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Trattamenti Post-produzione dei cavi & test soggettivi in doppio cieco

[1 2 3, easy as a b c, oh quale sarà quello trattato?]
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Santo cielo che groviglio di fili!

Prodotto: Trattamenti post-produzione sui cavi & e test soggettivi in doppio cieco
Prezzo: Non disponibile
Autore: Mark Wheeler - TNT UK
Recensori: Molti & differenti
Recensione: 2006-2007
Traduzione: Roberto Di Paola

Ecco qua. Con quel che scriverò mi gioco la reputazione, anche se non è proprio come dire che credo in quel che dico al punto da scommetterci la paga! Il mio articolo circa la probabilità che le recensioni di cavi audio siano principalmente inutili ha scatenato più reazioni di qualunque cosa io abbia mai scritto per TNT-audio. Molte di quelle risposte sembravano generate dalla fenomenologia dell'incontro tra i lettori ed alcune parti estrapolate dal testo, un atteggiamento profondamente post-moderno, piuttosto che dalla totalità di quanto stavo cercando di dire.

Confermo che le recensioni di cavi sono solitamente inutili. Tutti i recensori di cavi effettuano le prove in vari contesti di impianti di alta qualità ed altamente rivelatori, mentre alcuni dei lettori provano i cavi nei loro impianti domestici di riferimento, ma nell'uno o nell'altro caso, caro lettore, senza connettere gli stessi identici componenti (della recensione, n.d.t.) ad ogni estremità dei cavi, non potrai attenderti un'esperienza simile a quella del recensore.

Ho fatto esperimenti con cavi identici per lunghezza, connessioni, passo dell'intreccio con differenti tipi di conduttori ed isolanti per giungere a queste conclusioni:

  • Multifilare in rame
  • monofilare in rame
  • multifilare in rame placcato argento
  • monofilare in rame placcato argento
  • multifilare in nickel
  • monofilare in nickel
  • multifilare in argento
  • monofilare in argento

tutti con ognuno dei metalli allo stesso grado di purezza. Il risultato è stato che, restando sempre su cavi fatti con lo stesso metallo, qualunque esso fosse, gli ascoltatori preferivano sempre lo stesso tipo di costruzione del cavo abbinata ad una data coppia di componenti. Per esempio, il preampli Croft Micro è stato sempre preferito con cavi monofilari piuttosto che multifilari, mentre il Naim 42.5 è stato sempre preferito con cavi multifilari invece che monofilari. Ogni opinione è stata data all'unanimità, qualunque fosse il componente in prova, da tutti gli ascoltatori presenti all'incontro.

Il punto che sto elaborando, in maniera piuttosto grave, è che, quando altri fattori restano uguali, l'abbinamento dell'impianto può contraddire gli altri parametri del livello qualitativo. La lista di cui sopra è in ordine di preferenza di materiale in quegli stessi test. Nel sistema Croft, i cavi con conduttore singolo in argento hanno superato quelli in rame placcato argento singolo conduttore. Nell'impianto Naim, i cavi multifilari in nickel hanno superato i cavi multifilari in rame. Confrontare dei cavi multifilari in argento con altri monofilari in nickel nell'impianto Croft sarebbe utile come può esserlo provare a confronto una Decca London Maroon con una Shure V15III, due vecchie glorie con ambedue un nutrito gruppo di fautori, ma nessuna delle due lavorerebbe bene se montata sul braccio dell'altra.

Confrontare i multifilari in rame placcato argento con i monofilari in nickel utilizzando il sistema Naim sarebbe come provare a confronto l'ultima versione delle Linn Kan con le BBC LS3/5a 15 ohm, in entrambe i casi cabinet piccoli e sigillati con bandwidth limitata con i Kef B110 ed anche qui i cultori sono parecchi; ma nessuno dei suddetti sistemi avrebbe dato il massimo in entrambe le estremità dello spettro udibile contemporaneamente. Tutto questo è servito solo a confrontare differenti materiali con semplici tecniche costruttive; c'è anche la variabile costituita dai differenti materiali isolanti, ognuno con un comportamento unico ed ognuno con i suoi difensori. Alcuni cavi hanno reti di compensazione, alcuni fanno della separazione tra i conduttori la loro virtù, altri invece puntano sul twistare i conduttori in modo serrato, in altri casi i cavi vengono intrecciati, certi fanno affidamento su cavetti di particolari sezioni oppure sulla combinazione tra la sezione e la caratteristica di far interagire l'uscita delle sorgenti con gli ingressi dei ricevitori, ovunque si trovino nell'impianto. Certi commentatori hanno riscontrato che sollevare i cavi dal pavimento o evitare il loro contatto con le mensole ed i rack migliora il suono.

