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Resurrector Two

[Modulo Resurrector 2 in uno chassis autocostruito]

Resurrector resuscitato

[English version]

Prodotto: Nome: Resurrector Two
Costruttore: Marek Klimczak
Costo: 99 € per il modulo e 199 € per il dispositivo pronto per l'uso.
Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Pubblicato: Marzo 2011
Traduzione: Roberto D'Agosta

Come vola il tempo! Mi sembra che siano passati pochi giorni da quando ho recensito il Resurrector, un modulo che andava inserito nell'amplificatore e che, usando dei diffusori fantasma come un qualche tipo di feedback, aumentava l'accuratezza dello stesso. Rimasi molto impressionato dal quel modulo, ma purtroppo non ebbe mai successo: forse chiedere alle persone di "costruire" qualcosa all'interno dei loro amplificatori e usare diffusori fantasma è stato davvero troppo. Nonostante ciò l'ideatore del Resurrector ha prodotto un altro oggettino che lui chiama Resurrector Two. Questa scelta potrebbe creare qualche confusione perché, qualsiasi cosa sia, non si avvicina per nulla al Resurrector originale: non si installa dentro all'amplificatore e non c'è alcun bisogno di diffusori fantasma. Tuttavia l'inventore Marek Klimczak è rimasto attaccato al nome perchè dice che l'R2 "riporta la musica alla vita". Sembra che l'R2 sia progettato per fare in modo che le sorgenti digitali producano un carattere sonoro simile al vinile suonato su un giradischi.

Il Resurrector Two esiste in due versioni: una che dovete infilare in qualche modo nel vostro sistema, l'altra è una versione finita che potete semplicemente connettere e far suonare. Esiste anche un modulo dimostrativo che permette ai presunti clienti di provare l'R2 nei loro sistemi controllandone l'accensione attraverso un telecomando rendendo quindi semplice giudicarlo mentre state ascoltando della musica. Per questa recensione mi è stata spedita questa unità di prova (figura di seguito) e un modulo che ho infilato in un mio chassis (figura all'inizio dell'articolo). L'unità di prova fa uso di connessioni volanti da inserire in qualsiasi altro componente e di una presa di corrente standard: un telecomando permette, con la pressione di un tasto, di inserire o bypassare l'R2.

Ho installato l'R2 nel mio sistema che sta diventando sempre più complesso! La sorgente è una SB3 modificata che alimenta un Monica3 DAC attraverso il Behringer DEQ2496. Il Monica3 alimenta a sua volta un Burson Buffer e l'R2 è stato sistemato dopo il buffer e prima dell'unità di controllo del volume. Da lì il segnale viene diviso: da una parte verso il Virtue V1 e dall'altra verso un filtro attivo che alimenta l'amplificatore dei woofer dei miei diffusori open baffle Hawthorne Audio Duet. Certo, ci sono cavi ovunque e bisogna fare un po' d'attenzione che tutto sia connesso correttamente!

[Il modulo di prova Resurrector
2]

Cosa fa quindi l'R2? La prima impressione quando lo si accende è che il volume sia stato alzato leggermente ma un ascolto più prolungato mostra che non fa solo questo. La promessa è che l'R2 riporti la musica alla vita e dopo diversi giorni di ascolto posso concludere che questo è esattamente quello che ottiene, ma purtroppo non con tutto quello che ho ascoltato. Ho scoperto che funziona particolarmente bene con quelle registrazioni che sono un pochino "tranquille" o prive di "vita": alcune delle più vecchie registrazioni su CD che ho nella mia collezione hanno proprio questi difetti e sono stato molto felice di scoprire che l'R2, quasi per magia, trasforma alcune di esse. Un buon esempio di quello che intendo è l'album di Al Stewart "Bedsitter Images" che ho avuto e amato su vinile: molti anni dopo comprai la versione su CD ma fui abbastanza deluso dal suono. Mi chiesi a lungo se non fosse semplicemente la mia memoria che sbagliava ma ascoltarlo di nuovo con l'R2 ha riportato in vita il suono che mi ricordavo. Purtroppo l'R2 non funziona così bene su qualsiasi traccia: alcune possono suonare in maniera così diversa che almeno inizialmente potrebbero sembrare "sbagliate". Marek insiste che questo accade perchè l'R2 ci permette di ascoltare cose che, benchè incise nelle registrazioni, non venivano riprodotte precedentemente. Sono parzialmente d'accordo, ma vorrei aggiungere che se l'R2 cambia le cose fino a questo livello ben lontano da quello che l'ingegnere del suono ha potuto ascoltare, potremmo non avere il miglior "bilanciamento" facendo uso dell'R2. Detto questo è abbastanza sconcertante che l'effetto che l'R2 ha su un'intera collezione musicale sia così variabile. Chi lo usa dovrà decidere se i miglioramenti che apporta ad alcune tracce valgono la presenza dell'R2 nel proprio sistema.

