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Amplificatore integrato Meridian 551

La voce dell'esperienza

[Meridian 551]
[English version]

Prodotto: ampli integrato Meridian 551
Costruttore: Boothroyd-Stuart - UK
Prezzo approssimativo: 1400 Euro
Esemplare in test: prestito del distributore
Recensore: Dejan Veselinovic

Tanto, tanto tempo fa, in una lontana galassia... l'azienda inglese Lecson produsse, nei primi anni '70, un amplificatore. Era di forma un po' strana per il tempo, essendo una colonna cilindrica. Offriva una potenza modesta, circa 30-40W, ma all'interno era abbastanza avanzato in quanto offriva un'architettura totalmente complementare quando questa tipo di circuiteria era ancora una rarità. Per un puro caso ebbi l'opportunità di ascoltarlo non molto tempo dopo quando fu provato su una, allora nuova, rivista Italiana chiamata "Suono" (il n. 20-qualcosa), che gentilmente forniva anche il circuito elettrico (dal quale si poteva vedere che la potenza era fornita da una coppia complementare 2N3055/BDX18). Quest'oggetto era stato progettato da una persona di cui avevo già sentito; un certo Robert (Bob) Stuart.
Bene, Mr Stuart ha fatto molta strada da allora. Nel 1977, con un socio, Mr. Boothroyd, fonda un'azienda chiamata Boothroyd-Stuart. Una delle loro prime linee di prodotto fu chiamata Meridian e, man mano che il tempo passava, essi diventarono meglio conosciuti come Meridian piuttosto che con il loro vero nome.

Oggi Mr Stuart è a capo di quasi tutti i comitati che si occupano di suono digitale e occasionalmente trova il tempo per scrivere articoli altamente istruttivi, sempre sul suono digitale, per riviste importanti tipo Americàs "Audio". Ma, meglio ancora, Mr Stuart dedica molto del suo tempo realizzando oggetti audio di grande qualità, e noi in questa occasione analizzeremo il suo più piccolo ed unico ampli integrato, memorabilmente chiamato 551.

Specifiche del Costruttore

l'ampli ha le stesse precise dimensioni del CD player 506 recentemente provato. Dall'esterno anche il "look" è uguale, salvo per il tastone d'accensione a barra - questo è giallo sul CD e rosso sull'ampli. Naturalmente la scritta dichiara che questo è il modello 551. Sul frontale, proprio sotto la copertura in perspex scuro del display troverete, da sinistra a destra, i selettori per le sorgenti, il copy, i diffusori, il tasto di mute, il display, il volume (up e down) e il power on/off. È tutto.

In realtà il power on/off è un interruttore di standby, dato che il vero interruttore è posizionato sul retro, e fa parte della presa IEC insieme ai fusibili. Sotto a questo troverete due connettori DIN con la scritta "Comms"; servono per la connessione ad altri componenti Meridian, essendo una l'input e l'altra l'output della linea seriale. Quindi ci sono 8 coppie di connettori dorati RCA, da sinistra a destra: Pre-amp Out (per il biamping), Tape Out, Tape 2, TV, Tape 1, Radio, CD e LP. In realtà non c'è equalizzazione RIAA ma la scheda phono è un'opzione.

Sopra i connettori d'ingresso c'è un jack da 6.3 mm per la cuffia (Alleluia! Ci sono ancora persone sane di mente!!!), due alloggiamneti per i fusibili e i connettori per una coppia di altoparlanti. Sembra che Mr Stuart non creda nel biwiring, o forse pensa che il biamping sia molto meglio - così penso anch'io, ma so anche che è mooooolto più costoso. I connettori altoparlanti accettano connettori a banana da 4 mm, ma non accettano cavi spellati sopra i 3 mm - strano e, ho paura, non molto furbo.

La parte superiore del contenitore è coperta con del vetro scuro, dando all'oggetto un'apparenza molto pulita. Comunque, al posto dei laterali smussati questa volta ci sono le alettature - e anche generose. Sono larghe 300 mm, alte 82 mm e profonde 40 mm; direi che l'area radiante non è minore di 1.900 cm quadri per canale. Non male per un integrato da 65W nominali per canale.

