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Hawthorne Audio Silver da 10" Solo, Duet e Trio

Diffusori Open baffle con altoparlanti coassiali

[English version]

Recensore: Arvind Kohli - TNT USA
Pubbicato: Giugno 2012
Traduzione: Marco Fiorani

[Hawthorne Silver 10]

SPECIFICHE DEL COSTRUTTORE
Sito web del costruttore Hawthorne Audio
Specifiche dell'altoparlante Woofer da 10" (25 cm) con tweeter in titanio da 1" (2,5 cm) in configurazione coassiale
Risposta in frequenza 55hz-19.5khz, nessuna tolleranza specificata
Sensibilità 94.2db/W/m
Impedenza 8 ohms
Potenza massima applicabile 50 Watts RMS
Prestazioni Vedi oltre nell'articolo
Garanzia e politica di reso 7 anni sui difetti di produzione dell'altoparlante

INTRODUZIONE

Come spesso succede con gli hobbisti appassionati e accaniti, queste persone si rifiutano di accettare lo status quo e non hanno pace finché le loro aspirazioni non sono soddisfatte e hanno raggiunto un grado di cambiamento significativo. Questa è anche la storia di Darrel Hawthorne che, assieme alla moglie Diana, ha fondato nel 2005 la Hawthorne Audio. È sempre stato un forte sostenitore del suono realistico e aperto implicato dai progetti open baffle (o dipolo). Il problema era trovare altoparlanti che servissero allo scopo e si adattassero alle specifiche di Darrel. L'unica soluzione era di cercare qualcuno che producesse gli altoparlanti su sue specifiche e, dopo molti sforzi e con un po' di fortuna, la Eminence Audio si è rivelata adatta allo scopo.

IL PRODOTTO

Hawthorne Audio vende un numero abbastanza ristretto di altoparlanti coassiali e accessori, fornendo così al consumatore una buona gamma di opzioni e configurazioni fra cui scegliere. Gli altoparlanti sono forniti nella versione "Silver" standard o nella versione "Sterling Silver" alto di gamma. Inoltre, ciascuno di questi altoparlanti coassiali, è disponibile con una unità dei medio/bassi sia da 10" (25 cm) che da 15" (38 cm). Hawthorne Audio commercializza inoltre opportuni woofer da 10" e 15", gli "Augies", che possono essere accoppiati ai driver coassiali se si desidera una maggiore risposta sulla gamma bassa: sono inoltre disponibili opportuni amplificatori per controllare e alimentare gli Augies. Questa recensione sarà focalizzata sulla versione 10" Sterling e relativo Augie da 10", degli altoparlanti.

L'altoparlante coassiale è costituito da un woofer da 10" (25 cm) posto all'interno di un pesante cestello pressofuso con un avvolgimento da 2" (5 cm) che scorre in un magnete da 38 once (1,2 kg). Il tweeter è una unità a compressione da 1" (2,5 cm) con il diaframma in titanio. Il crossover incluso è costruito su una tavoletta esterna di legno; a questo punto si impone una lamentela, in quanto i connettori dell'altoparlante sono in maniera sconfortante troppo vicini fra loro. Il tweeter è anche disponibile presso Parts-Express e le specifiche contenute nel loro sito internet indicano che la risposta in frequenza libera ha un picco attorno ai 3.500 Hz e la relativa depressione di circa 10 dB sui 20 kHz: le misurazioni da me effettuate confermano quanto dichiarato.

Il tutto è fabbricato con materiali semplici e non esotici e, a dispetto di un'estetica potenzialmente problematica costituita da una larga facciata, il risultato finale è diffusore dall'aspetto sorprendentemente discreto e addirittura elegante, pur nel suo essere minimalista. Ancora una volta Browning aveva ragione: "meno è meglio".

Hawthorne offre una gamma estremamente interessante di opzioni, tanto da consentire di partire dalla soluzione più semplice e quindi complicarla secondo i propri desideri. Si possono acquistare solo gli altoparlanti e il crossover (160 USD ciascuno quelli oggetto di questa recensione) e aggiungerci una varietà di schermi (700 USD al paio per la versione Trio di questa recensione) se non vi interessa costruirvene uno per conto vostro (vedi il sito internet), quindi aggiungere un Augie (165 USD ciascuno), un amplificatore a 2 canali (225 o 359 USD ciascuno). Il semplice kit con l'altoparlante coassiale si chiama Solo e ci vuole poco meno di un'ora per disimballarlo e assemblarlo. Aggiungete un Augie per canale con un amplificatore e otterrete un Duet, aggiungetene un altro e otterrete un Trio. Il Duet e il Trio sono stati semplicissimi da aggiungere anche se bisogna fare molta attenzione ai collegamenti, dato che le istruzioni non sono fornite: devo ammettere che mi sono confuso almeno una volta. È necessario puntualizzare che la configurazione Duet e, in special modo la Trio, hanno un aspetto leggermente disordinato dato che ci sono un sacco di cavi e una o due scatole in più con cui fare i conti. Inoltre, come ci si aspetterebbe da un subwoofer di qualità, l'amplificatore fornisce la fase, la frequenza di taglio del crossover e i controlli di fase. Escludendo gli amplificatori, le versioni oggetto di questa recensione, costano per ciascuna coppia rispettivamente 975 USD (circa 740 euro) la Solo con lo schermo Trio, 1.275 USD (circa 965 euro) la Duet e 1.600 USD (circa 1.200 euro) la Trio.

