[ Home | Redazione | HiFi Shows | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

Rotel RA972 - ampli integrato

[English version]
[Rotel RA972]

Prodotto: Rotel RA972 Stereo Integrated Amplifier
Costruttore: Rotel - Giappone
Distributore per l'Italia: Audiogamma, Via P. Calvi 16 - Milano (02/55181610)
Prezzo approssimativo: 1.300.000 lire - 650 Euro
Reperibilità: ampia
Apparecchio fornito da: Buscemi HiFi
Recensore: Giorgio Pozzoli

Il 972 dovrebbe essere la versione migliorata del 971. Rispetto a quest'ultimo, in particolare, viene messo a disposizione il telecomando.
La sua è una eredità abbastanza scomoda: il 971, come del resto praticamente tutti i prodotti della casa giapponese, era noto per una qualità sonora decisamente elevata. Vediamo dunque come se la cava il dicendente...

L'RA972 si presenta con un contenitore nero, come da tradizione Rotel, con scritte in giallo, ben leggibili. Il peso è abbastanza elevato, 6,5Kg, rispetto a quello che si trova in giro.

L'occhio del tecnico immediatamente sbircia attraverso le fessure delle ampie zone di aerazione del coperchio superiore, scorgendo una ampia scheda di un bellissimo verde, estremamente ordinata, con i finali ordinatamente disposti sulle alettature verticali e collegati con corti cavetti colorati alla scheda; a sinistra appare chiaramente il grosso trasformatore toroidale di alimentazione; sul retro della scheda attrae l'attenzione una fila di contenitori rettangolari neri in posizione strategica: relè di commutazione degli ingressi, una soluzione adottata di solito su apparati molto più costosi.

Tornando ad analizzare gli aspetti... umani, si nota a sinistra l'interruttore di accensione sopra la presa per la cuffia (un'altra rarità di questi tempi), il selettore delle uscite (è possibile collegare due set di altoparlanti), i controlli di tono con l'interruttore che permette di escluderli, quindi la grande manopola del volume (motorizzata, per poterla controllare col telecomando), il selettore della sorgente da registrare (un normale selettore rotante) e infine il selettore della sorgente da ascoltare ("listening selector", un selettore elettronico senza fine corsa).

Accendendo l'apparecchio si illuminano la spia dell'alimentazione, un led sulla manopola del volume che permette di individuarne la posizione ed infine la spia che individua la sorgente selezionata.

La presenza della "doppia barra", cioè di un selettore della sorgente da ascoltare separato da quello della sorgente da registrare aumenta notevolmente la flessibilità del sistema; è prevista inoltre la possibilità di connettere due registratori, anche se il dubbing da un registratore ad un altro può essere fatto solo dal tape 1 al tape 2 e non viceversa.

Sul retro, una doppia fila di pin RCA: 4 ingressi linea, più 2 ingressi ed uscite tape, ed infine una uscita pre out che può essere utilissima per pilotare un ampli esterno, ad esempio nel biamping.

Seguono quindi gli 8 morsetti di uscita, modificati per renderli compatibili con le norme CE. I morsetti risultano certamente il particolare meno riuscito dell'amplificatore, in gran parte per la loro eccessiva vicinanza che ne rende davvero difficile e scomodo il serraggio.
Infine segue la presa per il cavo di alimentazione distaccabile, altra feature decisamente interessante per il tweaker...

Una nota tecnica: la sensibilità degli ingresse è notevole (160mV), il volume va usato con grande parsimonia...
La potenza di targa è di 60W, con un ottimo fattore di smorzamento di 150 su 8ohm.

La timbrica

Ho inserito l'RA972 nel mio impianto di riferimento e l'ho lasciato rodare per una settimana prima di effettuare degli ascolti approfonditi.
Devo dire che sono rimasto abbastanza sorpreso dalla qualità del suono.

Il suono è estremamente aperto, trasparente, lucido, neutro, pulito, preciso, articolato, dettagliato.

Probabilmente è leggermente spostato sul brillante, ma mi è difficile valutare quanto, dato che i miei cavi di potenza estremamente aperti e i miei altoparlanti, sicuramente non prodighi di bassi, certamente hanno contribuito ad evidenziare il fenomeno. Anche con le voci femminili più spinte non c'è comunque mai il minimo accenno di indurimento, il suono non diviene mai tagliente, a meno che non lo sia già all'origine; ed anche in questo caso non è che la cosa venga troppo evidenziata.

Il basso è veramente notevole: smorzatissimo, deciso, violento, preciso. Forse un po' secco. Comunque ascoltarlo è un vero piacere.

Le medie frequenze sono davvero esemplari: la voce è ben caratterizzata, definita, realistica, in primo piano.

