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Tre cavi di segnale in prova

[English version]

Cavi provati:

  • Audion Silver Blue - 1m - 75.00 UK Pound (125 US$)
  • Audioquest Quartz - 1m - 105.00 UK Pound (175 US$)

    [Audioquest Quartz]

  • DNM/Reson Rainbow - 0.75m - 35.00 UK Pound (60 US$)

    [DNM-Cables]

    Negli ultimi mesi, a seguito dei miei articoli su TNT-Audio, Newsgroup Posting e altri, i miei esperimenti riguardo i cavi DIY sono diventati qualcosa di famoso.
    Sembra che ora, ad alcuni costruttori e distributori, interessi la mia opinione riguardo i loro cavi.
    In questo piccolo articolo mi occuperò di alcuni dei cavi di segnale che recentemente ho avuto modo di provare.

    Audion è specializzata nella creazione di sistemi valvolari single-ended, mentre la DNM converge le sue risorse nel campo delle amplificazioni a stato solido. Nel caso dei cavi in questione, quali risultati portano i diversi approcci al problema dell'interconnessione?

    Caratteristiche tecniche

    Il Silver Blue dell'Audion è un cavo piuttosto rigido, e sottile. I conduttori sono in argento massiccio smaltati, e sono intrecciati tra loro, insieme a 5 cavetti sottili all'interno dei quali viene utilizzata aria come dielettrico.
    Sono, infine, ricoperti da una calza schermante, e da una guaina di colore blu, non molto flessibile costituita, probabilmente, da derivati del Teflon.
    I connettori, di alta qualità, del tipo simile ai Tiffany, sono in ottone torniti dal pieno e placcati in oro, e fanno uso di Teflon come dielettrico. Rimanendo in tema di argento, la parte esterna dei connettori è ricoperta di un metallo di tal colore, e le saldature si sono rivelate ottimamente eseguite.
    La calza schermante è collegata solo ad un'estremità del cavo, e questo lo rende direzionale, come si evince dalla marcatura stampata su di esso.
    La resistenza è molto bassa, nell'ordine dei 100 mOhm, e la capacità si attesta attorno ai 140 pF.

    Il cavo Audioquest Quartz è di un blu scuro e il suo diametro appare notevole. All'interno troviamo 3 conduttori da 0.6 mm di diametro (22gauge) "functionally perfect copper". L'isolamento è singolo per ognuno di loro, e vengono successivamente intrecciati e rivestiti da un foglio di mylar metallizzato con funzione schermante e da un cavetto in rame a 22 gauge connesso alla calza. La guaina è in PVC.
    I connettori, di ottima qualità, hanno il pin centrale dotato di tagli assiali allo scopo di aumentare la pressione di contatto, e l'isolamento tra i poli è in teflon.
    Per quanto riguarda le saldature, l'Audioquest utilizza il procedimento ad alta corrente ritenendolo di migliore qualità rispetto alla saldatura tradizionale.
    Come per il cavo Audion, anche in questo caso abbiamo la calza con funzione di schermo, connessa al polo freddo del cavo solo ad una delle due estremità, così da rendere il cavo direzionale, con relativa indicazione del verso sulla guaina.
    La resistenza è nell'ordine dei 200 Ohm, mentre la capacità si attesta attorno ad un rassicurante valore di 80 pF.

    Mentre i due cavi precedenti erano di tipo tradizionale, costituiti, cioè, da un gruppo di trefoli smaltati e schermati, l'approccio che il DNM ha verso il problema della connessione tra elettroniche è differente.
    Ad essere onesti il DNM ricorda nient'altro che un cavo bilanciato per trasmissioni Radio FM, ma prima che andiate a comprarvi il suddetto cavo per terminarlo con i vostri connettori preferiti, lasciate che vi dica che ad una analisi più attenta, esso risulta essere abbastanza differente.
    Due conduttori sottili in rame pieno sono posti a 6 mm uno dall'altro, divisi da un isolante in polietilene. I connettori utilizzati sarebbero oggetto delle mie critiche se fossero utilizzati su qualsiasi altro cavo di segnale. Essi sono la versione modificata degli orribili ed economici connettori in plastica.
    Perlomeno le parti in metallo sono placcate in oro.
    Alla DNM questo tipo di connettori rientrano nella filosofia aziendale, che è quella di minimizzare le parti in metallo attraversate dal segnale.
    In quest'ottica vanno considerate, quindi, la mancanza della schermatura, i conduttori molto sottili, i connettori con la parte esterna che funge da coperchio in materiale plastico, ed infine il pin centrale cavo.
    In definitiva, poche concessioni all'aspetto estetico, e questo si traduce in soldi che rimangono nelle vostre tasche, dopotutto è mia intenzione testare dei cavi per come suonano e non per come si presentano esteticamente.
    Infine la resistenza, che è di 1.5 Ohm, piuttosto alta se raffrontata agli altri due cavi in prova, ma del tutto trascurabile in termini pratici. Oltretutto la capacità risulta essere di soli 10 pF, un valore invidiabile, che assicura la compatibilità di questo cavo con elettroniche ad alta impedenza.

    Pasta scotta o al dente?