ASCOLTO

All'inizio ho ascoltato gli Hawthorne in configurazione Solo. Sono stato immediatamente impressionato da vari aspetti della performance di questi diffusori. Era impossibile negare che questi altoparlanti avessero una presentazione lussureggiante, dettagliata e che riempiva letteralmente l'ambiente. L'immagine generata era incredibile, in quanto combinava un palcoscenico sonoro talmente ampio e profondo da provocare una esperienza di ascolto che immergeva nella musica. Gli strumenti sono riprodotti nella pienezza delle loro caratteristiche armoniche, risonanze comprese, e non sembrano assolutamente compressi in una scatola: l'impatto è certamente impressionante, specialmente con buone registrazioni. La risposta in frequenza mi è sembrata dettagliata su tutto lo spettro e la risposta sui bassi era sorprendentemente estesa per un progetto dipolo che non si basa su uno schermo frontale ridicolmente enorme. I test con il rumore rosa effettuati nel mio ambiente, hanno rivelato che la risposta in frequenza mostra un picco attorno ai 500 Hz per poi cadere in maniera significativa sotto gli 80 Hz, come pure più gradualmente sopra i 2 kHz. Dalle mie esperienze di ascolto non mi sarei aspettato niente di diverso da una curva di risposta piatta e probabilmente la discrepanza fra i risultati dell'ascolto e quelli delle misurazioni è dovuta a qualche particolarità di risposta del dipolo. Probabilmente avrei potuto prevedere un leggera caduta della risposta sulle alte frequenze, dato che questi altoparlanti non sono mai fastidiosamente dettagliati ma sono sempre facili da ascoltare. Si tratta di una risposta in frequenza ottimamente progettata per un tweeter a cupola in metallo, in quanto questo è il primo altoparlante di questo tipo con cui non ho MAI sperimentato alcun indizio di affaticamento. E se tutto ciò non è ancora abbastanza, non ho mai sentito questi altoparlanti compressi o in difficoltà ad alti volumi: e devo ammettere che li ho spinti alla grande.

Per quanto riguarda il posizionamento, li ho apprezzati al meglio a circa 1 metro dalla parete posteriore e orientati verso la posizione di ascolto. Il layout che ho preferito era una configurazione a triangolo equilatero: ovvero con me e i diffusori ciascuno alla stessa distanza dagli altri due (circa 2,5 metri nella fattispecie). Dato che la risposta sugli alti non è per nulla aggressiva, è possibile, se non addirittura desiderabile, orientare gli altoparlanti verso l'ascoltatore. Ho ottenuto ottimi risultati anche con i diffusori distanti solo 1,3 metri fra loro e con il punto di ascolto centrale ancora a 2,5 metri. Ho utilizzato questo posizionamento quando più di una persona stava ascoltando musica dato che riesco a far entrare tre ascoltatori affiancati nel mio ambiente: con i diffusori distanti fra loro 1,3 metri ciascuno di noi ha potuto sperimentare un ottimo palcoscenico sonoro, anche se non così buono come quello di un singolo ascoltatore al vertice di un triangolo equilatero.

Per esperienza personale, se voglio capire quello che può fare un diffusore devo metterlo a confronto diretto con altri. In questo caso ho confrontato gli Hawthorne con i miei soliti compagni di vecchia data: i Dynaudio Contour 1.3 Mk II che costavano 2.400 USD quando ancora erano in vendita e i Triangle Electroacoustique Titus 202 che a suo tempo costavano 500 USD.

"Louisiana Fairy Tale" (Red Wine Trio; Baby Wont You Come Home Please; Mapleshade; 10632)
Utilizzo questa traccia per verificare la riproduzione del clarinetto. In confronto alle Solo, le Dynaudio erano solo leggermente più fluide nella parte alta dei medi sul clarinetto; ritengo comunque che qualsiasi differenza fosse valutabile solo con un confronto diretto. Senza questo confronto immediato non credo che la differenza si sarebbe potuta apprezzare. Durante il confronto con le Triangle Titus 202, queste ultime sembravano un po' costrette mentre le Solo facevano sì che il clarinetto fosse proiettato nello spazio in maniera realistica e lì potesse fluttuare liberamente; ancora una volta la differenza era comunque molto piccola.