Dinamica

La macrodinamica è decisamente buona, anche se non sconvolgente.
Chiaramente l'impostazione timbrica, privilegiando la parte alta dello spettro pone forse leggermente in secondo piano i bassi, ma anche questi hanno un ottimo punch: ci sono tutti, con una articolazione, una velocità, un dettaglio ed uno smorzamento perfetti.

Date le premesse, ovviamente anche la microdinamica è davvero eccellente: non solo viene offerta all'ascolto la linea principale della musica, ma anche tutti i messaggi musicali più deboli e di secondo piano sono proposti in maniera estremamente efficace: la resa dell'ambiente è davvero notevole.

Nonostante questa estrema cura nel dettaglio, l'amplificatore non perde di vista l'obiettivo principale, la musica: a differenza di altri sistemi in cui l'ascolto tende a tradursi nell'inseguimento dei rumori ambientali, che distraggono dal messaggio musicale, qui la musica resta sempre al centro dell'attenzione, ed il dettaglio ne risulta solo un accessorio che rende più realistica la riproduzione.

Tutto ciò comporta ovviamente un grosso coinvolgimento emotivo, che forse non raggiunge pienamente livelli da "air guitar", ma certamente non ne resta molto lontano.
Un ulteriore grosso merito consiste nel fatto che il comportamento resta sempre corretto in qualsiasi posizione si metta il volume: non si percepisce alcun cedimento, alcun indurimento anche a livelli decisamente incivili; anche nei pieni orchestrali il controllo resta sempre perfetto, la scena resta dettagliata, stabile e solida, senza alcun segno di confusione.

Immagine e soundstage

L'immagine è abbastanza ampia, dettagliata, stabile, precisa; il palcoscenico ha anche una buona estensione verticale.

La presenza e la profondità della scena sonora sono decisamente notevoli, non solo in relazione al prezzo di acquisto, ed anche se certamente la prevalenza dei toni alti aiuta parecchio, gran parte del merito deve essere attribuito all'ottimo trattamento riservato ai segnali di ambienza.

L'immagine e la profondità non vengono meno neppure a fronte dei pieni orchestrali, dove spesso si rilevano problemi anche a livelli di volume relativamente ridotti.
Anche con l'organo l'effetto "basilica" è reso in maniera estremamente realistica e piacevole.

Un amplificatore perfetto, quindi? Certamente no, ci sono dei limiti, ma sono tutt'altro che ovvi. Non c'è la minima grana, non c'è la minima asprezza, nessuna mancanza d'aria fra gli strumenti, nulla che faccia pensare al classico amplificatore a stato solido; eppure manca un pochino della magia dei grandi amplificatori, il suono danzante, la raffinatezza delle valvole.
Direi che il principale limite di questo amplificatore consiste in una certa mancanza di raffinatezza, che non significa rozzezza o imprecisione del suono, ma proprio solo che gli manca un po' dell'eleganza delle realizzazioni di altissimo livello.
Ma sia ben chiaro: a questi livelli di prezzo quanto sto dicendo non può e non deve essere interpretato in alcun modo come un difetto od una pecca. Sarebbe come criticare un'utilitaria che fa i 180 all'ora perchè non corre come una formula uno...

Consigli d'uso

Abbinatelo ad impianti neutri o coi bassi leggermente in evidenza.
Escludete di preferenza i controllo di tono; a dire il vero, comunque, inserendoli il suono peggiora solo molto leggermente.

Lamentele

L'unica lamentela riguarda i morsetti di uscita, che sono davvero troppo vicini e scomodi. È difficile anche serrarli. Mi è sembrato di capire che il foro posteriore del morsetto sia stato otturato completamente con un tappo in ossequio alle norme CE: a buon intenditor poche parole...

Conclusioni

Dell'ampia flessibilità, dell'estetica decisamente piacevole e curata di questo amplificatore abbiamo già detto.
Ascoltandolo, devo sinceramente dire che mi sono chiesto se valga la pena di spendere più del suo prezzo per ascoltare meglio la musica.
Solo tornando al mio sistema di riferimento, fra l'altro di impronta e costo alquanto differente, mi sono reso conto che ci sono degli spazi di miglioramento, e neanche tanto ridotti, ma anche che tali spazi, alle orecchie di un ascoltatore men che allenato ed attento, devono apparire davvero irrisori.
Insomma, se dopo aver ascoltato questo amplificatore decidete che non suona abbastanza bene per voi, rassegnatevi a spendere molto, molto di più...

Un grande ringraziamento a Buscemi HiFi, notissimo e storico negozio di Milano, per aver messo a nostra disposizione l'amplificatore in prova.

© Copyright 2000 Giorgio Pozzoli - https://www.tnt-audio.com

Istruzioni su come stampare questo articolo

[ Home | Redazione | HiFi Shows | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]