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Il TNT BFB

Realizzazione di Giulio Giampellegrini

[Le TNT BFB]

Prodotto: TNT BFB - diffusore da pavimento a banda intera
Produttore: non in vendita, progetto DIY di TNT-Audio
Altoparlante utilizzato: Fostex FE 204
Altoparlante costruito dalla: Fostex - Distribuito in tutto il mondo
Costo appross.: 300 Euro/$ al massimo
Progetto: Gennaio, 2003
Realizzazione: Giulio Giampellegrini, Aprile 2013

Come uno che sente può iniziare a vedere

Sono sempre stato soddisfatto del suono che ho potuto raggiungere, con le mie conoscenze e le mie tasche: due onesti Rotel, una sorgente ed un ampli, su tavolino Solidsteel con punte e sottopunte, e due B&W DM601 S3 su stand ad hoc con punte e sottopunte, cavi Audiocostruzioni.
Musica poca ma buona, su cd originale, scelta per qualità musicale e tecnica: tra gli altri Pink Floyd, Petrucciani, Monk, Davis, Powell, Mertens, Stone, Malia... ma sono curioso e mai pago, comunque certo, ad esempio, che i Pink Floyd oltre le ore 12 dell'ampli potevano raccontare ciò che non ho mai sentito e per cui era inutile insistere, pena l'indurimento del suono per il deficit dei diffusori.
Ho quindi riletto decine di numeri di Suono vecchi, di pagine di TNT e Audiocostruzioni, cercando ciò che andava bene per me oggi. Volevo riuscire a soddisfare la mia libidine musicale a "costo zero", allora ho cercato nella sezione "magia" della mia mente ed ho fatto un sunto, innamorandomi delle BFB di TNT-Audio: volevo dinamica e coerenza, dettaglio...ed eccomi qui, due anni dopo l'inizio delle letture varie a decidere... avete capito che non sono un asso musicale, ma ho buon cuore e buone mani.
Allora via a cercare il legno, e scelgo il multistrato di betulla da 18 mm, visto che dovrebbe suonare meglio di tutto il resto ed anche lo spessore sembrerebbe il più adatto per un suono normale senza enfasi. Non mi interessava fare una cosa bella, commercialmente parlando, per cui mi sono attenuto principalmente al progetto di cui ho sentito il suono leggendolo, le BFB di TNT-Audio.

Mi sono discostato dal progetto solo dove pensavo di poter fare diversamente per le mie esigenze e con le mie scelte personali. L'azienda per la fornitura del legno inizialmente era molto d'accordo sul multistrato di betulla e addirittura pronta a tagliarmi il legno per il progetto a tromba come specificato da Fostex nel suo datasheet, ma io volevo un reflex, anche se l'offerta iniziale era molto alettante visto che mi davano il legno e me lo tagliavano per una cifra da me ritenuta onesta.

I problemi sono iniziati quando ho chiesto il reflex: il preventivo cresceva a dismisura diminuendo i tagli ed il materiale e mi sono insospettito, o meglio, indispettito. Ricevere tutto tagliato a controllo numerico o doversi tagliare tutto è una bella differenza, ma non ho più l'età e la voglia di farmi prendere in giro per cui ho trovato allo stesso prezzo la materia prima dove risiedo e visto che non mi entrava in macchina me la sono fatta tagliare in due, considerati i piani di taglio che avrei fatto e le venature del legno. Nel mentre ho cercato i Fostex, l'ultimo modello come consigliato dal progetto di TNT-Audio, ovvero gli FE 206 EN ed ho trovato prezzi di tutti i tipi. Alla fine li ho comprati in Francia pagandoli 70 euro l'uno. Al posto del categoria 5, memore dei tangibili miglioramenti offerti dai cavi Audiocostruzioni e del fatto che il mio ampli non è un T Amp, ho preferito l'acquisto di un Sommercable SC Twincorde a 2,75 al metro, più 4 banane, due rosse e due nere, 0,40 l'una, per la parte da collegare all'ampli.

Arrivano i Fostex, il cavo e le banane, quasi tutto ok, visto che l'imballo esterno era visibilmente bagnato ma dentro però solo una scatola era umida e l'altoparlante interessato perfettamente integro, anche perché insacchettato in plastica e contornato da materiale antiurto, spedizione Fedex. Disimballo i Fostex ed inizio a godere: mai visto un altoparlante smontato e questo mi sembra bello, possente, è pesante, di un bel colore, e ne apprezzo la struttura esterna ed interna. Ne ricavo l'energia necessaria per trasformare il soggiorno in una segheria: due cavalletti, le due lastre di legno e via a disegnarle con matita, riga e metro, e poi a segarle con un seghetto alternativo, peraltro molto efficiente anche se pagato poche decine di euro con le lamette. Non vi nascondo che nel disegnare le due parti inferiore e superiore ed il setto di rinforzo con il foro interno per comodità ho tirato linee continue, senza cancellare alcunché, così, nel tagliare, gasato delle mie "possenti capacità"..., ho tagliato tutti i buchi anche dentro, non solo quindi ai setti di rinforzo ma nella parte inferiore e superiore del diffusore. Wow! Poi ho letto che il legno tagliato ed incollato è più resistente che non il legno intero e mi sono rasserenato....ed in sede di incollaggio ho riassemblato i rettangoli interni con i fori nei rettangoli, riottenendo le basi e i coperchi interi...

Bene, taglio tutto, omettendo la difficoltà di fare buchi tondi stretti con il seghetto, decidendo che la parte frontale è molto importante che abbia il foro reflex appena sotto all'altoparlante, come consigliato dal progetto, anche se vedo che tutti nei progetti autocostruiti tendono a fare come prescritto da Fostex.