"Vaisnava Bhajan" (Ronu Mojumdar; Hollow Bamboo; Water Lily Acoustics; WLA CS71 SACD)
Concentrandosi sul suono del grande flauto in bambù, ancora una volta rispetto alle Solo, le Dynaudio si dimostravano leggermente più fluide nelle frequenze che vanno dalla parte alta dei medi alla parte bassa degli alti. Le Triangle invece risultavano leggermente taglienti, avevano la tendenza a urlare sulle note più alte e davano l'impressione che ci fosse una variazione del livello di volume della riproduzione su note differenti: questo potrebbe essere l'indizio di gravi non linearità nella risposta delle Triangle. Le Solo erano così liscie e fluide che per un po' ho abbandonato la recensione per mettermi ad ascoltare un po' di tracce.

"Raga Bageshree" (Ustad Shahid Parvez; Live in Toronto; Sitar school of Toronto)
Ascoltando l'assolo di Sitar su questa traccia, le armoniche dello strumento sembravano proiettate senza sforzo dalle Hawthorne in configurazione Duet, mentre la riproduzione delle Dynaudio risultava un po' compressa. Quando le ho comparate con le Triangle, le Solo facevano meglio il loro lavoro nel riprodurre uno strumento così complesso con tutte le risonanze, le armoniche e il dettaglio necessari.

"Bass resolution test" (Chesky Jazz and Audiophile tests Vol2; Chesky; JD68)
In questa registrazione di contrabbasso le Dynaudio hanno dimostrato senza alcuna sorpresa da parte mia una maggiore estensione nelle frequenze medio-basse rispetto alla configurazione Solo delle Hawthorne, ma avevano qualcosa in meno rispetto alle Duet. Inutile dire che sebbene le Solo si mostrassero considerevolmente meno estese delle Duet, purtuttavia anche con le Solo si otteneva una riproduzione più che ragionevole del contrabbasso.

Quando ho confrontato le Solo con le Triangle Titus 202 sulla stessa traccia, queste ultime lasciavano a desiderare per almeno tre aspetti fondamentali. In prima battuta, l'estensione sui bassi delle Solo era più profonda e naturale al punto tale da divenire immediatamente evidente. Secondariamente, dato che gli altoparlanti della Solo sono coassiali, questi diffusori riproducono lo strumento nella sua interezza spazio-temporale. Sebbene non cia sia molto in questa traccia che sia trattato dal tweeter, i pochi "click" e "pop" risultavono più che uno spunto appena udibile e nel confronto diretto le Triangle riproducevano un'immagine meno coerente. Tenete comunque a mente che questa differenza nelle prestazioni era appena percettibile e non me ne sarei accorto senza un confronto diretto. Per finire, le Triangle non riuscivano a fornire la stessa pressione sonora delle Solo con la stessa scioltezza: anche a livelli di volume moderati, lo sfiato della porta reflex cominciava a farsi sentire.

"Always" (Kenny Rankin; Chesky Jazz and Audiophile tests Vol2; Chesky; JD68)
Ho utilizzato questa traccia per verificare le prestazioni sulle voci maschili. Nel confronto diretto le Duet hanno suonato leggermente più vuote, mentre le Dynaudio erano solo un poco più calde. Ho trovato il suono delle Triangle leggermente inscatolato e compresso, mentre le Solo erano più aperte, naturali e calde. Questo risultato è stato per me una sorpresa in quanto, sotto questo aspetto, ho sempre considerato di ottimo lievllo l'altoparlante dei medio-bassi delle Triangle: un'altra divinità scalzata dal proprio piedistallo.

"Solidao" (Ana Caram; Chesky Jazz and Audiophile tests Vol2; Chesky; JD68)
Su questa traccia le voci femminili sono state riprodotte dalle Dynaudio in maniera più controllata, ma non inscatolata, mentre le Duet erano più aperte e riempivano meglio l'ambiente, pur essendo meno calde: qui è solo questione di gusti. Nel confronto mi trovavo a preferire il diffusore che stavo ascoltando al momento e non riuscivo a decidere quale fosse invece il migliore in assoluto.

Il confronto con le Triangle ha ottenuto lo stesso risultato della traccia precedente. Le voci femminili riprodotte dalle Triangle sembravano leggermente più sforzate e limitate e, al contrario, più libere e naturali quando riprodotte dalle Solo: in ogni caso le differenze fra i due diffusori erano minori che con la traccia precedente.