Ho fatto questi esperimenti molte volte nel tempo, quando ho ottimizzato gli impianti della gente, scegliendo la stessa costruzione ma materiali differenti, e diverse costruzioni con materiali identici. Accade sempre che le sorgenti o i preamplificatori i quali preferiscono conduttori singoli in rame non schermati rispetto a quelli multifilari in rame schermati, vadano meglio anche con i conduttori in argento monofilari non schermati piuttosto che con quelli multifilari in argento schermati. Lo stesso si applica ai conduttori in nickel, ai conduttori in rame placcato argento e così via. Allo stesso modo, le sorgenti che preferiscono i multifilari - qualunque sia il materiale del conduttore - se si testano cavi multifilari e monofilari con gli stessi materiali, quelle sorgenti suoneranno meglio sempre con i multifilari. E così anche con conduttori twistati, intrecciati, separati...

Ogni volta che un componente arriva per una recensione, cerco tra i miei cavi finché non trovo il miglior abbinamento per esso e la stessa regola è stata applicata a questo test con i preamplificatori Croft e Naim. Stranamente, le modifiche possono far mutare la scelta dei cavi. Il mio Shanling CDT100c adesso preferisce cavi con twistatura lasca, invece prima gradiva una twistatura stretta. Il caso dei cavi di potenza è molto diverso da quello dei cavi di segnale, poiché quelli sono assolutamente influenzati dal carico dei diffusori ed in maniera più lieve dal finale.

Alcune delle realizzazioni più complesse, come quella con conduttori intrecciati separati da una terra centrale, presumibilmente lavorano bene con componenti dello stesso tipo, ma la mia esperienza con le nuove costruzioni dice che hanno un temperamento da diva quando devono lavorare con altri apparecchi. Ho realizzato un prototipo usando un paio di spessi conduttori monofilari in nickel con isolante in ptfe, un paio di conduttori più sottili in argento anch'essi monofilari (non ricordo il materiale isolante) di uguale resistenza DC, connessi come un quadrilatero simmetrico twistato (diventando quindi una configurazione multifilare), che ha interrotto l'egemonia dei monofilari, e ciò prova che non c'è nulla di definitivo quando si parla di cavi.

Ho anche preso un quartetto lascamente twistato (non schermato) di conduttori solid core in nickel di 2 differenti diametri con isolante in ptfe - i quali avevano ben svolto il loro compito in quella configurazione - e li ho twistati strettamente (usando un trapano elettrico). Ho rifatto le brasature utilizzando - oltre agli stessi connettori di prima - la stessa lega all'argento presa sempre dallo stesso rocchetto, e li ho connessi. Al fine di provare ad identificare i miglioramenti attesi in seguito alla torsione molto fitta, che mi aspettavo giacché avevo letto sia il trafiletto pubblicitario del produttore che le opinioni degli autocostruttori, mi sono preoccupato di prendere nota da un confronto A-B con il mio solito riferimento. Ascoltando la nuova versione dei cavi sono rimasto basito: suonavano chiaramente peggio. Ciò frustrava le mie aspettative costruite sulla base dei resoconti altrui. Ho eseguito un ulteriore confronto A-B con il mio riferimento, il quale superava il vecchio prototipo in certi parametri mentre era più "debole" in altri. Il nuovo prototipo era decisamente inferiore. Con la versione mk1 non c'era paragone: minore dinamica, il "sound stage" si era ristretto, il basso era più leggero. Sulla carta il cavo era identico a prima, eccezion fatta per la torsione più fitta. Forse era cambiata la capacità a causa di una maggiore regolarità della prossimità dei conduttori, oppure era cresciuta la microfonicità a causa dell'effetto triboelettrico, una conseguenza della crescita della capacità. Una lezione salutare per me, non prendere mai nulla per certo in materia di cavi.