Il telecomando NON è fornito con l'ampli ma deve essere ordinato a parte. A prima vista può sembrare una decisione un po' stramba, ma in realtà c'è una certa logica - Meridian si aspetta che voi compriate almeno il CD player e l'ampli come sistema base, e il telecomando è fornito con il CD player, quindi perchè farlo pagare due volte?
E se volete solo l'ampli, bene, potrete sempre acquistare il telecomando a parte. E dovrete comprarlo per forza, dato che molti dei programmi vengono eseguiti meglio dal telecomando ed alcuni sono possibili solo da questo.

Programmi? Si, programmi. Questo è un integrato programmabile. Potete decidere le sensibilità degli ingressi in modo da non dover cambiare il volume ogni volta che si passa da una sorgente all'altra, e potrete evitare i sovraccarichi dovuti a qualche sorgente "esuberante". Quindi le specifiche sono:

Ingresso MM (se disponibile): 0.5 - 3 mV a 5 cm/sec @ 1 kHz
Accettazione massima 47 mV @ 1 kHz
Carico 47 kOhms // 100 pF
Ingresso MC (se disponibile): 38 - 210 uV a 5 cm/sec @ 1 kHz
Accettazione massima ?
Carico 220 Ohms // 10 nF
Ingressi Linea: 27 - 150 mV, 20 kOhms
UScite: 65W per canale su 8 Ohms
100W per canale su 4 Ohms
Uscita cuffia: 2V max
Distorsione: Minore di 0.05%
Rumore e hum: < -90dB ingressi analogici ad alto livello
< -70dB per ingresso MM
< -60dB per ingresso MC
Dimensioni: 88 x 321 x 332 mm (Altezza x Profondità x Larghezza)
Peso: 10 kg
Consumo: 30 VA a riposo, 300 VA max.

Come potete vedere l'assorbimento di corrente è abbastanza alto, ciò è indicativo delle possibilità di pilotaggio del circuito.

Non ci sono foto dell'interno - sembrerebbe che Mr Stuart non voglia che nessuno guardi come egli realizza i suoi oggetti. Per la prima volta nella mia vita audio mi sono imbattuto in delle viti esagonali per le quali non avevo il cacciavite giusto, e questo a dispetto del mio generoso parco attrezzi, metrici ed altro. Considero questa una cosa veramente stupida, molto molto Inglese, mi è successo già con altri oggetti dal Regno Unito. Cosa sperano di raggiungere?
Se qualcuno volesse realmente raggiungere l'interno dell'apparecchio non penso si preoccuperebbe tanto, se non ci fossero altri mezzi penso che distruggerebbe le viti. Quindi qual'è il punto? Tutto questo per forzare qualche utente tecnicamente sprovveduto ad andare ai centri di assistenza che sono anche equipaggiati di coltellino spela(soldi) clienti? Una misera figura, Mr Stuart, mi aspettavo qualcosa di meglio da un'azienda come la sua.

Comunque, ...

Microdinamica

Come mi aspettavo, il 551 ha prodotto un suono veramente fine quando utilizzato a basso volume. Il livello e, più importante, la qualità del dettaglio erano top in ogni campo. Si poteva ascoltare una band suonare insieme, ma era anche possibile ascoltare, nel mix, il singolo musicista fra tutti. Il rumore era lontano dall'udibile, a dispetto delle specifiche piuttosto modeste - ciò fa capire che qualche altro costruttore fornisce numeri forse un po' esagerati

Ad ogni modo, il basso era ben moderato, profondo e potente, non strabordante ne' lungo, giusto. Mentre bisogna dire che non mancava nulla ne' in estensione, ne' nel peso, devo dire che era un po' troppo gentile per me. Ciò andava bene per la classica, per la musica da camera e l'acustica leggera, ma il fenomeno cominciava ad essere evidente con il rock, e specialmente con l'hard rock. Non c'era nulla di sbagliato o fuori luogo, solo un basso un po' troppo gentile per i miei gusti.

Il medio era perfetto - assolutamente nulla da dire. Giusto il ritmo, giusti peso e velocità. Molto di ciò che ho detto per i bassi valeva, invece, per gli alti - c'erano tutti, chiari e ariosi, ma un po' troppo controllati.

Macrodinamica

Con le mie JBL Ti600 il Meridian 551 si è sentito subito a casa. Penso che i due componenti si completassero a vicenda eccezionalmente bene, abbastanza fuori dall'ordinario. Le Ti600 sono relativamente efficienti con 91 dB/1W/1m e presentano un carico facile. Ciò significa che esse non stresserebbero neanche ampli molto più piccoli del Meridian, che da parte sua le ha pilotate fino a livelli molto elevati senza difficoltà.
Sono diffusori molto vitali e sembravano compensare il carattere quieto del 551 molto bene, ed insieme producevano un suono molto emozionante. La musica classica sembrava trarre uno speciale beneficio da questo fortuito matrimonio, benedetto dal Reverendo (cavo) Van den Hul 352 Hybrid. Anche il rock andava molto bene, ma in qualche modo non emozionante come la musica classica.