    Insomma, ne' la tecnologia ne' tantomeno l'aspetto estetico risultano essere veramente importanti in questi cavi. Ciò che è importante è solo la capacità di ostacolare in maniera maggiore o minore il passaggio della musica attraverso di essi.
    Avendo impiegato parecchio tempo a lavorare sui cavi DIY, ho realizzato diversi cavi semplici da costruire e dalle caratteristiche soniche molto buone, presentati sulle pagine di TNT. Ho anche realizzato una serie di cavi che presentano una complessità costruttiva superiore.
    Per questa prova ho deciso di provare tutti e 3 i cavi con quello che considero essere il mio riferimento. Lo scopo è quello di individuare per ogni cavo la sua caratteristica sonica piuttosto che raffrontarli uno all'altro e determinare il vincitore.
    La prova ufficiale da me effettuata consiste in un test "alla cieca" tra uno dei 3 cavi in esame e il mio riferimento usando uno switch, completata da una prova informale durante la quale bypassavo lo switch.
    La sorgente utilizzata è principalmente analogica, anche se ho utilizzato alcuni dei migliori CD che mi ritrovo tra le mani.
    Ogni prova ufficiale prevede lo stesso brano.

    Il Silver Blue dell'Audion si è rivelato una sorpresa. Le mie esperienze precedenti, riguardo cavi con conduttori in argento, sia a livello commerciale che DIY si sono sempre rivelate fallimentari. Ad ogni modo, a questo cavo manca la luminosità, spesso offerta da cavi che presentamo le stesse caratterisctiche costruttive.
    Il Silver Blue, offre un fine senso di dettaglio e "colore tonale". Il suo difetto principale è l'"omissione", ciò vuol dire che a differenza dei migliori cavi in circolazione il Silver Blue non offre un senso di ariosità e di svincolo dai diffusori altrettanto marcato.
    Confrontato con il mio riferimento il soundstage è meno convincente e ampio del solito.
    Nel brano Birdland degli Acoustic Mania, le chitarre vengono rappresentate piuttosto realisticamente. Con la musica classica e i cori, il cavo in esame ha il pregio di non imporsi sulla musica.
    Così, offrendo una ottima risoluzione delle informazioni d'ambienza contenute nella registrazione, unitamente a caratteristiche di equilibrio tonale questo cavo è consigliato per chiunque cerchi principalmente un conduttore *svincolato* dal genere musicale e quindi è appropriato in un sistema ben bilanciato e neutrale.
    Non può essere considerato un *controllo di tono* come altri suoi concorrenti.

    L'Audioquest è costituito da conduttori in rame. In generale, l'impressione che ho dei cavi che fanno uso di questo materiale è molto buona, e l'Audioquest sembra non deludere le aspettative.
    Il senso di spazialità e le caratteristiche del dettaglio, sicuramente sembrano eguagliare il mio riferimento.
    Continuando con l'ascolto, risulta però chiaro che l'Audioquest aggiunga un qualcosa di suo a tutto ciò che lo attraversa.
    In particolare, ascoltando masse vocali contenute nel brano "Il Messia" di Haendel i soprani vengono "trattati" in modo particolarmente rude. Anche i pieni orchestrali e le basse frequenze riprodotte, ad esempio da strumenti come i timpani sembrano venir private della loro pienezza. Con un orecchio molto selettivo è facile accorgersi che alcuni dettagli e parte dello spazio acustico venga inesorabilmente tagliato via dalla riproduzione.
    Nonostante questi difetti appena menzionati il Quartz, può ritenersi un prodotto indovinato.
    In sistemi ottimamente bilanciati esso può rivelarsi troppo luminoso, ma se il vostro sistema ha bisogno di essere ravvivato, sia nel senso più generale del termine che dal punto di vista della rappresentazione tridimensionale, il Quartz può rivelarsi la mossa vincente.

    L'ultimo cavo in prova è il DNM. Surclassato dagli altri due sia dal prezzo che dalla tecnologia impiegata riesce, tuttavia, a farsi valere. Mentre il bilanciamento tonale è poco apprezzabile, la capacità di porgere le più piccole sfumature della riproduzione, e il senso di spazio che sfodera sono davvero degni di nota.
    Confrontato al mio "riferimento budget", il cavo "Goldpatch" della Radioshack/Dandy, suona più pulito e realistico, mentre fornisce le stesse prestazioni in termini di spazialità e dettaglio al cavo UBYTE-I DIY da me suggerito nelle pagine di TNT.
    Sempre rispetto al mio riferimento, la scena sonora è poco sviluppata sia in larghezza che in profondità. Una mia critica al DNM riguarda il suo essere troppo "Britannico", compassato e *pratico* e quindi fa perdere un po' della magia al suo dell'impianto.
    Anche considerando il suo basso prezzo questo cavo entra di diritto nell'olimpo dei migliori.

    Il DNM "Rainbow" è un cavo di superba qualità che si colloca nella fascia dei cavi a basso prezzo, e può essere impiegato con successo ogni qualvolta si intenda sostituire i cavi forniti normalmente di serie, e si distingue, infine, per la sua elevata versatilità.

    Conclusioni

    Tutti e tre i cavi provati hanno evidenziato i loro pregi. Non sono perfetti, ma se è per questo non lo sono nemmeno i più costosi o quelli che a mio giudizio risultano essere i migliori in assoluto, ma se interfacciati al meglio sanno regalare all'impianto il corretto equilibrio.
    Nella loro fascia di prezzo, non hanno praticamente nessun rivale. Tenendo in debito conto la cifra che avete preventivato di spendere e l'impianto di cui siete in possesso, essi sono in grado di distinguersi da tutti gli altri cavi in commercio.
    Non posso, infine, fare a meno di segnalare che il DNM è probabilmente il cavo più economico che si possa fregiare del titolo di cavo Hi-End.

    © Copyright 1998 Thorsten Loesch
    Traduzione: Francesco Savarese

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