Un'esperienza possibilmente riferita riguarda il rivestimento dei cavi: ho notato che esso comporta significative differenze tra due cavi apparentemente simili prodotti da costruttori differenti. Ci sono molti audiofili, e numerosi costruttori i quali forniscono informazioni che alimentano la paranoia: consigliano (ad esempio) di sollevare i cavi di potenza dal pavimento o di proteggere quelli di segnale dal contatto con le mensole. Mi rincresce ammettere che dopo aver notato queste differenze, sono diventato uno dei paranoici protettori di cavi di segnale.

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Ed allora, come può ogni lettore attendersi di emulare le stesse condizioni delle prove dei recensori?

Spero di aver trovato un modo per testare una caratteristica sempre più popolare che riguarda i cavi, una caratteristica offerta da diversi produttori e distributori, per le differenti serie dei loro cavi. Pertanto questo sarebbe un test che coinvolge soltanto quella caratteristica, ed utilizza un metodo il quale elimina in modo provato le variabili costituite dalla parzialità dell'ascoltatore, la parzialità dovuta all'aspettativa e la variabile della configurazione di prova. Al tempo stesso, spero che questo esercizio possa far luce sulla tecnica di valutazione soggettiva e sul ruolo giocato dall'aspettativa nell'influenzare il giudizio.

  • Questa prova può dirsi veramente in "Doppio cieco"!
  • La prova evita assolutamente l'influenza psicologica di gruppo!
  • La prova aggira elegantemente la fenomenologia degli incontri dei componenti!
  • La prova potrebbe far sembrare pazzo l'autore!

Dato che secondo la mia esperienza le recensioni di cavi sono quasi inutili perché la costruzione di ogni cavo influenza il suo rapporto con il componente a cui è connesso, si deve impiegare la stessa identica costruzione per ogni caratteristica ad eccezione di quella qui in prova. Quindi la differenza dovrebbe essere manifesta in un sistema con i giusti abbinamenti, e potrebbe esserlo anche in un impianto non ben abbinato. Abbiamo scelto di effettuare la prova sui cavi di segnale poiché sono proprio quelli che hanno costruzioni più particolari e subiscono i trattamenti più elaborati, inoltre perché il trattamento di cui ci occupiamo qui è offerto più comunemente sui cavi di segnale.
In particolare, secondo la mia esperienza condivisa con altri da me interpellati, la sorgente del segnale ha un effetto profondo sul successo, o fallimento, di ogni combinazione componente-cavo; quindi verranno provate quante più sorgenti è possibile.

Perciò, al fine di stabilire se sia efficace in sé un particolare materiale oppure un processo, sarebbe necessario avere cavi che si differenziano soltanto per i materiali.

E gli interessati da questa prova non dovrebbero sapere quali cavi stanno ascoltando.

Tuttavia, l'ascoltatore sa che un cavo è diverso dagli altri, pertanto sarà portato a ricercare una differenza, piuttosto che dire "C'è mica qualche differenza?".
Se i soggetti dell'esperimento si imbattono in tre campioni che sembrano identici, a parte essere segnati con, ad esempio X, Y e Z, essi non hanno idea che si suppone ci siano differenze. Ecco quindi quel che ci proponiamo.

Graham Nalty, progettista della molto apprezzata gamma Sonic Link, ha realizzato alcuni cavi originali e sperimentali che ho studiato verso la fine degli anni '80, per cui l'ho avvicinato per questo esperimento. Egli attualmente è progettista e proprietario della Black Rhodium cables, un cambio di nome del 1992 che spera attiri l'attenzione sui considerevoli passi in avanti fatti, secondo lui, in 20 anni di storia dei cavi. Avendo sentito l'esperimento che gli proponevo, Graham è stato subito entusiasta.
Come scienziato ed ingegnere sul campo, è scettico circa le affermazioni sui cavi dove i teorici miglioramenti non siano confermati all'ascolto. Egli ha un flusso costante di prototipi alimentato continuamente dalla sua "grande apertura mentale", e molti ne ho testati in 20 anni. Spesso, un conduttore che Graham pensava teoricamente promettente si è dimostrato deludente all'atto pratico ed è stato scartato, oppure un altro che suonava bene si dimostrava economicamente impossibile da produrre. Allo stesso modo, dall'innovazione in un altro settore poteva giungere un successo inatteso: parlando di una ricerca che degli amici stavano conducendo circa il comportamento degli impulsi ad alta tensione in ambienti ostili, è giunta l'idea di usare la gomma siliconica come isolante, che si è dimostrato uno "step up" dal ptfe nei cavi di potenza.