Con le AR94 è andata diversamente. Esse sono infatti molto neutrali, ma sono lontante dall'essere un carico facile. Il 551 mostrò il suo stress facendo aumentare il calore dissipato dalle sue alette (che però non erano ancora caldissime). Inoltre un po' della trasparenza era andata persa, come se lo sforzo di pilotare le AR fosse un po' troppo per mantenere sia la potenza che la finezza. Lasciatemela mettere in un'altra modo - l'H/K 680 è soltanto 1dB più potente, ma pilota questi diffusori con molta più facilità, anche se normalmente è più caldo.

Il 551 comunque manteneva un perfetto controllo con tutte e tre le coppie di diffusori con le quali l'ho provato, incluse le AR94. Ha semplicemente mostrato che gli mancava quel pizzico di grinta in più per questi diffusori. Inoltre, devo dire in tutta onestà, i piccoli cambiamenti in finezza notati sopra erano veramente minimi e uno ci doveva fare proprio attenzione per sentirli. In altre parole, se non avete sufficiente esperienza non noterete nulla, e anche se ciò succedesse, sono talmente piccoli da essere trascurabili.

Suono in generale

Il Meridian 551 è un oggetto costruito bene. Il suo solo difetto, per me, è un po' troppo controllo, che mi ricorda un po' un gentiluomo Inglese nel suo vestito Burberry. Ma disposto ad inserirsi in qualsiasi impianto.

Forse questa è la caratteristica più importante del 551 - si mescola al resto ed è talmente neutro che lascerà fare ad ognuno degli altri componenti solo il proprio lavoro lasciandovi ascoltare solo la musica. Sembra non essere così tollerante al carico quanto uno si aspetterebbe da un'azienda di questo calibro e a questo prezzo, almeno giudicando dallo stress mostrato pilotando le AR94 in confronto con l'H/K 680 che costa la metà, ma ciò non dovrebbe esser preso troppo letteralmente - non è che sia sensibile al carico, è solo che non è così tollerante come io avrei voluto che fosse.

Produce un soundstage uniforme ma forse solo un po' troppo ristretto.

Per molti versi mi ricorda l'Electrocompaniet ECI-2, che è un po' più aperto, ma non veloce come il 551. Quid pro quo.

Conclusioni

Tiriamo le somme. Questo è un oggetto piccolo, pulito e molto raffinato, una rarità al giorno d'oggi. Ben inseribile un po' dappertutto. Per essere utilizzato al meglio ha bisogno del telecomando che però dovrete comprare, e pagare, a parte.

Non potete aprirlo perchè ci vogliono degli attrezzi speciali - le possibili ragioni per questo sono molte, ad esempio la necessità di seguire procedure particolari nei centri di assistenza specifici, o l'intenzione del costruttore di non far vedere come è fatto dentro (nel caso della Meridian direi che questa è la ragione più probabile), o, nuovamente, di forzare il cliente a fornirsi dei centri di assistenza, etc. Comunque sia, non mi piace questo approccio e biasimo la Meridian per aver preso questa strada, non c'è ragione valida per questo.

Suona trasparente e rilassato, ben controllato, forse un po' troppo - per me. Ancora, potrete ascoltarlo per giorni senza avvertire alcuna fatica d'ascolto. Il suo controllo sui diffusori è molto buono, ma sembrano non piacergli i carichi difficili quando è richiesta molta potenza. Non è che si stressi più di tanto, solo abbandonerà un po' di qualità in favore della potenza.

Per me, pur essendo un ottimo oggetto, penso sia leggermente sopravvalutato per quello che offre. È ben costruito e perciò non può essere economico, ma penso che per meno si possano trovare, altrove, oggetti migliori o, almeno, comparabili (i candidati possibili potrebbero essere il NAD 317 nuova versione, il Precision amp Pioneer, l'Harman/Kardon HK 680, etc).

Quindi, in sintesi, buono ma sopravvalutato.

© 2000 Copyright Dejan Veselinovic - https://www.tnt-audio.com
Traduzione: Giovanni Aste

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