Alla fine ho voluto dedicare un po' di tempo per capire quale sarebbe stato l'effetto dell'aggiunta di un woofer Augie. L'aggiunta di un altoparlante Augie e del relativo amplificatore ha portato a una maggiore estensione nella risposta sui bassi nelle configurazioni Duet e Trio. L'effetto risultante da questa aggiunta è stato quello di aumentare la risposta sulle basse frequenze con un picco attorno ai 45 Hz anche se la curva di risposta non iniziava a cadere fino ai 30 Hz: sui Trio l'effetto era addirittura maggiore. Sebbene questo sia un incremento notevole nella risposta in basso, sono stato in grado di ottenere maggiore estensione e una risposta più piatta con il mio fido ACI Force.
Dato che l'ACI Force costava 800 USD quando ancora era sul mercato, se confrontiamo il suo prezzo con i 690 USD incrementali per il Duet (compreso l'amplificatore) e con i 1.380 USD per il Trio che ha bisogno di due amplificatori, suggerirei di dotarsi di un buon subwoofer piuttosto che seguire la via dei Duet e Trio. L'ascolto di alcune tracce con bassi potenti ha sostanzialmente confermato quanto sopra, con il Duet che forniva considerevolmente più estensione e pressione sonora del Solo. Il Trio non aggiungeva poi tanta estensione rispetto al Duet ma aggiungeva invece molta pressione sonora.
La decisione se seguire la strada del Duet o del Trio in realtà dipende dal tipo di casa in cui vivete, ritengo infatti che un Trio valga la pena solo negli ambienti più grandi: intendo qualcosa che somigli a un auditorium. Quando ho confrontato il Duet con il Solo accoppiato al subwoofer ACI Force non si notava alcuna differenza nella maggior parte dei casi. Solo nelle tracce con le note più basse si poteva notare qualche piccola differenza: l'ACI forniva più estensione, ma di quel tipo che è più facile percepire che udire realmente e per questo bisogna prestare moltissima attenzione per accorgersene realmente.

CONCLUSIONI

In conclusione i Silver Solo da 10" sono dei diffusori decisamente eccezionali.

Dalla loro parte hanno un palcoscenico sonoro e un'immagine impressionanti e un suono ricco e lussurioso. Dato che gli alti non sono iper-dettagliati non sono per niente faticosi e permettono interminabili ore di divertimento. Sono tremendamente efficienti consentendovi di focalizzarvi sulla qualità piuttosto che sulla quantità: non bisogna dimenticare la loro straordinaria capacità di maneggiare alti livelli di pressione sonora senza mai dare segni di sforzo o compressione. Inoltre, considerando il prezzo, le loro prestazioni sono strepitose.

Avvertimenti da considerare. Come ci si dovrebbe aspettare da questo tipo di progetto, la risposta sui bassi è limitata anche se sembra migliore di quello che è in realtà. Il tweeter non è iper-dettagliato o estremamente esteso: l'altra faccia della medaglia è che fornisce un'esperienza di ascolto facile e non affaticante, sebbene da questo punto di vista avrei preferito qualcosa in più.

Gran bel lavoro: altamente raccomandati. Mi è stato sempre detto che la miglior testimonianza che un recensore possa dare è quella di acquistare il prodotto che sta recensendo, e io ho tutta l'intenzione di acquistare una coppia di diffusori Hawthorne. Il problema è quale versione? Quindi passerò buona parte del mio tempo prima di decidere qual è la versione migliorata che acquisterò!

E se, comprensibilmente, pensate che io sia un folle e volete una opinone più autorevole non dovete far altro che leggervi cosa ne pensava il nostro Nick Whetstone quando ha recensito i Silver Solo da 15" e i Silver Duets da 15"

SISTEMA DI RIFERIMENTO
Apparecchiatura Produttore e Modello
Lettore Cd Denon DVD-3910 com modifiche Underwood (livello2 + masterclock)
Pioneer 414
Sony DVP-NS755V
Testina Phono Goldring Elite(MC)
Audio Technica OC9 MLII(MC)

Giradischi Technics/KAB SL1200 MkII, con smorzatore del braccio
Stadio Phono Cambridge Audio 640P Azur
Amplificatori Integrati Cayin 265Ai
NAD 317
Diffusori Dynaudio Contour 1.3 MkII
Triangle Electroacoustique Titus 202
NHT Superzero

Subwoofer

ACI Force
Velodyne F1500R
Amplificatore per Cuffia Practical Devices XM3
Cuffia Sennheiser HD497
Cavi Vari

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