Graham ha scelto immediatamente cosa gli sarebbe piaciuto mettere alla prova. Attualmente, il trattamento più popolare e controverso applicato ai cavi è invisibile, costoso, difficile da spiegare con la fisica convenzionale e facile da smontare con argomentazioni razionali. Probabilmente avrete già intuito che stiamo parlando del trattamento criogenico. Non è nuova l'idea secondo cui il congelare un cavo - portandolo ad una temperatura vicina allo zero assoluto (zero Kelvin o -273°C) - e scongelarlo successivamente influenza la sua conduttività. Fisici ed ingegneri hanno studiato la superconduzione per anni. Tuttavia, sembra poco probabile che il congelamento possa lasciare traccia della superconduzione - o di un qualche miglioramento della conduzione - quando i cavi tornano a temperatura ambiente (293 Kelvin o 20°C). Inoltre, ammesso che un qualche effetto di tale processo permanga sulla struttura molecolare o cristallina, non sarebbe esso vanificato non appena il cavo è riscaldato dal saldatore o deformato in seguito alla crimpatura dei connettori?

Black Rhodium sta trattando i loro cavi dopo la produzione per prevenire questi potenziali problemi. Sembra ci siano alcuni differenti approcci al trattamento criogenico: il congelamento rapido o lento, lo scongelamento rapido o lento, il congelamento o lo scongelamento graduale, e può anche variare il tempo dell'esposizione alle basse temperature. Il trattamento criogenico è già impiegato in applicazioni specialistiche che coinvolgono i metalli (alcune di esse curiose, comprese le componenti frenanti delle auto di formula 1, che raggiungono temperature molto elevate e quindi devono dimostrare di non distruggersi in seguito ad un riscaldamento rapido), ma non posso dichiarare nulla sul tipo di trattamento criogenico di cui parliamo qui poiché significherebbe rivelare alla concorrenza informazioni che Graham ha ottenuto con fatica.

Graham crede che il Concerto - quasi il top di gamma dei suoi cavi di segnale - possa dimostrare più efficacemente se il trattamento criogenico abbia o no qualche effetto sui cavi di segnale. E' una realizzazione simmetrica con conduttori solidi in nickel +&- con isolante in ptfe a bassa perdita dielettrica, schermato con una treccia in rame placcato argento. Io possiedo tuttora una versione precedente di un cavo simile tra i tanti del mio arsenale.

[abc o bac o cba o bca]

I cavi sono chiaramente contrassegnati come A & B & C. Ogni estremità è evidentemente mostrata tramite le bande rosse. I cavi vengono utilizzati tutti nella stessa direzione in modo da eliminare la variabile della direzionalità. Uno dei cavi sarà interessato dal trattamento. Uno dei cavi non sarà trattato. Un paio di cavi come questo costituirebbe una prova alla cieca, se l'ascoltatore non è la stessa persona che fa i collegamenti. L'ascoltatore non dovrebbe sapere quale cavo è stato trattato, ma deve sapere che il set A & quello B sono diversi. In tal modo, l'ascoltatore sarà psicologicamente condizionato a notare ed identificare delle differenze.

Questo test introduce un terzo set di cavi, che potrebbe essere stato trattato criogenicamente oppure no. Ciò rende questa prova particolarmente significativa. Questo è un vero test in doppio cieco. Non so se mi siano stati forniti due cavi trattati ed uno no, come non so se ne ho ricevuto un paio trattato e due non trattati. Ugualmente, non so se Graham mi ha dato tre paia di cavi esattamente identici per vedere se, come recensore, soffro di sindrome da allucinazione uditiva!