Appare abbastanza importante non sovraccaricare l'R2 con un segnale che sia troppo forte, cosa che ovviamente dipende criticamente dal sistema in cui si trova. Per esempio, nel mio sistema, il buffer Burson che uso dopo il DAC aggiunge un certo guadagno per cui ho avuto bisogno di far passare il segnale attraverso un attenuatore prima dell'R2. Anche in questa configurazione alcunei delle registrazioni più alte lo erano ancora "troppo" per l'R2 per cui ho dovuto regolare l'attenuatore di nuovo: esiste una linea sottile tra sovraccaricare l'R2 e il non mandargli abbastanza segnale affinché possa operare la sua magia... Ma non scoraggiatevi, si può ottenere un buon compromesso che andrà abbastanza bene con un sacco di musica. Alla fine per me mi sono fermato a un attenuatore regolabile per trovare il miglior compromesso nel mio sistema e mi permetto di suggerire che la versione completa dovrebbe averne uno di serie.

A metà di questa recensione Marek mi ha scritto per dirmi che ha modificato l'R2 in modo che la quantità di "effetto" possa essere regolato facendo uso di un potenziometro: in questo modo la versione finale dovrebbe avere una serie di regolazioni fini per accordarsi al sistema in cui viene inserita.

L'R2 potenzialmente è uno di quelle controverse modifiche hi-fi che produrrà lunghe discussioni sulla sua efficacia. Per questo ho voluto essere abbastanza attento in questa recensione e Marek ha accettato che inviassi l'unità di prova dell'R2 anche a due miei amici per conoscere la loro opinione. Il primo di questi miei amici mi ha risposto dicendo che alcune lui sentiva l'R2 avere un effetto positivo sulla musica ma al tempo stesso non era così contento di alcuni altri effetti che sentiva, parlando per esempio di strumenti a corda che sembravano ispessiti e gonfiati. Inoltre ha dato uno sguardo all'R2 attraverso il suo oscilloscopio osservando che agisce come un qualche tipo di filtro con alcune frequenze più spinte di altre, con quelle al di sotto di 1 kHz leggermente tagliate. Per confermare questo punto, ho fatto andare alcuni test di correzione della stanza attraverso il Behringer sia con l'R2 che senza: i risultati più o meno portavano acqua al mulino del mio amico, per cui mi aspettavo che con l'equalizzatore lì a cancellare l'effetto dell'R2 non avrei sentito nessun beneficio quando avrei fatto suonare di nuovo della musica. Ma mi sbagliavo! Infatti, i risultati complessivi sono stati anche migliori dopo aver rieseguito la procedura di correzione della stanza con il DEQ2496. Per questo penso di poter escludere che l'R2 sia semplicemente un filtro attivo.

Il mio secondo amico ha più o meno confermato queste impressioni aggiungendo che non era veramente molto convinto di tenere un oggetto simile nel suo sistema. Per questo motivo sono sempre più convinto che il miglior modo per giudicare l'R2 sia quello di provarlo nel proprio sistema e, per quanto mi sembra di capire, dovrebbe essere disponibile l'opzione di un periodo di prova per cui la restituzione alla fine di questo periodo prevede un rimborso completo. Il primo Resurrector fu abbastanza facile da giudicare: funzionava, funzionava bene ed era qualcosa che mi sentii di raccomandare caldamente. L'R2 è diverso: mi è piaciuto molto quello che ha fatto ad alcune registrazioni, in particolare quelle più vecchie come l'album di Al Stewart. "Spiral Staricases" di Ralph McTell e "Dreamboat Annie" degli Heart sono altri due dischi che hanno tratto notevole beneficio dall'R2. Mi chiedo se questi album non siano stati registrati per suonare bene su vinile e quindi suonano un pochino "leggeri" su CD e l'R2 compensa questa situazione. Se fosse così, quella musica registrata per suonare bene da CD potrebbe suonare male attraverso l'R2. L'uso di un circuito di bypass per decidere se tenere o meno nella catena audio l'R2 sembra essere ai miei occhi il modo di usare questa unità al meglio.

Il Resurrector 2 è decisamente qualcosa che dovreste provare nel vostro sistema e mentre mi piace quello che ha prodotto con certa musica, non posso dargli la raccomandazione incondizionata che riservai al Resurrector originale.

© Copyright 2011 Nick Whetstone - nick@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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