Ricapitolando: progetto originale Fostex reflex, 45 litri il volume interno, con 3 setti di rinforzo, il reflex appena sotto l'altoparlante e nessun allungamento del mobile per alzare il diffusore come nella maggior parte dei progetti autocostruiti on line.

[Le TNT BFB - guarnizioni di tenuta]

Ora inizio a montare e sigillare il tutto con il caro Vinavil, 1 kg sarà sufficiente per incollare la parte dietro con le due laterali, l'alto ed il basso, il setto di rinforzo, appena sotto il reflex, e gli altri due setti di rinforzo, uno inferiore ed uno superiore ottenuti con due rettangoli di legno incollati sul fondo e combacianti con le pareti.
Questi ulteriori setti soddisfano due necessità: diminuire il volume interno per portarlo vicino ai 45 litri e irrigidire ulteriormente i tagli errati del fondo e della parte superiore.

Decido che la parte frontale non la incollo per poter intervenire all'interno del diffusore successivamente. Taglio e incollo tutto in un giorno, la sera dopo ripasso la colla per sigillare le giunture più "sconnesse". Intanto faccio il buco dietro per il cavo proprio a misura, all'altezza dell'altoparlante, in centro con una punta buona per il legno ed un vecchio trapano. Il giorno dopo chiedo aiuto ad un amico, che costruisce pompe solari, su come fissare al meglio l'altoparlante al pannello di legno. Alla fine optiamo per vite con rondella esternamente ed internamente con rondella e dado autobloccante.

Il collegamento con il cavo lo farò con fast-on e guaina termoretraibile. Passo dal brico e compro due guarnizioni per sigillare la "scatola" al coperchio: una bellissima guaina bianca per finestre ed una efficace guarnizione nera, la prima la incollerò sui bordi dei diffusori su cui poggerà direttamente la quarta parete, quella anteriore con l'altoparlante, quella nera la fisserò all'interno del bordo, facendola sporgere quel tanto che basta affinché chiudendo il tutto abbia lo stesso spessore della bianca compressa al massimo.
Delle "elle" di metallo e delle viti per legno mi aiuteranno a chiudere il coperchio, 8 per ogni diffusore, 4 per lato.

[Le TNT BFB - tela acustica]

Il reflex l'ho sistemato con il tubo dell'8 arancione che avevo in cantina, quello da idraulica, l'ho fatto lungo 8 cm più 1,8 dello spessore del legno, in pratica 9,8. Se aumentare un poco il tubo incrementa i bassi, perché non fare un errore calcolato? Quindi solo con una pinza serro il cavo ai fast, e quindi agli altoparlanti, una guaina termoretraibile mi renderà saldo e antivibrante il collegamento. All'altro capo spello e collego le bananine, opportunamente bucate dentro col trapano per far passare il cavo il più possibile e serrarlo saldamente.

[Le TNT BFB di TNT-Audio]

Ho letto di tutto ed il contrario di tutto per il dentro, resine, bitumi, schiume, filami, cascami, quadretti...TNT-Audio dice di lasciarle "nature" e semmai di intervenire dopo il rodaggio. Io decido di prendere del tessuto acustico e di rivestire l'esterno del tubo reflex facendo un lavorone: doppio avvolgimento, fissaggio con fascette, perfetta svasatura da sarto per introdurre la good vibration nel tubo...ho rivestito il reflex perché ho pensato che la plastica avrebbe riflesso il suono in maniera molto diversa dal legno, e desideravo che fosse solo il legno a suonare.
Sotto decido per delle punte e delle contro punte vere. La mia esperienza mi ha insegnato che un suono definito, chiaro, intelligibile e con un palco molto credibile lo si può ottenere solo con punte e sottopunte. Prendo una barra filettata, la taglio a 5 cm, prendo dei fermi filettati che inserisco nel legno, dopo averlo bucato, li incollo, e vi avvito i pezzi di barra, adeguatamente appuntiti con una mola, il tutto poggia su monete da 5 cent.

Sistemo i diffusori: per l'occasione sego una sdraio Ikea in plastica a misura, si che le mie orecchie siano poste dove devono come da istruzioni di TNT.

Attendo qualche giorno, perché io abbia la disposizione d'animo per sentire, per capire, pronto a smontare e cercare il problema. Invece succede un'altra cosa: su l'ampli, su il cd, dopo un'ora metto su Malia con Yellow daffodils. Mi siedo, pigio play. The verde in mano, chiudo gli occhi, e vedo Malia che canta, con tutti gli strumenti, ne vedo la disposizione come non ho mai visto, sono a ore 7 del mio ampli, metto a ore 9. Ora Malia sta cantando nel mio soggiorno, la vedo, è qui con me...sono ad un suo concerto nel mio soggiorno...ho paura della bellezza che percepisco. Ho brividi dappertutto. La musica come non l'ho mai sentita, se non live, mi attraversa, mi colpisce, mi accarezza, materica, deliziosa, vera. E questi diffusori dovrebbero suonare dopo 100 ore di rodaggio? santa polenta!

La musica carissimi, solo la musica, rimanere affascinati minuto dopo minuto e chiedersi come suonerà questo e quello per scoprire che alcune registrazioni sono veramente incresciose, compresse e fruscianti, o scoprire mille nuovi dettagli, sentirli e vederli addirittura in incisioni meravigliose, cosa che non era proprio possibile prima.
Scoprire nelle registrazioni infinite variazioni e quasi vedere la bava dalla tromba in una jam session, come dal vivo....questi diffusori ti fanno sedere nella giusta posizione e ti chiedono con una bellissima e suadente voce di essere ascoltati. Odo, godo....non so che altro dire... :-)

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© Copyright 2013 Giulio Giampellegrini

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