Tre set di cavi

  1. Cavo Black Rhodium Concerto A
    potrebbe essere trattato oppure no
  2. Cavo Black Rhodium Concerto B
    potrebbe essere trattato oppure no
  3. Cavo Black Rhodium Concerto C
    potrebbe essere trattato oppure no

Graham ha preparato i cavi in un paio di settimane ed io li ho ritirati in trepidante attesa. Ricordo a Graham che pubblicherò i risultati prima che io identifichi i cavi, e correlerò i risultati di molti ascoltatori per aumentare la loro validità statistica. Poco dopo, Graham Nalty mi ha detto che a Martin Colloms - decano del giornalismo hi-fi britannico in forze ad HiFi News, rivista già nota come HiFi Choice e più di recente come HiFi Critic - l'idea di testare cavi in doppio cieco gli è piaciuta a tal punto che ha chiesto di fare una prova identica.

Se non noto nessuna differenza sarà per una delle seguenti tre motivazioni:

  1. il trattamento criogenico non ha effetti all'ascolto in questo modello di cavo nel contesto del mio sistema
  2. Il mio sistema non ha una risoluzione sufficiente per rivelare queste differenze
  3. le mie orecchie non sono capaci di rilevare differenze tra cavi trattati e non trattati

Se una significativa proporzione (più del 50%) delle persone avvertiranno delle differenze tra questi cavi, si puo affermare che:

  1. Questo trattamento criogenico altera in qualche modo le caratteristiche di trasmissione/conduzione della banda audio
  2. la percentuale di ascoltatori hi-fi sopra quantificata può essere delusa, e condivide la stessa delusione, anche se si sono taciuti l'effetto della delusione

Per quanto sembri improbabile, l'ultima condizione può verificarsi nel comportamento di gruppo.

Inizio i miei ascolti, e vediamo cosa sento. I miei due figli di (12 e 14 anni) ascolteranno anche loro, e riporteranno in maniera simile le loro sensazioni. Passo i tre cavi ad un altro ascoltatore.

[abc o bac o cba o bca]

Conclusioni

Il mio punto di vista sul valore non universale delle recensioni di cavi - presentato già nel mio articolo Fili elettrici e affini - adesso è ben documentato. Questa prova sfida i miei pregiudizi sulle recensioni di cavi, in quanto i risultati riguardano effettivamente solo una delle variabili in tema di cavi.

Questa prova sfida anche l'abitudine e la pratica consolidata in questo genere di prove, infatti, noi proveremo i cavi in molteplici combinazioni di impianti. L'identica costruzione di base rende nulla la variabile della compatibilità. La prova investe soltanto il trattamento criogenico.

Infine, se la maggior parte degli ascoltatori noterà in modo affidabile e chiaro differenze che io non sarò capace di rilevare, voi dovrete davvero riconsiderare l'affidabilità delle mie recensioni, poiché avrò dimostrato di avere le orecchie tappate.

Passate alla lettura dei risultati nella Parte II di questo articolo

Musica ascoltata durante la stesura di questo articolo

  • Sly & Robbie: Make 'em move, compilation di alcune loro produzioni Island anni '80, inclusa la superba Bass & Trouble
  • Neil Young: Live at Massey Hall 1971, nuovamente pubblicato su cd con custodia cartonata, teoricamente superiore a quelle brutte e fragili "jewel cases", ma è talmente stretta che il cd potrebbe graffiarsi a causa della polvere; certe volte non riuscite a vincere. Grande concerto di uno dei miei artisti preferiti, compratelo subito.
  • Muse: Black Holes and Revelations, in un meraviglioso pieghevole quasi interamente in cartoncino, con un porta cd in plastica ben fatto. Tutti i CD dovrebbero avere custodie di questa qualità.

Il Neil Young è stato acquistato nel negozio di dischi indipendente Morning After Music (nome davvero ispirato) che si trova a Machyntlleth nel Galles settentrionale, dove malgrado fossi solo di passaggio, ho potuto godere di una lunga ed informata conversazione con il proprietario che mi ha detto di esibizioni e festival ai quali avrei potuto assistere. Questo è un vero e proprio negozio di dischi, e tali posti meritano la vostra frequentazione; sono i punti nodali della rete del vero entusiasmo musicale, senza di essi saremmo alimentati forzatamente con una dieta a base di insipido AOR, nient'altro che un narcotico delle masse, un barbiturico dell'immaginazione.

© Copyright 2007 Mark Wheeler - www.tnt-audio.com

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