non aver effetto sulla qualità del suono, basta che abbiano valori corretti di capacità e di potenza. Queste affermazioni sono fatte da coloro il cui credo non permette alle variabili ed alle incertezze di spaventarli. Esistono dei motivi molto semplici per i quali un modello di condensatore ha un determinato effetto sul suono, fosse anche limitato al cambiamento in risposta in frequenza dovuto a parametri misurabili facilmente come l'ESR. I condensatori immagazzinano energia, ecco perché li misuriamo in Joule come gli alimentatori. L'energia immagazzinata è un'ottima cosa nei circuiti di alimentazione, ma è terribile nei crossover. La linearità nell'imagazzinamento e nel rilascio è affetta dalle priorità stabilite durante il design e dai parametri e dai materali scelti. La tendenza microfonica della costruzione di alcuni condensatori potrebbe spiegare i benefici derivanti dalla rimozione dei crossover dall'interno dei cabinet delle casse acustiche, ma le stesse considerazioni si potrebbero poi applicare alla stanza di ascolto. Come affermato nel precedente test, “chi ritiene che ogni condensatore da 100V 5% abbia un suono simile a qualsiasi altro condensatore 100V 5% resterà deluso e, allo stesso modo, chi crede che, in qualsiasi campo di applicazione, tutti i condensatori in carta ed olio 630V suonino meglio di qualsiasi modello con dielettrico in polipropilene rimarrà egualmente deluso”. Il pregiudizio non ha spazio nella ricerca della conoscenza e non dovremmo più dar fiducia né a chi è sempre contrario né ai venditori di polvere magica, finché non abbiamo avuto modo di verificare autonomamente le affermazioni tramite esperimenti ripetibili. Date un'occhiata alla spiegazione nel test precedente.

Per farla facile, questo test nel contesto dei crossover passivi, ha provato 3 posizioni:

Come ci si poteva aspettare, il crossover con filtro del terzo ordine in serie passa alto ha mostrato differenze più marcate rispetto a tutte le altre alternative. In un sistema di casse modeste le differenze saranno relativamente modeste, se confrontate al costo dei condensatori e alla possibilità di impiegare i soldi altrove comprando driver o un amplificatori migliori.

Per quanto riguarda casse ad alta risoluzione con crossover passivi (sembra quasi un ossimoro o un paradosso) le differenze sono simili a quelle trovate nel precedente test a basse correnti. I risultati potrebbero essere meno prevedibili nei crossover per le casse ma sono comunque espliciti e ripetibili. Sebbene sia dura da digerire per il vecchio scriba, questi condensatori costosi permettono un miglioramento significativo e ripetibile nei crossover passivi se confrontati con quelli che normalmente costituiscono la 'prima scelta'. Il timing alle alte frequenze è leggermente migliorato, e questo è il punto debole dei filtri passa-alto dei crossover passivi, benché, curiosamente, nei filtri di linea un interstadio filtrante passivo normalmente si comporta meglio, nel timing, rispetto ai tradizionali filtri a feedback. La chiarezza è molto migliorata, come se venissero ridotte le sbavature.

Entrambi i filtri passa alto mostrano miglioramenti nella trasparenza quando impiegano i condensatori Cicada. Entrambi mostrano anche un miglioramento nella profondità del soundstage e la relazione spaziale tra i cembali ed il resto dell'orchestra. Ovviamente un cambiamento nel valore del condensatore potrebbe causare proprio lo stesso effetto, ma i valori misurati, usando un capacimetro ai capi dei reofori e non al corpo del condensatore, stavano entro un 10% (±5%). Sono stati impiegati connettori a morsa per permettere una facile sostituzione ed i valori di capacità son stati misurati sulle viti, per garantire la maggiore coincidenza possibile, e la maggior parte risultavano entro il 2 o 3 per cento. Da ciò consegue che le differenze possono spiegarsi meglio in base ai modelli differenti.

Anche i condensatori usati in parallelo nel passa basso hanno mostrato alcune differenze che, in questa posizione, sembrano risiedere nel campo della trasparenza. Comunque, la zona di confine tra passa alto e passa basso ha mostrato notevoli miglioramenti quando entrambi i lati del crossover montavano i condensatori Cicada.

Conclusioni

Ulteriore paranoia audiofila. A dispetto della conclusione raggiunta nella Parte 1, e cioé che questi condensatori molto costosi (se confrontiamo il prezzo con quelli commerciali, ma nella norma rispetto a quelli di tipo audiofilo) hanno più effetto quanto più sono vicini alla sorgente dell'informazione, i condensatori Cicada hanno fatto una enorme differenza nei crossover passivi. Comunque, una grossa differenza sarà sempre ottenuta passando ai crossover attivi e ad un amplificatore per ogni driver.

Non è una sorpresa che i maggiori clienti OEM della Cicada siano i produttori di casse acustiche. Intralciati dalla necessità di includere i crossover passivi, ogni costruttore con pretese di alta fedeltà dovrebbe approfittare della possibilità di trasformare vecchi e zoppi crossover in qualcosa di molto più trasparente. Sia quelli entusiasti di sventrare i crossover (e anche un nuovo cablaggio sarà d'aiuto) sia quelli che hanno buoni motivi per non passare ai crossover attivi ed alla multi amplificazione, troveranno gran beneficio nel cambiare i soliti condensatori in condensatori ad alte prestazioni ed i Cicada certamente sono quanto di meglio ci sia per i crossover passivi. Potreste spendere ancora più soldi in modelli all'ultima moda ma in questo contesto i condensatori Cicada già vanno oltre il livello di performance dell'intero panorama dei crossover passivi.

Musica goduta durante questa recensione

Su vinile e CD ma non MP3:

  • Midnite: Ras Mek Peace
  • Miles Davis: Siesta,
  • Amon Duul II: Live in London
  • Pink Floyd: Dark Side of the Moon, MFSL CD
  • Sara K: Chesky sampler,
  • Cat Mother: The Street Giveth and The Street Taketh Away
  • Latin Quarter: America for Beginners, 45rpm 12" versione alternativa singola

© Copyright 2013 The Old Scribe - mark@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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